Da Innsbruck a Vienna passando da Neuschwenstein, Monaco e Salisburgo
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26/12/14 GIORNO 1: TRENTO E INNSBRUCK
Partenza alle 9,30 da Bologna e primo stop a Trento intorno alle 12 per una passeggiata in centro. Abbiamo mangiato polenta e salsiccia in un mercatino di Natale. Trento merita una visita, ha un centro delizioso. Per chi viaggia in auto c’è un comodo e gratuito parcheggio poco distante dalla stazione dalla quale si è in centro in pochi minuti. Intorno alle 14 partenza per Innsbruck dove arriviamo verso le 15,30-16. Attenzione a procurarsi la vignetta nell’ultimo autogrill italiano (ma la vignetta non serve se volete arrivare solo a Innsbruck, basta il casello italiano più 8,70 per il passaggio su Ponte Europa). La vignetta per girare 10 giorni sulle autostrade austriache costa 8,50 euro, un prezzo stracciato paragonato ai nostri pedaggi.
Sistemazione presso Hotel Grand Austria Binders, posizionato abbastanza bene rispetto al centro (passeggiata di 20 minuti) e benissimo per chi viaggia in auto: comodo da raggiungere e con parcheggi nelle circostanze (l’hotel è inoltre dotato di garage protetto a 15 euro al giorno). Però le cose belle finiscono qui: la camera è minuscola, il letto attaccato al termo e alla finestra, il bagno adatto a un hobbit.. insomma non vale i 90 euro a notte, per di più il wi-fi sostanzialmente non funziona. Discreta la colazione a 11 euro a persona. Nel pomeriggio passeggiata per il centro: Innsbruck è un gioiellino, piccola, ma molto suggestiva con le montagne che la circondano e vie centrali molto vispe. Carino il famoso tetto d’oro e molto bello il duomo Sankt Jacob che merita una visita. Alla sera ceniamo presso un ristorante un po’ fuori dal centro ma abbastanza vicino all’hotel. Si chiama Tiroler Weinstube ed è eccezionale: per 31 euro abbiamo bevuto tre birre (buonissime!) e mangiato un enorme vassoio di carne grigliata con patatine e insalata. Ottima abbondanza e qualità e per finire anche una crepe con panna.
27/12/2014 GIORNO 2: CASTELLO DI NEUSCHWANSTEIN E MONACO
Partiamo verso le 10 in direzione Fussen ma c’è un gran traffico oltre ad un’abbondante nevicata e arriviamo intorno alle 13. Il consiglio è di partire non oltre le 8. Acquistiamo i biglietti solo per il castello di Neuschwanstein (volendo si può vedere anche un altro castello che si chiama Hohenschwangau ma meno suggestivo) per 12 euro ma l’accesso con audioguida in italiano è per le 16,20. Passiamo il tempo con una passeggiata e mangiando in un ristorante in paese che si chiama Alpenstuben. E’ ultraturistico ma alla fine mangiamo due buoni wurstel con patate annaffiati da birra e con un dolce spendendo intorno ai 30 euro. La salita al castello (fatela a piedi, è faticosa ma ne vale la pena!) necessita di una mezz’oretta, poi parte la visita di circa 40 minuti. Bisogna muoversi in gruppo ascoltando l’audioguida, si visitano alcune stanze del castello. E’ sicuramente molto suggestivo, però ci aspettavamo qualcosa di più. Il fatto è che è troppo perfetto e molto ‘freddo’: Ludwig l’ha arredato in maniera sontuosa ma a nostro avviso ‘posticcia’. Ad ogni modo merita la visita. In serata ripartiamo per Monaco in mezzo a una tormenta di neve, indubbiamente facciamo un po’ fatica ma alla fine arriviamo sani e salvi e decidiamo di andare direttamente in auto alle porte del centro per una prima passeggiata e per mangiare alla famosa Hofbrauhaus, la più antica birreria del mondo (mah, sarà vero?). E’ un enorme pian terreno pieno di tavoli, ci si può sedere ovunque ci sia posto condividendo il tavolo con gli altri avventori. Abbiamo speso 40 euro per due piatti ‘consueti’ cioè wurstel e patate più due birre e il cestino del pane. Quindi è un po’ caro e soprattutto molto caotico: anche la cucina ne risente perché alla fine è dove abbiamo mangiato peggio.
Verso mezzanotte arriviamo in hotel, il mcdreams di feldkirchen (sobborgo di monaco sulla linea S2 – fermata Feldkirchen a 15 minuti dalla fermata di marien platz con frequenza ogni 20 minuti). Se viaggiate in auto è l’ideale: vicino allo svincolo autostradale, garage coperto e gratuito e massima flessibilità (in hotel non c’è nessuno, la reception chiude alle 22 e si può fare check in automatico. Unico neo: il check in si fa solo con la carta di credito: se per puro caso non vi funziona non so a che santo possiate votarvi..). La camera è abbastanza spaziosa, ma manca un armadio, ben riscaldata e silenziosa. Il wi-fi funziona benissimo. Abbiamo pagato per tre notti 119 euro quindi è anche molto conveniente.
28/12/14 GIORNO 3: MONACO
Passeggiamo per il centro di Monaco durante tutta la mattinata (marienplatz rathaus, frauenkirche (dove andiamo a messa alle 12, messa molto bella e suggestiva), san peter kirche, max joseph platz, odeon platz etc.). Tutto molto bello e suggestivo sotto una nevicata incredibile. Commettiamo però uno sbaglio che vi suggeriamo di non fare: avremmo dovuto visitare la/le pinacoteche perché chiudono alle 18 (e la domenica costano solo 1 euro) rimandando la passeggiata al pomeriggio/serata. Infatti nel pomeriggio (prima abbiamo pranzato a KFC spendendo molto e mangiando male, lo sconsigliamo) avevamo già in mente di andare al BMW Museum in zona olympic park. Il museo è molto valido, e soprattutto non è noioso, cosa inconsueta in un museo di automobili. Il costo è di 9 euro a persona. Al ritorno in centro completiamo il giro per le zone centrali visitando karl platz, la chiesa di san michele e il maximilianeum (il nostro vittoriano). Mangiamo in serata a Feldkirchen, solo avventori tedeschi e salsicce/birra buonissime per una spesa sui 40 euro che comprendeva anche due dolci). Il posto si chiama Fliegerbrau, la birra è di loro produzione e c’è un cameriere di origini italiane che vi aiuta nella scelta e nell’ordinazione.
29/12/2014 GIORNO: 4 MONACO
Alla mattina (colazione come il giorno precedente in un bar di fronte alla stazione di Feldkirchen: molto buona anche se cara: 9 euro per espresso, latte e due brioche!) andiamo al campo di concentramento di Dachau (che è sulla stessa linea S2 – tre quarti d’ora di viaggio – ma vi serve il biglietto giornaliero XXL che costa 8 euro circa contro i 6 di quello normale, poi dalla fermata del treno prendete l’autobus che vi scarica dinanzi all’entrata. E’ ben segnalato non potete sbagliare). La visita è da fare (ed è gratuita) anche se il posto è desolante e naturalmente molto triste. Tuttavia non si può non sapere cosa è successo in posti come questo. Si possono visitare il museo con la cronistoria del campo e anche alcune baracche ricostruite. In fondo al campo ci sono i monumenti commemorativi nonché i forni (se siete impressionabili lasciateli perdere perché fanno veramente sgomento). Pranzo al volo al mcdonald della stazione di Dachau e poi via verso l’allianz arena per la quale avevamo già preso i biglietti sul sito prima di partire. La visita dello stadio non è nulla di che, fanno vedere le tribune, gli spogliatoi e la sala conferenze stampa ma onestamente il tour (così come il museo) lascia quasi indifferente. Io sono un grande appassionato di calcio e ho visitato decine di stadi ma vi garantisco che questo non è nulla di che. Al rientro in centro passeggiata finale per le vie ‘turistiche’ e puntatina in una innevata (non ha mai smesso di nevicare) Konigsplatz davvero bella e suggestiva con i palazzi / musei che imitano gli edifici dell’antica Grecia. Infine cena a Hofbrauekeller posto carino vicino al maximilianeum dove abbiamo mangiato molto bene sia le salsicce che carne di anatra e maiale. Ottimi i brezel e anche la birra di loro produzione. Aggiungendo tre birre e due dolci (gelato e mela ‘fritta’ con crema) abbiamo speso circa 51 euro. Rientro in Feldkirchen con puntata finale al ristorante della sera prima (fliegerbrau) per due birre (la loro è forse la migliore che abbiamo bevuto in tutta la vacanza).
30/12/2014 GIORNO 5: SALISBURGO E VIENNA
Alle 8,30 partiamo per Salisburgo seguiti dalla solita tormenta di neve. Impieghiamo circa due ore e mezza per via del traffico e del meteo. Arriviamo al comodo parcheggio Garage Linzer dove la macchina sta al calduccio. Il garage è vicinissimo al centro e costa solo 13 euro circa fino alle 17. Passeggiamo per la città visitando le chiese e la casa di mozart, per poi allontanarci dal centro e andare in zona ospedale e mangiare presso Krimpelstaetter, altro ristorante frequentato solo da gente del posto senza turisti. Mangiamo benissimo due grandi portate di carne e patate con verdura, due dolci e due birre più caffè (non male per essere fuori italia) e spendiamo 30 euro. Il pomeriggio trascorre visitando la via dello shopping Getreidegasse dove acquistiamo anche le famose palle di mozart. Visitiamo il duomo e le altre chiese, non saliamo alla fortezza che sovrasta la città perché sta continuando a nevicare, c’è foschia ed è troppo freddo. Finiamo il pomeriggio con una bella cioccolata calda e poi partiamo per Vienna. Il viaggio dura circa tre ore, le strade sono sgombre benché stia continuando inesorabilmente a nevicare. Man mano che ci avviciniamo alla capitale la neve però finalmente si dirada, è molto freddo ma da Linz non c’è più neve. Arriviamo a Vienna alle otto e mezza, facciamo check in all’ibis hotel Mariahilfer che è attaccato alla stazione westbanhof e comodissimo al centro (linea U3 quattro fermate da Stephan platz). Abbiamo pagato 472 euro per 4 notti più 12,50 al giorno per tenere la macchina in garage. L’abbiamo messa dentro per due motivi: la temperatura media di giorno era -7/8 gradi e non volevamo correre rischi la notte di Capodanno. L’albergo è accogliente, gli ascensori non sono funzionali ma la stanza è grande e ben riscaldata e il letto è comodo. Il wi-fi funziona benissimo. Ci incamminiamo in metro (biglietto da 72 ore euro 16 circa) verso stephan platz e facciamo una passeggiata in centro bevendo una birra accompagnata da brezel presso il 1516 (anche qui.. questo dovrebbe essere il più antico di Vienna ma ogni locale si fregia di qualche titolo..); il locale è caotico pieno di gente ma la birra è buona e notiamo che i brezel sono molto meno salati rispetto a quelli tedeschi e onestamente ci piacciono di più. Prima di rientrare in albergo passiamo dalla gelateria italiana Zaninoni, c’è venuta voglia di gelato.. con l’occasione provo anche il ‘ponch’ all’arancia che qua in Austria è bevuto più dell’acqua ma non mi piace per niente: al mio palato sembrava Fanta riscaldata con aggiunta di alcol.. ne bevo qualche sorso e lo butto via.
31/12/2014 GIORNO 6: VIENNA
Ci alziamo con comodo e decidiamo di fare colazione da Demel di fronte all’Hofburg (il più … antico! Guarda caso! Pasticciere di Vienna). La cioccolata con panna è di un altro livello così come la Sacher che è completamente diversa rispetto a quella cui siamo abituati in Italia. Del resto se qui l’imperatrice Sissi aveva il conto aperto un motivo ci sarà! Le altre torte invece non sono eccezionali, le trovate in una buona pasticceria italiana senza problemi. Per tre fette di torta e due cioccolate abbiamo speso 25 euro. Avendo sostanzialmente pranzato (è già mezzogiorno) ci dirigiamo a piedi al Belvedere, passando davanti all’Hofburg, alle varie chiese circostanti e al palazzo dell’albertina. Vienna è molto bella, forse un po’ troppo uguale a se stessa, c’è solo uno stile, che dopo un po’ diventa ripetitivo. Ma ogni angolo nasconde un palazzo o una chiesa meravigliosi. Ad esempio, camminando dall’albertina al Belvedere, passiamo davanti al teatro dell’opera che è magnifico. Al belvedere facciamo il biglietto (19 euro) sia per il basso che per l’alto palazzo. Fate a meno del basso, non c’è quasi nulla – noi lo abbiamo fatto per vedere una mostra temporanea – peraltro scarsa – di Monet – e andate diretti all’alto. Anche qua in realtà c’è poco, ma ci sono quattro cinque capolavori di Schiele (tra cui l’abbraccio) e di Klimt (il bacio e la giuditta). Inoltre troverete il mitico dipinto di David che ritrae napoleone a cavallo: è l’immagine che è su tutti i libri di storia scolastici!
Usciti dal belvedere passeggiamo fino a Karlplatz guardando i padiglioni della metro di Wagner ma non ci sembrano granché – del resto capiamo qualcosa di arte ma non di architettura. La chiesa di San Carlo Borromeo che sovrasta la piazza è eccezionale, e da lì ci muoviamo verso il palazzo della secessione (9 euro) dove sono conservati gli affreschi di beethoven di klimt, splendidi.
Rientriamo in albergo per riposarci in vista dei festeggiamenti di Capodanno. Usciamo verso le nove e mezza e facciamo ‘il cenone’ presso il Bettelsudent, dove mangiamo un ottimo antipasto di pesce, goulash e costolette di prima qualità con le solite ottime birre, brezel e patate. Ci facciamo portare alla mezzanotte due prosecchi e brindiamo sulle note del walzer di mozart! Il conto è il più salato: 57 euro, ma considerate che 8 euro sono solo di prosecco. Poi girovaghiamo fino alle tre per tutte le piazze della città, da stephan platz fino al rathaus, da Maria Theresien platz fino ai wolksgarten e di nuovo fino all’hofburg per poi arrivare al quartiere dei musei per goderci la festa e infine rientriamo a piedi in hotel con un’ultima passeggiata di 20 minuti.
01/12/2015 GIORNO: 7 VIENNA
Ci alziamo tardi, andiamo a messa in Stephandom (bellissimo!) poi mangiamo in un Burger King per fare in fretta e girarci un po’ la città.. con la metro arriviamo fino a Mexico platz (la piazza è dedicata al Messico perché fu l’unico stato a protestare contro l’annessione dell’Austria da parte del III Reich) da dove attraversiamo a piedi un ponte sull’immenso Danubio. Rientrando ci fermiamo al prater, un enorme parco giochi dove ci tratteniamo sparando con i fucili e tirando con l’arco, in fondo siamo bambini dentro.. Alle 17 siamo alla chiesa di Augustina, al fianco dell’Hofsburg, dove peraltro si sono sposati alcuni Asburgo, per seguire una suggestiva messa di Haydn accompagnata da organo e coro. In serata cena presso Siebernstraeau famoso per le cotolette. Io non ho fame, quindi prendiamo un piatto vegetariano (torta salata di spinaci con patate) e due birre spendendo 16 euro. Però il posto è strapieno, straturistico, le cameriere stipano le sale e i tavoli all’inverosimile e la pietanza arriva dopo più di un’ora.. onestamente ve lo sconsigliamo. Ritorniamo in zona centrale per un gelato e poi si va a nanna.
02/12/2015 GIORNO 8: VIENNA
Ultimo giorno pieno a Vienna, lo dedichiamo a una bella colazione / pranzo da Demel (prendiamo tre torte e due cioccolate spendendo 24 euro) poi entriamo all’Hofburg (abbiamo scelto questo scartando l’altra importante residenza imperiale che è Schonbrunn) dove visitiamo le collezioni di piatti e argenteria degli Asburgo e successivamente il museo di Sissi e le stanze reali (biglietto 11,50 euro). Onestamente vi conviene passare velocemente le sale con i piatti, a meno che non siate appassionati visto uno visti tutti.. e concentrarvi sul museo dell’imperatrice e sugli appartamenti imperiali ancora carichi di magia. Noi oltre che di arte siamo appassionati anche di storia e per quelle stanze ne è passata un sacco. Al termine della visita ci ritroviamo all’esterno con un vento a raffica terrificante e una pioggia battente, e allora andiamo a rifugiarci al leopold museum poco distante nel quartiere dei musei. L’edificio è molto ben strutturato, la collezione eccezionale (biglietto 12 euro) con parecchi lavori di Schiele e Klimt. Usciamo verso le 18, purtroppo qua i musei chiudono presto, altrimenti avremmo fatto un giro anche al museo Kunst ma tant’è, ci incamminiamo e prendiamo di fronte a maria theresien platz il tram numero 2 che fa un giro del ring e da qui riosserviamo i grandi palazzi viennesi, da quello del parlamento al rathaus alla Votivekirche (una notre dame viennese però ‘fasulla’ in quanto costruita da Francesco Giuseppe nella seconda metà dell’800) passando per il Burgteather. Poi passeggiamo attraverso Stephan platz per raggiungere il Gulash museum che è un ristorante dove mangiamo un gulash ungherese strepitoso e una cotoletta (schneizel) molto buona. Le birre forse non sono eccezionali, ma comunque valide. Spendiamo 35 euro circa. Un ultimo giretto tra le piazzette centrali come peter platz e un’occhiata all’orologio dell’anker e poi riprendiamo il tram numero 2 facendo il giro inverso del ring fino ad arrivare ad una fermata della metro che ci riporta in albergo.
03/12/2015 GIORNO 9: VIAGGIO DI RIENTRO
Partenza con calma verso le 10, giro in auto del Ring per le ultime vedute e poi via in autostrada. Dopo qualche sosta per carburante e spuntini arriviamo a Bologna intorno alle 17,30.