Cuba, tra L’Avana e Cayo Guillermo

Non un vero e proprio racconto, ma una serie di impressioni "epidermiche" di un soggiorno trascorso nell'isola di Cuba. Doveva essere un vero e proprio viaggio, in realtà sono stati 5 giorni nella Capitale e una decina in un posto paradisiaco del Mar dei Caraibi. L’Avana è Il caldo strano che ti taglia le gambe appena esci...
Scritto da: Rosario Amore
cuba, tra l'avana e cayo guillermo
Partenza il: 01/08/2001
Ritorno il: 16/08/2001
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
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Non un vero e proprio racconto, ma una serie di impressioni “epidermiche” di un soggiorno trascorso nell’isola di Cuba. Doveva essere un vero e proprio viaggio, in realtà sono stati 5 giorni nella Capitale e una decina in un posto paradisiaco del Mar dei Caraibi.

L’Avana è Il caldo strano che ti taglia le gambe appena esci dall’aeroporto Le piante grasse che non hai mai visto da nessun’altra parte Il tassista che corre a 200 all’ora e i passanti che schizzano via come birilli I cubani a frotte in attesa infinita di un autobus che non passa mai L’Ambos Mundos che ti accoglie al suono di un pianoforte e di un violino Le cubane sedute sugli sgabelli dei bar in attesa di un occidentale da portar via Gli occhi dolcissimi dei bambini La ragazza del cocotaxi che ti saluta quando ti incontra a passeggio sul Malecon Il Malecon indorato al tramonto L’odore penetrante e incancellabile della benzina I poliziotti all’angolo Le mulatte a passeggio, col sorriso sulle labbra mentre tutti le guardiamo ammirati I ragazzi cubani a torso nudo Le mosche di calle Obispo Le commedie di Eduardo che riaffiorano in mente mentre ti aggiri per i vicoli de La Havana Vieja I Los mambises, vecchietti di 70 anni che suonano la salsa nella piazza della cattedrale Un ragazzo che trascina una carriola piena di ferrivecchi Un camion pieno di banane verdi La gente semplice e candida che ti ricorda gli amici di papà in Molise L’ossessivo ripeterti: “Taxi? Restaurant? Italiano? Espanol? Un buen albergo? Sigari? Puros?” Il sorriso dolce dei proprietari della Panaderia San Jose Il sole scintillante sulla piazza S. Francesco d’Assisi El buzon, la cassetta in cui infilare lettere e cartoline La passeggiata del Malecon, il cui ricordo mi accompagnerà per tutta la vita I cubani che bevono rum mentre guardano il mare I manifesti del Che, le frasi del Che, i libri del Che I manifesti di Fidel, le frasi di Fidel, i libri di Fidel La vecchietta che ti chiede una saponetta La gonna che svolazza orgogliosa, mossa dalle gambe splendide di una ragazza cubana Le famiglie cubane distese sul parapetto del malecon mentre ridono e godono delle pochissime cose che hanno I palazzi fatiscenti dall’architettura meravigliosa Cayo Guillermo è Lo spettacolo incredibile della Via Lattea, nitida e vicina come l’hai vista solo in Molise, da bambino L’odore dell’oceano, così diverso dagli altri oceani che hai visto Un pontile che fugge nell’oceano Quest’acqua verde incredibile in cui ti tuffi e da cui non usciresti più I granchi giganteschi che passeggiano per il giardino I cubani che guardano queste ragazze occidentali così disinvoltamente nude in spiaggia Il candore con cui questa gente è curiosa di te che vieni dall’altra parte del mondo per visitare il loro paese Le aragoste pescate da gente con la fatica scolpita tra le pieghe del viso La cultura che questa gente ha e che fa parte naturale del suo modo di vivere L’asciuttezza dei corpi degli uomini cubani Il tramonto tra le palme, visto mille volte nei film e in fotografia eppure emozionante come pochissime altre cose nella vita Il rumore dolce delle palme mentre leggi un libro La spiaggia deserta e te che leggi un libro, e tu che alzi gli occhi e guardi questo paradiso, e tu che fai un sospiro perché stai bene come poche altre volte nella vita e non hai niente, tranne un costume, una sdraio, un libro e nient’altro eppure stai bene, hai una sensazione di benessere che non cambieresti con nient’altro al mondo e ti perdi, ti perdi con lo sguardo in questo mare, in questo cielo, in questo odore, in questa atmosfera che sfalsa gli oggetti e i corpi e le figure…



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