Da Czestochowa a Cracovia
Dopo aver dedicato gran parte delle ultime destinazioni alla Spagna, con la mia infaticabile compagna Sabrina si decide per una breve escursione in Polonia, che nessuno dei due aveva mai visitato prima d’ora.
Ven. 17/03 – partiamo da Bergamo Orio con un volo della Wizzair destinazione Katowice Pyrzowice. Arriviamo in perfetto orario che già è buio, nevischia ma non fa troppo freddo.
Ritiriamo la macchina che abbiamo prenotato per un giorno e affrontiamo le sconquassate stade polacche direzione Czestochowa sotto una nevicata che si fa sempre più fitta (ma le strade sono pulite). Arriviamo al nostro hotel Ibis, nuovissimo, camera grande a soli 35 € a notte in due; scaricate le valigie ci dirigiamo verso il centro della città per un giro serale.
Czestochowa, come immagino sappiate, è famosa per il celebre santuario (posto sul colle Jasna Gora) ove si trova la veneratissima icona della Madonna Nera. Dal colle parte un lungo viale che percorre tutta la città e ne rappresenta il centro nevralgico.
Sab. 18/03 – ci svegliamo di buon ora e ci dirigiamo verso il centro. Lungo il tragitto facciamo un giro in un piccolo mercatino dell’antiquariato e facciamo colazione a base di una sorta di brioche con semi di papavero.
Nonostante l’ora, il santuario è già animato di fedeli e devoti e la sensazione che dà la visione della Madonna Nera è difficile da spiegare. In questo luogo regna una religiosità e una devozione incredibile e si vedono decine di giovani che arrivano e pregano in ginocchio di fronte all’icona della Madonna (la cui origine si perde nella leggenda), di cui anche Papa Giovanni Paolo II era fortemente legato. Per la cronaca, il Santuario è basato su una struttura fortificata con diverse cinte murarie concentriche.
Lasciamo la città dopo un breve giro per negozi e ci dirigiamo verso sud per raggiungere Auschwitz.
Durante il tragitto attraversiamo l’area mineraria ed industriale della Slesia; si tratta di un grande agglomerato di diversi centri abitati (tra cui il capoluogo Katowice, Bedzin, Bytom ecc.), ove venne aperta la prima miniera di carbone della Polonia. La zona non è certamente “affascinante” come bellezze artistiche ma rappresenta comunque un importante aspetto dell’odierna Polonia.
Dopo aver attraversato la città di Tychy, ove si trova la fabbrica polacca della FIAT (qui vengono prodotte la 600 e la Panda), percorriamo una zona prima costellata di miniere e poi rurale con strade che dire dissestate è un complimento! Raggiungiamo quindi Auschwiz (Oswiecim in lingua polacca) e visitiamo, oltre al campo principale, anche il vicino campo di Birkenau, immenso, ove maggiormente si è perpetrata la strage nazista. Non penso di dover aggiungere nulla a quanto già è stato scritto su questi luoghi dalla triste fama ma il silenzio che vi regna dice tutto ai visitatori.
Arriviamo a Cracovia e, per caso, passiamo in una zona di centri commerciali per cui decidiamo di farci un giro al “Carrefour” locale.
Dopo il breve giro portiamo la macchina all’hotel “Cracovia” per la restituzione (hotel abbastanza tetro, retaggio del passato comunista) e, con un taxi, andiamo al nostro Hotel Kazimierz, bello, posto nell’omonimo quartiere ebraico.
Immediata partenza per un giro serale per il centro della città e la prima impressione è davvero positiva: il Wavel e tutto il centro con le chiese e i monumenti illuminati è davvero bello. E nonostante il freddo e la neve, il strade e i locali sono pieni di gente, soprattutto giovani provenienti da tutta Europa.
Per cena decidiamo di mangiare nel locale “Chlopskie Jadlo”, ricostruzione di un’antica locanda polacca con tavoli di legno e strumenti di lavoro alle pareti. Dopo lo “spuntino” con fette di pane, lardo e formaggio alle erbe, affondiamo i denti in un piatto di “pieroghi” (piatto tipico polacco, sorta di ravioli ripieni di formaggio o verze o carne), il tutto innaffiato con buona birra polacca. La serata si conclude uno dei tanti bar del centro, ovviamente affollato e fumoso Dom. 19/03 Oggi giornata dedicata a visitare Cracovia. Si inizia con il quartiere ebraico di Kazimierz, pieno di sinangoge (molte sono state ricostruite dopo le devastazioni del periodo nazista), alcune attive, altre trasformate in museo o altro. Nella piazza centrale si tiene ogni domenica un pittoresco mercatino dell’usato.
quindi visitiamo il Wawel, al cui interno è presente la Cattedrale e ci portiamo nella scenografica piazza principale (Rynek Glowny), cuore pulsante della città. Qui dominano la chiesa di Santa Maria e la torre del Municipio mentre al centro si innalza l’antico Fondaco dei Tessuti.
Tutta la giornata è dedicata a passeggiare per le strade della città sotto un sole che ha fatto la sua comparsa illuminado tutti i monumenti.
La sera ceniamo nuovamente al , assaggiando in questo caso i “bigos”, altro piatto tipico polacco composto di pezzi di carne con verze e concludiamo la serata in un altro bel bar del centro.
Lun. 20/03 E’ il giorno del ritorno. Dopo un breve giro per il centro già animato per la giornata feriale, prendiamo la navetta Wizz che in circa 2 ore ci porterà a Pyrzowice e da qui il tragitto fino a Bergamo è breve.
Ciao F&S