Da Barcis a Venzone, tra natura e mummie

Alla scoperta del Friuli Venezia Giulia - Parte 6
Scritto da: 19Simone80
da barcis a venzone, tra natura e mummie

Trenino della Valcellina

In località Ponte Antoi si trova il centro visite della Riserva Naturale Forra del Cellina, che ospita una mostra tematica dedicata alla riserva.

Si può percorrere un tratto della vecchia strada della Valcellina (aperta da aprile a ottobre) a piedi, in bicicletta o a bordo di uno speciale trenino.

A bordo di un trenino turistico è possibile visitare in tutta sicurezza e relax in circa 1 ora, parte della vecchia strada della Valcellina passando anche per i paesi circostanti e la Forra del torrente Cellina.

Un percorso di circa 4.5 Km di scorci su uno fra i più importanti canyon d’Italia, un’area di grande interesse naturalistico e paesaggistico.

Un percorso affascinante tra acque cristalline e profondi canyon scavati nelle rocce che rendono incantevole questa esperienza, la vecchia strada della Valcellina era l’unico collegamento della valle con la pianura. Purtroppo l’autista del trenino non ha permesso alle persone sedute nei “vagoni” retrostanti di godere a pieno dei paesaggi e punti d’interesse.

Quando si arrivava in punti “fotografabili” o comunque degni di nota, l’autista rallentava permettendo alle persone sedute davanti di godere al massimo dell’esperienza, ma quando toccava a quelle dietro ripartiva quasi subito, con tutto il malumore espresso dalle persone.

Dopo questa interessante escursione, mi sposto poi nei borghi di Poffabro e Frisanco.

Poffabro e Frisanco

L’umile borgo di Poffabro, nella lista dei “Borghi più belli d’Italia“, è caratterizzato da abitazioni costruite in pietra locale arenaria di tre/quattro piani, con ballatoi di legno caratterizzati da protezioni laterali verticali.

Dal paese si snodano numerosi sentieri che consentono di ammirare la bellezza della natura circostante del Parco delle Dolomiti Friulane.

Da visitare anche la Chiesa di San Nicolò Vescovo, che presenta nella sua facciata bianca ottocentesca un mosaico che raffigura il Santo Patrono.

La struttura attuale risale al XVII secolo ma fu oggetto di continue ristrutturazioni dovute anche alle frequenti scosse di terremoto.

Al suo interno si conserva un altare ligneo dorato del XVII secolo, mentre altri arredi sono andati persi a causa delle numerose ristrutturazioni.

Interessante anche la sua posizione a dominare la vallata circostante.

Tra dicembre e gennaio si svolge la manifestazione “Poffabro, presepe tra i presepi“, in ogni angolo del borgo si possono vedere centinaia di presepi realizzati da artisti ed appassionati.

Mi sposto alla vicina Frisanco, un altro piccolo borgo inserito nel Parco delle Dolomiti Friulane, caratterizzato da abitazione in pietra a vista e legno.

Interessante il Museo “Da Li Mans di Carlin”, l’ex latteria conserva un’esposizione di costruzioni tipiche della civiltà contadina della Val Colvera in miniatura.

Le miniature realizzate in scala 1:10, rappresentano le attività tradizionali con annesse le strutture quali la fabbricazione della calce, il mulino, il battiferro, la latteria, la stalla, le Chiese e molto altro, tutto con arredi ed oggetti funzionanti.

Ogni prima domenica di settembre si tiene la tradizionale manifestazione “Paesi Aperti“, per far conoscere il territorio della Valcellina con le sue tradizioni e i piatti tipici.

Dopo i due borghi di Poffabro e Frisanco mi dirigo a Venzone.

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