Da Bruges ad Amsterdam passando per Bruxelles

Questo viaggio è il proseguimento della vacanza in Bretagna e Normandia iniziata il 4 agosto 2009 ed infatti è proprio da lì che veniamo. Oggi è 11 agosto dove eravamo rimasti, ah si Eu ultimo paesino della Normandia, ma ora prendiamo l’autostrada e via per Brugge o Bruges che dir si voglia , perché fate attenzione che in questa zona...
Scritto da: Max&Nat
da bruges ad amsterdam passando per bruxelles
Partenza il: 11/08/2009
Ritorno il: 17/08/2009
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
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Questo viaggio è il proseguimento della vacanza in Bretagna e Normandia iniziata il 4 agosto 2009 ed infatti è proprio da lì che veniamo. Oggi è 11 agosto dove eravamo rimasti, ah si Eu ultimo paesino della Normandia, ma ora prendiamo l’autostrada e via per Brugge o Bruges che dir si voglia , perché fate attenzione che in questa zona è di uso sia la lingua fiamminga che la lingua francese siamo emozionatissimi di andare a visitare questa cittadina medievale, pare sia tra le più antiche d’Europa, l’abbiamo scoperta guardando un film lo scorso inverno (In Bruges) e subito ce ne siamo innamorati, io già la conoscevo perché non c‘è squadra italiana di calcio che non ci abbia giocato contro nelle coppe europee degli anni ‘80!!! Anche qui abbiamo prenotato un bed and breakfast o chambre , trovato in internet e con non poca difficoltà sembrava che tutti si fossero messi d’accordo per venire a Brugge a ferragosto e dintorni!! E io che pensavo non la conoscesse nessuno. Comunque alla fine siamo stati fortunati ed abbiamo dormito in una bellissima casa di campagna un po’ fuori dal centro di Brugge ( a Loppem circa 8km) da Lucia e Fons WWW.Hofvansteelant.Be reservation@hofvnteeland.Be costo circa 50/60 euro a notte con colazione abbondante, il bagno è in comune ma noi fortunatamente eravamo con una coppia di amici di Trecate Mara e Vittorio.

Siamo arrivati nel tardo pomeriggio con la compagnia della pioggia che più tardi ha lasciato spazio a qualche raggio di sole, dopo una bella doccia calda siamo partiti alla scoperta di Brugge.

Abbiamo posteggiato l’auto vicino alla stazione, dove c’è un enorme parcheggio(2.50 euro tutto il giorno) e se piove danno pure il biglietto gratuito dell’autobus per raggiungere il centro. Però noi decidiamo di andare a piedi e ci addentriamo nella cittadina attraverso un parco.

Iniziamo a passeggiare tra i vicoli e canali ed a prendere contatto con questo bellissimo posto, vagando senza meta notiamo che i negozi pur essendo solo le 20 sono già tutti chiusi, la città è praticamente deserta a parte la piazza principale del Markt, il turismo a Brugge sembra più che altro giornaliero alla sera la città si svuota e resta in vita solo la zona centrale, e di ciò ne avremo prova l’indomani quando la troveremo veramente presa d’assalto. Certo che è molto suggestiva , molti la chiamano la Venezia del Nord per i suoi canali ed i palazzi medievali , ma direi forse perché noi essendo veneti e la conosciamo molto bene , questa città ha poco da spartire con la nostra Venezia (unica al mondo).

Continuiamo la nostra passeggiata alla scoperta di una Brugge notturna e molto malinconica , anche se bisogna dire che la piazza del Markt è veramente stupenda e particolare.

Decidiamo di mangiare qualcosa di veloce è scegliamo un Pizza Hut , nulla di trascendentale, ma ci permette di mangiare veloci e quindi di poter continuare la nostra passeggiata notturna.

Rientrando verso il parcheggio ci rendiamo veramente conto delle diverse abitudini a parte forse un paio di locali la maggioranza ha già chiuso e la strada in mezzo al parco di sera fa quasi un po’ paura anche se in realtà la città ci sembra molto sicura.

Forse nei nostri giudizi siamo un po’ prevenuti, ma veniamo dalla Bretagna e dalla Normandia e possiamo dire che ogni giorno era una meraviglia di scoperte.

L’indomani dopo un’abbondante e caratteristica colazione iniziamo la nostra visita della città , grazie a Dio ci svegliamo con un discreto sole che comunque ci obbliga alla nostra felpa che non ci ha abbandonato per tutto il nostro viaggio.

Parcheggiamo alla stazione come il giorno precedente ed iniziamo la visita di questa piccola cittadina , a cui a nostro parere non dedicherei più di due giorni, non stiamo ad elencarvi ogni cosa , ma volendo in una giornata si gira tutta tranquillamente e che Io e Natalia volevamo vederla anche di notte.

La vostra passeggiata può essere libera non richiede schemi in quanto tutte le attrazioni turistiche sono vicine tra loro, ne ricordiamo alcune , le più significative la chiesa gotica di Nostra Signora dove all’interno troverete la Madonna con bambino una delle poche sculture di Michelangelo che non si trovi in Italia, molto interessante è anche il Begijnhof, il beghinaggio che non era altro che un convento di suore laiche (beghine) nel passato ed ora è un convento di monache benedettine . Lungo i canali in più punti esistono attracchi da dove partono delle piccole imbarcazioni piatte che permettono il giro dei canali (costo euro 6.50) , noi lo consigliamo anche perché permette una visione della cittadina diversa da quella a piedi la durata è di circa mezz’ora o poco più, ma merita.

Proseguendo nella vostra passeggiata noterete una miriade di negozi che vendono cioccolata di tutti i tipi , alcuni sono veramente speciali, per chi amasse lo shopping qui si può certo sbizzarrire non ha nulla da invidiare alle nostre grandi città!!!! Continuando però nel nostro giro culturale arriviamo nuovamente alla piazza del markt e la troviamo completamente cambiata , a parte per la presenza di un mercato di fiori e di gastronomia , ma è affollatissima quasi non ci si muove tutto l’opposto della sera prima.

Nella piazza c’è la famosa torre di Belfort alta 83 metri a cui si può accedere a pagamento attraverso 366 gradini, la stessa è dotata di un carillon con 47 campane , tutto intorno alla piazza ci sono splendidi palazzi ai cui piedi troviamo numerosi ristoranti .

Per chi non piacesse vedere la città via barca c’è la possibilità di girarla con il calesse che sostano per lo più in questa piazza, un po’ come succede a Roma o meglio ancora a New York.

Altra piazza famosa è quella del Burg vicinissima dove tra i tanti bellissimi palazzi troverete la Basilica del Sangue Santo per altro formata da due chiese sovrapposte di stili completamente diversi. Qui se siete fortunati , come lo siamo stati noi, potrete baciare la reliquia dove si dice sia contenuto il sangue di Cristo portato dai crociati dalla terra Santa.

Dopo di che girovagate così come abbiamo fatto noi senza meta e sicuramente troverete e vedrete posti incantevoli.

La sera siamo ritornati a Brugge, ma purtroppo la pioggia compagna del nostro viaggio ci ha permesso di vederla si sotto un altro aspetto sicuramente affascinante , ma ci ha costretto dopo un veloce panino al Quick sulla piazza principale a rientrare a dormire anche perché ci aspetta l’indomani Bruxelles e poi Amsterdam.

Il nostro viaggio continua e dopo chilometri e chilometri siamo a quota quasi 4000, ci rimettiamo nuovamente in macchina per raggiungere Bruxelles, lasciamo molto presto Bruges sotto una pioggia incessante sono solo 100 km che separano le due città da fare in autostrada (gratuite in Belgio) , decidiamo di comune accordo nonostante il tempo di sostare brevemente a Gand che si trova a metà del percorso. Dopo aver trovato posteggio in un parcheggio privato, facciamo due passi nella città proprio due piccoli passi , in quanto la pioggia non da tregua e sarà così per l’intera giornata.

Non c’è la sentiamo di dare un giudizio su Gand, anche perché abbiamo visto solo la piazza principale , per altro sottoposta a grossi lavori e pertanto sembrava un cantiere a cielo aperto.

Arriviamo al nostro albergo e siamo fortunati in quanto riusciamo a trovare parcheggio anche se a pagamento proprio sotto l’albergo , se non ricordo male si paga dalle nove di mattina alle sei di sera e non nei giorni festivi, comunque di fronte c‘è un parking privato a pagamento.

Sempre via internet abbiamo prenotato presso l’hotel IBIS BRUSSELS CENTRE S.TE CATHERINE al costo di 108 euro a camera per due notti senza la prima colazione, l’albergo sembra essere stato rinnovato di recente comunque si presenta molto bene e poi scopriremo dopo che è veramente in una posizione strategica a due passi e non più dalla Grand-Place,praticamente il centro della città.

Dopo una rapida rinfrescata decidiamo subito di fare il primo giro di assaggio , tenendo conto che piove ancora ci attrezziamo con k- way ed ombrelli anche se poco dopo avremo la piacevole sorpresa dell’uscita del sole che non ci abbandonerà per il resto della vacanza.

Non stiamo a descrivervi passo per passo ogni cosa anche perché potremo risultare noiosi, cerchiamo di darvi casomai qualche piccolo consiglio.

La città di Bruxelles è molto sporca o almeno questa e la nostra impressione con alcuni quartieri che sembrano quasi disabitati o in attesa di una veloce ,ma che non arriva ristrutturazione.

Resta inteso che è bello passeggiare lasciandosi trasportare dalla gente che è presente in tutte le razze, una cosa che abbiamo notato e che è una città piena di gioventù , ci sono giovani da tutte le parti ed in particolar modo alla sera, qui finalmente c’è un po’ più di vita rispetto a Bruges ed a Bretagna e Normandia.

Cosa dirvi , la si può tranquillamente con un po’ di gambe girare a piedi e sono sufficienti un paio di giorni, noi avendo la macchina siamo riusciti anche ad andare a vedere Waterloo il luogo della battaglia dove Napoleone subì una cocente sconfitta ad opera degli Inglesi e dei loro alleati. Si tratta di una montagnola per altro costruita qualche anno dopo la battaglia da cui si può dominare il campo di battaglia , l’ingresso è a pagamento con prezzi diversi a seconda se si vuole vedere il filmato o visitare proprio il campo di battaglia. Sconsiglio ai deboli di cuore in quanto per salire sulla butte (collina) bisogna fare un centinaio di gradini ripidi a piedi!!! Con la macchina riusciamo nello stesso giorno (grazie al mitico navigatore) a vedere anche L’Atomium da fuori senza entrare , direi che ne vale sicuramente la pena è un po’ forse esagerando come la Torre Eiffel per i francesi.

Ma rientriamo a Bruxelles e vi diamo qualche informazione, anche qui come a Bruges da padrone lo fa la cioccolata , numerosi negozi vendono questa golosità in tutti i tipi possibili ed immaginabili e famoso comunque l’intero Belgio anche per la sua birra, noi abbiamo deciso di far man bassa andando in un supermarket dove abbiamo acquistato diverse birra alla mela , alla ciliegia comunque strane con pochi euro.

Una cosa importante da ricordare che si usano come lingua il francese ed il fiammingo quindi a volte vi troverete forse in imbarazzo nel capire la via dove vi trovate.

Per il mangiare noi ci siamo arrangiati a mezzogiorno con dei panini , mentre la prima sera abbiamo voluto fare la cosa tipicamente turistica di andare a mangiare le cozze alla “Ilot Sacrè” praticamente una via dove ci sono solo ristoranti , a noi ricordava un po’ il quartiere latino di Parigi ,dove uno può scegliere quello che meglio crede noi ci siamo fermati da Chez Leon in teoria quello più famoso , ma sinceramente è stata una delusione ,forse abbiamo sbagliato menù non lo so, certo che mi è sembrato alla resa dei conti come scritto poi in alcune guide un po’ una trappola per turisti. La seconda sera abbiamo optato per il MC Donald questo ci ha permesso dopo una veloce cena di poter godere della città nel suo pieno.

A Bruxelles troverete una miriade di posti dove sedervi a bere tranquillamente la vostra pinta di birra in compagnia , mentre lungo le vie artisti di strada propongono spettacoli piacevoli che coinvolgono i passanti, inoltre nella Grand Place alla sera abbiamo potuto godere del meraviglioso spettacolo di luci e colori e soprattutto musica ,piazza che nulla a che invidiare con quella di Bruges.

Ogni due anni (pari) su questa piazza viene posto un manto di fiori ovviamente nel periodo estivo, noi abbiamo potuto vederlo solo nelle cartoline , ma chi avrà la fortuna di andarci l’anno prossimo potrà godere anche di questo spettacolo.

Cosa dirvi , secondo noi Bruxelles è una città che merita di essere vista e vissuta non ha il fascino di una Parigi con la quale ha qualche somiglianza , ma è sicuramente una città viva.

Avevamo letto sul sito di Turisti per caso , di un Pub che valeva la pena di essere visto il Delirium e devo dirvi che è veramente tosto, affollato di gente di ogni età dove si può bere una birra speciale con pochi spiccioli ascoltando soprattutto della buona musica dal vivo.Si trova all’interno di una laterale della Ilot Sacrè.

Ora veniamo alla Bruxelles culturale , ricca di musei di palazzi imponenti tra i quali consigliamo di vedere Palazzo di giustizia , Il Palais Royal che abbiamo potuto visitare al suo interno aperto nella stagione estiva gratuitamente,i giardini del Parc de Bruxelles (carini ma un po’ anonimi) la Grand Place con tutti i suoi bellissimi palazzi che la circondano , il Manneken Pis la statua fontana simbolo di Bruxelles , il quartiere de Les Marolles , le Galeries Royales di Saint-Hubert considerato il primo centro commerciale in Europa dove vedrete bellissimi negozi e sciccosi caffè nonché la Bruxelles politica intesa come quartiere o zona dove si trovano i palazzi della comunità europea.

Insomma lasciatevi trasportare e vedrete che ne resterete colpiti.

Dopo aver trascorso quattro giorni in Belgio ora ci aspetta l’ultima tappa che è Amsterdam.

Ci mettiamo in macchina (oggi è ferragosto) alla guida c’è sempre l’indomabile Vittorio ed il tratto che collega le due capitali è tutto di autostrada , come in Belgio anche l’Olanda non fa pagare le sue autostrade.

Abbiamo prenotato via internet un albergo fuori Amsterdam , precisamente a Purmerend Hotel Hampshire waterland, costo di 60 euro a notte senza colazione una sistemazione discreta all’interno di un campo da golf.

Abbiamo deciso prima di dirigerci ad Amsterdam di visitare i paesini intorno e direi che è stata una scelta azzeccata, per altro è una giornata splendida con un sole caldo.

Dopo due ore di macchina il primo paesino che visitiamo è Brokeland micro cittadina, ma veramente coccola per altro si teneva una festa paesana molto frequentata.

La caratteristica di questo paesino e comunque degli altri che andremo a vedere sono le casette tutte uguali , ma è tutto l’insieme che è sicuramente affascinante, alcuni di questi come la vicina Marker ad esempio dove le case sono tutte verdi .

Lasciamo Brokeland e la sua sagra che sapeva molto di festa paesana e dopo aver mangiato un gustoso panino con formaggi olandesi, ci dirigiamo a Marker , dove si giunge attraverso una strada che costeggia il mare bellissima e la cosa che noi tutti notiamo e la presenza massiccia di biciclette grazie alle onnipresenti piste ciclabili.

A Marker esiste un unico parcheggio a pagamento costo 5 euro che è come un ticket di ingresso al paese.

Il villaggio è molto bello , come già detto con tutte le casette verdi ed un bellissimo porto, facciamo la passeggiata e compriamo i primi souvenir.

Ci dirigiamo successivamente a Volendam cittadina molto turistica , che a noi non è piaciuta forse anche perché era invasa di turisti, ultima tappa prima di andare in albergo e Edam (paese del formaggio),carina ed anche qui si teneva una festa paesana dove assistiamo ad una curiosa gara tra due barche con i rematori che usavano come remi delle vanghe!!!! Sono ormai le cinque del pomeriggio decidiamo di andare in albergo dove faremo una doccia e partiremo alla scoperta di una Amsterdam notturna.

Piccola parentesi sull’albergo che definirei discreto con delle stanze enormi, ma con un personale non molto simpatico per altro non avevano nemmeno una piantina di Amsterdam, tenete conto che siamo a meno di una ventina di chilometri dalla città.

D’interessante c’è che volendo si può raggiungere il centro con l’autobus, ma studiando la cartina della guida vediamo che andando in macchina possiamo praticamente arrivare dietro alla stazione centrale in un punto dove poi un traghetto gratuito permette il passaggio da una sponda all’altra.

Il problema sarà che il parcheggio è esiguo e per altro con scadenza oraria di max due ore (di questo ci accorgeremo il giorno dopo quando appunto per non aver rispettato l’orario ci troviamo con una bella multa di 60 euro sul parabrezza).

Dalla stazione ci dirigiamo verso la via principale che porta alla piazza principale Dam e restiamo esterrefatti dal caos di gente , soprattutto giovani, ma anche dalla sporcizia delle strade , cartacce ed immondizie ovunque ed inoltre la presenza di vespasiani mobili a cielo aperto.

Fate attenzione alle biciclette perché hanno sempre loro la precedenza e piuttosto di fermarsi vi investono!!! Camminiamo senza meta alla scoperta della città essendo ormai ora di cena ci facciamo abbindolare dal richiamo di un cameriere che ci convince a entrare nel suo ristorante argentino con una proposta di menù interessante.

Usciti c’è ancora luce e ci inoltriamo lungo i canali della città e notiamo i primi sexy shop e quindi capiamo di essere finiti nel bel mezzo del quartiere a luci rosse. In bella vista sulle vetrine vediamo le signorine in attesa di clienti , la cosa è molto strana , ma anche triste nel contempo.

Abbiamo l’occasione di vedere i coffee shop, frequentati da giovani e meno giovani e troviamo il tutto ,senza volere essere bacchettoni esagerato.

Visto che la stanchezza si fa sentire decidiamo di rientrare in albergo e di rinviare a domani la visita più ampia della città nella speranza di trovarla meno caotica.

L’indomani ultimo giorno di vacanza ritorniamo ad Amsterdam e la troviamo completamente deserta e sicuramente più pulita però nell’aria e non scherziamo resta un odore forte di urina, su consiglio della guida decidiamo di vedere subito la casa di Anna Frank , per evitare la lunga coda all’entrata (costo otto euro a persona).

E’ un momento molto commovente ed una visita che deve essere fatta. Visto che abbiamo un giorno solo ,abbiamo dovuto a malincuore rinunciare alla visita di altri musei (vedi Van Gogh) per cercare di vivere la città in tutte le sue sfaccettature.

Quindi abbiamo iniziato a girovagare accompagnati dalla guida della National geographic , visitando così la zona della chiesa vecchia , vicino alla piazza , il quartiere universitario, il mercato dei fiori sulle case galleggianti ,la zona della chiesa nuova e tutti i canali.

Prima di lasciare la città ci siamo imbattuti nel quartiere gay dove si stava svolgendo una festa di drag queen veramente divertente in una via stretta dove a malapena si riusciva a camminare al punto che ci siamo anche persi con i nostri compagni di viaggio.

Il giudizio su Amsterdam resta sospeso certo che non ha secondo noi il fascino di Parigi o di altri capitali europee.

Il giorno dopo prima di affrontare il lungo viaggio di rientro in Italia via Germania e Svizzera ricordatevi che nella terra dei teutonici non si paga l’autostrada , mentre i nostri cugini svizzeri ci fanno pagare un bollino annuale del costo di circa 30 euro, abbiamo visitato il paesino dei mulini a vento( Zaane-Schans) , molto bello e particolare poi essendo solo le otto di mattina era praticamente deserto.

Si paga il parcheggio attenzione che la prima ora costa un euro dalla seconda in poi bisogna pagare sette euro.

Arrivederci al prossimo viaggio



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