Da Bruxelles a Saint Malo

Da Bruxelles a Saint Malo: partiti un venerdi sera, tornati il lunedi sera successivo. Circa 1200 km di puro piacere, di storia, di coste oceaniche, di semplice campagna.
Scritto da: Elisabettapesenti
da bruxelles a saint malo
Partenza il: 02/04/2010
Ritorno il: 05/04/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Partiti in macchina dal Belgio il venerdi sera, ci siamo diretti a Rang-du-Fliers, a circa 280 km da Bruxelles. Avevamo prenotato una delle semplici ma accoglientissime “chambres d’hotes” francesi. In genere sono delle cascine o in ogni modo delle case di campagna con qualche stanza a disposizione. In Francia sono una vera tradizione, sono decorate benissimo, offrono la colazione (in genere tutto fatto in casa, dalle marmellate ai croissants) e un servizio familiare e spontaneo. Rang du Fliers é stata giusto una tappa intermedia, pur sempre nella bella campagna francese, ma devo dire che non ne abbiamo approfittato più di tanto. Pero’ la chambre d’hotes vale proprio la pena e la consiglio: Le Tortillard, in onore di un antico trenino regionale che passava proprio sul retro della cascina. 65 Euro la stanza, ce ne sono solo 4, ma ognuno decorata a tema, bellissimo! Una ricca colazione il sabato mattina e poi ci siamo diretti verso la costa, all’altezza della magnifica Honfleur. A una decina di km da li, abbiamo posato le cose in un’altra chambre d’hotes tenuta da una coppia di inglesi che vive sei mesi in Francia e sei mesi in Inghilterra. Tenuta benissimo, in piena campagna, la casa dei signori é accompagnata da un’altra casa ostruita piu di recente e che sta proprio davanti, in stile normando, con le travi di legno a vista e una bella mansarda. Il posto si chiama “Les Lauriers”, ha solo 4 letti in questa mansarda accoglientissima e pulita. Ingresso indipendente, un’ottima colazione, un cane simpatico, il tutto per 60 Euro. Cercate bene i cartelli e seguiteli, il posto é tra Beuzeville e Honfleur. Honfleur é una cittadina sulla costa carinissima, con molti negozi adagiati sul canale, un’atmosfera da quadro da camera e tanto verde intorno. Abbiamo mangiato un ottimo piatto al “Perroquet vert”, proprio sul canalino principale. Il giorno dopo ci siamo diretti a Saint Malo, città fortificata di estremo fascino, con rocce interamente ricoperte di cozze e tanta gente per le strade (les moules normandes!). Da visitare. Prima di arrivare ci siamo fermati a Rouen, una città che é stata completamente distrutta da bombardamenti ma che ancora conserva alcune stradine centrali fascinosissime, con case antiche, storte e pendenti. Altor che torre di Pisa! E’ da vedere anche Mont Saint Michel, 50 km prima di Saint Malo. Noi non ci siamo fermati perché ci eravamo già stati, ma é un posto da favola! Ed eccoci, in teoria volevamo tornare facendo una tirata unica da Saint Malo a Bruxelles (circa 600 km), ma abbiamo pensato di andare a visitare anche le famose spiagge dello sbarco in Normandia. E abbiamo fatto bene! A circa 2 ore da Saint Malo verso Cherbourg c’é un villaggetto piccolo piccolo che si chiama Sainte Mère l’Eglise, é un paese in cui un paracadutista americano é finito direttamente sul campanile della Chiesa restando impigliato. Sul Campanile c’é ancora, in memoria, un paracadute bianco e nelle campagne vicine si incontrano moltissimi americani trasferitisi dopo il ’44. Noi qui siamo stati proprio fortunati: senza aver prenotato abbiamo seguito un cartello che indicava “La fière – Chambre d’hotes” e siamo arrivati in un altro posto da cartolina: una cascina vichinga del 1100 proprio di fianco a un ponticello e alla campagna dove si sono svolte diverse battaglie in quel giugno del ’44. E’ tenuto – ovviamente – da un’americana e un francese, con un gusto davvero raro e molto delicato. Le stanze sono spaziose accoglienti pulite. Davvero niente da dire. Prezzo 57 euro. Il lunedi mattina siamo stati a vedere Utah Beach, Omaha Beach, il cimitero militare americano, insomma alcuni di quei posti che hanno fatto la nostra storia, e che nessuno pensa mai di visitare. Poi in un’unica tirata siamo tornati alla nostra Bruxelles (come tanti, siamo italiani emigrati all’estero con tanto amore per il nostro paese ma un po’ meno per le condizioni in cui versa). Elisabetta&Michele


    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche