Curiosità on the road Florida Est

On the Road La strada litoranea che percorre quasi tutta la Florida orientale corre sulla “collana” di lunghe e strette isole che separano l’oceano dal canale navigabile (Halifax) parallelo alla costa; la strada si chiama ufficialmente “State Route A1A” (Alternate 1 Atlantic, poiché è nata come alternativa alla US 1) ma prende vari...
Scritto da: Dario Cima
curiosità on the road florida est
Partenza il: 22/12/2003
Ritorno il: 05/01/2004
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
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On the Road La strada litoranea che percorre quasi tutta la Florida orientale corre sulla “collana” di lunghe e strette isole che separano l’oceano dal canale navigabile (Halifax) parallelo alla costa; la strada si chiama ufficialmente “State Route A1A” (Alternate 1 Atlantic, poiché è nata come alternativa alla US 1) ma prende vari nomi nelle diverse cittadine, anche se, senza molta fantasia, spesso viene chiamata “Ocean Boulevard” o “Seabreeze Boulevard”. Molti ponti “levatoi” scavalcano i canali di uscita in mare e così il traffico si blocca per alcuni minuti. Parallela alla A1A, ma sulla terraferma, corre la “US 1”, decisamente meno bella e mai troppo scorrevole a causa dei continui semafori. Questa strada, lunga 2.400 Miglia traversa gli USA da Nord a Sud partendo dal Maine fino a raggiungere Key West nel Mar dei Caraibi; già nel 1929 era asfaltata per il 98 % del lungo percorso. Per fare lunghi tratti c’è la “Interstate 95”, anch’essa in direzione Nord-Sud, che non ha semafori ed è scorrevole, finisce a Miami partendo 1.907 Miglia più a Nord al confine con il Canada e traversando 16 stati.

C’è anche un’autostrada a pagamento, la “Florida Turnpike” che è la più interna e corre parallela alla zona centrale paludosa della Florida, non grande come ci si aspetterebbe è lunga 450 Miglia dalla zona sud di Miami fino alla Florida centrale; in alcuni punti da’ modo di godere di un bel panorama sulle paludi. Lungo tutte le strade si incontrano spesso carcasse di animali investiti, moltissimi pezzi di copertoni sfilacciati e pezzi d’auto vari (sedili, specchietti, ruote) che talvolta provocano non poca confusione.

Molti i “biker” su Harley Davidson dai serbatoi con coloratissimi disegni, personaggi qualche volta un po’ patetici non più giovani, con pance prominenti, capelli lunghi ma radi ed abbigliamento da “duri”; praticamente nessuna bella ragazza, che nell’immaginario collettivo del mito Harley Davidson, invece non manca mai.

La passione per i motori non passa inosservata, molte auto modificate: alcune con luci provenienti dall’interno del cofano, altre con ruote larghissime o colori “impossibili”, qualche modello storico in particolare vecchissimi pick-up.

Natura EVERGLADES, la zona protetta di palude originaria che occupa ancora quasi tutta la Florida centro- meridionale.

Qui è possibile la navigazione sulle scure acque, profonde non più di un metro, “volando” su canne e vegetazione palustre con un “Airboat”, la caratteristica imbarcazione a fondo piatto con le grandi eliche esterne simili a grossi ventilatori.

Il rumore impone l’uso dei tappi auricolari e la velocità è impressionante soprattutto nelle “scivolate” laterali; un paio di infruttuosi appostamenti alla ricerca di alligatori ci hanno permesso di seguire (con non poca fatica) la dissertazione sui vari tipi di piante e sull’uso che gli indiani Seminale, originari del posto, ne facevano.

Molti uccelli dai colori, dalle forme e dalle dimensioni più svariate e dopo circa mezz’ora il rientro al molo; nelle vicinanze, oltre ad un fornito negozio di souvenir, abbiamo potuto vedere un piccolo giardino zoologico dove erano ospitati alligatori di varie misure, puzzole, cani della prateria, serpenti ed una giovane e splendida pantera della Florida. I prezzi per questa escursione non sono molto bassi: circa 20 $ a persona.

FLORIDA KEYES, una “collana” di isole nel mar dei Caraibi su cui mi dilungherò in un prossimo futuro. Cibo Veramente insiegabile la passione degli americani per le “porcherie”; i moltissimi McDonald’s o Pizza Hut (non sperate però in qualcosa di simile a quello che si mangia negli omonimi locali italiani) sono affiancati da catene di ristoranti che costano pochissimo di più ma dove si possono fare ad esempio cene di pesce da favola.

Pazzie USA Gli addobbi natalizi sono incredibili: renne luminose che muovono la testa, luci che suonano, babbi natale e pupazzi di neve gonfiabili di dimensioni inusitate, originali presepi e soprattutto la neve artificiale spruzzata sui giardini di ville e alberghi.

In molti ristoranti, dove l’affollamento è notevole, per prenotare il posto si fa una breve fila alla cassa che, accettata la prenotazione, consegna un cercapersone luminoso, il cliente così può allontanarsi per vedere vetrine o passeggiare e sarà un suono garbato del cercapersone ad avvertirlo della disponibilità del posto richiesto. Negozi con acquari che ospitano piccoli alligatori offrono ai bambini la possibilità di abbracciare i “teneri” animaletto.

La trafficata (in tutti i sensi) grande spiaggia atlantica: abbiamo seguito incuriositi le non poche persone che munite di metal detector setacciano la spiaggia ( “cercatori di tesori nascosti”??); oppure i controlli ad automobili, moto e veicoli vari che circolano sull’arenile effettuati dalla Beach Patrol (un apposito corpo di polizia che pattuglia la spiaggia) sui potenti fuoristrada. Al tramonto non è raro vedere delfini che giocano con le onde a pochi metri dalla riva. Sul mio “rudimentale” sito potete trovare i dettagli del mio viaggio tra Natale e Capodanno 2004.



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