Da Firenze a Torino in treno
Partiamo dalla stazione di Firenze alle sette e cinquantuno. Alle undici e trenta, con venti minuti di ritardo, arriviamo a Genova. Per ora il tempo è incerto; siamo a Torino alle tredici e quindici.
L’albergo “Nizza” è a due passi dalla stazione. Il nostro scopo è andare a vedere la mostra d’arte “gli Impressionisti e la neve” e il Museo Egizio.
Seguendo un ciclo iniziato a Treviso e che ci ha portato ad Amsterdam, oggi alle quattordici siamo al Valentino dove ha sede la mostra. I quadri migliori sono quelli di Monet. Ci sono anche alcuni italiani: Fattori, Segantini; poi Sisley e Pizarro, e, un irriconoscibile Van Gogh.
Dopo un’ora e mezzo usciamo dalla mostra e ci dirigiamo verso Piazza Castello. Vediamo il Palazzo Reale, Porta Palatina, il teatro romano, il Duomo di San Giovanni.
A qualche centinaio di metri di distanza c’è il Museo del Cinema con la Mole Antonelliana.
Giunge così l’ora di cena che per noi sono panini con formaggio, vino ed acqua.
Torniamo in albergo con l’idea di uscire un po’ di notte, ma abbiamo giusto il tempo di prendere un caffè che comincia a piovere. 15 aprile 2005 venerdì Il cielo è grigio, non promette certo una bella giornata. Alle otto scendiamo a far colazione. Alle otto e quarantacinque entriamo al Museo Egizio. Possiamo dire che la sua fama è del tutto meritata: il settore più interessante è la sala dedicata alle statue.
Usciamo da Museo e ci dirigiamo verso la Dora Riparia e la costeggiamo nel verde fino a quando confluisce nel Po; è una lunga passeggiata.
Da qui, costeggiando il Po, raggiungiamo il Valentino (circa sei chilometri).
Compriamo qualche specialità torinese (ottima la cioccolata!) e alle diciassette riprendiamo il treno per Firenze dove giungiamo verso le ventidue.