Cuba, tanto Sol y Son anche a Gennaio!

Vacanza a Cuba rigorosamente fai-da-te, Havana, giro della zona Ovest in auto a noleggio e per finire in bellezza, 6 gg a Cayo Largo Posti bellissimi, gente, musica e esperienze interessanti, tante contraddizioni ma questo è il fascino di questo paese. Clima praticamente estivo: la continua minaccia del famigerato "fronte frio" per fortuna ci ha...
Scritto da: Ulix
cuba, tanto sol y son anche a gennaio!
Partenza il: 29/12/2010
Ritorno il: 12/01/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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Appena tornati da 15 gg di vacanza a Cuba e con ancora il colore turchese del mare di Cayo Largo negli occhi, prima di tornare ahimè al quotidiano delirio lavorativo, scrivo alcune note di questo viaggio che è stato una bellissima pausa dal freddo inverno di Milano!

Partiamo per Havana il 29 dicembre, con volo diretto Blue Panorama scovato a novembre su internet a 875 Euro a testa (niente male, visto che un ragazzo che abbiamo incontrato lì aveva comprato ad agosto un volo Air France via Parigi a 950 Euro). Abbiamo poi visto che Blue Panorama fa sempre il giro Havana + altra destinazione (cayo largo o santiago, come nel caso del ns ritorno, per cui organizzando il giro in modo furbo si possono ulteriormente ottimizzare gli spostamenti).

I primi 3 gg li abbiamo passati all’Havana, nella casa particular trovata dopo un po’ di ricerche su internet tramite il sito www.bedandbreakfastinvinales.com, che è stato efficientissimo rispetto ad altri siti simili (ci ha risposto e trovato la casa in meno di 24 ore, nonostante capodanno fosse un periodo di altissime richieste). Omar, dell’organizzazione del B&B, ci recupera puntuale in aeroporto e ci scorta con un taxi alla casa particular, raccontandoci un po’ di vita e situazione locale. Questo capiterà spesso perché tutti hanno voglia di dare la loro opinione, a volte molto favorevle, altre meno

La casa “Marta y Yucimi” (30 CUC a notte) è pulitissima e molto accogliente, le padrone di casa sono in tutto 5 donne! – Marta la nonna, Yucimi la mamma, Helena e Melania, due bambine bellissime e educatissime, e una cugina grande che vive in casa con loro. Yucimi ci promette di essere “la mejora cocinera de la Habana”. In effetti si rivela tale (forse anche la mejora di Cuba, visto che decisamente – come si legge su tutti i forum – la cucina non è il pezzo forte dell’isola…) e ci prepara abbondanti e buonissime zuppe, cerdo/maiale arrosto, aragosta, camarones, sempre accompagnati da riso, fagioli e insalata mista. A capodanno addirittura ci offrono loro la cena, che condividiamo con tutta la famiglia, e poi ci ritroviamo a mezzanotte a ballare la salsa con loro ed alcuni amici (inutile provare a dire a Cuba “no me gusta la salsa”, “no bailo la salsa”, prima o poi tocca a tutti…).

E’ soprattutto la posizione della casa ad essere ottima, perché è nell’Habana Vieja, a 5-10 minuti a piedi dai posti da vedere in centro (Capitolio, Obispo, Plaza Vieja e Plaza de la Cathedral, Prado, Malecon). Anche di notte torniamo a casa a piedi senza alcun problema. Un paio di volte proviamo i risciò o i coco-taxi ma è più per colore locale che per necessità…

Ci giriamo tutta Havana Veja ed è veramente affascinante come dicono, con alcune zone restaurate e bellissime, altre completamente in decadimento ma molto suggestive. Se fosse tutta restaurata sarebbe un gioiello unico di architettura coloniale, ma anche così è assolutamente da vedere, con tutte le sue contraddizioni.

Testiamo scientificamente Mojito, Daiquirì e Cuba Libre in vari bar dell’Havana, ascoltando musica (Son, Jazz, Salsa, Reggaeton…decisamente per tutti i gusti!) mattina, pomeriggio e sera sia nei locali che per strada, soprattutto a Obispo e nei dintorni della Plaza Vieja. Visitiamo doverosamente il Museo de la Révolucion, interessante anche se un po’ impressionante per il livello di intesità della propaganda socialista e rivoluzionaria. Sembra che Cuba si sia fermata al 1959 (anche per quello che riguarda le auto d’epoca, i negozi, le case…), e dappertutto in radio, televisione, sui muri delle città o sui cartelloni stradali si ripetono inneggiamenti alla Rivoluzione e al Socialismo.

L’auto a noleggio per il giro successivo l’avevamo fortunatamente prenotata dall’Italia su havanautos.com, altrimenti, vista l’alta stagione, saremmo rimasti a piedi. Invece all’Havana, presso l’ufficio di Cubatour presso l’Hotel Siviglia, prenotiamo 2 notti a Vinales nell’hotel Ranchon San Vicente e poi il volo + soggiorno all-in per Cayo Largo dal 6 all’11 gennaio.

Puntualissimi il 1 Gennaio alle 10:30 ci consegnano l’auto, anche in anticipo sull’orario previsto (la fortuna continua ad assisterci perché un gruppo di spagnoli l’ha aspettata tutto il giorno…) e in qualche modo, seguendo le ottime indicazioni che ci ha dato il noleggiatore e i cartelli stradali (che tipicamente svaniscono quando si arriva a qualche incrocio topico…) imbocchiamo l’Autopista per Pinar del Rio, con meta Vinales.

Nel viaggio carichiamo un autostoppista che ci racconta tutto sulle piantagioni di tabacco in cui ha lavorato in passato e ci dà anche lui la sua visione della situazione cubana (che con uno stipendio mensile di cuoco di 24 CUC – circa 22 Euro, anche se con l’economia doppia in moneta locale equivale a circa 580 peso cubani, non è una passeggiata…). Di autostoppisti ne caricheremo molti durante il viaggio, con il proposito di dare una mano, anche se sembra una goccia nell’oceano viste le centinaia di persone che aspettano e le pochissime auto che circolano in autostrada,

Arriviamo il pomeriggio a Vinales, l’hotel è carino, in mezzo ad un bosco di palme e alberi tropicali. Sarebbe stato forse più bello il Jasmine per il panorama, ma era pieno. Cucina tristissima, la consolazione è che ce la caviamo con 78 CUC in due a notte per dormire, cena e colazione inclusa. Pomeriggio nella valle di Vinales, il giorno dopo andiamo a Cayo Jutias, dove il mare è bellissimo e riusciamo a prenderci la prima scottatura…. Il giorno successivo saltiamo le piantagioni di tabacco (il mio compagno è un ex fumatore, non sembrava molto carino nei suoi confronti…), e partiamo per Trinidad, che è una bella scarpinata di circa otto ore dovendo passare dall’Havana e prendere l’autopista A1 verso Santa Clara-Santiago.

Le autopistas cubane sono in realtà ottime: 4 o 6 corsie sempre quasi deserte su cui si viaggia per lo più tranquillamente… A parte gli assembramenti di autostoppisti, qualche carretto con cavallo o buoi + biciclette che per fortuna se ne stanno sulla dx, qualche auto che attraversa per raggiungere l’autogrill sulla corsia opposta, abbondanti buche e così via. Tutto sommato una passeggiata rispetto alla ns A4 Torino-Venezia…l’importante è non viaggiare di notte perché cavalli e pedoni non hanno i catarifrangenti!

A Trinidad troviamo una casa particular carina appena fuori dal centro coloniale, ma andando poi in centro ci rendiamo conto che ce ne sono di bellissime (e tante!) proprio nel centro coloniale. Serata molto carina ad ascoltare musica nella piazzetta della Casa de la Musica (che ci cucina anche un’ottima aragosta). La mattina dopo visitiamo la cittadina che è molto bella e ci spostiamo a Cienfuegos, a un’oretta di auto.

Qui troviamo una bellissima camera particular in una villa a Punta Gorda, decisamente la zona migliore per pernottare a Cienfuegos e scoviamo degli ottimi camarones al ristorante Criollito, citato nella lonely. Cienfuegos è una città molto elegante e merita una visita, sia il centro storico che Punta Gorda.

Il giorno dopo torniamo all’Havana, dove dormiamo qualche ora perché il volo x Cayo Largo dell’Aerogaviota parte alle 7 e abbiamo un transfer per l’aeroportino di Baracoa (che sembra più un autogrill viste le dimensioni…) alle 4:30. All’andata il volo è ottimo con un ATR 42 da 50 posti nuovo di zecca, mentre al ritorno ci tocca un Antonov 26 (non so se per l’anno di costruzione…) che sembra più un aereo per i lanci da paracadute e viste le turbolenze ti fa anche sperare di averlo a portata di mano…! Comunque dopo aver visto i trabiccoli da 8-10 posti di Air Caribbean che volano dal Cayo a Varadero sono quasi felice del ns mezzo di trasporto russo!

A Cayo Largo Cubatour ci ha trovato posto al Sol Pelicano, che per 155 CUC notti a camera All-In alla fine è un ottimo affare (probabilmente tra colazione, pranzi, cene, e soprattutto cocktail abbiamo speso di più soggiornando nelle case particular…). Il complesso è bello, con camere enormi e pulitissime, 3 ristoranti, vari bar e cocktail a volontà. Forse non bello come il Sol Cayo Largo (sempre della catena Melià e probabilmente il più bello dell’isola), ma in realtà il Pelicano ha il tratto di spiaggia più bello e ampio della playa Lindamar, che quando il mare è calmo è un’enorme piscina azzurra, forse anche più bella della famosa playa Sirena.

Abbiamo passato 6 bellissimi giorni a Cayo Largo, con un mare eccezionale e tempo splendido, a parte un solo giorno nuvoloso, nonostante la minaccia del “fronte frio”. Il famigerato fronte freddo diventa in effetti il tormentone del viaggio: decisamente allarmata da altri racconti di viaggio e dalle temperature bassissime di dicembre nella zona dei Caraibi, mi aspettavo un disastro climatico, per cui ci scorrazziamo ovunque, anche al Cayo, le giacche a vento che avremmo potuto lasciare nella casa particular da Marta y Yucimi all’Havana in cui passiamo l’ultima notte, e in realtà non le abbiamo mai usate durante tutta la vacanza.

Fortunatemente Cuba ci ha regalato 15 giorni a dicembre-gennaio con clima splendido, da estate non troppo calda ma con la temperatura ideale sia per girare le città che per stare in spiaggia. Torniamo in effetti iper abbronzati e facciamo una certa impressione ai ns amici milanesi!

In generale il viaggio a Cuba è un’esperienza da fare, anche per provare a capire una realtà che si sta rapidamente trasformando e sta amplificando le contraddizioni di sempre: chi lavora coi turisti guadagna in un giorno quello che medici o tecnici guadagnano in un mese e ci hanno raccontato che ovviamente i giovani sempre più preferiscono non studiare ma andare a fare i camerieri nei villaggi. Non sarà facile per i cubani gestire una transizione ad un’economia più aperta, cosa che stanno in effetti spingendo, quando questo sta creando delle disuguaglianze incompatibili col purismo marxista, che a tutt’oggi sembrano voler perseguire nonostante tutto.



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