Da Chicago a New Orleans passando per il Texas
7/Luglio Sveglia, colazione e via per una visita piu’ approfondita della citta’. Bellissimo il centro di scienze (ingresso gratutito e tante cose da vedere) e poi immancabile coda per salire fino in cima (630 piedi!) del Gateway Arch. La salita avviene tramite piccolissime capsule (circa 1,5m di diametro) per 5 persone (!) collegate fra di loro, che gli americani chiamano “tram”. Fortunatamente la salita dura solo 4 minuti, perche’ devo dire che sono veramente anguste… Pero’ la salita e’ ricompensata dalla vista che si gode da lassu’, veramente mozzafiato!!! Dopo aver consumato la memory card della macchina fotografica riscendiamo (la discesa e’ velocissima e ti fa temere che da un momento all’altro la capsula si schianti al suolo!!!). Continuiamo a passeggiare per il centro; questa citta’ ci ha colpito per la tranquillita’ e per funzionalita’, veramente diversa dagli altri grandi centri che abbiamo visto negli ultimi 2 anni… Rientro in hotel, piccolo riposino, cena e poi, stanchi, andiamo a dormire. Domani ci aspettano un po’ di Km alla volta di Memphis! 8 Luglio Fatto il checkeout in hotel, carichiamo le valigie in macchina e lasciamo St. Louis, della quale ci e’ rimasto un bellissimo ricordo, alla volta di Memphis, non prima pero’ di avere avuto il piacere di essere fermati da un agente della polizia stradale! Dopo i convenevoli di rito (patente, assicurazione e certificato di noleggio) ed un controllo esterno della ns. Vettura, il poliziotto ci comunica che andavamo alla smodata velocita’ di 40 miglia in una strada dove il limite e’ di ben 35 miglia! Fortunatamente ce la caviamo con un cordiale rimprovero ed una raccomandazione a far attenzione da ora in poi. Usciti finalmente da St. Louis affrontiamo i circa 500 Km che ci separano da Memphis. Sappiamo gia’ che questo viaggio ci riserva dei lunghi spostamenti in auto, ma d’altronde lo sapevamo ed era l’unico modo per completare il giro che ci eravamo prefissati. Arriviamo nel primo pomeriggio in hotel a Memphis, lasciamo le valigie, e facciamo un piccolo giro in un vicino (ma non troppo) centro commerciale, riservandoci di andare a letto presto per sfruttare al massimo la giornata seguente.
9 Luglio Eccoci qui, una delle mete obbligatorie per chi passa da Memphis: Graceland; ovvero la meravigliosa tenuta dove Elvis ha abitato per piu’ di 20 anni. La mattinata la passiamo a visitare la sua casa ed il suo giardino con annessi e connessi, e dobbiamo dire che camminando all’interno delle stanze si prova la strana sensazione di essere in un luogo di culto… In effetti e’ cosi per parecchi americani che fanno di Elvis un vero e proprio idolo. Finiamo la visita passando in rassegna la sua notevole collezione di auto (comprese 2 meravigliose Cadillac, 1 Ferrari ed una Rolls bianca!) e visitando i 2 Jet privati che Elvis usava per i suoi spostamenti di lavoro. Subito dopo pranzo una pioggia torrenziale ci prende alla sprovvista e ci costringe a rimandare il giro per il centro di Memphis, quindi torniamo in hotel a rilassarci, ma non riuscendoci decidiamo di fare un giro da Home Depot e Bed, Bath & Beyond (2 visite imperdibili per gli amanti del DIY ovvero del fai-da-te’). Finita la pioggia decidiamo di andare a cenare in centro e concludiamo la serata passeggiando per Beale St., mitica strada centrale, letteralmente piena di locali dove si suona Blues rigorosamente live. Memphis sembra essersi trasformata: di giorno citta’ tranquilla (fin troppo!) e di sera luci e musica Blues a tutto volume, strade piene di gente che si diverte, decine di Harley con relativi riders posteggiate una accanto all’altra e tanti negozi dove puoi trovare tutto attinente la cultura blues. Anche noi non riusciamo a non uscire a mani vuote e compriamo una bellissima stampa che, una volta incorniciata, fara’ la sua figura nel nostro soggiorno! La serata e’ finita, andiamo a dormire che domani si riparte!!! 10 Luglio Lasciata alle spalle Memphis partiamo alla volta del Texas! Avremmo voluto fare una tirata unica per Dallas, ma vista l’eccessiva distanza decidiamo di fare uno “scalo tecnico” a Little Rock. Pensavamo di annoiarci, invece Little Rock si e’ rivelata inaspettatamente gradevole, anche perche’ di recente (abbiamo letto su una guida locale) tutto il vecchio “lungo fiume” e’ stato rimodernato, facendo spazio a negozi, centri d’arte, ristoranti, tanto (ma tanto!!!) verde, spazi per bambini e tante attivita’ open-air. Abbiamo passato una gradevole serata passeggiando sui sentieri a pochi metri dall’Arkansas River, e godendoci la vista del grande fiume dai ponti che lo attraversano…
11 Luglio Oggi prevista altra lunga “tirata” in auto alla volta di Dallas, Dove arriviamo dopo quasi 6 ore di auto. Fatto il checkin in hotel (un bellissimo Courtyard Marriott trovato a prezzo stracciato) avremmo voluto subito andare a fare un giro “downtown” ma la vista della piscina e della jacuzzi ci fa cambiare idea… Decidiamo di dedicare un pomeriggio al relax totale (alla fine siamo in vacanza e non dobbiamo stressarci troppo ad andare sempre in giro!) 12 Luglio Eccoci qui, prima tappa Dallas Downtown. Forse sara’ perche’ e’ sabato, ma la citta’ e’ tranquillissima, poche auto in giro, parcheggi liberi (…Pure gratis!) e solo turisti che passeggiano. Facciamo una passeggiata per le strade del centro, e ci soffermiamo al 400 di Elm Street: l’indirizzo dove sorge il palazzo dal quale Oswald “avrebbe” sparato a JFK, uccidendolo. Visitiamo anche il Memorial a JFK che e’ stato eretto a poca distanza dal luogo dell’attentato. Anche qui, abbiamo la sensazione di “violare” un luogo ritenuto fondamentale per la storia degli USA. C’e’ persino una gigantesca targa commemorativa che spiega come la morte di JFK abbia segnato il “destino” della nazione…
Decidiamo di lasciare Dallas, ma prima non possiamo non fare una tappa al mitico Southfork Ranch. Forse solo gli over 35 potranno sapere di cosa si tratta, forse una tappa poco culturale, ma per chi ha seguito la serie TV “Dallas” e’ come ritrovarsi sul set, anzi e’ realmente il set utilizzato per tutte le riprese esterne. Alla fine la visita si rivela abbastanza piacevole e divertente, con la possibilita’ di passeggiare liberamente per la “Ewing Mansion” e tutto il ranch teatro, per 11 anni, di uno dei telefilm piu’ seguiti in tutto il mondo (ci dicono sia stato doppiato in 63 lingue diverse…). Non ci rimane che risalire in macchina e proseguire fino ad Austin, dove arriviamo esausti…
13 Luglio Partiamo da Austin, e ci dirigiamo verso San Antonio; prima pero’ decidiamo di visitare le “Natural Bridge Caverns” le piu’ grandi e profonde grotte sotterranee del Texas. Dobbiamo ammettere che lo spettacolo e’ suggestivo; circa 1 Km da percorrere a piedi sottoterra, attraversando grotte di una bellezza unica. Sottoterra la temperatura di circa 20 gradi non ci fa rimpiangere i 35 gradi abbondanti della superficie, ma alla fine del tour, forse per colpa dell’umidita’ sotterranea al 99%, non vediamo l’ora di uscire a prendere una sana boccata d’aria “calda”! La giornata si conclude con cena tipica texana: ribs & steak (credeteci, qui la carne ha un sapore totalmente diverso da quello a cui siamo abituati…) 14 Luglio Oggi dedichiamo la giornata a San Marcos, quello che su internet e’ pubblicizzato come il piu’ grande outlet del nord america ed il terzo al mondo. Purtroppo dopo una giornata spesa a visitare molti dei negozi lasciamo il posto parecchio delusi… A quanto pare il detto “in Texas tutto e’ piu’ grande” non risparmia neanche l’abbigliamento! E’ stato impossibile trovare un capo che non fosse assurdamente grande e la taglia piu’ piccola in tutti i negozi era la L (per finire verso la XXXL se non XXXXL!!!). Durante la strada di ritorno, cominciamo a credere che veramente qui le taglie fossero completamente diverse dal resto degli USA. Dopo un breve riposo in hotel, facciamo un giro downtown, ed anche San Antonio si rivela una citta’ movimentata ma tranquilla; facile parcheggiare, passeggiare sulle rive del fiume e mangiare qualcosa (ovviamente a base di carne, siamo in texas non dimentichiamocelo!).
15 Luglio Dal momento che il centro di San Antonio ci e’ piaciuto la sera prima, decidiamo di passarci anche la mattinata prima di muoverci per la prossima tappa. Decidiamo di visitare anche le rovine della missione spagnola di ALAMO, teatro della famosa battaglia dalla quale e’ nato lo stato indipendente del Texas; stranamente non si paga alcun biglietto per la visita, e si ha la possibilita’ di visitare anche alcune stanze contenenti teche con reperti dell’epoca della battaglia, inclusi abiti, armi ed oggetti appartenuti a David Crocket, altro personaggio mito della cultura americana. Prima che si faccia troppo tardi ci rimettiamo in cammino per arrivare in serata a Houston.
16 Luglio Mattinata dedicata al downtown di Houston. Abbiamo deciso di non visitare il centro Nasa avendo gia’ visto lo scorso anno il Kennedy Space Center in Florida. Passiamo qualche ora nell’acquario cittadino, che oltre a fauna marina vera e propria, ospita al suo interno anche animali terrestri che hanno a che fare con l’acqua. Fiore all’occhiello della struttura sono 4 tigri bianche del bengala. Animali abbastanza rari che qui, ci dicono, vengono trattati benissimo. Dopo un primo impatto emozionante alla vista (dietro uno spesso vetro) di questi esemplari, ci rendiamo cmq conto che sono comunque sempre in gabbia e per quanto trattati bene sono prigionieri.
17 Luglio Putroppo ci aspetta un lungo spostamento alla volta di New Orleans, quindi siamo costretti a fare il checkout e fare strada. Arriviamo a NO nel primo pomeriggio; il ns hotel e’ il Ramada Inn, proprio al centro di Burboun St. Un albergo veramente bello anche perche’ ristrutturato totalmente meno di 1 anno fa. Lasciamo la macchina nel parcheggio (25$ al giorno!) e decidiamo di fare un giro. L’aspetto visuale del French Quarter e’ notevole, bar con concerti live, artisti di strada, luci al neon multicolorate… Purtroppo nell’aria c’e’ uno sgradevole olezzo di (scusate il termine) urina e vomito! E capiamo subito perche’: Burboun St. E dintorni ogni sera e’ presa d’assalto da centinaia di turisti che non fanno altro che bere alcolici entrando ed uscendo dai numerosi pub. Avremmo voluto cenare in un locale della zona, ma la puzza persistente ci fa cambiare subito idea… Prendiamo l’auto e ci spostiamo fuori il centro alla ricerca di un ristorante… Peccato che una citta’ cosi’ caratteristica sia impossibile da “apprezzare” dopo l’happy hour… Vi garantiamo che l’aria assume un odore nauseante ed insopportabile… Rinviamo la visita del centro a domattina sperando la situazione sia migliore! 18 Luglio WOW che cambiamento! New Orleans di mattina e’ totalmente un’altra citta’. I locali sono quasi tutti chiusi, le strade, ripulite (anche se qualche odorino e’ rimasto), sono piene di normali turisti “sobri” che vogliono godersi il quartiere veramente caratteristico! Le architetture tipiche di NO sono veramente notevoli, con questi balconi realizzati in ferro battuto. Passiamo tante ore passeggiando per il French Quarter ed il French Market godendoci la citta’ e i variopinti negozietti che si affacciano ovunque. Qualche acquisto di souvenir e’ d’obbligo, incluse alcune stampe artistiche acquistate da un simpatico ragazzo di colore che appena sa che siamo italiani non fa che dirci quanto e’ buona la nostra cucina ed il nostro cibo!!! Stanchi rientriamo in hotel per rilassarci un attimo. Inutile dire che piu’ tardi riprenderemo la macchina per andare fuori dalla zona centrale. E’ un vero peccato perche’ ci sarebbe piaciuto ascoltare qualche jam-session bevendo una birra in uno dei tanti locali, ma il solo pensiero dell’odore sentito ieri ci fa subito desistere…
19 Luglio Lasciamo New Orleans di buon ora (ci aspettano almeno 6 ore di auto in direzione Nashville) alla volta di Birmingham in Alabama; per strada non possiamo notare il notevole cambiamento del paesaggio, le sconfinate distese del texas, piene di praterie, mucche e cavalli, lasciano il passo ad una fitta vegetazione collinare, forse un po’ monotona, ma sicuramente gradevole… La strada e’ tanta, arriviamo al ns. Hotel letteralmente sfiniti, quindi decidiamo che oggi ci prendiamo il pomeriggio di relax. In serata pero’ ci concediamo una cena in un ristorantino diverso dai soliti, non tanto per il cibo ma per l’atmosfera, veramente gradevole e rilassante…
20 Luglio Dall’Alabama al Tennesse il paesaggio si fa piu’ vario, con colline e sempre tanto verde. Cercando su internet qualche gg fa avevo letto che da queste parti c’e’ la distilleria originale (ed attuale) del Jack Daniels, quindi siamo gia’ fuori dalle highway in direzione Lynchburg. Devo ammettere che guidare in queste strade e’ molto rilassate, il paesaggio molto vario e ricorda un po’ quello Californiano della zona dei grandi parchi naturali. La visita alla distilleria e’ molto interessante, anche perche’ scopriamo che tutto il Jack Daniels del mondo viene prodotto qui! E tutto perche’ l’acqua utilizzata per la sua produzione viene da una sorgente sotterranea che grazie ai minerali disciolti contribuisce a dare il gusto caratteristico a questo Whiskey. La struttura e’ visitabile senza pagare alcun biglietto, c’e’ sempre una guida con noi che ci illustra tutte le fasi della lavorazione e ci narra storia ed aneddoti legati al famoso liquore. Alla fine del tour (tutto a piedi) ci viene offerto (sempre gratuitamente) da bere della limonata, e viene fatta una piccola foto di gruppo che sara’ pubblicata sul loro sito internet questa sera, e che potremo scaricare dall’hotel. Continuiamo il tragitto che ci porta a Nashville dove siamo appena arrivati. Fortunatamente e’ ancora presto e c’e’ tempo per una breve sosta in piscina per rilassarci prima di decidere dove andare a cenare! 21 Luglio Mattinata dedicata a Nashville. Come qualcuno ha scritto, qui il country e’ padrone incontrastato. Per il centro (a mo’ di parco tematico) ci stanno installati ad ogni incrocio altoparlanti che diffondono musica (country ovvio!). Downtown e’ veramente delizioso, pieno di locali a tema (con artisti live fin dalle prime ore del mattino) e negozi… Qui, se siete fortunati come noi, potete fare veri affari: mia moglie ha scovato un “boot-outlet” dove vendevano stivali di marche rinomate e di qualita’ ottima con l’offerta 3×1: paghi il paio piu’ caro e ne porti via tre paia! Ed i prezzi non sono neanche paragonabili a quelli italiani! 22 Luglio Partenza alla volta di Indianapolis. Purtroppo siamo partiti tardi e di conseguenza arrivati tardi e stanchi (i quasi 20 gg on-the-road si cominciano a sentire…). Quindi non ci rimane che fare un giro veloce in citta’, rimandando la visita all’autodromo all’indomani.
23-24-25-26 Luglio Di buon’ora siamo gia’ in macchina. La tappa doverosa all’INDIANAPOLIS MOTOR SPEEDWAY e’ d’obbligo. Devo dire che anche per due non proprio appassionati di corse come noi, e’ stato emozionante vedere il circuito e l’annesso museo. Li dentro praticamente la storia delle corse auto (e moto!) con quasi tutte le vetture che han vinto la mitica 500 miglia, ed anche qualche monoposto F1 (inclusa la Renault di Schumacher) e la Yamaha di Valentino… E’ pure possibile salire su un piccolo bus che entra nel circuito di gara e fa un giro completo (tranquilli… A velocita’ normale!), ed e’ un’opportunita’ abbastanza unica per osservare il circuito dal punto di vista dei piloti! Uscendo notiamo un notevole movimento di camper, maxiscreen e chioschetti di hotdog, bibite & c. E capiamo perche’, questo weekend si corre la 400miglia (la sorellina piccola della 500 ma che, a quanto ci dicono, attira comunque migliaia di appassionati).Nel pomeriggio facciamo strada, per l’ultima volta, verso Chicago, dove passeremo gli ultimi giorni di questo splendido viaggio.
Gli ultimi giorni sono interamente dedicati a Chicago, citta’ devo dire veramente bella, vivibile ed a misura d’uomo. Tutto sembra in movimento, come la NY che si vede nei film ed in TV, ma tutto scorre con piu’ tranquillita’. Il Millenium Park, interamente avvolto dai megagrattacieli e’ veramente bellissimo. Saliamo anche in cima alle Sears Towers (103 piani in 40 secondi!) e lo spettacolo da lassu’ e’ mozzafiato: la visuale a 360° di Chicago e dintorni e’ unica…
Piccola Nota: Il 24 sera abbiamo un impegno preso da piu’ di un mese, il nuovo spettacolo del Cirque du Soleil: KOOZA. Da veri appassionati, appena abbiamo scoperto che durante il ns. Soggiorno c’era questo evento a Chicago, abbiamo prenotato dall’Italia i posti, scelta azzeccata in quanto sul luogo era tutto esaurito. Per gli appassionati del genere qualcosa di imperdibile ed emozionante.
Purtroppo e’ il 26 mattina e stiamo richiudendo tutte le valigie. Con tutto quello che abbiamo acquistato temiamo che nonostante siamo in Business Class ci faranno pagare il sovrapprezzo bagagli, ma fortunatamente il totale e’ di “solo” 78Kg. In aereo ripensiamo a tutto quello che abbiamo visto e i ricordi che abbiamo di un “pezzo” degli USA che da sempre volevamo visitare e che ci rimarra’ dentro…
Adesso un po’ di note tecniche: Km percorsi: 4100 Miglia = 6600Km (azz ne avevamo preventivati circa 5000!) Alberghi: tutti prenotati con hotels.Com che si e’ rivelato all’altezza, risolvendoci pure “al volo” un problema di mancata prenotazione ad Austin Citta’: nessuna da escludere o criticare (a parte New Orleans la sera, ma probabilmente c’e’ chi l’apprezza cosi’!) Cibo: quest’anno abbiamo voluto “fare i bravi”, escludendo quasi del tutto (tranne un paio di volte) i fast food. Subway e’ stato il rifugio per il pranzo, per evitare hamburger, hot-dog & simili. La sera invece ci siamo sempre concessi una cena in uno dei tanti diner che si trovano quasi ovunque. Quello che ci ha soddisfatti piu’ di tutti e’ stato Chili’s, seguito a ruota da Ruby Tuesday e Friday’s. Prezzi accessibili (anche per il cambio favorevole) con una media di 40/45$ in due (incluso il 15% di mancia!) e cibo sempre ottimo…