Da Colonia ad Amsterdam in treno
Abbiamo prenotato tutto via Internet: il volo di andata con Germanwings da Milano a Colonia, e quello di ritorno con Easyjet da Amsterdam. Per gli alberghi abbiamo utilizzato Booking.com ed Expedia, mettendo a confronto offerte e prezzi; per gli spostamenti in treno, come l’anno scorso, ci siamo rivolti a Deutsche Bahn Italia, che ha una biglietteria a Milano: le ragazze gentilissime ci hanno aiutato ad organizzare gli orari sfruttando le offerte disponibili, e ci hanno fatto i biglietti.
L’auto l’abbiamo lasciata al solito parcheggio TravelParking, lo usiamo ormai da diversi viaggi e ci troviamo bene.
1 agosto – Colonia
Per raggiungere il centro di Colonia dall’aeroporto c’è un treno comodissimo che porta in centro in 20 minuti (2,5€).
Il meraviglioso duomo è proprio di fronte alla stazione; non si può non andare fino in cima ad una delle torri (3€) ma sappiate che non c’è l’ascensore e i gradini sono 509!!
Colonia si gira tutta a piedi; segnaliamo in ordine sparso, a parte il duomo: le fontane, la birra Kolsh, i Berliner (i bomboloni ripieni di marmellata!), l’animazione delle vie dello shopping (Hohe Strasse), l’Altstadt (la città vecchia) che scende fino al Reno con tanti ristorantini, tanti ragazzi che fanno free climbing nei posti più disparati, la serie infinita di lucchetti incatenati al ponte HoenzollernBrucke….
2 agosto – Aquisgrana e Bonn
Da Colonia, con un unico biglietto (il Lander Ticket a 38€, che permette a piccoli gruppi fino a 5 persone di viaggiare tutta una giornata in tutti i paesi del Land) siamo andati la mattina ad Aquisgrana, e nel pomeriggio a Bonn.
Aquisgrana è un paesino delizioso, il pezzo forte è il duomo ma la meravigliosa Cappella di Carlomagno purtroppo è in restauro. Ci siamo accontentati del Rathaus, anche se non ci sono le audioguide in italiano. Come accade quasi sempre in giro per l’Europa, dove la cultura è considerata un valore, nei musei i ragazzi e gli studenti in genere hanno delle forti riduzioni e spesso entrano gratis.
Segnaliamo per pranzo il Pommes Pos, si mangia bene a prezzi ragionevoli.
Il centro di Bonn l’abbiamo girato in un paio d’ore; l’aria è quella di una cittadina di provincia; non ci sono grandissime attrazioni, ma l’insieme è piacevole. Grande star è il “vecchio” Ludwig Van Beethoven: c’è tutto un itinerario costruito su di lui.
3 agosto – Bruxelles
Arriviamo a Bruxelles nel primo pomeriggio; la stazione Bruxelles Midi è abbastanza caotica, e non è facile districarsene; il nostro albergo è vicino alla stazione Centrale, quindi il gentile addetto alle informazioni ci suggerisce di non prendere i mezzi ma di aspettare il prossimo treno, che ci porterà in Centrale gratis, dato che sono nella stessa fascia di zona. La Stazione Centrale è abbastanza scarna; il nostro albergo è a due passi, in Rue Madeleine, ed a due passi dall’attrazione più notevole di Bruxelles, la Grande Place. Veramente bella, sempre piena di gente, la sera (se non piove) si ritrovano un sacco di giovani, che usano la piazza come un prato, sedendosi sul pavimento chiacchierando e sorseggiando una birretta.
Questa zona però l’abbiamo lasciata per la sera, nel pomeriggio siamo saliti al Musee Royaux des Beaux-Arts, bel museo con ovviamente in primo piano le opere dei fiamminghi; contiene anche il Museo Magritte. Siamo andati subito lì perché al pomeriggio del primo mercoledì di ogni mese l’ingresso è gratuito…
La sera le vie intorno alla Grande Place assomigliano un po’, per chi c’è stato, a San Germaine a Parigi: tanti localini, di tutte le etnie, con i “buttadentro” che si contendono i turisti.
Come locali, la prima sera abbiamo mangiato veramente bene al t’ Kelderke, proprio sulla Grand Place: cucina tipica belga, sui 30-35€ a persona. Le altre sere, nei ristorantini turistici, abbiamo speso un po’ meno ma la qualità è diversa.
Il centro di Bruxelles si gira tutto a piedi; nelle viuzze si trova un sacco di negozi di cioccolata, birra, chioschetti di patate fritte e gaufres, e ricordatevi di andare a vedere il Manneken-Pis, il Pisserottino!
4 agosto – Bruges
Da Bruxelles a Bruges ci spostiamo sfruttando un’offerta delle ferrovie belghe, il Summer Ticket (15€) che permette di girare per un’intera giornata in lungo e largo per il paese.
Non saremo originali dicendo che Bruges è un gioiello, ma è la pura verità. Si gira tutta a piedi, ogni angolo è una bella scoperta; attenzione ai ristoranti, spennano i turisti. Noi ci siamo cascati, e vi consigliamo di arrangiarvi con le meravigliose frites dei chioschetti, magari seguita da una gaufre al cioccolato! E bevete birra, che l’acqua minerale costa di più. Ma tornando a Bruges, la bellezza del Markt con il Belfort, del Burg, dei canali con le vecchie casette che vi si affacciano, anche dei musei sebbene anche qui le audioguide in italiano non usano (eppure ci sono tanti turisti italiani!), fa perdonare qualche eccesso commerciale. A contribuire all’atmosfera generale ci sono le tante carrozze a cavallo che girano, ed i merletti esposti in vetrina (industriali, che quelli fatti a mano hanno costi ben diversi).
5 agosto – Bruxelles
Oggi decidiamo di andare a visitare i posti che sono un po’ più lontani dal centro, quindi facciamo un biglietto giornaliero per small groups (10€) che consente di usare tutti i mezzi pubblici.
Cominciamo con il Parc du Cinquantenaire con i suoi musei (ma non entriamo, ci vorrebbe troppo tempo..) poi al Parlamento Europeo e quindi all’Atomium.
Il Parlamento Europeo ce lo aspettavamo simile a quello di Strasburgo, abbastanza isolato dalla città, invece questo è attaccato alle case del quartiere, quindi fa un po’ meno “figura”; la visita però, ammessa in certi orari (gratis) è interessante. All’ingresso viene consegnata una audioguida che spiega le funzioni e i compiti del Parlamento Europeo, e c’è una scheda di ciascun gruppo politico e di ciascun parlamentare; è istruttivo vedere chi ci rappresenta in Europa…
Poi siamo andati alla Basilique Nationale du Sacré- Coeur, inquietante edificio Art-Déco… poi tornati in centro siamo andati a visitare le chiese “normali”, l’Eglise Sainte –Catherine, la Cathedrale des Saints Michel et Gudule, ed altre.
6-7 agosto- Rotterdam
Abbiamo scelto la tappa a Rotterdam proprio per “spezzare”; Rotterdam infatti è una città nuova, e la sua bellezza sta proprio nelle sue architetture avveniristiche, nei suoi grattacieli che si affacciano sul Nieuwe Maas, nei suoi chilometri di piste ciclabili.
Non si può considerare una città turistica tradizionale, ma ci sono animatissime vie dello shopping, un sacco di ristoranti (e abbiamo trovato una qualità media veramente buona), bei musei _ il museo Boijmans ci è piaciuto tantissimo _ ed inoltre è punto di partenza per diverse escursioni; noi abbiamo fatto la gita in battello fino ai mulini della Kinderdjik (13,5€ a testa, durata 4 ore). La gita vale la pena, sul battello si può sorseggiare una birra, mentre una coppia di attori mette in scena uno spettacolino, con dei canti tradizionali (di cui ovviamente non abbiamo capito una parola). I 19 mulini, patrimonio Unesco, sono uno spettacolo; per i più curiosi uno di essi è visitabile all’interno, a pagamento.
A Rotterdam, siccome pioveva, abbiamo deciso di sfruttare un po’ i mezzi; la rete di trasporti è efficientissima e contempla bus, tram e metro; abbiamo fatto la Rotterdam Card valida due giorni (12€) che da diritto a viaggi illimitati sui trasporti pubblici e diversi sconti per attrazioni, musei e ristoranti.
Come ristoranti segnaliamo “Zatkine”, piatti tradizionali con un’atmosfera anni ’40, e soprattutto “Bazar”, cucina etnica nord-africana, piatti giganti a prezzi modici.
Da vedere sono le Kijk-kubus, queste stranissime case-cubicolo: incredibilmente sono abitate (c’è anche un’ostello); una di queste è visitabile (2,5€).
8-9 agosto – Amsterdam
In tre giorni, nonostante il tempo inclemente, abbiamo girato tutta la cerchia dei canali, visitato i due musei principali (il Rijksmuseum e il Van Gogh Museum _ in quest’ultimo c’è sempre una coda pazzesca: vi consiglio di prendere i biglietti all’ufficio del turismo_); tour dei canali in battello (2 ore, 12€ a testa); il quartiere a luci rosse (vietato fare foto, attenzione! Siamo stati testimoni di un lancio di acqua ad una turista da parte di una “signorina”); i coffee shop (ma non siamo entrati, ci è bastato annusare da fuori…); il Beginhof; non siamo riusciti ad entrare alla Casa di Anna Frank, c’era troppa coda. Per farci del male siamo andati da madame Tussauds, mai più. Biciclette, biciclette, biciclette… ormai tra macchine e bici i più penalizzati sono i pedoni! Per spostarci, dato che avevamo l’albergo un po’ fuori, abbiamo fatto i biglietti giornalieri (7€ al giorno a testa). Per mangiare, ci sono dei bei localini nell’Albert Cuypmarket, dove segnaliamo il De Duvel.
10 agosto – Volendam, Edam, Marken
Per visitare questi graziosi paesini, a pochi chilometri da Amsterdam, ci sono varie gite organizzate; noi ci siamo organizzati da soli, e abbiamo preso il bus “Arriva” che parte da dietro la stazione, con il biglietto giornaliero di 9€ a testa. Ci meraviglia sempre come mai negli altri paesi i trasporti pubblici funzionino così bene… tenendo conto che è agosto, dunque anche loro saranno in ferie, per ogni cambio di bus non abbiamo mai aspettato più di 20 minuti. Le guide parlavano di abitanti vestiti negli abiti tradizionali, noi sinceramente non ne abbiamo visto nemmeno uno; Volendam è più turistica, ci è piaciuta un po’ meno; ad Edam, nella vecchia pesa, c’è un piccolo museo del formaggio (che vendono) che va visitato.
11 agosto – Amsterdam
Anche oggi il tempo è brutto… consiglio: portatevi dietro una maglia pesante, anche se è agosto! Noi ci siamo dovuti comprare le felpe, e io mi sono anche ammalato!
Oggi andiamo al Joordan, poi torniamo in centro alla Oude Kerk; pomeriggio al Van Gogh Museum.
Per raggiungere l’aeroporto, siamo tornati al nostro albergo (Novotel), dove avevamo lasciato le valigie; a 100 metri c’è la stazione (RAI) che collega con Schipol; biglietto 2,60€, in poco più di 10 minuti si è in aeroporto.
E’ stato un bellissimo giro, non siamo riusciti a fare tutto quello che avevamo in mente ma è un’ottima scusa per tornarci!