Da Jane Austen a James Herriot
Questa volta è stato un viaggio on-the-road nella campagna inglese. Ivana ed io abbiamo essenzialmente toccato tre regioni: il Lincolnshire, il Derbyshire e lo Yorkshire, facendo una scappatina anche nella Cumbria.
Il progetto è partito questo inverno, dopo aver visto il film Orgoglio e Pregiudizio (http://www.Visitprideandprejudice.Com/) uscito nei cinema a gennaio. E’ stato amore a prima vista! Dovevamo vedere a tutti i costi le ”location” dove avevano girato le scene e così… abbiamo scritto all’ente del turismo britannico in Italia per farci mandare del materiale e ci siamo collegate al loro sito internet (www.Visitbritain.It). Abbiamo scoperto che molti luoghi utilizzati si trovavano per l’appunto nel Lincolnshire e nel Derbyshire e, considerato che da tempo volevamo visitare anche lo Yorkshire – un po’ più a nord – ci è bastato fare due più due e… organizzare a puntino il nostro viaggio.
La vacanza è durata diciassette giorni, ma in suolo inglese abbiamo trascorso tredici giorni, gli alti quattro sono serviti per il viaggio.
Il traghetto (Calai-Dover) era prenotato per le 8:05 del 18 luglio, noi siamo partite da Como la mattina del 16, attraversando la Svizzera fino a Basilea e poi in Francia con una sosta vicino a Nancy e un’altra a Calais la notte prima dell’imbarco.
Il primo giorno dovevamo raggiungere il paese di Farnsfilld nel Nottinghamshire, punto strategico per visitare sia il Lincolnshire che il Derbyshire. Già dalla prima sera abbiamo capito che per cenare non era cambiato niente dalla nostra ultima visita. Se non vuoi finire in ristorantini un po’ costosi… e vuoi accontentarti di un Pub (dove la birra locale è decisamente la migliore) devi muoverti per tempo. Se non sei in una grande città piena di turisti, ma vivi un piccolo centro come Farnsfilld e poi Whashton, devi organizzarti per tempo e cenare presto altrimenti dopo le 19:00 chiude la cucina e… resti a pancia vuota.
Comunque, in questa prima settimana siamo riuscite a visitare molti luoghi utilizzati per girare il film Orgoglio e Pregiudizio e anche l’omonimo sceneggiato della BBC uscito nel 1995 con protagonista l’attore inglese Colin Firth (il Mark Darcy del Diario di Bridget Jones – per intenderci).
Nel Lincolnshire abbiamo visitato le città di Southwell (con la sua magnifica cattedrale – http://www.Southwellminster.Co.Uk/minster/minster.Htm), Newark on Trent (antica città mercantile – , Stamford (con un bel centro storico – http://www.Stamford.Co.Uk/index.Shtml), abbiamo fatto una sosta al mare a Skegness (dove, pur essendo nuvoloso siamo diventate rosse come aragoste – http://www.Skegness-resort.Co.Uk/) e ultima ma non ultima per importanza Lincoln (antica città universitaria con una stupendo centro storico che circonda una impagabile cattedrale gotica – una curiosità: le scene girate nella cattedrale di Westminster ne Il Codice Da Vinci sono state in realtà girate nella cattedrale di Lincoln e nella Sala del Capitolo vi sono ancora esposti i pannelli che raffigurano degli affreschi utilizzati nel film – http://www.Visitlincolnshire.Com/exec/103701/1054 ).
Abbiamo inoltre visitato Burghley House (http://www.Burghley.Co.Uk/index.Asp) e Belton House ). La prima, magnifica nel suo splendore, grazie a due servoscala (di quelli con la poltroncina) l’ho potuta visitare interamente, dalla cucina alle camere da letto. Nella seconda è visitabile solo il piano rialzato, ma ne vale comunque la pena. Quest’ultima è di proprietà del National Trust (http://www.Nationaltrust.Org.Uk/main/), l’equivalente inglese del nostro FAI ma… con un’impressionante quantità di palazzi, castelli, giardini, siti naturalistici. Il biglietto di entrata nelle loro proprietà varia dalle 2 alle 10 Sterline, ma è gratuito per i soci. La tessera annua costa 40 sterline. La persona disabile paga regolarmente e l’accompagnatore entra gratis.
Sempre seguendo il nostro filo conduttore “cinematografico” ci siamo poi dirette verso il Derbyshire dove per prima cosa abbiamo fatto tappa nel Peak District National Park (http://www.Visitpeakdistrict.Com/) gironzolando tra i laghetti e le colline fermandoci in paesini come Matlok Bath ) e Baxton ) – tutte e due stazioni termali molto in voga nei primi anni del ‘900 con belle passeggiate e palazzi stile Regency. Abbiamo inoltre visitato Lyme Park (http://www.Nationaltrust.Org.Uk/main/w-vh/w-visits/w-findaplace/w-lymepark/) e Sudbury Hall (http://www.Nationaltrust.Org.Uk/main/w-vh/w-visits/w-findaplace/w-sudburyhall/). Infine la magnifica e grandiosa Chatsworth House (http://www.Chatsworth.Org/), purtroppo non molto accessibile – solo una piccola parte del piano terra entrando al negozio di souvenir – ma comunque vale la pena visitarla solo per vedere la grandiosità del suo parco … non ho contato i chilometri percorsi dal cancello d’entrata alla residenza, con pecore, mucche e cervi in totale libertà … e la bellezza dei suoi giardini.
Dopo sei giorni ci siamo spostate più a nord nel Yorkshire. Qui abbiamo pernottato a Whaston, un minuscolo paesino del Yorkshire Dales National Park Attraverso il sito internet https://www.yorkshiredales.org/ (che secondo il mio personale parere è il sito dove ho trovato le informazioni più dettagliate relativamente all’accessibilità di B&B, fattorie, attrazioni ecc.) abbiamo trovato una camera alla Mount Pleasant Farm gestita dalla Sig.Ra Alison (adorabile), e abbiamo trascorso una settimana da sogno… sembrava di essere in un altro mondo!. Nel tragitto per recarci nella nostra nuova destinazione ci siamo fermate a Fountains Abbey (http://www.Fountainsabbey.Org.Uk/), resti di un’abbazia benedettina del 1100. Nel ‘700 è stato creato un parco con dei laghetti e corsi d’acqua che rendono la visita a queste rovine molto suggestiva e rilassante. Tutto il percorso e la visita alle rovine sono perfettamente accessibili (un depliant che viene consegnato all’ingresso segna tutte le pendenze dei vari percorsi). Seconda tappa a Thrisk paese dove visse e lavorò il Veterinario “James Herriot” autore di vari libri tra i quali il più famoso è: Creature grandi e piccole. Qui si può visitare la sua casa e lo studio dove è stato ricavato un percorso didattico per ragazzi (http://www.Hambleton.Gov.Uk/hambleton/herriot.Nsf/pages/herriot.Html). Arrivati a destinazione abbiamo programmato una breve visita al Lake District Nazional Park (http://www.Lake-district.Gov.Uk/) dove abbiamo fatto anche una gita in battello sul Lago Windermere (il battello è raggiungibile dal molo attraverso una pedana senza scalini, si può rimanere all’aperto sia a poppa che a prua, anche la parte coperta è molto spaziosa e ci si muove senza difficoltà – i bagni non sono raggiungibili, le gite durano comunque da 90 ai 120 minuti con una sosta intermedia – nei moli di attracco ci sono bagni accessibili a Bowness e ad Ambleside). Un altro parco molto particolare per le sue distese di erica … che purtroppo in questi giorni non era fiorita … è il North York Moor National Park (http://www.Touristnetuk.Com/Ne/NYM/index.Htm), per chilometri e chilometri percorri queste strade in mezzo a colline brulle senza vedere anima viva, qualche fattoria bianca sbuca qua e là e ti viene da chiederti: – ma come fanno a vivere qui? – Raggiungiamo Withby (http://www.Whitby.Co.Uk/), sulla costa est dello Yorkshire famosa per le rovine dell’Abbazia a picco sulle scogliere e per essere il porto da cui partiva il Capitato Cook per le sue esplorazioni. Siamo poi scese seguendo la costa per ammirare la Baia di Robin Hood e Scarborough, ma una fitta nebbia che saliva direttamente dal mare ce l’ha impedito, in compenso, nel rientro abbiamo fatto una piacevole sosta a Thornton le Dale, un tipico villaggio con un bel parco, un cottage con il tetto di paglia e “case popolari” del ‘600 perfettamente conservate. Abbiamo poi fatto una tappa a York (http://www.Visityork.Org/) e una a Durham ) per visitare le loro magnifiche cattedrali. La prima è una magnifica città con un centro storico quasi interamente pedonale. Non c’è nessuna difficoltà a trovare un parcheggio riservato – soprattutto intorno alla cattedrale – ed è un’ottima base per fare un po’ di acquisti (noi ne abbiamo approfittato), la seconda invece è più tortuosa e le indicazioni di accesso alla cattedrale (che si trova sopra un’altura a picco sul fiume) non sono molto chiare, pertanto abbiamo dovuto arrancare con un po’ di fatica in stradine acciottolate per arrivarci. Ma credetemi la vista di questa cattedrale con tutti i quartieri dell’antica università valevano veramente la sfacchinata. Nel Parco dei Dales, dove pernottavamo ci sono molti paesini e attrazioni non convenzionali come un laboratorio artigianale di Teiere in ceramica (http://www.Teapottery.Co.Uk/), un laboratorio dove vedi tutta la procedura di lavorazione del latte per produrre il formaggio locale, un treno a vapore che ti porta fino a Carlisle facendo varie fermate nei tipici paesini, alcuni musei e castelli, tra cui il Ruby Castle (accessibile solo il piano terra), ed infine… Richmond! Che per gli abitanti del Nord dei Dales è il centro del mondo. E’ una piccola cittadina con un Castello normanno ben tenuto e una piazza del mercato che, il Principe Carlo in un suo libro, ha definito simile a quella di Siena (Oddio, un po’ pretenzioso direi) 🙂 Qui termina in nostro viaggio, dopo un rapido saluto al castello di Dover appollaiato sulle bianche scogliere siamo pronte ad imbarcarci di nuovo.
In poco più di quindici giorni abbiamo percorso quasi 5.500 chilometri, tutti sfruttati al massimo ma io sarei già pronta per partire un’altra volta e credo che Ivana mi seguirebbe… Spero di esservi stata utile con le notizie che vi ho fornito, ma se avete domande più specifiche… chiedete, cercherò di essere più dettagliata possibile.
QUI SOTTO TROVERETE TUTTI I COMMENTI POSSIBILI SUI B&B E ALBERGHI: Per le due notti in Francia prima di raggiungere l’Inghilterra abbiamo pernottato negli alberghi della catena Balladins Hotel (http://www.Balladins.Com/) una classica catena alberghiera con le camere al massimo dell’essenzialità, niente armadio, niente mobili per appoggiare le valigie, solo i letti e il bagno, che per le camere accessibili alle persone disabili, sono un po’più grandi degli altri e hanno la doccia a filo del pavimento con o senza seggiolino a seconda dei casi. Vanno bene giusto per una notte di passaggio, niente di più.
A Farnsfield abbiamo affittato un appartamentino per sei notti. “The Barn” è un piccolo cottage che fa parte del Grange-Cottage b&b (http://www.Grange-cottage.Co.Uk). L’appartamento era semplicemente a piano terra, non vi era una vera e propria accessibilità descritta nel sito e pertanto sapevo già da prima di partire di non potermi aspettare niente di più. Per cui non mi sono stupita di trovare una camera da letto talmente piccola da starci giusto il letto – la carrozzina si fermava sulla porta e non andava oltre; il bagno era altrettanto piccolo – se volevo chiudere la porta mi dovevo spostare su una sedia e lasciare fuori la carrozzina. Nella cucina-soggiorno c’era un divano letto e io ho dormito lì, un po’ duretto ma niente male. Insomma, a conti fatti non era proprio l’ideale per una persona in carrozzina, anche per chi, come me, ha facilità di movimenti. Lo si può però tranquillamente consigliare a persone che possono fare qualche passo in casa in autonomia e hanno difficoltà a fare le scale. A Whashton abbiamo prenotato una camera alla Mount Pleasant Farm (http://www.Mountpleasantfarmhouse.Co.Uk/). La camera – The Piggery – dà direttamente sull’esterno, uno scivolo in cemento porta all’interno. Nella camera c’è un letto matrimoniale più un letto singolo, io ho scelto questo ultimo perché c’era più spazio di movimento per la carrozzina e perché era più vicino al bagno. Nel bagno, ampio, c’è la doccia con il seggiolino e maniglione di appoggio per entrare, di fianco al wc c’è la spazio di manovra per la carrozzina. L’unico neo in questa camera era la moquette… frenava un po’i movimenti.
La colazione viene servita in un locale della casa padronale, si accede dell’entata principale ed è tutta a piano terra senza nessun gradino. Viene servita la tipica colazione inglese, che se è completa include: succo d’arancia, tea o caffè, uova, salsiccia, bacon, black pudding, pomodori e funghi grigliati, con l’aggiunta di pane tostato e marmellate. A scelta si poteva inoltre scegliere tra frutta fresca, frutta cotta e cereali vari da aggiungere al latte freddo. Per nostra fortuna era possibile richiedere anche una colazione un po’ meno calorica. A Dover abbiamo dormito al County Hotel Dover ), albergo un po’ vecchiotto, ma molto comodo per raggiungere il porto turistico. La camera che ci hanno riservato era molto grande. Il bagno ampio, con la vasca, ma nessun tipo di attrezzatura che possa facilitare le operazioni a persone in carrozzina. Per una notte ci si accontenta!.
A circa 500 chilometri da casa abbiamo fatto una tappa in Alsazia (Francia), a Saverne. L’albergo il Geiswiller Hotel – 17, Rue de la Côte RN 4 – 67700 SAVERNE – Tel. 88911851 – Fax 88711536 – è gestito da due persone ormai anziane e anche l’albergo sembra si sia fermato a 40 anni fa, ma è molto più accessibile di tanti altri. Non ha il sito internet. Purtroppo non ho portato con me la macchina fotografica e non ho potuto scattare qualche foto. Comunque l’entrata dell’albergo è senza gradini, l’ascensore porta al piano. La camera è a 4 letti, abbastanza ampia. Il bagno è stato da poco ristrutturato e ha la doccia a filo del pavimento, non c’è il seggiolino. C’è un maniglione ribaltabile posto proprio tra la doccia e il wc.
Se avete bisogno di vedere delle immagini relative alle camere e bagni assegnatici non fatevi scrupolo e scrivetemi, ve le manderò prima possibile.