Da Città del Messico al Pacifico in 2980 km
Noi abbiamo percorso questo itinerario in 18 giorni e sinceramente siamo rimasti stupiti nel riconsegnare la macchina noleggiata di avere percorso così tanti chilometri… non ce ne siamo accorti! Siamo arrivati a Città del Messico il 31 dicembre 2005 giusto in tempo per farci gli auguri di capodanno e riposarci dopo circa 15 ore di viaggio. Il primo giorno lo abbiamo dedicato ad una rapida visita della capitale, davvero inquinata come avevo più volte letto, ma con un grande fascino. Molto emozionante è stata per noi la vista dello Zocalo, la piazza principale con la sua imponente cattedrale ed il Palacio Nacional con i coloratissimi affreschi di Diego Rivera (l’ingresso è gratuito ma occorre presentare il passaporto anche in fotocopia per poter entrare). Gli affreschi, eseguiti fra il 1929 e il 1945, rappresentano la storia della civiltà messicana e meritano veramente di essere visti.
Consiglio poi una visita al Museo de Antropologia, che si trova nel parco del Bosque de Chapultepec (cioè delle cavallette), dove sono esposti alcuni dei più bei reperti provenienti dai vari siti messicani. Il museo è molto grande e ci vogliono parecchie ora per visitarlo bene, ma secondo noi ne vale veramente la pena. Se ci andate la domenica, l’ingresso è gratuito e nel parco che circonda il museo troverete bancarelle colorate, gente intenta a fare pic nic, intrattenitori per bambini ed adulti, insomma tutto e di più per godervi la vita di ogni giorno degli abitanti di Ciudad de Mexico.
Ovviamente le cose da vedere a Città del Messico sono infinite, dipende anche da quanto tempo volete fermarvi. Per muoverci nella capitale noi abbiamo utilizzato la metropolitana, un po’ vecchiotta ma pulitissima, che con le sue 11 linee porta dappertutto ad un prezzo veramente popolare (il biglietto costa circa 300 delle vecchie lire e vale tutto il giorno).
Il giorno successivo, dopo aver ritirato la nostra auto presa a noleggio dall’Italia, siamo partiti alla volta di Puebla, una bella cittadina ubicata a circa 1 ora e mezza dalla capitale ad una quota di circa 2000 metri. Puebla è molto trafficata nelle zone periferiche, però ha un bel centro a misura di pedone ed una serie di splendidi edifici rivestiti da azulejos, ceramiche policrome che le danno un aspetto quasi arabeggiante. Puebla, così come Oaxaca, sono da scoprire rigorosamente a piedi, quindi cercate un posto sicuro dove lasciare la vostra auto e mettetevi un paio di scarpe comode… Oltre allo Zocalo con la sua immancabile cattedrale, bisogna visitare la Chiesa di Santo Domingo, molto famosa per la ricchissima cappella del Rosario e l’ex convento di Santa Rosa, ora museo. La strada tra Puebla ed Oaxaca si apre in piena campagna, offrendo belle visioni del Popocatepetl, uno dei vulcani più alti del Messico (5452 metri), che per tre mesi all’anno mostra la vetta innevata. Sono necessarie circa 3 ore di auto per percorrere i circa 400 km che separano Puebla da Oaxaca utilizzando la strada a pagamento (indicata con il cartello “cuota”), mentre se utilizzate le strade statali gratuite (“libre”) sono necessarie alcune ore in più.
Oaxaca si trova a circa 1500 metri di quota e ci è piaciuta subito moltissimo per le sue vie pedonali lungo le quali passeggiare osservando la vita quotidiana dei suoi abitanti, per le sue case dipinte, il suo zocalo sempre festoso, le sue bancarelle. Da non perdere un assaggio del famoso mezcal, considerato il migliore di tutto il Messico! Si tratta di un liquore ottenuto dalla spremitura delle foglie di una pianta grassa chiamata maguey che esiste anche in deliziose varietà in crema aromatizzate con caffè e cioccolato, per veri golosi… Molto famoso a Oaxaca è anche il cioccolato, venduto in molteplici varietà in tutti i negozi.
Sicuramente da non perdere la visita al sito archeologico di Monte Alban, ubicato a pochi chilometri dalla città ad una quota superiore di circa 400 metri, che come Oaxaca è inserito dall’Unesco nel Patrimonio dell’Umanità. Più che gli edifici in sé, è spettacolare la posizione del sito costruito sulla cima di una collina spianata e con una splendida visuale a 360° delle valli circostanti.
Da Oaxaca ci siamo spostati verso sud utilizzando la strada statale n.175 (molto panoramica) che in circa 6-7 ore (dipende da quante soste fotografiche fate…) attraversa la catena montuosa della Sierra Madre del Sur per sbucare sulla costa pacifica all’altezza di Puerto Angel. La strada è ben tenuta, ma molto tortuosa quindi tenetene conto se soffrite il mal d’auto…
Puerto Angel è una piccola e romantica località non molto frequentata dai turisti stranieri, suddivisa tra la spiaggia e la verdissima collina retrostante. Da qui si possono facilmente raggiungere belle spiagge sulle quali oziare o fare il bagno in assoluta tranquillità. Tra queste ci sono Mazunte e molte delle spiagge della Bahia di Huatulco, alcune delle quali raggiungibili solo in barca; invece sulla famosa Zipolite è assolutamente vietato fare il bagno perché molto pericolosa a causa delle correnti, però vale la pena andarci solo per passaggiare lungo il bagnasciuga ed ammirare la sua bellezza… Tenete presente che a Puerto Angel non ci sono banche né uffici di cambio, che invece potete trovare a Pochutla, una cittadina a circa 7 km di distanza verso l’interno. Dopo alcuni giorni di riposo dedicati alle “attività balneari” abbiamo cominciato la risalita della costa verso nord e utilizzando la strada statale costiera n.200 ci siamo spostati a Puerto Escondido, che si trova a circa 1 ora di strada da Puerto Angel. Non eravamo convinti di fermarci a Puerto ed in effetti si tratta di una località molto più turistica di Puerto Angel e soprattutto con un elevato numero di italiani, sia turisti che residenti; lungo la spiaggia è un susseguirsi di ristoranti, gelaterie, bar e negozi dalle insegne con nomi italiani arrivati qui dopo l’uscita dell’omonimo film di Salvatores nel 1992. Tuttavia, anche nelle vicinanze di Puerto ci sono molte splendide calette riparate dove fare il bagno in assoluta tranquillità (Playa Angelito, Manzanillo e la bellissima Carrizarillo), raggiungibili in barca dal porto o in auto e poi a piedi lungo i sentierini che scendono alle spiagge.
Da Puerto Escondido si può raggiungere Acapulco in circa 7 ore di auto, seguendo la statale n.200 che costeggia una serie di bellissime lagune nelle quali vivono un gran numero di uccelli di varie specie. Noi ci siamo fermati a dormire circa a metà strada in una località chiamata Playa Ventura, poco più che una serie di casette lungo la spiaggia dove però è possibile trovare alloggi economici e qualche ristorantino. Qui il mare è molto mosso e la spiaggia veramente infinita, ma per noi che amiamo il mare in tutti i suoi aspetti è stato bellissimo passeggiare sulla spiaggia guardando i gabbiani e i pellicani che si tuffavano in acqua per pescare.
Acapulco ci è subito sembrata una città trafficata, sporca e con un mare tutto sommato piuttosto brutto; gli alberghi più moderni sono allineati (in “stile Cancun”) lungo la spiaggia meridionale della città, mentre proseguendo verso nord si notano molti edifici decadenti o addirittura abbandonati.
Insomma, a dire la verità non ci ha fatto una bella impressione, probabilmente era una bella e moderna località una cinquantina di anni fa, ma al giorno d’oggi si respira una innegabile impressione di caos, sovraffollamento e sporcizia. I turisti che abbiamo incontrato erano in gran parte di nazionalità americana e la cosa che ci ha colpito è che si trattava in prevalenza di persone anziane, che tornano da anni nello stesso albergo dove sono coccolate e viziate in ogni modo.
Lo stimolo per fermarci ad Acapulco l’abbiamo avuto ancora una volta grazie alla Lonely Planet, che suggeriva di alloggiare all’albergo Boca Chica. Da fuori non fa una bella impressione, però ha una posizione da favola a picco su un promontorio roccioso con un bellissimo panorama da ammirare per ore. Di fronte all’albergo c’è l’isola La Roqueta, dove si può arrivare in barca per fare il bagno su una spiaggetta abbastanza piccola e generalmente molto affollata.
Una delle classiche (e molto turistiche) cose che si può fare ad Acapulco è andare alla Quebrada a vedere i clavadistas, cioè i tuffatori che ogni sera ad orari prestabiliti si gettano dall’alto di una scogliera alta circa 35 metri a picco sul mare. Devo dire non ero molto dell’idea, perché non mi piace che ci siano persone che rischiano la pelle per uno spettacolo ad uso e consumo dei turisti. Tuttavia per vederli si paga un biglietto (assai modesto) e c’è da sperare che i diretti interessati siano retribuiti per quello che fanno ogni sera. Prima di tuffarsi a testa sotto, i clavadistas scalano la scarpata a piedi nudi per raggiungere la parte più alta… fa abbastanza impressione!! Da Acapulco ci siamo spostati ancora più a nord costeggiando una serie di immense spiagge molto spettacolari e battute dal vento, per fermarci a Zihuatanejo a circa 3 ore di strada. Si tratta di una cittadina ubicata in una bella baia riparata e con una serie di spiagge tranquille; a noi è subito piaciuta perché, nonostante si tratti di una località turistica, le colline circostanti sono ancora molto verdi e poco costruite, così diverse da quelle deturpate di Acapulco. Se siete appassionati di snorkeling potete andare sull’isoletta di Ixtapa, partendo dall’omonima località a pochi chilometri da Zihuatanejo, dove sono stati costruiti una serie di immensi alberghi lungo la costa; sull’isola ci sono alcune spiaggette di sabbia bianca e si può fare il bagno direttamente sulla barriera corallina in mezzo ai pesci colorati.
La tappa successiva è stata Playa Azul, dove ci siamo fermati l’ultimo giorno prima di tornare verso l’interno. Qui la spiaggia è veramente infinita e con onde alte, ma noi ci siamo divertiti a passeggiare lungo la spiaggia, guardando i bambini che gettavano piccoli pesciolini ai gabbiani ed ai pellicani per vedere se venivano presi al volo.
Abbiamo quindi cominciato il riavvicinamento a Città del Messico e ci siamo diretti verso l’interno utilizzando la strada a pagamento che conduce in circa 3 ore a Pazcuaro. Man mano che si sale la vegetazione cambia, il caldo diminuisce e si passa dalle distese sterminate di palme alle piantagioni di avocado, molto coltivato da queste parti.
Patzcuaro è una piccola cittadina ubicata nelle vicinanze di un lago a circa 2200 metri di quota e per questo uno dei più alti del mondo, caratteristica per le sue case tutte bianche e rosse, per la sua splendida piazza circondata da porticati, i suoi mercatini, le sue chiese… Insomma, a noi è piaciuta davvero molto e la consigliamo a chi volesse rilassarsi un paio di giorni camminando per le sue viette, osservando la vita animata del mercato e curiosando nei negozietti dove si vendono bellissimi oggetti in legno e giunco.
Da Patzcuaro in circa 1 ora si arriva a Morelia, una bella città che offre moltissimi edifici interessanti e da qui alla capitale sono necessarie circa 5 ore, ma potete fare qualche sosta intermedia (ad esempio per visitare il Santuario della farfalla Monarca, dove in certi mesi dell’anno si possono osservare migliaia di queste farfalle nel periodo della riproduzione).
L’ultima tappa del nostro viaggio è stata la visita al sito archeologico di Teotihuacan, che si trova a circa 1 ora di strada da Città del Messico. Si tratta di un sito da non perdere assolutamente, anche se la presenza asfissiante dei venditori potrebbe farvi perdere la pazienza… Il sito è molto grande, quindi mettete in conto di camminare per ore sotto il sole e, se volete scalare le piramidi del Sole e della Luna, anche di fare un bel po’ di gradini… ma ne vale la pena… per quanto ci riguarda, noi non dimenticheremo tanto presto la splendida vista che si gode dall’alto delle piramidi!! Ancora una volta il Messico ha saputo stupirci e affascinarci e al momento della nostra partenza per l’Italia, già sentiamo la sua mancanza… Hasta la vista Mexico! Riporto di seguito alcuni consigli pratici, per qualsiasi altra informazione scrivetemi pure e cercherò di rispondervi.
STRADE E RELATIVI PERICOLI Come ho già scritto, in Messico esistono strade a pagamento (indicate con il cartello “cuota”) che sono simili alle nostre superstrade, con due corsie per ogni senso di marcia e lungo le quali la velocità massima è di 110 km/ora. Periodicamente si trovano dei caselli (caseta de cobro) dove si paga il pedaggio. Bisogna dire che sono abbastanza care per gli standard messicani ed infatti sono assai poco frequentate, però fanno risparmiare un bel po’ di tempo. Tenete conto che per andare dalla costa a Patzcuaro con la strada gratuita sono necessarie circa 7 ore, mentre con la cuota se ne impiegano poco più della metà.
Le statali “libre” sono, per quel che ho potuto vedere io, ampie e ben tenute e nei tratti esterni ai centri abitati è possibile raggiungere velocità anche di 80 km/ora; viceversa, in prossimità dei centri urbani si restringono e le velocità diminuiscono.
Occorre poi fare infinita attenzione ai “topes”, cioè ai dossi dissuasori di velocità che si trovano sempre (e sottolineo sempre) all’ingresso dei centri urbani e in prossimità dei passaggi pedonali. Sono in genere dipinti di giallo e segnalati con un cartello, ma molto spesso non sono né segnalati né dipinti ed è quasi impossibile vederli. Hanno altezze a volte rilevanti e quindi è assolutamente necessario rallentare l’auto fino quasi a fermarsi per non causare danni anche considerevoli. Per questo motivo sconsiglio vivamente di guidare di notte, le strade non sono illuminate e non si sa mai cosa ci si potrebbe trovare di fronte!! Un’ultima raccomandazione riguarda la segnaletica stradale, che abbiamo trovato a volte inesistente, errata, sconcertante… In Messico non è raro trovare cartelli che segnalano la medesima località in due direzioni differenti e quando si è ad un incrocio trafficato non è facile scegliere da che parte girare. In questi casi il consiglio è uno solo: chiedete informazioni!! I messicani sono molto disponibili e sempre pronti a darvi una mano in caso di necessità, quindi chiedere a chi cammina lungo il marciapiede, ai taxisti che si fermano di fianco a voi, ai negozianti a volte è l’unico modo per poter arrivare dove volete senza girare come trottole per delle ore!!! AUTONOLEGGIO Se volete noleggiare un’auto consiglio di dare un’occhiata in internet alle varie agenzie messicane (Avis, Budget, Europcar sono le principali, ma ne esistono infinite altre) ed ai costi di noleggio per il periodo che vi interessa. Poi recatevi in un’agenzia viaggi di fiducia e fate fare la stessa ricerca. Può sembrare strano, ma noi abbiamo davvero risparmiato molto noleggiando la macchina dall’Italia con la modalità prepagata. Tenete conto che alcune agenzie (per esempio Avis) non consentono il noleggio auto con la sola assicurazione per gli incidenti causati da terzi, ma obbligano a sottoscrivere anche l’assicurazione Kasko, cioè quella che copre anche gli incidenti eventualmente causati da voi stessi. In questo modo le tariffe si alzano incredibilmente e noleggiare un’auto può arrivare a costare tantissimo. Noi abbiamo cercato e trovato un noleggio con Europcar a costi ragionevoli, circa 35 € al giorno per una piccola vettura.
La benzina in Messico costa veramente poco, circa 6-7 pesos al litro (0,50-0,55 €) e ci sono moltissime aree di rifornimento un po’ ovunque nelle aree urbanizzate, un po’ meno al di fuori dei centri abitati.
ALLOGGI E PASTI In Messico ci sono infinite possibilità per dormire e mangiare, con prezzi che variano dal supereconomico al superlussuoso. Tenete conto che spendendo circa 20-30 € a coppia si può dormire in bellissimi alberghi, molto puliti e serviti di tutto. Riporto di seguito i nominativi ed i costi degli alberghi dove abbiamo alloggiato noi; molti hanno un sito internet, quindi potete anche dare un’occhiata alle camere.
Città del Messico: nella capitale ci sono infinite possibilità per alloggiare con costi differenti anche in relazione della zona dove si vuole rimanere. Noi abbiamo deciso di rimanere vicino all’aeroporto, in quanto ci siamo fermati in città sono un giorno; l’albergo Hotel Plaza Junior (una volta chiamato Hotel Aeropuerto e che prossimamente si chiamerà Ramada…) è ubicato a 5 minuti dall’aeroporto, dall’esterno non è un granchè, ma ha belle ed ampie camere e offre buonissime colazioni a buffet. A circa 100 metri dall’hotel c’è la fermata della metropolitana e in circa 15 minuti si arriva allo zocalo. La camera doppia con colazione costa circa 800 pesos (63 €).
Puebla: nelle città che abbiamo visitato sono pochi gli alberghi che hanno il parcheggio privato, molto spesso occorre utilizzare parcheggi pubblici a prezzi convenzionati. Se avete una macchina a noleggio, vi consiglio quindi di cercare un albergo che abbia un parcheggio convenzionato, in modo da non doverla abbandonare per strada con tutti i rischi che ne conseguono. A Puebla consiglio l’Hotel Puebla Plaza, è ubicato nelle immediate vicinanze dello zocalo su una strada abbastanza trafficata, ma le camere danno su un cortile interno assolutamente tranquillo. Il costo della camera per due (senza colazione) è di circa 400 pesos (31 €). Il parcheggio è di fronte all’albergo, lasciare la macchina per la notte costa solo 40 pesos (3 €).
Oaxaca: dopo un paio di alberghi completi, abbiamo trovato posto all’Hostal Casa del Sotano, un bellissimo albergo con parcheggio privato gratuito a 5 minuti di strada e con un giardino interno sul quale si affacciano le stanze decorate e bellissime. La camera doppia con TV costa 680 pesos (53 €), ma ne vale la pena…
Puerto Angel: qui, come in tutte le altre località sulla costa che abbiamo visitato, le possibilità di alloggio sono le più varie, dalle cabañas sulla spiaggia agli alberghi di lusso. Noi ci siamo fermati all’Hotel Bella Vista che offre ampie camere doppie con zanzariere e ventilatori immerse nel verde a 450 pesos (35 €). C’è il parcheggio e si può anche mangiare a costi economici. Tenete presente che per raggiungere le stanze bisogna fare alcune rampe di gradini, perché il posto è situato a metà della collina retrostante la spiaggia.
Puerto Escondido: a Puerto abbiamo voluto fare una follia e ci siamo fermati alle Villas Carrizarillo, un complesso di lussuosi appartamenti con cucina e frigorifero in una posizione fantastica a picco sulla Playa Carrizarillo. Ovviamente il costo è paragonabile al lusso della struttura (80 € la doppia, ma ci sono camere a prezzi inferiori), ma per una volta si può anche fare… C’è anche una scaletta che porta direttamente alla spiaggia.
Playa Ventura: in questa località sono disponibili solo alloggi economici, noi abbiamo trovato una cameretta molto spartana e pulita con vista oceano a 300 pesos (24 €). Ci sono una serie di ristorantini economici dove si mangia pesce a prezzi ridicoli.
Acapulco: dell’Hotel Boca Chica ho già detto in precedenza, la camera doppia costa 800 pesos (63 €) con la colazione.
Zihuatanejo: anche qui gli alloggi sono i più vari, in genere un po’ più costosi di altre parti perché la località è più turistica. Noi abbiamo alloggiato ai Bungalows Allec che con 500 pesos (39 €) offre camere abbastanza grandi con la cucina ed il frigorifero e una splendida vista sulla spiaggia, immerse in un giardino verde. Di fronte c’è un’area recintata nella quale si può lasciare l’auto. Per mangiare provate uno qualsiasi dei ristoranti sulla spiaggia, offrono più o meno gli stessi piatti a prezzi simili.
Patzcuaro: consiglio vivamente l’Hotel Los Escudos, ubicato proprio sulla piazza principale, con bellissime camere decorate in un cortile interno assolutamente silenzioso. La doppia con TV costa 410 pesos (32 €). Per mangiare fate un salto al Ristorante el Patio a poca distanza dall’hotel sempre sulla piazza principale, un locale molto caratteristico dove si mangia molto bene (provate la sopa tarasca, una zuppa piccante al punto giusto veramente sapirita…).
Teotihuacan: se volete dormire nelle vicinanze del sito potete alloggiare all’Hotel Villa Arquelogica che si trova a 5 minuti a piedi da uno degli ingressi. Si tratta di un albergo gestito dal Club Med, con bellissime camere immerse nel verde e con una piscina riscaldata. La doppia costa 800 pesos (63 €). C’è anche un ristorante dove si mangia bene, sia cucina internazionale che messicana.