Cuba: un paese diverso da come ce lo immaginiamo

Fare un viaggio a Cuba è un'esperienza fantastica sotto tanti punti di vista ma soprattutto ci sono molti modi per visitare Cuba: con il classico viaggio organizzato, in un super albergo / resort all inclusive in una meravigliosa spiaggia, oppure in macchina o infine con i mezzi pubblici queste ultime due opzioni per conto proprio. Poi il...
Scritto da: chiaragigi
cuba: un paese diverso da come ce lo immaginiamo
Partenza il: 06/08/2007
Ritorno il: 26/08/2007
Viaggiatori: in coppia
Ascolta i podcast
 
Fare un viaggio a Cuba è un’esperienza fantastica sotto tanti punti di vista ma soprattutto ci sono molti modi per visitare Cuba: con il classico viaggio organizzato, in un super albergo / resort all inclusive in una meravigliosa spiaggia, oppure in macchina o infine con i mezzi pubblici queste ultime due opzioni per conto proprio. Poi il dormire: oltre al super albergone lussuosissimo si può andare in qualche albergo medio / piccolo ma soprattutto si può dormire in una casa particular. Noi abbiamo deciso di fare macchina + casa particular, eccetto due notti in un super resort. La nostra scelta è dettata dalla voglia di essere più indipendenti e inevitabilmente molto più a contatto con la gente. Cuba è un paese che indipendentemente da come la si veda dal punto di vista politico lascia comunque un piacevole sapore: vuoi per le spiagge meravigliose, vuoi per il mojito, vuoi per le macchine d’epoca e i palazzi vecchi e vuoi anche per quella strana sensazione di essere in un paese in cui la pubblicità non esiste, in cui il McDonald non esiste, in cui l’embargo si fa sentire in maniera evidente ma anche la sensazione che i cubani siano estremamente dignitosi e orgogliosamente capaci di arrangiarsi un po’ in tutto. E’ un po’ anacronistico passare per strada e vedere i cartelloni della propaganda inneggiare all’orgoglio di essere rivoluzionari o di evidenziare come l’amministrazione statunitense osteggi in ogni modo questo paese che sembra essere l’essenza del male, però ci ha fatto riflettere non poco averne letto uno che diceva: “8 milioni di bambini nel mondo lavorano in condizione di schiavitù: nessuno è cubano” con l’immagine di un fiore che sembra piangere.

Ora il viaggio: 05/08 Partenza da Venezia, scalo ad Amsterdam e arrivo all’aeroporto dell’Avana alle 5 del pomeriggio, ora locale. L’impatto non è male un po’ calduccio ma eravamo preparati. Cambiato un tot di soldi, il cambio è fisso non ci sono differenze, quindi tanto vale cambiare subito in aeroporto e poi via verso il Vedado dove avevamoprenotato una casa particular. 25 CUC per arrivarci, provato a contrattare ma non c’è stato nulla da fare, la stanchezza era troppa.

Il quartiere in realtà è bello, con tutti i vecchi palazzi le strade grandi e alberate, ma la cosa che subito appare sono le macchine vecchie degli anni ’50: meravigliose, quasi sempre tirate a lucido (anche se spesso con ammaccature varie). La nostra casa particular da fuori è decisamente bruttina, però in realtà la camera è molto pulita, nel bagno c’è l’acqua calda, siamo vicinissimi alla Rampa (zona centrale del Vedado) e il padrone di casa ‘Pepe’ è molto cordiale e gentilissimo.

Doccia e fuori a fare due passi, anche per mangiare qualcosa (il pranzo in aereo è stato il peggiore della storia dell’aviazione mondiale). Arriviamo sul Malecon e c’è palesemente una grande festa: pollo fritto e birra. Ci dobbiamo ancora trovare con la moneta i prezzi sono apparentemente elevatissimi (in realtà erano in Peso Nacional e non in CUC: quindi pollo + birra = 1.30 € ma lo abbiamo scoperto solo il giorno dopo). Cenetta in un ristorante: mangiato bene ma speso un sacco. A nanna, cotti.

06/08 Oggi Habana Vieja. Affascinante, con le strade ripulite e le case messe a posto e ridipinte con colori a pastello appare decisamente piacevole. La plaza de la Catedral e de las Armas sono belle come pure il Convento di San Francisco e la Plaza Vieja ma in realtà la cosa più piacevole è passeggiare per le viuzze con il naso all’insù a guardare questi colori e questi palazzi con i loro porticati stile coloniale. All’Avana oltre al Capitolio (che oggi vediamo da fuori) non ci sono particolari luoghi da visitare (domani ne riparliamo al museo de la Revolucion) il bello è proprio passeggiare circondati da palazzi vecchi ma ammodernati e macchine degli anni ’50 che sembrano nell’insieme una sorta di museo storico all’aperto. Oddio, non è tutto meraviglioso: la zona a sud dell’Havana Vieja è veramente fatiscente e dove i palazzi non sono ancora stati messi in ordine con i soldi dell’Unesco la situazione è decisamente pessima. Bellissimo è invece camminare per Calle Obispo dove ci sono una serie di negozietti (che non vendono nulla di interessante) ma dove soprattutto ci sono un tot di posticini dove fanno musica dal vivo e dove iniziamo ad assaggiare la bevanda del posto: il mojito! E’ un po’ caldino per bere un rum di 40° prima di pranzo, però con un po’ di ghiaccio, menta e succo di lime va giù che è un piacere. Visitiamo anche il museo del Ron che ci piace di più di quello che ci aspettavamo ma soprattutto dove prima di uscire ci offrono un altro Rum, poi fuori a 35 gradi con 90% di umidità. Molto bene!!!! Prima di stramazzare ci dirigiamo verso la Plaza Vieja in cerca di un posticino dove mangiare qualcosa e veniamo abbordati dall’ennesimo tizio che stavolta riesce ad agganciarci e a portarci a mangiare dove sa lui che si mangia bene e si paga poco. Eravamo preparatissimi a tale evenienza ma non eravamo preparati ad affrontarlo praticamente ubriachi: 40 US$ per due pina colada e due polli ai ferri. Impareremo.

Ritorno in Coco Taxi, divertente e piacevole, e poi il vento in faccia ci faceva solo che piacere. Serata di nuovo al Malecon e stavolta mangiata super a prezzi stracciati in Peso Nacional. Tutti in festa: è Carnevale fino al 13 agosto: compleanno di Fidel (se è ancora vivo) 07/08 Oggi torniamo a l’Avana vecchia (Habana Vieja) ma stavolta la facciamo in coco taxi per l’interno attraverso il Barrio Chino (l’idea di passare per i vecchio quartiere cinese ci incuriosisce); in realtà non c’è molto da vedere se non una unica stradina messa un po’ li per i turisti, però appena fuori dalla porta c’è un meraviglioso parcheggio di macchine d’epoca che ci ha fatto fare una decina di foto nello spazio di trenta secondi (poi ne abbiamo cancellate alcune, per fortuna). Bellissime !!!! Alcune sono decisamente scassate, ma la maggior parte sono tirate a lucido, sembrano nuove e fiammanti: sono emozionanti da vedere. Poi andiamo verso il Capitolio e lo visitiamo: è sicuramente più interessante da fuori che da dentro però una visitina ci stava (anche perché dentro è un po’ più fresco che fuori). Quindi si va a vedere il Museo della Rivoluzione, anzi “el museo de la Revoluciòn”. Ci sono un sacco di documenti pre e post periodo rivoluzionario e soprattutto ci sono le foto e le immagini famosissime di Fidel e del Che che tutti conoscono e una caricatura, un po’ bruttina a dir la verità, dei rivoluzionari che escono dalla foresta. Comunque non si può andare a l’Havana senza visitare il museo, in questo posto proprio non avrebbe senso. Altro giro per calle Obispo (altro mojito) e poi torniamo nella casa al Vedado per riposarci un po’. Alla sera decidiamo di andare a vedere il tramonto al Morro dall’altra parte della baia. Anche questo non ci entusiasma, però il tramonto è decisamente bello e poi si ha una visuale sul Malecon decisamente suggestiva.

Visita alla Cabana con esibizione e sparo del Canonazo .. Pum !!! Serata al Malecon (completamente chiuso al traffico) e stavolta ci tuffiamo nella birra (un po’ annacquata … furbissimi cubani) e nel polo asado o frito. Fantastico !!! Cenato con 2 €.

08/08 Oggi si va a prendere la macchina (opportunamente prenotata 3 mesi fa) e via verso Pinar del Rio. La macchina è veramente microscopica ma ci facciamo stare tutti i bagagli (avevamo anche una valigia di magliette da regalare) e via in cerca dell’autopista … ma dov’è ? … Uhmmm .. Dovrebbe essere da queste parti … eccola !!! .. E lo svincolo ? .. Aaaargh !! quello li ???? Il Pordoi prima di essere asfaltato era decisamente migliore !!! In realtà non era uno svincolo, ma poiché lì vicino non c’era, gli abitanti del luogo si erano costruiti una stradina che si inerpicava fino all’autopista .. Vabbè in un modo o nell’altro ci riusciamo: siamo nell’autopista.

E’ meglio di come ce l’aspettavamo: asfalto decente, bella larga e dritta .. Insomma si viaggia !! Ci sono un po’ troppe persone in mezzo alla strada, che cercano di fermarci, di venderci aglio e cipolla, ma niente di ché, diciamo che sono dettagli.

Passiamo Pinar del Rio e procediamo in cerca delle fabbriche di tabacco, alla fine un tizio ci porta presso una delle fabbriche (era a piedi, ha fermato un suo amico, gli ha preso la bici e ci ha detto di seguirlo .. Da non credere!). Visitiamo una della fabbriche di Robaina e ci spiegano come funziona la lavorazione del tabacco dall’essicazione fino al sigaro. Ce ne fanno uno li al volo pur non essendo il periodo giusto, fumiamo e .. Coff coff … azz .. Buono però !!! Infine andiamo a Vinales. Decisamente un giardino: un bel posto completamente ricoperto di verde, con fiori rossi dappertutto ma soprattutto: bello fresco. Visitiamo la Cueva dell’Indio e il Palenque de los Cimarrones: due grotte di cui la prima comprendeva un carino giretto in barca. Bella serata nel paesino e cena abbondantissima nella casa: da scoppiare! Mojito in veranda prima di andare a dormire.

09/08 Oggi Cayo Jutias. Ci avventuriamo per le stradine verso la costa nord e finalmente arriviamo in questo posto. La strada non è nemmeno malaccio e soprattutto alla fine arriviamo in un paradiso: che acqua!!! Azzurrissima con la sabbia bianca .. Magnifico. Durante la giornata arrivano un po’ di cubani e qualche sparuto turista, poi nel pomeriggio acquazzone. Visita al Jardin de Caridad, un verdissimo giardino di piante di ogni sorta. Altra cena superabbondante e relativo mojito.

10/08 Oggi si lascia Vinales e si va verso l’est. Prima però costeggiamo la costa nord attraversando una bella regione verde bagnata dal mare. Visitiamo anche Las Terrazas e Soroa ma non ci sembra nulla di speciale; il tempo è anche bruttino. Arriviamo a Giron e costeggiamo tutta la Bahia de los Cocinos (la famosa baia dei porci). Un po’ di sana propaganda costeggia la strada ma il mare è assolutamente incredibile e soprattutto limpidissimo. Troviamo una casa (da Luis, ottima) e ci fiondiamo in mare: acqua calda, trasparente, con barriera corallina e pesci coloratissimi (secondo noi è anche meglio di Sharm, perlomeno per chi come noi fa solo snorkeling). Cena a casa di Luis con aragosta e gamberi: 10€.

11/08 Altro bagno prima di fare colazione e poi via verso Cienfuegos: città carina e pulita. C’è un bel centro con strada pedonale e qualche discreto negozietto (vendono soprattutto rum e sigari, come dappertutto). Ci sono un paio di bei palazzi da vedere soprattutto quello moresco: il Palacio de Valle, meraviglioso; dove dentro, al pianoforte, c’è la donna più truccata del mondo (aaargh .. Una schifezza indicibile) Poi si va verso Trinidad che quando raggiungiamo ci accoglie con un’acquazzone decisamente esagerato: le strade avevano almeno 10 cm di acqua che correva verso valle. Che paura!! Troviamo una casa bellissima al secondo piano con una vista meravigliosa sulla città. Cena e colazione in terrazza e letto sulla finestra con le stelle che, una volta sparito il diluvio, ci salutano luminose.

La città ci appare molto carina e accogliente. Sicuramente turistica ma con un’atmosfera dolce. I colori delle case sono tenui e caldi. Trinidad si lascia decisamente fotografare.

12/08 Oggi torniamo a visitarla. Anche qui il bello è girare per la città e scoprire ogni angolo, ogni accostamento di colori e ogni piccola stradina. La piazza è carina con la scalinata verso la casa della musica e il baretto a lato dove ci facciamo l’ennesimo mojito. Pomeriggio verso la valle de los Ingenios (i vecchi zuccherifici). Poi bel giro a cavallo di un paio d’ore … ehmmm: Gigi dice che è doloroso ! In serata altro acquazzone: domani era previsto un giro in montagna e altro mare, ma visto il tempo decidiamo di andare verso Camaguey.

13/08 Ultimo saluto a Trinidad: ci è piaciuta, ma il tempo non ci è stato troppo amico. Si parte per Sancti Spiritus: carina, da perderci un’oretta non di più. Poi Camaguey: per strada mangiamo una pizza e un grappolo di un strano frutto molto buono, verde e dolce: domani questi frutti verranno soprannominati “i cicci verdi”. O io ne ha mangiati troppi oppure uno era un po’ andato: risultato due gg con la febbre e … diciamo ‘mal di pancia’.

La sera facciamo comunque due passi per la città, che ha alcune belle piazze. In realtà dopo un po’ sono tutte un po’ simili, forse era meglio alternare mare e città e non fare come noi la costa sud in andata e quella nord al ritorno. Sta di fatto che qui il mare non è un granché, il tempo è un po’ pessimo e io sto male. Stiamo passando proprio un momentaccio.

14/08 Alla mattina Gigi fa un ulteriore giro per Camaguey (Io mi riposo un altro po’) e organizza le prossime tappe.

Poi si parte per Santiago, si fa una tappa unica, io sto troppo male. Troviamo una casa, in realtà non è per niente carina, ma c’è il condizionatore e posso stare al fresco: mangiare non mangio e il bagno è li comodo a fianco .. Purtroppo non mi serve altro.

Per fortuna la figlia della signora che tiene la casa è un medico, ci consiglia succo di mela. Succo di mela ??? e dove lo troviamo ? Ma Gigi va in cerca nei supermercati locali finché non ne trova una (p.S. Mela = manzana) 15/08 Gigi visita la città, la chiesa, il balcon Velasquez (pessimo, non vale nemmeno l’euro che costa il biglietto), la Plaza de dolores e la calle heredia. Anche questa città appare carina nell’insieme, ci sono dei bei palazzi (forse più belli di quelli dell’Avana) e alcune belle strade su cui passeggiare.

Gigi organizza le prossime tappe: ci aspetta un hotel resort superlusso a Guardalavaca, un alberghetto in riva al mare a Playa Santa Lucia e una bella casa colonial a Remedios.

Verso sera sto un po’ meglio e andiamo a visitare il castello San Pedro del Morro: questo è più bello di quello dell’Avana però fa caldo e il fatto che io stia ancora maluccio non ce lo fa gustare. Bello però il panorama.

16/08 Si parte per Baracoa.

Oggi si viaggia lungo la costa meridionale passando per Guantanamo. La città non dice niente e la famosa base militare non si riesce nemmeno a vederla: così ci hanno detto alcuni italiani che han cercato di visitarla. Noi passiamo dritto in cerca di luoghi più sereni e tranquilli: la costa è piacevole con bei paesini e gente sorridente che ti vende frutta e conchiglie per strada. La strada che attraversa la montagna è decisamente bella e il paesaggio piacevole e molto verde. Arriviamo a Baracoa dove andiamo alla spiaggia Managua dove abbiamo prenotato l’alberghetto. Meraviglioso !! è un bungalow sulla spiaggia, un’atmosfera meravigliosa, cena sotto la luna con il rumore delle onde. Prezzo abbordabile. La pancia apprezza il tutto.

17/08 Oggi finalmente molto mare e giretto per Baracoa. Carina, piccola ma accogliente. Meno meravigliosa di come la racconta la lonely però piacevole. Vale la pena farci una passeggiata. Finalmente un posto dove non ci hanno rotto le scatole.

18/08 Partiamo per il nord, attraversiamo Moa: tremenda! L’inferno dev’essere simile. Arrivandoci da sud si vede la fabbrica che sputa fumi densi e maleodoranti dalle ciminiere. Il cielo diventa scuro, le tubazioni lungo la strada che escono dalla fabbrica sono fatiscenti e perdono un liquame giallo. L’odore è quello dello zolfo ma l’impressione è che tutto sia cancerogeno. Da scappare. Infatti fuggiamo anche perchè gli occhi un po’ ci bruciano. Proseguiamo verso nord fino alla strada che va da Santa Isabel a Banes … aaargh .. Pessimissima !!! Però sono circa 30 km .. Un’oretta.

Arriviamo a Guardalavaca dove alloggiamo in un super resort lussuoso. Decisamente fuori dal nostro budget: ma chi se ne frega!!! All inclusive, mojiti compresi a tutte le ore, pranzo e cena a buffet e un mare spaziale !!! Questa si che è vacanza (nell’occasione un po’ caretta, ma dopo le vicissitudini passate dalla pancia, ci voleva proprio) 19/08 Mojiti, mare, pranzo e cena a buffet … che vitaccia ! 20/08 Si parte per Playa Santa Lucia. Attraversiamo Holguin, via verso nord e un po’ prima di Las Tunas si gira verso Playa Santa Lucia per una strada pessima. Il viaggio è decisamente lungo e arriviamo in una spiaggia in cui il mare è bellissimo, ma il luogo lascia un po’ a desiderare. Non ci perdiamo d’animo, ci facciamo un paio di bagnetti e la sera andiamo a mangiare a Playa Cocos che ci saluta con uno dei tramonti più belli della vacanza e con una cena a base di aragosta e calamari da leccarsi i baffi.

21/08 Si parte verso Cayo Coco, dove facciamo il bagno a Playa Flamengos. Anche qui il mare è meraviglioso e la spiaggia bianchissima. Come al solito pranziamo con un mango, ed è più che sufficiente visto la dimensione che usualmente a Cuba hanno.

Dopo il bagno si viaggia verso Remedios dove ci attende una casa in stile coloniale ma soprattutto una famiglia decisamente simpatica e allegra. Lei una chiacchierona felicemente cubana e orgogliosamente rivoluzionaria, lui un uomo tuttofare simpaticissimo e dalla parlantina fluida e allegra che ci fa addirittura una piantina per scovare una spiaggia meravigliosa non indicata nemmeno dalla guida e infine il figlio tiratardi che racconta della sua passione per la festa tradizionale del paese: quella che si fa il 24 dicembre.

22/08 Cayo Santa Maria: Playa Perla Blanca. Trovata la spiaggia indicata dal marito della rivoluzionaria: è veramente bianchissima e meravigliosa, non ci sono turisti, solo una decina di cubani ma niente male. E poi noi abbiamo un’ombrellino che ci ha dato la signora e ci voleva proprio perché oggi il sole picchia duro. Complessivamente una fantastica giornata condita anche con un po’ di snorkeling (alla Playa Sirena però) dove vediamo anche un’aragosta. Altra cena superabbondante cucinata dal marito e due chiacchiere con loro che ci raccontano la loro visione della vita e di Cuba, della rivoluzione e dell’embargo. Consigliamo vivamente di incontrare queste persone così semplici e genuine ma allo stesso tempo determinate e con le idee estremamente chiare. Ci hanno veramente colpito! 23/08 Stamattina ultimo bagnetto al Cayo e poi via verso Santa Clara, la città simbolo della rivoluzione, soprattutto ora che c’è il museo e il mausoleo del Che: non si può assolutamente non visitarlo. Anche se l’emozione che si prova può essere sicuramente differente da persona a persona, questo risulta sicuramente essere uno dei luoghi più importanti dell’intero paese. E poi Ernesto è anche bello!!! Infine si parte per l’Havana perché domattina alle 4 dobbiamo svegliarci per andare all’aeroporto perché abbiamo prenotato un viaggietto di due gg a Cayo Largo. Visitiamo la Plaza della Revolucion, quella dove c’è la famosa effigie del Che. Andiamo quindi all’Havanatour del Vedado per vedere se è confermato il nostro viaggio di domani, ma … C’è stato l’uragano Dean !! e riaprono non domani ma dopodomani … e noi abbiamo l’aereo di ritorno il 26! Malefico uragano Dean! 24/08 Partiamo quindi per una gita di un giorno a Varadero, anche perché l’Havana l’abbiamo già visitata e oramai siamo drogati dal mare di Cuba: quindi Varadero !!!! Il mare è meraviglioso, ma c’è un sacco di gente !!! Siamo troppo abituati a spiagge solitarie e non riusciamo a goderci questo posto decisamente turistico, però comunque passiamo una bella giornata facendo un tot di bagni e prendendo anche il sole. Siamo riusciti anche a comperarci un bongo per la nostra casetta.

25/08 Oggi, quindi, escursione di un giorno a Cayo Largo. Arrivo in aereo, trasferimento al porticciolo e catamarano fino a Cayo Iguana e poi ad una spiaggia assolutamente emozionante: una distesa infinita di azzurri diversi. Un colore che definire incredibile è poco. Ma il meglio doveva ancora arrivare: dopo aver fatto un po’ di snorkeling siamo andati alla Playa Sirena: non è possibile … Una distesa infinita di sabbia bianchissima e di un mare che scende molto lentamente sfumando tra tutte le gradazioni di azzurro: dal più trasparente fino all’incredibile. Non credo abbiamo mai visto un mare così meraviglioso. Un luogo indimenticabile !!! Alle 17 ritorno all’aeroporto e cena nella casa a base di aragosta: una fine vacanza decisamente super !!!!! 26/08 Mattinata a fare le ultime spesette e poi via verso l’aeroporto. Scalo ad Amsterdam: 6 ore .. Azz .. Vabbè visitina al quartiere rosso: anche se è lunedì mattina ci sono un po’ di signorine, comperato formaggi e via a casa.

Consigli Visitare Cuba è un’esperienza se si parla con la gente: e per noi è stata un’esperienza memorabile parlare con i proprietari delle case dove siamo andati a dormire, per non parlare della loro gentilezza e accoglienza (non tutti per carità, però la maggior parte). Nell’affrontare il viaggio secondo noi va messo prima di tutto il mare: i colori che abbiamo trovato sono decisamente insuperabili. Poi le città che però vanno visitate a piccole dosi (cioè non tutte di fila) altrimenti si rischia di non apprezzarle appieno. In realtà lo stile coloniale è abbastanza simile in tutte, la cosa più piacevole non è lo specifico palazzo bensì l’insieme. Complessivamente dormire nelle case particular è decisamente conveniente e si sta comunque bene: sono dotate di bagno, aria condizionata, c’è la supercolazione inclusa e ci si può mettere quasi sempre d’accordo per la cena. Ristoranti e alberghi sono comunque carissimi al confronto. Spiagge da non perdere: Perla Blanca a Cayo Santa Maria, il Cayo Jutias, Playa Giron (snorkeling), Playa Flamengos a Cayo Coco ma soprattutto il giro in catamarano a Cayo Largo (fantastico !!!!!!) Per il resto ovviamente l’Habana (vieja), Trinidad e Santiago (non andate al Balcon Velasquez: una truffa sebbene poco cara). Bellissima la vallata e l’atmosfera di Vinales. Baracoa ci ha un po’ deluso (perlomeno rispetto a quello che raccontava la lonely). Personalmente imperdibile il mausoleo e il museo del Che a Santa Clara (e soprattutto sentir suonare la canzone ‘comandante Che Guevara’ da qualunque gruppetto si esibisca nei locali: la suonano veramente emozionati) Potete avere altre info o vedere le nostre foto nel nostro sito www.Chiaragigi.Vola.Li Indirizzi Utili Case Particular ce ne sono tantissime e trovarne è veramente facilissimo Noi vi consigliamo queste L’Habana: Pepe y Monica – calle 17 # 360 esq. G – apt 32 Tel. (537) 832 0967 pepebarreto@gmail.Com, pepebarreto@yahoo.Es Nel vedado, scomodo per il centro però in ottima posizione per tutto il resto.

Pepe è gentilissimo.

Vinales: Villa Mirelia – km 25 carretera Pinar del Rio Tel. 695326 Deliziosa famiglia, all’inizio della città arrivando da Pinar. Pranzi abbondantissimi.

Trinidad: Mabel y Camacho – Colon # 351 e/ Jesus Menedez y Julio Mella Tel (41) 993355 Splendida posizione su una terrazza da dove si vede tutta la città, Mabel è gentilissima, porzioni abbondanti.

Remedios: La Rueda – Indipendencia 35 e/ Hermanos Garcia y Antonia Romero Tel. 53-42-39-5915 Bella casa coloniale. Famiglia incredibilmente simpatica.



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche