Cuba: povertà e felicità

Questi 10 giorni trascorsi a Cuba (15/04/06-25/04/06) resteranno nel mio cuore per sempre sopratutto per il valore affettivo. Io e mio marito siamo partiti da Roma con scalo Madrid (air europa:ottimo) con destinazione HAvana. Dopo 11 ore di volo atterriamo all'aereoporto Jose Marti e li troviamo ad aspettarci Ernesto (un italiano delle nostre...
Scritto da: TIZIANA78
cuba: povertà e felicità
Partenza il: 15/04/2006
Ritorno il: 25/04/2006
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
Questi 10 giorni trascorsi a Cuba (15/04/06-25/04/06) resteranno nel mio cuore per sempre sopratutto per il valore affettivo.

Io e mio marito siamo partiti da Roma con scalo Madrid (air europa:ottimo) con destinazione HAvana.

Dopo 11 ore di volo atterriamo all’aereoporto Jose Marti e li troviamo ad aspettarci Ernesto (un italiano delle nostre parti che ha deciso di rifarsi una nuova famiglia proprio qui).Insieme a lui un ragazzo ,Jorgen,che sarà poi il nostro autista di fiducia per tutto il soggiorno all’havana.

Ernesto si offre di farci da guida per i nostri giorni all’Havana e senza tante esitazioni accettiamo.

La mattina dopo si comincia la visita alla città,insieme a Jorgen ,Ernesto e la sua dolce metà Rosa, ci dirigiamo verso i posti principali della città: il capitolio,la plaza veja,la bodeguita del medio,plaza de la catedral,la famosissima gelateria coppelia dove i cubani pur di prendere un gelato fanno ore e ore di fila,plaza della revoluzion,l’havana libre e il teatro national.Nel pomeriggio Rosa ci dice che ci avrebbe portato alla casa della musica dove c’era il concerto dei Bamboleo (un gruppo simile ai ns. Negramaro) che fa impazzire i cubani.

All’interno della discoteca i soli turisti eravamo noi due, non nego che il concerto è stato bellissimo e che quella musica mi è talmente entrata intesta da non riuscire a dimenticarla.Finito il concerto ci organizziamo per la cena e decidiamo di andare a prendere le aragoste, ovviamente di contrabbando! ci dirigiamo in un quartiere da mettere i brividi. Mio marito va con Rosa nella casa di questo tizio che aveva le aragoste, non vedeva l’ora di scendere per l’atmosfera che si registrava in quella casa!Passata la paura siamo tornati a casa per una doccia e poi subito a casa di Ernesto a cenare con le aragoste.Il nenu offriva:fettuccine (ovviamente italiane) al sugo di aragoste,aragoste lesse in salsa rosa e insalata di pomodori.DAvvero da leccarsi i baffi! Il secondo giorno decidiamo di andare a Playa del Este e oltre a Jorgen,Ernesto e Rosa ci portiamo anche la piccola Nadia(figlia di Rosa) che mi ha fatto innamorare per la sua bellezza e subito tra di noi è nato un feeling.Abbiamo passato tutta la giornata in acqua a giocare.Qui abbiamo visto tantissime ragazze cubane accompagnate da turisti, ma la polizia non le perdeva di vista neppure per un attimo! Una volta di ritorno dal mare e dopo aver fatto una bella doccia, decidiamo di andare al castello del morro a vedere lo spettacolo che si teneva alle 21 e dopo una cerimonia in abiti d’epoca c’e stato lo sparo del cannone che attira in quel posto tantissimi turisti.Visto che lo stomaco si lamentava, via di corsa a mangiare una buona pizza ovviamente italiana in una pizzeria di un amico di Ernesto ovviamente di Livorno dove ho mangiato una pizza forse più buona di quella italiana.Dopo la pizza ci siamo diretti in un locale del posto” il gato tuerto” dove era possibile ascoltare un po’ di buona musica cubana.

la mattina seguente è stato il il giorno della ripartenza ma prima di andare via Ernesto ha deciso di farci visitare quella che è la Cuba non commerciale, quella che i turisti non vedono mai. Qui ho trovato tanta povertà e mi sono resa conto del modo di vivere di questo popolo.Ho capito quanto sono fortunata ad avere tutto ciò che ho.Ma nonostante questo ho visto che sono un popolo felice basta mettere su un disco e si scatenano fino ad impazzire.

Dopo i saluti Ernesto ed Jorgen ci conducono a VAradero per il nostro soggiorno di una settimana.

Arrivati qua ci rendiamo conto che questa non è la Cuba che avevamo appena visto, qui è tutto finto, tutto turistico,bello, ma non vero! Di Varadero che dire, è stata una settimana all’insegna del relax in spiaggia,dei bellissimi colori caraibici,delle pinacolade e mojti.

Anche qui abbaimo fatto amicizia con tantissimi camerieri davvero fantastici che ci hanno illustrato il loro modo di vivere al di fuori di quel posto.

Il nostro consiglio per tutti i viaggiatori che intendessero andare a Cuba è quello di non passare una settimana a Varadero perchè è davvero troppo. Abbiamo in progetto di tornare e sempre insieme al nostro amico Ernesto di fare il tour di tutta Cuba.

Se potete, almeno fino a che c’è Fidel,andate a Cuba, rimarrà nel vostro cuore per sempre! Buon viaggio a tutti! P.S. Se volete dei consigli scrivetemi pure.



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