Cultura dello Sri Lanka e relax alle Maldive

Eccovi un altro mio contributo dei tanti viaggi effettuati. E spero non sarà l'ultimo. Diario di viaggio di Monica, Claudio e Andrea 30,07,2006 Finalmente si parte: anche le vacanze 2006 sono arrivate!!!! Meta lo Sri Lank; piccola India. L’entusiasmo non manca anche se le Tigri Tamil hanno deciso si rompere la tregua in atto e di non...
Scritto da: Ama
cultura dello sri lanka e relax alle maldive
Partenza il: 30/07/2006
Ritorno il: 14/08/2006
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 2000 €
Eccovi un altro mio contributo dei tanti viaggi effettuati. E spero non sarà l’ultimo. Diario di viaggio di Monica, Claudio e Andrea 30,07,2006 Finalmente si parte: anche le vacanze 2006 sono arrivate!!!! Meta lo Sri Lank; piccola India. L’entusiasmo non manca anche se le Tigri Tamil hanno deciso si rompere la tregua in atto e di non partecipare ai negoziati di pace, con attentati all’esercito regolare Dal dettaglio del viaggio sappiamo che sarà una lunga trasferta, la cui prima tappa è all’aeroporto di Lugano-Agno per le ore 09,30; check-in con l’invio dei bagagli direttamente alla meta finale Colombo (speriamo che arrivino!!!!) ed imbarco sul volo Swiss/Darwin Airlines LX2905 delle ore 10,40. Arrivo a Zurigo alle 11.35. E qui incomincia la prima attesa. Infatti, il prossimo volo con destinazione Dubai partirà solo alle 15.45. Voliamo con Emirates Airlines EK 88. Arrivo a Dubai (dopo 7 ore e 30) alle 23.55 (ora locale) e seconda attesa in aeroporto (mezzo assonnati).

31,07,2006 Ore 03.00 siamo imbarcati sul volo EK 556; durata 3 ore e 30 per lo scale a Male (un primo assaggio delle Maldive) e dopo una sosta di 1 ora e 30 partenza per Colombo dove atterriamo alle 11.55. Ci affrettiamo al ritiro bagagli con una certa apprensione, ma le nostre valigie stanno già girando sul rullo e ci aspettano. All’uscita troviamo la nostra guida Pugi e il nostro autista che ci accompagnano al primo Hotel, Hilton, della settimana che ci attende. Durante il tragitto abbiamo modo di vedere il folklore locale e soprattutto il modo di guidare. Altro che aver paura delle Tigri Tamil, il loro modo di guidare è molto piu pericolosoooo e caotico!!!; basti pensare che per percorrere i 30 km che separano l’aeroporto dall’albergo ci è voluta 1 ora.

Arrivati all’hotel ci viene assegnata la camera e la guida ci fissa il primo appuntamento per le ore 16,30, ora in cui comincerà il nostro tour. Dopo esserci rinfrescati e arrivata lßora del nostro appuntamento nella hall dove troviamo ad attenderci Pugi e i nostri compagni di viaggio Didier e Nora, una coppia che proviene da Losanna. Visita della città di Colombo: È la città più grande dell’isola, rumorosa, frenetica e un po’ folle. Fortunatamente i guasti, gli ingorghi stradali e i black-out elettrici vengono accolti con un’alzata di spalle e un sorriso. Certamente ‘No problem’ è una frase che chiunque conosce e spesso usa. In città le cose interessanti da vedere sono poche rispetto alle altre parti dell’isola, tuttavia è un luogo abbastanza pittoresco e vale la pena di visitarlo per vedere il motore che muove gli ingranaggi del paese. A Colombo è relativamente facile orientarsi. A nord c’è il quartiere del Forte, il centro commerciale della città, dove si trovano grandi magazzini, librerie, uffici delle compagnie aeree e la sede della Banca Centrale fatta saltare dalle Tigri Tamil nel gennaio del 1996. C’è la residenza del presidente (nota tra i tradizionalisti più incorreggibili come Queen’s House) e un gruppetto di edifici di epoca coloniale che conferiscono al quartiere un’aura dei trascorsi fasti imperiali. Appena a sud, c’è Galle Face Green, uno spiazzo verde sul mare dove si gioca a cricket, si fanno volare aquiloni e le coppiette si danno convegno. Cinammon Gardens, più a sud, è la zona più alla moda di Colombo, con eleganti proprietà, viali alberati e il parco più grande della città. A est del Forte c’è l’animato quartiere del Pettah bazaar. Numerose poi le moschee e templi buddhisti e hindu della città. Ritorno in hotel, dove ceniamo in un ristorante italiano (piatti discreti) e a nanna presto.

01.08.2006 Sveglia alle ore 06.30 e partenza (con “armi e bagagli”) verso Habarana e l’interno dell’isola, attraversando piantagioni di cocco. Evitiamo di guardare le manovre del nostro autista, sarebbe troppo terrificante. Dopo ca 4 ore di strada (accidentata) arriviamo al tempio d’oro di Dambulla (tutelato dall’Unesco fin dal 1991). E’ un monastero rupestre le cui cinque grotte-santuario sono interamente ricoperte di pitture murali a soggetto buddista. Questi dipinti dai colori ocra e vermiglio ricoprono una superficie di 2100 m2.

Questo sito è entrato nella storia, quando il re Vattagamini Abhaya venne cacciato da Anuradhapura dall’esercito tamil nel I sec. A.C. E si rifugiò a Dambulla, dove fu accolto da un eremita che gli insegnò come sopravvivere nella natura. Quando riprese possesso del suo regno, il sovrano trasformò le grotte in templi rupestri finemente decorati, che offrì in dono alla comunità buddista. Le grotte sono scavate in una roccia di granito alta 160 m e sormontata da una terrazza da cui si può godere una vista superba sul paesaggio circostante.

Riprendiamo il viaggio e arriviamo al Chaya Village di Habarana, dove ci viene assegnata una splendida e spaziosa “villetta”.

Pranzo e nel pomeriggio ci dirigiamo verso la rocca di Sigiriya. “Roccia del leone” o “castello celeste” sono due delle tante denominazioni per questa fortezza che si innalza dalla fitta vegetazione per oltre 350 metri, con pareti a strapiombo offrendo alla vista del visitatore uno spettacolo unico. Lungo le pareti del monolito si possono ancora ammirare gli affreschi delle Fanciulle di Sigiriya, testimonianza dello splendore del passato. La rocca aveva, durante il periodo di Re Kasyapa, l’ingresso alla sommità costruito a forma di leone accovacciato e l’unico passaggio per arrivare in cima fino agli appartamenti reali cominciava dalle fauci spalancate di questa bestia minacciosa, in maniera da intimorire visitatori e nemici. L’ascesa alla rocca richiede una certa fatica (sono ca 1200 gradini) ripagata sicuramente dal magnifico panorama offerto dalla sommità.

Ritorno al Village, cena, passeggiata e buona notte.

02.08.2006 Sveglia alle 08.00 e partenza verso Anuradhapura la prima capitale dello Sri Lanka, un forte simbolo del potere singalese e la più vasta e importante tra le antiche città dell’isola. Divenne capitale nel 380 a.C. E per oltre 1000 anni i sovrani singalesi regnarono da questa grande città. I suoi straordinari resti furono ‘scoperti’ all’inizio del XIX secolo e sono in fase di restauro fin da allora; si trovano a ovest e a nord della moderna città di Anuradhapura. Il Sacro Albero del Bodhi, il più vecchio e storico albero del mondo, è il sito più venerabile della città: è figlio dell’albero sotto cui il Buddha raggiunse l’illuminazione. Si crede che il Thuparama Dagoba, il più antico dei numerosi templi di Anuradhapura, contenga la clavicola destra del Buddha. Il Jetavanarama Dagoba è la struttura più grande che si sia conservata; un tempo la sua altezza doveva essere di oltre 100 metri e si calcola che potesse ospitare 3000 monaci. Vi sono anche interessanti e stimolanti musei, vasche gemelle perfettamente restaurate usate un tempo dai monaci per il bagno rituale, e gigantesche taniche costruite per irrigare le risaie. Il modo migliore per esplorare la zona è in bicicletta. Al termine della visita ci rechiamo al Galway Miridiya Lodge per una sosta ristoratrice e il pranzo.

Nel pomeriggio un altro interessante sito ci aspetta. Se Anuradhapura e Polonnaruwa ne rappresentano i luoghi più visitati e ricchi di storia, nelle loro vicinanze si trova un altro sito celebre: la statua monolitica del Buddha di Aukana, alto 13 metri. Il momento migliore, quasi magico, per visitarla è l’alba, quando i raggi radenti del sole colpiscono la splendida statua del Buddha di Aukana illuminandone progressivamente i lineamenti con colori caldi e contrasti di ombre. Il fascino di questo monumento, resta comunque immutato in qualunque momento della giornata e nonostante si trovi in una località isolata è meta di un gran numero di viaggiatori e di pellegrini.

Ritorno al Village a metà pomeriggio e approfittiamo della piscina per un bagno rinfrescante (o quasi, l’acqua era un po’ calda) e relax.

Cena, passeggiata e buona notte 03.08.2006 Sveglia alle 07.45 e partenza per una nuova destinazione. I resti dell’antica città lacustre di Polonnaruwa, 75 km a sud-est di Anuradhapura. POLONNARUWA succedette ad Anuradhapura come capitale dell’isola nel X sec. Rimase capitale per due soli secoli, ma i suoi resti antichi si estendono per 15 km2 e sono patrimonio dell’Unesco dal 1982. Oltre al palazzo reale e alle sue dependance sono stati restaurati molti templi e monasteri: l’immenso Alahena Pirivena (80 m di altezza), le 4 statue rupestri del Buddha di Gal Vihara e il Tivanka Pilimage dalle delicate pitture murali. Costruiti su una monumentale terrazza in onore della più preziosa reliquia del mondo buddhista, il Dente del Buddha (che oggi è conservato nel tempio di Kandy), il Vatadage e altri cinque edifici religiosi compongono un insieme architettonico unico al mondo. All’epoca dei re di Polonnaruwa, la capitale medievale, si smise di costruire i dagoba colossali tanto comuni al tempo di Anuradhapura per trasferire quelle dimensioni gigantesche ai patimaghara e alle statue che essi ospitavano. Nel Lankatilaka, «l’Ornamento di Lanka», la volta è alta più di 45 m per accogliere un Buddha su un leone, posto su un fiore di loto e alto 13 m. Celebre per le sue pitture murali, il Tivanka Pilimage protegge l’anima in mattoni di una statua del Buddha in piedi su un basamento in granito a forma di loto, il cui ginocchio destro, leggermente flesso, imprime all’insieme un certo dinamismo. Gal Vihara, il tempio della Roccia, costruito nel XII sec., è il più ambizioso di tutti, con le sue 4 statue scolpite nella roccia.

Rientro al Chaya Village, pranzo e pomeriggio a disposizione: relax in piscina.

04.08.2006 Sveglia alle 07.00 e partenza con bagagli al seguito. Sosta a Matale presso un giardino di spezie dove la guida locale ci illustra le diverse piante e i loro benefici nell’Ayerveda. Non manca il massaggio di prova e l’acquisto di qualche crema. Proseguiamo per una fabbrica di tessuti batik. La tecnica è molto laboriosa e lunga ma non abbiamo voglia di comprare.

A mezzogiorno arriviamo all’hotel Citadel di Kandy, situato direttamente sul fiume, dove pranziamo. Pomeriggio dedicato alla visita della città e conclusione con uno spettacolo di danze popolari.

Kandy, la tranquilla ‘capitale’ della regione collinare, bastione storico del potere buddhista, è costruita intorno a un pacifico lago, inserita in un pittoresco cerchio di colline. Ha uno stile architettonico caratteristico grazie ai tetti dolcemente ricurvi e coperti di tegole, e il centro cittadino è un delizioso cocktail di vecchi negozi, rumore, autobus, mercati e alberghi. L’attrazione più spettacolare è l’ottagonale Dalada Maligawa (Tempio del Dente), un tempio ove è conservata la reliquia religiosa più preziosa dello Sri Lanka: il dente sacro del Buddha. Le cerimonie in omaggio alla reliquia si tengono ogni giorno e richiamano pellegrini vestiti di bianco che portano fiori di loto e di frangipani. Durante le frenetiche celebrazioni dell’Esala Perahera di Kandy, un elefante trasporta per la città una riproduzione del tempio. I Botanical Gardens di Peradeniya e la Udawattakelle Sanctuary, pacifico rifugio per gli uccelli. Nei dintorni di Kandy si possono fare molte piacevolissime passeggiate: una di queste conduce al Mahaweli, dove si possono osservare gli elefanti fare il bagno. Il Kandyan Art Association & Cultural Centre in riva al lago offre interessanti mostre di artigianato locale e un auditorium destinato a spettacoli di danza popolare.

05,08,2006 Sveglia alle 07.30 e partenza con destinazione di Nuwara Eliya. Prima però di lasciare Kandy, visitiamo il giardino botanico di Peradeniya, antica residenza e parco dei re, trasformato nel 1891. Si possono ammirare un grande numero di orchidee e piante.

Proseguiamo in seguito verso una fabbrica nella quale ci viene spiegato come sono estratte le pietre preziose dell’isola (occhio di tigre, ametista, pietra di luna) e naturalmente tappa obbligata alla gioielleria.

Pranzo e proseguimento viaggio verso la montagna. A 1900 m di altitudine, Nuwara Eliya (pronuncia “Niurélia”) era il luogo di villeggiatura dei coloni inglesi. Il clima è più gradevole che in pianura : la temperatura media è di 15 gradi e le notti sono fresche. Pive più spesso che altrove, perciò la regione è stata soprannominata « la Svizzera d’Oriente ». Le condizioni climatiche sono propizie all’orticoltura, e gli inglesi vi istituirono anche un sanatorio. Gli inglesi costruirono ville in stile Tudor dotate di caminetto, giardini curati, l’hotel Hill Club, sale da biliardo, un ippodromo, campi da tennis e un campo da golf. Oggi, la borghesia sri-lankese ha preso il posto dei coloni e Nuwara Eliya è ancora una località montana molto esclusiva.

Prima di arrivare a Nuwara Eliya ci fermiamo a visitare una fabbrica di tè e poi al termine di una strada alquanto disastrata raggiungiamo dapprima Nuwara Eliya, con relativo tour della città e poi ci dirigiamo verso Kandapoula e il nostro hotel, un vero “gioiello”: Il premio per la scelta più insolita – ma di grande comfort – va all’hotel Tea Factory, insignito di tre importanti onorificenze per la sua architettura e dell’Asia Pacific Heritage Merit 2001 da parte dell’Unesco. Questa antica fabbrica a 2000 m di altitudine presso Kandapola, una delle zone più note per la produzione di tè, nei pressi Nuwara Eliya, è stata riconvertita dal gruppo Aitken Spence in un hotel a 4 stelle. La sua architettura industriale e, soprattutto, la presenza delle vecchie macchine a pistoni e di altri ingranaggi tutt’ora perfettamente funzionanti le conferiscono un’atmosfera unica, valorizzata dalla bellezza del panorama circostante.

Passeggiata, aperitivo, cena e nanna 06.08.2006 Sveglia alle 07.30. Dopo la prima colazione ci dirigiamo verso Colombo ma la mattinata è dedicata all’escursione a Pinnawela dove si visiterà “l’orfanotrofio degli elefanti”. Nello Sri Lanka vivono in libertà circa 3000 elefanti e può succedere che qualche piccolo si perda e non sia più in grado di trovare i genitori. Grazie a questo centro i trovatelli vengono accuditi ed addestrati. E’ un vero spettacolo assistere alla poppata degli elefantini oppure quando fanno il bagno nel fiume “Maha Oya” strigliati dagli assistenti-istruttori. Lßelefante è il re degli animali della Sri Lanka. Ogni anno, a uno di questi animali viene affidata la reliquia del Dente del Buddha, in occasione della perahera del mese di Esala che ha luogo a Kandy. Nonostante la rapida distruzione del suo habitat naturale, si possono vedere branchi anche molto grossi di elefanti all’interno dei parchi naturali, in particolare a Gal Oya e Uda Walawe. Si calcola che la popolazione di elefanti conti attualmente 2500 3000 esemplari Pranzo a Pinnawela e proseguimento per Colombo dove soggiorniamo all’Hotel Hilton.

07.08.2005 Sveglia alle 03.15 e partenza per l’aeroporto dove ci aspetta la saletta Business per l’attesa dell’aereo che ci porterà a Male e poi a Eriyadu, L’isola si trova nell’atollo di Malé Nord ed è contornata da una bella spiaggia di sabbia bianca con piccole baie. E’ il luogo ideale per immergersi nella splendida natura delle Maldive senza rinunciare ai piaceri dei villaggi vacanze. Si possono alternare passeggiate romantiche sulla spiaggia a immersioni nelle acque cristalline dell’atollo. In effetti, trascorriamo una settimana di vero relax.

14.08.2005 Ore 16,00 ritrovo sul molo e partenza con la speed boat per Male per il ritorno a casa: Male-Colombo UL 461 ore 19,50 Colombo – Dubai EK6151 ore 02,30 Dubai Zurigo EK 87 ore 08,40 Zurigo – Lugano Lx 2913 ore 17,10 UN’ODISSEA!!! 15.08.2005 Dubai Zurigo EK 87 ore 08,40 Zurigo – Lugano Lx 2913 ore 17,10 Le vacanze sono finite!!!!



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