Da Dunkerque a Boulogne-sur-mer: perchè visitarle

Un paio di giorni di ferie, un’auto presa a noleggio a Bruxelles (125 euro per tre giorni), un po’ di coraggio (partiti senza aver prenotato l’albergo), il sole – quasi sempre con noi – e la costa di Nord-Passo di Calais da scoprire. Non avevamo idea di cosa ci aspettava, conoscevamo solo qualche meta: Dunkerque, Calais, Boulogne sur mer...
Scritto da: GioeSi
da dunkerque a boulogne-sur-mer: perchè visitarle
Partenza il: 22/05/2009
Ritorno il: 24/05/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
Un paio di giorni di ferie, un’auto presa a noleggio a Bruxelles (125 euro per tre giorni), un po’ di coraggio (partiti senza aver prenotato l’albergo), il sole – quasi sempre con noi – e la costa di Nord-Passo di Calais da scoprire. Non avevamo idea di cosa ci aspettava, conoscevamo solo qualche meta: Dunkerque, Calais, Boulogne sur mer e Saint Omer, nessun tipo di aspettativa, veramente un salto nel buio.

Primo giorno: Dunkerque. Il Beffroi (dove c’è l’ufficio del Turismo) è un po’ lontano dalla spiaggia quindi vi consigliamo di riprendere la macchina per andarci, ah, inoltre vi sono moltissimi parcheggi gratuiti, anche vicino al Beffroi basta girare un po’, non vi fate fregare dal parcheggio a pagamento (comunque economico). Il lungomare di Dunkerque è spettacolare: lunghissimo e limitato da bei palazzi degli anni Trenta. Pranzo sul lungomare presso L’Orée des Sables: antipasto, portata principale, acqua/vino, dolce, il tutto per 30 euro in due! Il forte vento ci impedisce di fermarci a prendere il sole sulla spiaggia ma non di scottarci e allora visita al museo dedicato interamente all’operazione Dinamo. Costa solo 3,50 euro, ma chiude alle 17. Nella nostra mente risuonavano vecchie nozioni sulla seconda guerra mondiale e, infatti, la costa è meta di turisti della memoria che si recano in visita in questi luoghi.

Si parte alla volta di Calais con il timore di dormire in macchina. Trenta minuti dopo, siamo già rimbalzati da un albergo all’altro; finalmente troviamo una stanzettina (secondo me era una singola) senza wc ma con doccia e lavabo. Il prezzo (45 euro senza colazione) e il desiderio di non dormire in auto ci convincono e quindi si dorme all’Hotel Pacific. Prima della nanna, puntatina a piedi sulla spiaggia. Vicino alla spiaggia (dove non c’è un lungomare ma dei casermoni con qualche ristorante e un megaparcheggio) vediamo un chiosco con una fila costante, ci facciamo tentare e dopo aver aspettato un quarto d’ora ordiniamo un savoyard, un salade de poulet e una porzione di patatine fritte. Non è certo un posto per turisti e, infatti, siamo gli unici stranieri tra tanti habitués che ci danno dritte sui panini, ma che non ci spiegano che la differenza tra un Savoyard sandwich e un Savoyard americain è che nel secondo insieme alle cipolle, frittata, pomodori, hamburger e pancetta il ripieno comprende anche patatine fritte!!! Per fortuna sappiamo dribblare la versione americain per un più “sobrio” sandwich. Spesa totale: 11,50 euro.

Secondo giorno: colazione al Café de Paris con uso gratuito per un’ora di internet (se hai il tuo pc). Piccolo giretto nel vicino mercato, dove acquistiamo il nostro pranzo: paella e banane (6,30 euro) e si va in spiaggia. Se siete fortunati e c’è il sole, il vento freddo è veramente piacevole e la spiaggia è bellissima, ma nel momento in cui il cielo si copre diventa impossibile rimanere in costume e la spiaggia perde il suo fascino. Così è stato per noi e quindi si riparte. Scopriamo che sul nostro cammino c’è un bellissimo sito paesaggistico: Cap-Blanc-Nez e Cap-Gris-Nez. Il vento soffia, ma il paesaggio è mozzafiato. Meta di tantissimi turisti ha un grande parcheggio che, anche se affollato permette di lasciare senza problemi la macchina. L’entrata è gratuita e da Cap-Blanc-Nez la costa inglese appare chiarissima all’orizzonte. Dopo la passeggiata – per noi un’oretta, ma per chi ha tempo i sentieri sono tanti e ti conducono fino alla spiaggia – ci dirigiamo a Boulogne-sur-mer. Ah, lungo la strada si incontrano diverse case con chambres d’hote, una sorta di B&B molto familiare. A Boulogne ricominciamo la caccia alla camera, ma fortunatamente al primo tentativo il gentilissimo portiere de L’Enclos de l’éveché ci mette in contatto con un albergo fuori città. Un po’ indecisi andiamo all’ufficio del turismo (chiude alle 18) che ci conferma l’assenza di camere libere in città e allora via sotto la pioggia verso Le Canville a Saint Léonard, 5 km da Boulogne. Arrivati al Canville, rimaniamo folgorati: una maison de charme bellissima nella campagna francese, la proprietaria è di una gentilezza squisita, la nostra camera è una casa! Su due piani con una scala di legno che collega la piccola sala con camino, divano di pelle e televisore LCD 40” ad una camera da letto enorme. Ah, dimenticavo… La sera ci siamo fatti il bagno nella piscina coperta a nostra disposizione. Cena al Petit Resto di Boulogne, niente di eccezionale ma carino.

Terzo giorno: Fantastica colazione servitaci in camera dai proprietari: due cornetti profumati, un dolce di mele, latte, caffè, baguette, marmellata di fragole, burro e due vere spremute d’arance! Fantastico! Volete sapere quanto abbiamo speso? 95 euro in tutto! Un sogno! A Boulogne la domenica c’è un piccolo mercato con prodotti tipici, il nostro pranzo: quiches, olive, formaggio, salame, pesche e albicocche. Costo del pranzo: 19,57 euro ma era tutto eccezionale! Da vedere a Boulogne: Notre-Dame, il castello e tutta la città alta, il centro Nausicaa con le sue foche (16,50 euro a persona), il pontile e la fantastica spiaggia che lasciammo mal volentieri alla volta di Bruxelles. Ultima sosta prima di rincasare Saint Omer. Abbiamo girato la città in un’oretta, ma le cose più belle da vedere sono le rovine dell’Abbazia di San Bertin e il grande parco pubblico. In conclusione, una gita improvvisata ma veramente azzeccata, certo… Se vi aspettate di trovare dei monumenti fantastici o dei centri storici come quelli italiani… sarete delusi! Qui il punto forte sono le coste e le campagne.



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