Da Bergen a Svolvaer e soggiorno alle Lofoten
Partenza: Milano: La mattina del 25 luglio si parte alle ore 08.30 direzione Malpensa per raggiungere il “Panicucci Parking” dove si arriva alle 09.10~, giusto il tempo di effettuare il pagamento, consegnare le chiavi e caricare i bagagli sul furgoncino e si parte per il nostro terminal dove si arriva in nemmeno 10 minuti di strada. Grazie ai ticket elettronici saltiamo la coda, poca, agli sportelli ed effettuiamo l’imbarco del bagaglio. Una piccola nota sui bagali: visto i frequenti spostamenti abbiamo optato per una valigia, un trolley e 2 zaini. Ore 11.25 si parte per Bergen dove si arriva alle 15.30 dopo aver fatto scalo con un’attesa di soli 40 minuti a Copenghen, logicamente il bagaglio lo abbiamo ritirato direttamente a Bergen.
Bergen, detta anche la porta dei fiordi: Arrivati all’aeroporto di Bergen abbiamo verificato subito dove fosse la fermata dei FlyBussen, pullman che collegano l’aeroporto con il centro della citta’. Questi pulman sono il modo migliore per spostarsi da queste parti dato che passano con una certa frequenza (non superiore ai 20/30 minuti) e fanno diverse fermate all’interno della citta’. Il biglietto si paga direttamente all’autista, con una spesa di 80NOK a testa, al quale chiedo anche quale fosse la fermata piu’ comonda per raggiungere l’hotel “Rica Neptune” il quale, dopo averci risposto, ci consegna anche una delle classiche mappe turistiche della zona di quelle presenti anche negli info tourist. Arrivati alla nostra fermata, esattamente davanti al porto dove si svolge il famoso mercato perenne del pesce, scendiamo e in 10 minuti a piedi raggiungiamo l’hotel dove effettuiamo il check-in, depositiamo i bagagli in camera e usciamo immediatamente per dare un primo sguardo alla citta’. Facciamo in tempo a fare un giro al mercato del pesce(dato che alle 18.00 iniziano a chiudere) e a mangiarci un buon fritto misto di pesce fresco. Il mercato presenta molte bancarelle di pesce fresco, prodotti tipici(caviale, balena, stoccafisso, renna) e frutta, si frutta, tantissime le fragole! Oltre alle varie bancarelle di souvenir, pelli, tappeti accessori di arredamento. Un’altra cosa che si nota e’ l’eta’ media delle persone che lavorano a queste bancarelle, tutti molto giovani, infatti parlando mi sono accorto che c’erano molti ragazzi italiani che si trovavano li per l’erasmus e al pomeriggio raggranellavano qualche corona lavorando al mercato. La visita al mercato termina, lo visiteremo con piu’ calma il giorno dopo dato che la nave partira’ alle 20.00. Facciamo un giro a piedi per buona parte della citta’ fermandoci all’info tourist, che si trova proprio alle spalle del mercato, nella piazza, per capire cosa visitare il giorno successivo. Ormai sono le 22 passate e decidiamo che e’ il momento di sedersi da qualche parte quindi puntiamo dritti sul lato del porto piu’ movimentato dove si trovano una fila di locali insediati all’interno di casette decisamente particolari e dove notiamo una colonna della UNSECO con la scritta “Benvenuti a Bergen, citta’ di patrimonio mondiale”. Tutti i locali hanno all’esterno una distesa di tavolini e sedie con il bancone per servirsi direttamente, la bevanda principale? La birra logicamente. Alle 23 ci guardiamo intorno e notiamo che nonostante l’ora c’e’ ancora molta luce anche se il sole e’ gia’ tramontato(non da molto comunque) e iniziamo, con le guide prelevate all’IT, la pianificazione del giorno successivo. Dopo qualche birra e un’ultima camminata ci dirigiamo verso l’albergo per fare una bella dormita. La mattina sveglia presto, un giro al mercato del pesce e poi via verso la funicolare “Floibanen” per salire sul monte Floyen, non ricordo piu’ il prezzo esatto in NOK ma era intorno ai 10 euro a persona, la quale arriva a destinazione in meno di 10 minuti, ricorda un po la funicolare che da Como porta a Brunate(per chi ci fosse mai stato :)) La vista e’ stupenda e il tempo ottimo(tempo che fortunatamente troveremo stupendo per tutta la vacanza, mai una nuvola), si ha la visibilita’ completa su tutta Bergen, porto compreso, perdiamo un po di tempo camminando tra i boschi e la costa del monte Verso mezzogiorno scendiamo per dirigerci a piedi all’acquario(dal porto una ventina di minuti) pubblicizzato ovunque dove passeremo circa un paio d’ore. In questo acquario si trova un po di tutto, dai pinguini ai coccodrilli passando per scimiette, rettili e foche, personalmente non l’ho trovato di particolare interesse. Nel tragitto che dalla funicolare porta all’acquario ci siamo fermati in albergo per preparare i bagagli da mettere nella zona di “parcheggio” dato che il check-out e’ alle 12 e visto che alle 17.30 passa la navetta per portarci all’imbarco dell’Hurtigruten. La navetta albergo/porto e’ gratuita e impiega meno di 20 minuti per arrivare al porto comprese tappe per prelevare altri turisti in altre zone/alberghi della citta. Un giorno in piu’ lo avrei fatto volentieri a qui!
Hurtigruten, imbarco, si parte: Scesi dalla navetta entriamo nel “terminal” per la procedure d’imbarco sull’Hurtigruten, qui vengono controllati i voucher, imbarcati i bagagli e consegnate le tessere personali che serviranno, oltre che per l’accesso alla cabina, anche per le consumazioni a bordo(per chi la vuole attivare altrimenti il contante e le carte di credito sono accettate tranquillamente). Ci viene assegnata la cabina n.408 ponte 4. Percorrendo il corridoio di vetro ci troviamo di fronte la Trollfjord, ad essere sincero me la immaginavo piu’ piccola!!! Una piccola nota sull’Hurtigruten: le navi della flotta hurtigruten nascono non come navi da crocera ma come vero e proprio mezzo di trasporto per persone e merci dato che la ferrovia ad un certo punto si interrompe e questa rimane la via piu’ semplice e veloce per il nord. Con il tempo queste navi sono diventate sempre piu’ grosse e accessoriate cosi da poter essere sfruttate per fini turistici ma senza perdere la loro funzione principale, sicuramente nulla a che vedere con le CostaCrociere che si e’ abituati a vedere in pubblicita’, piccole citta’ galeggianti con ogni genere di attivita’, che, per quanto mi riguarda, non fanno al caso mio. Dopo aver raggiunto la cabina, dove erano gia’ presenti i bagali(che efficenza !!!), ci dirigiamo sull’ultimo ponte per goderci la partenza, dopodiche iniziamo a curiosare in lungo e in largo tutta la nave, composta da 9 ponti(o piani). I primi due ponti destinati ai macchinari della nave(almeno cosi credo dato che non ho potuto accedervi), il 3 alle cabine e alle auto/moto, il 4 alle cabine, reception e lavanderia, il 5 al ristorante, il buffet, sala riunioni, un negozio, un bar/pub, il 6 a cabine e mini suite, il 7 a minisuite e suite, l’8 internet point, palestra, centro per l’acquisto di escursioni, un bar, la sala di controllo della nave e al nove, scoperto per la maggiorparte il “sun” deck, con un bar, vasce idromassaggio all’aperto, docce e locali sauna. Disseminati sui vari ponti ci sono locali “relax” panoramici con tanto di divani poltrone e tavolini(booooo spero di non aver dimenticato nulla!) La nave ci portera’ da Bergen a Svolvare(isole Lofoten) in 4 giorni effettuando diverse fermate anche notturne dove per molte delle quali si ha il tempo di scendere e fare una veloce visita ai porti di attracco, spesso sono cittadine mooolto piccole di conseguenza si ha il tempo di una visita veloce anche alla cittadina. Il mare e’ decisamente piatto lungo tutto il tragitto e gli orizzonti, all’inizio relativamente piatti, cambiano forma progressivamente offrendo paesaggi fantastici(nessuna foto puo’ rendere quello che gli occhi vedono) con picchi a stapiombo sul mare ornamentati da cascate e vegetazione. La nave penetra nel fiordo del Geiranger per circa 100 chilometri passando attraverso gole stupende, durante tutta la giornata toccheremo: Floro, Torvik, fiordo di Geiranger, Alesund e Molde Il giorno successivo e’ la volta del fiordo di Trondheim dove, una volta arrivati al porto, si fermera per piu’ di 4 ore. Qui era possibile fare una escursione con guida ma noi abbiamo preferito fare di testa nostra dato che il centro citta’ dista dal porto soli 15 minuti a piedi e siamo riusciti a vedere il famoso ponte vecchio da dove e’ possibile ammirare le casette sull’acqua tipiche di colore sgargiante , la cattedrale, buona parte del mercato e la fantastica “TRAMPE”, una sorta di ascensore che porta bicicletta e ciclista dal fondo di una strada in salita sino alla cima! Durante tutta la giornata si toccheranno le citta: Kristiansund, Trondheim e Rorvik L’ultimo giorno ha come avvenimento principale il passaggio del circolo polare artico e una escursione, acquistata direttamente sulla nave, per la visita al ghiacciaio Svartisen(a mio avviso da non perdere) che si raggiungera con una barca di supporto a due piani, al ritorno prima di arrivare all’hurtigruten ci si ferma per una visita ad un villaggetto di pescatori sperduto dal nome Sott. In tutto toccheremo le citta di Bronnoysund, Bodo e infine Svolvaer dove lasceremo(ahime’) la nave. Il viaggio a bordo della Hurtigruten e’ stato decisamente bello e rilassante(nei momenti di navigazione), la cabina interna non grande ma “abitabile” quanto basta dato che alla fine la si e’ usata solo per dormire e lavarsi 🙂 e per fortuna, anche se posizionata proprio in punta, non si avvertiva molto il movimento ondulatorio quando si era sdraiati per dormire.
Svolvaer e le isole Lofoten: Alle 21.00 si scende dalla nave, siamo a Svolvaer e cerchiamo di orientarci per capire come raggiungere lo Svinoya Rorbuer, un complesso di case di pescatori(rorbur) adeguatamente restaurate, fantastiche. Bene solo 15 min di cammino, lasciamo perdere il taxi e ci incamminiamo(che idea quella di portare solo una valigia!) Arrivati effettuiamo il check-in in una casetta proprio all’inizio del complesso, ci viene assegnato il rorbour n.8, dove, una volta arrivati, non potevamo credere ai nostri occhi, queste casette/palafitta sull’acqua sono dei mini appartamenti completi di camera, bagno salotto con cucina a vista e ripostiglio, interamente in legno, molto molto carine e tipiche. La mattina andiamo a ritirare l’auto in centro e ci buttiamo subito in strada per raggiungere “A”, la citta’ piu’ a sud delle isole, il percorso e’ stupendo, ci fermiamo in diverse citta’, tutte assolutamente minuscole, gli isolotti sono collegati tra loro da ponti. Le citta’ degne di nota nelle quali fermarsi sono in tutto 2 o tre e, tenendo l’occhio vigile, durante il percorso ci si puo fermare in alcuni punti indicati dai cartelli stradali come “punti panoramici” in tutto 6 o 7. Durante il tragitto ci imbattiamo in una spiaggia enorme di sabia finissima bianca con monti vertiginosi di sfondo… Spettacolare! La mattina seguente con l’auto decidiamo di visitare la parte nord che ha molto meno da offrire riguardo panorami e cittadine… Sconsigliato. Il pomeriggio lo passiamo visitando Svolvaer, dove si possono visitare moltissime gallerie d’arte, il museo del ghiaccio e il museo della guerra mondiale, e facendo acquisti Le serate le abbiamo trascorse in locali a mangiare pesce(la carne di balena alla griglia fantastica) e ascoltare musica dal vivo. L’altra cosa impressionante qui alle Lofoten e’ che in questo periodo non fa mai buio, a mezzanotte c’e’ ancora luce piena, il sole tramonta e sorge in pochissimo tempo e, anche se si e’ stanchi, sembra quasi che il cervello si rifiuti al pensiero di andare a letto! L’ultimo giorno l’aereo parte da minuscolo aeroporto di svolvaer(gestito da 4 persone!!! Ho visto la tizia dietro lo sportello per il biglietto recarsi sulla pista per dirigere l’aereo nelle fasi di rullaggio e dare una mano poi a scaricare i bagagli delle persone appena atterrate per poi caricare i nostri LOL… Alla faccia dell’Alitalia!!!) alle 18 dove ci dirigiamo con l’auto che lascieremo nel pargheggio imbucando le chiavi in un’apposita cassetta. L’aereo e’ un piccolo bimotore da 70 posti che ci portera’ a Bodo in 30 minuti con tanto di sballottamento in volo 🙂 dove ci attende lo scalo per prendere l’aereo in direzione Oslo.
Oslo: Atterriamo ad Oslo alle 20.30 di sera, l’aeroporto dista 40 o 50 chilometri(non ricordo con esattezza) dal nostro albergo… Troppo tardi per i pulman e troppo sbattimento per capire dove prendere i treni dato che eravamo decisamente stanchi, cosi decidiamo, con una coppia di amici conoscuti durande il viaggio che hanno acquistato il nostro stesso pacchetto, di prendere un taxi… 1000nok…. E sti ca..i!!! Arrivati davanti all’hotel Royal Christiania facciamo check-in e ci buttiamo in strada per una visita veloce alla citta'(veloce si e’ tradotta in una visita sino alle 02.30) dato che la mattina seguente alle 09.30 si deve prendere l’aereo per Milano. Sono rimasto impressionato da Oslo per la quantita’ di locali e di giovani presenti, veramente veramente tanti, purtroppo, dato il poco tempo a disposizione, non siamo riusciti a vedere un gran che’, ma ci tornero’. Dopo 2 ore di sonno sveglia, colazione e treno per l’aereporto, il “Flytoget Airport Express Train” (la stazione era proprio di fronte all’albergo per fortuna) che in soli 25 minuti e con una spesa di soli 160NOK a testa, alla faccia del tassista, ci ha portati a destinazione, il tempo del check-in, una seconda colazione e via…Milano arriviamo.
Qualche nota: In italia ho prenotato un po di NOK(Corone Norvegesi) giusto per non arrivare la completamente a secco di contante, Gli euro sono accettati in alcuni negozi ma con un cambio decisamente svantaggioso. Personalmente il bancomat sono riuscito ad utilizzarlo solo agli sportelli, nei negozi/pub/ristoranti no, bo! Carta di credito tranquillamente, anche minuscole spese, non fanno nessun tipo di storia. Pochissimi italiani, qualcuno di piu’ a Bergen, sulla nave in buona parte erano tedeschi e austriaci, molti francesi, italiani solo una dozzina di coppie. Per quanto riguarda la lingua italiana solo qualche commerciante a Bergen la conosceva per tutto il resto l’inglese e’ parlato da tutti e i menu/cartelli turistici e simili erano solo in norvegese, inglese e francese
Perche’ non sino a Capo Nord? All’inizio eravamo indecisi se arrivare sino a Kirkenes passando per Capo Nord con la navigazione ma dopo diverse ricerche abbiamo optato per il soggiorno alle Isole Lofoten. Certo Capo Nord ha il suo fascino come punto di arrivo ma nulla di piu’ dato che praticamente a livello paesaggistico e culturale non ha nulla da offrire a rispetto a quello che si puo godere alla Lofoten, ecco il perche’ di questa scelta. Logicamente e’ un mio parere personale e scrivo in questo modo solo basandomi sulle informazioni reperite dato che lassu’ non ci sono mai stato 🙂
Conclusioni personali: Un viaggio: – con la V che rifarei sicuramente e che mi sento di consigliare data la sua particolarita’ e la varieta/novita’ di posti e paesaggi che non si possono descrivere a parole – per il quale e’ assolutamente necessario partire con lo spirito giusto visti i 5 aerei, la nave, la macchina e gli spostamenti “fai-da-te” – non adatto sicuramente agli svaccati da spiaggia che le vacanze le indendono come “sdraiati tutto il giorno sotto al sole” e la ser discoteca 🙂 – piuttosto dispendioso dove, a parte il costo iniziale, la vita rispetto all’italia e’ un po’ piu’ cara Ho scritto troppo e in poco tempo, sicuramente ho mancato molti passaggi ma almeno spero di aver dato un’idea del viaggio nel caso qualcuno fosse alla ricerca di informazioni. Ciao, Cristian.