Cuba – un’isola che mi ha conquistato totalmente

Sono partita insieme alla "mia compagna di viaggi" per intraprendere un'avventura (ed un'avventura lo è stata!). Siamo partite con le idee molto chiare, con un programma abbastanza dettagliato delle mete che volevamo visitare. Il giorno dopo il nostro arrivo siamo andate subito a noleggiare l'auto (che ci è costata cara, 55$ al giorno) ed...
Scritto da: piripicchia
Partenza il: 23/01/2004
Ritorno il: 02/02/2004
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Sono partita insieme alla “mia compagna di viaggi” per intraprendere un’avventura (ed un’avventura lo è stata!). Siamo partite con le idee molto chiare, con un programma abbastanza dettagliato delle mete che volevamo visitare. Il giorno dopo il nostro arrivo siamo andate subito a noleggiare l’auto (che ci è costata cara, 55$ al giorno) ed abbiamo iniziato la visita de L’Habana. Una città contrastante, unica e piena di sorprese, in poche parole un miscuglio di emozioni dall’entusiasmo alla paura (due ragazze da sole sono un piatto appetitoso per i Cubani, specialmente quelli che ti vogliono abbordare o fregare fingendosi amici). Il tempo però non è stato clemente con noi, era quasi sempre nuvoloso. Ma non ci siamo scoraggiate e siamo partite dirette a Varadero. Un posto incantevole, una spiaggia che merita di essere vista e non dimenticate di fare un bel bagno (l’acqua era abbastanza fredda!). Un salto a Matanzas ma non ne vale la pena. Poi Lunedì siamo partite alla volta di Pinar del Rio ma il “pueblo” più bello è stato Viñales, lì sembra che si sia fermato il tempo! Però dopo aver visitato la Cueva del Indio e el Palenque de los Cimarrones, ci siamo perse, al buio per le strade è davvero pericoloso soprattutto quando ti sta per finire la “gasolina” e no vedi la gente che cammina o in bicicletta o quella che ti chiede un passaggio. Fortunatamente abbiamo trovato un benzinaio e abbiamo chiesto indicazioni per tornare a L’Habana. Poi una sera siamo andate al’Hotel Florida (Calle Obispo) ed abbiamo ballato la salsa ed ovviamente bevuto il Mojito. Lì abbiamo conosciuto 2 ragazzi e ci siamo messi d’accordo per andare insieme l’indomani a Trinidad. Il viaggio è stato lunghissimo e la iella ci ha perseguitato, infatti la macchina si è fermata e tutto intorno a noi il NIENTE. Uno dei 2 ragazzi era meccanico! Siamo giunti finalmente a Trinidad la sera ma la iella non finisce qui: la città è senza luce!!! Inoltre i Cubani non vengono accettati nelle Case Particular quindi ci siamo arrangiati in una illegale. Il tempo era brutto ma abbiamo fatto un salto alla Playa Ancon poi a Santa Clara dove abbiamo visto il monumento al Che (vale la pena vederlo, ti trasmette una grande emozione!). Finalmente il ritorno nella città. Poi purtroppo la partenza. Provavo un’insieme di emozioni. Da questo viaggio ho imparato moltissimo: i Cubani vivono anzi sopravvivono perchè non hanno assolutamente niente ma dentro sono delle persone che affrontano la vita con una tale allegria e spensieratezza sapendo che il domani è uguale al giorno prima. Loro non hanno niente ma sono felici, noi abbiamo tutto e siamo sempre insoddisfatti e vogliamo di più. Conto di tornare a Cuba per vedere i posti che mi sono persa ma soprattutto perchè lì ho trovato l’AMORE!


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