Cuba te quiero 2

Finalmente partiamo per la Isla Grande! Il sogno si avvera.. Per 15 giorni, mare, cultura, storia e soprattutto musica (salsa ovviamente) e ballo... Due delle ragioni principali (per noi fanatiche dei balli caraibici) per le quali abbiamo scelto CUBA!!! Il volo Air Europe (Milano Malpensa- La Habana) dura 10 ore ed è tranquillo.. Pasto tutto...
Scritto da: enri160874
cuba te quiero 2
Partenza il: 09/08/2007
Ritorno il: 23/08/2007
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 2000 €
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Finalmente partiamo per la Isla Grande! Il sogno si avvera.. Per 15 giorni, mare, cultura, storia e soprattutto musica (salsa ovviamente) e ballo… Due delle ragioni principali (per noi fanatiche dei balli caraibici) per le quali abbiamo scelto CUBA!!! Il volo Air Europe (Milano Malpensa- La Habana) dura 10 ore ed è tranquillo.. Pasto tutto sommato accettabile, film carini, posti comodi.. Atterriamo all’aeroporto internazionale de La Habana, Jose’ Martì, alle 16.20 ora locale e insieme al caldo (insopportabile) ci accoglie lei, la regina incontrastata della vacanza, la musica!!!! Con un taxi raggiungiamo il nostro hotel, zona Miramar, quartiere delle ambasciate e dei consolati, ma l’impatto con la realtà locale arriva subito alla sera… Cena in un paladar nel quartiere Centro Habana e passeggiata fino a La Habana Vieja..Praticamente deserta.. Ma dove sono i turisti??? tutti al quartiere Vedado!! Il centro della “movida” della capitale cubana, pieno di locali, ristoranti, ecc… L’impatto è forte, palazzi diroccati accanto a case coloniali perfettamente restaurate, carretti e cavalli accanto a colorate macchine americane anni ’50, gente di qualunque età per strada: allo sconcerto iniziale subentra subito l’attrazione per un posto cosi’ unico e cosi’ diverso dalla nostra realtà. La scintilla è scoccata! La Havana ci ha subito conquistate..Da ora in avanti sarà amore incondizionato…Nei giorni seguenti visitiamo con calma La Habana Vieja, patrimonio dell’UNESCO, le fortezze de El Morro, la Cabana (residenza del Che), Plaza de la Revolucion (con magnifica vista sulla città dal Mirador del Memorial Jose’ Marti’, 130 m. Di altezza)e girovaghiamo per la città: anche senza una meta precisa c’è sempre qualcosa da vedere, un complessino improvvisato da ascoltare, un negozio da fotografare, persone da conoscere. Cuba è povera, è vero, gli effetti del “bloqueo” sono sotto i nostri occhi, ma l’atmosfera che si respira è comunque quella di un popolo fiero della sua terra, felice per il poco che ha e sempre dignitoso. Sappiamo che dall’altra parte dello stretto della Florida, migliaia, forse milioni di cubani, la pensano diversamente, pero’…

Dopo 4 giorni lasciamo la capitale per Pinar del Rio… Purtroppo a causa del diluvio che ci accoglie non riusciamo a visitare Vinales che tutti ci hanno descritto come stupenda.. Quindi lasciamo Pinar (cittadina rumorosa e con un insopportabile odore di gas di scarico delle auto) subito il giorno seguente e partiamo con un taxi privato alla volta di Trinidad, sul mar dei Caraibi!!! Il taxi è risultato per noi il mezzo piu’ comodo per viaggiare, insieme con gli autobus di linea VIAZUL (che vanno prenotati con un minimo di anticipo). Affittare un’auto, se non viene fatto per tempo, è costoso e complicato e tenete conto che a Cuba la segnalatica stradale praticamente non esiste!! A Trinidad alloggiamo a Playa Ancon sul Mar del Caribe! La città è come tutti ce l’hanno descritta: molto curata (anche grazie all’Unesco che l’ha dichiarata patrimonio dell’umanità), coloratissima, e autenticamente cubana; la musica, qui piu’ che in ogni altro posto, regna indiscutibilmente: salsa, ma soprattutto son e rumba cubana. Alla sera Trinidad si riempie di gente che balla e si diverte alla Casa della Musica (locale storico gestito dalla casa discografica Egrem e presente in tutte le città cubane): dalle 10 alle 2 del mattino, la movida è sulla scalinata a fianco dell’Iglesia Parroquial, dopo ci si trasferisce nel locale in cima alla scala ed infine al “pianobar” accanto, aperto fino alle 6 del mattino. Vi assicuro che anche se non sapete ballare, Trinidad e la sua musica vi conquisteranno, è impossibile tenere le gambe ferme ascoltando quel ritmo…

Dopo 4 giorni e soprattutto 4 notti di ballo, con le lacrime agli occhi lasciamo Trinidad per Varadero.. Breve sosta a Santa Clara per visitare il museo e la tomba del Che. Gratuiti, ma con obbligo di depositare borse e macchine fotografiche al guardaroba. Il museo è ricco di testimonianze della vita del Comandante dall’infanzia fino all’avventura in Bolivia, la sua tomba è semplice: solo una stella brilla sulla lapide e la differenzia da quella degli altri compagni, sulla spianata adiacente il museo risuona l’ultimo discorso pronunciato a Fidel Castro al momento delle dimissioni dal governo cubano e che segno’ l’inizio della sua avventura fuori dall’isola che purtroppo lo ha portato alla morte in Bolivia.. Siamo emozionate da questo luogo…Hasta siempre comandante!! Arriviamo a destinazione nel primo pomeriggio…Anche a causa del tempo (coda dell’uragano Dean che purtroppo ha fatto molti danni nelle vicine Giamaica e Repubblica Dominicana) Varadero non ci è piaciuta. Non è Cuba!!! Ci sono solo alberghi sulla spiaggia e quasi deserti, si paga anche in dollari statunitensi, c’è la Coca Cola (introvabile negli altri luoghi che abbiamo visitato e tutto sommato degnamente sostituita dalla TUKOLA), i cubani sono pochissimi!!! Approfittiamo del poco sole per l’abbronzatura e per qualche bagno poco rinfrescante (l’acqua è caldissima!): la spiaggia è comunque bellissima ed il mare azzurro turchese…

Alla fine comunque il richiamo è troppo forte!!! Decidiamo di anticipare di un giorno il rientro a La Havana prima della partenza per l’Italia. Partiamo con il bus Viazul e dopo 3 ore siamo sul Malecon. “Lei” ci accoglie con la sua atmosfera, la sua gente, la sua musica!!! La sensazione è quella di essere tornate a casa!!! Raggiungiamo la nostra casa particular (bellissima!!!) nel quartiere Centro habana e ci prepariamo per un ultimo giorno in giro per la città e soprattutto per l’ultima notte a La Casa della Musica: indimenticabile. Il giorno seguente un violento temporale saluta la nostra partenza per Milano: vogliamo pensare che il cielo sia triste perche’ noi torniamo a casa!!!! Atterriamo a Milano con un velo di tristezza e una sola parola che ronza in testa: VOLVER… Hasta pronto Cuba!!!!



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