Cuba: un’isola, un paradiso
E’ stato il mio primo viaggio a Cuba e sinceramente il fatto di essere partiti per questa destinazione è stata del tutto casuale.
Ai primi di luglio il mio fidanzato ed io abbiamo iniziato a guardare i last minute nei vari siti internet con l’intenzione di trovare qualche offerta a basso costo e farci una settimana di riposo su una spiaggia fantastica e mare cristallino. Dopo giorni e giorni di ricerca, alla fine tramite la cara e vecchia agenzia viaggi, abbiamo trovato una super offerta all inclusive di 9gg + 7 notti a Cayo Largo all’Eden Village l’ultima settimana di agosto. Mettendomi in contatto con altri Turisti per caso siamo venuti a conoscenza che il villaggio era di modesto ma molto carino e che per una settimana di riposo Cayo Largo era l’ideale: perfetto pronti per la partenza! Purtroppo però il ciclone Charlie ha pensato bene di farsi una passeggiatina su Cuba, toccando anche Cayo Largo 10 gg prima della ns. Partenza, e renderlo quindi inagibile fino a dicembre.
Così l’Eden Viaggi (e qui nota di merito al Tour Operator) ci ha riprotetti all’Hotel Tryp Peninsula di Varadero. La cosa ci ha presi un pò alla sprovvista, in quanto la prima cosa che abbiamo pensato è stata quella di finire a Varadero la Rimini cubana, magari in uno di quegli hotel di dieci piani che sembra un alveare. Ed invece il Tryp era un villaggio strepitoso a 5 stelle assolutamente fantastico: camere larghe e con tutti i comfort, spiaggia e mare meravigliose, palestra, campi da tennis, 3 bar, ristoranti, persino fin troppo lussuoso, ad ogni modo per il prezzo che abbiamo pagato era veramente il massimo.
Nella settimana abbiamo fatto due escursioni meravigliose: una culturale a La Habana e una turistica in catamarano a Cayo Blanco.
L’escursione a Cayo Blanco è stata molto bella ed emozionante. Il catamarano è partito dalla Marina di Varadero e ci ha portato al largo della Penisola Hicacos per poter fare snorkeling sulla barriera corallina. Subito dopo ci hanno portato in un delfinario naturale per fare il bagno con i delfini. E qui, confermo che i delfini sono animali eccezionali e aver potuto nuotare con loro e accarezzarli è stata un’emozione unica. Infine pranzo a base di aragosta sulla spiaggia di Cayo Blanco che per lo meno non mi ha fatto rimpianger Cayo Largo.
L’escursione a La Habana è stata davvero speciale. Avevo programmato la gita a La Habana cinque minuti dopo aver dato l’acconto del viaggio e finalmente ero lì. Me la sogno ancora adesso.
Ovviamente in una giornata abbiamo visto le cose più conosciute e turistiche, per vedere tutto e conoscerla bene avremmo dovuto restare almeno tre giorni, ma ci siamo accontentati. E così via al tour da Habana vecchia a quella nuova. Iglesia San Francisco de Asis, Plaza Vieja, Plaza de la Catedral, Plaza de Armas, Plaza de la Revolucion, Fortezza del Morro, Capitolio, Gran teatro de la Habana, Vedado, Hotel Nacional, Malecòn, Museo de la Ciudad, Hotel Nacionale e poi i luoghi di Hemingway: l’Ambus hotel, la Bodeguita del Medio e la Floridita con tanto di moijto e daiquiri. Ma lo spettacolo è anche vedere un autentico museo dell’automobile vivente: auto americane degli anni 50, per passare alle auto russe anni 70, alle Fiat 126 (moltissime e coloratissime) Regate e Uno primo modello. I Coco Taxi, simpaticissimi mezzi di trasporto gialli a forma di uovo, tante biciclette, cavalli che trainano piccole carrozze e i risciò!!! Ma c’è anche la parte di La Habana povera. Una povertà che si tocca con mano e che ti fa stringere il cuore. Le case mal tenute e alcune addirittura fatiscenti che cadono a pezzi. Donne e bambini che ti chiedono per strada penne, sapone, caramelle, magliette (a fine vacanza regalerò 3 magliette, 1 costume, saponette e caffè), e noi che siamo in un 5 stelle all inclusive! Nonostante questo, i cubani sono persone eccezionali, simpatici, cordiali e sempre con il sorriso sulle labbra, orgogliosi della loro storia e della loro rivoluzione. (le immagini del Che, Castro e gli eroi nazionali quali Cienfuegos e Josè Martì sono ovunque).
L’unica cosa che ci ha lasciati perplessi è stata Varadero. Usciti una sera dal villagio per acquistare i classici ricordini, alle 22 abbiamo trovato un paese fantasma. Negozi chiusi, in strada non c’era nessuno a parte qualche bambino, e noi che pensavamo di andare nella Rimini cubana. Così un pò amareggiati siamo tornati in taxi al villaggio.
Insomma facendo un rapido bilancio, abbiamo fatto una vacanza che sebbene organizzata all’ultimo minuto, si è rivelata eccezionale e unica.
Ovviamente bisogna tornare con più tempo per poterla girare in lungo e in largo. Cuba è un’isola grande che ti permette di poter fare tutto, sia vita di mare e sia attività culturali, sinceramente il pacchetto viaggi in villaggio è un pò sacrificata. Nel frattempo, prima di riuscire a tornare, ho già preso a sognarmi Cuba di notte! Alcuni consigli: 1. Per la vita da mare ma non solo, portarsi protezioni molto alte (il sole dei caraibi è micidiale) noi abbiamo usato la 20 nonostante avessimo già la pelle abbronzata. E poi repellenti per zanzare.
2. I taxi (almeno quelli di Varadero) sono molto cari. Per fare 18 Km andata e ritorno circa 23 dollari. Conviene contrattare con il taxista la cifra senza utilizzare il tassametro, qualcuno disponibile a farlo c’è, in caso di rifiuto non prendetevela male, i taxi sono di proprietà dello stato e se vengono fermati durante la corsa dalla polizia senza tassametro, rischiano grosse multe.
3. Non comprate i sigari dalla gente in strada in quanto sono sigari con tabacco molto scarso e cattivo e oltretutto non regolari.
4. Se riuscite a portare indumenti che non utilizzate più ma ancora in buono stato, penne e sapone, sappiate che potreste rendere felice qualcuno che ne ha davvero bisogno.
E con questo… Passo e chiudo!