CUBA posti stupendi gente meravigliosa

CUBA 28/12/2005 – 15/01/2006 28/12/05 Mercoledì ore 11.00 in perfetto orario parte il BOEING 737-300 AirEurope alla volta di Madrid. ore 13.05 Madrid, splendida giornata. La vacanza promette bene. ore 15.25 si parte per HAVANA!!! sul volo BOEING 767-300 AirEurope. Il volo è interminabile ma gli spuntini …… ore 20.45 (a Cuba, in Italia...
Scritto da: zera
cuba posti stupendi gente meravigliosa
Partenza il: 28/12/2005
Ritorno il: 15/01/2006
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 2000 €
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CUBA 28/12/2005 – 15/01/2006 28/12/05 Mercoledì ore 11.00 in perfetto orario parte il BOEING 737-300 AirEurope alla volta di Madrid.

ore 13.05 Madrid, splendida giornata.

La vacanza promette bene.

ore 15.25 si parte per HAVANA!!! sul volo BOEING 767-300 AirEurope. Il volo è interminabile ma gli spuntini … ore 20.45 (a Cuba, in Italia 2.45) in perfetto orario tocchiamo il suolo cubano ed enri si sente subito ZE GUEVARA.

Usciamo dalla dogana e troviamo Gianni con il cartello “Enrico”: è il nostro servizio di accoglienza (la prima Casa Particular con relativo servizio di accoglienza l’abbiamo prenotata direttamente dall’Italia sul sito www.Casecuba.Com molto valido). Saliamo su un Doblò Fiat e Paola si sente a casa (lavora in FIAT), arriviamo alla Casa Particular che si rivela MOLTO PARTICULAR: doccia particular, finestre a go-go, niente acqua, ma una bellissima Toilette (per il trucco) e condizionatori super-moderni.

I proprietari sono deliziosi e alle 23.00 ci preparano una cena a base di salmone con cipolla, arroz, patate fritte, insalata e birra (totale 20 cuc pari a circa 20 euro!!!).

Finalmente si va a dormire …

29/12/05 Giovedì Ci alziamo alle 10 e scendiamo per la colazione da Enrique e soci (uova, pane, caffè, marmellata e frutta, deliziosa!!!).

Dopo la ricca colazione finalmente si parte alla scoperta dell’Avana. Ma rimaniamo incantati davanti a casa da scene di vita quotidiana (il panetero pulisce il pane sui suoi pantaloni e lo infila nel sacchetto fatto scendere con una corda dal terzo piano). Sarà lo stesso che mangiamo noi??? I bimbi giocano a baseball e un uomo si sta carteggiando una fantastica 124 in mezzo alla strada.

Dopo un breve giro passando per il Floridita e la Casa del RUM, ci fermiamo in un baretto per bere 3 birre (Bucanero Fuerte e Cristal).

Incredibile ma vero appena usciti da lì incontriamo CARLOS MANUEL, la superguida dell’Avana conosciuta dalla Ste 2 anni fa e che ha riconosciuto Enri dalla voce, dopo averlo sentito una volta sola per telefono.

Da questo momento non ci lascerà più!!! Prosegue quindi la visita all’Avana vecchia: Piazza della Cattedrale, Obispo, Piazza Vecchia, Hotel AmbosMundos, Bodeguita del Medio, alla Marina a bere GUARAPO (spremuta di canna da zucchero + limone + rum), Museo Coloniale (con viale antistante in legno perché il rumore delle carrozze non disturbasse il sonno della moglie del governatore, che ne era perdutamente innamorato) (Enri ha già preso contatti in Italia per fare tutta Via Pertinace in legno!!!).

Di fronte al Museo c’è il Tempietto con al centro un vecchio albero dove la leggenda narra che il 16 di novembre, facendoci 3 giri intorno, si possono esprimere 3 desideri: Stenri sostengono che Paola ne debba fare almeno 1.000!!! Carlos ci ha guidato anche nella parte più brutta dell’Avana, davvero triste.

Tornati a casa distrutti per il tanto cammino ci consoliamo con una fantastica aragosta cucinata da Enrique e Marisa, e ceniamo insieme a due ragazzi catanesi molto simpatici, ma che domani ripartono perché hanno finito la loro vacanza. In compenso rimangono in casa 3 ragazze pisane MOLTO simpatiche!!!!!! Dopo una piacevole chiacchierata con i ragazzi siciliani finalmente tocchiamo il letto e crolliamo.

30/12/2005 Venerdì Alle 10 della manana ricca colazione con pinha, papaya, naranja, bananitos, pane, mantequilla, marmellata particular (da un frutto particular), uova (scrumbled o tortilla), jamon, caffè e latte, preparata da Marisa (Enrique non fa un cavolo, d’altronde un nome una garanzia).

Alle 10.30 ci incontriamo con Carlos per iniziare una nuova giornata all’Avana.

Quindi: Capitolio, Museo all’aperto delle macchine d’epoca, quartiere cinese, Plaza della Revolucion, Miramar (dove Paola e Stefania hanno fatto le scimmie), Vedado, Hotel Nacional (dove Enrico ci porterà a dormire l’ultimo giorno, ma forse anche prima), Mojito sulla terrazza dell’AmbosMundos dove stava sempre Hemingway, Casa della Musica, cena in Plaza Vejia a base di gamberoni ed aragosta, infine alla Fortezza (S. Carlo de Cavana) per il rito dello sparo del cannone (tutte le sere alle 21, molto emozionante e suggestivo). Ma molto più emozionante e coinvolgente (x Enri) il Museo del CHE (dove ha scattato circa 100 foto, Paola e la Ste si dissociano).

Per il rientro dalla Fortezza, segnaliamo che in giornata per andare dall’albergo Nacional in centro siamo riusciti a prendere come taxi una bellissima auto d’epoca, riusciamo dopo molti tentativi a prendere (dove abbiamo rischiato la vita) una bellissima LADA bianca (taxi non ufficial) chiaramente molto particular.

Arriviamo a casa e troviamo ad attenderci Enrique che scopriamo essere il TOCAIO di Enrico (qui si dice così se ti chiami con lo stesso nome).

31/12/2005 Sabato Hotel Plaza ore 11.50 siamo riusciti ad affittare un auto!!! Si, ma con i tempi biblici cubani (circa 2 ore per fare il contratto!!!).

Finalmente partiamo sulla nostra fantastica PEUGEOT 206 bordeaux e ci avviamo verso il Museo della Rivoluzione (piuttosto interessante).

Per il pranzo ci fermiamo in un tipico ristorante cubano con patio, dove (forse) nel giro di 1 ora ci porteranno da mangiare. Nel frattempo inondiamo l’Italia si SMS calienti per un felice 2006… Mancano ancora 8 ore all’anno nuovo, ma probabilmente faremmo il cenone qui … Alle 9 passiamo a prendere Carlos al Capitolio e arrivati a casa sua troviamo ad attenderci la mamma, fratelli, sorelle, cognati e nipoti a non finire (a cui si aggiungerà anche suo figlio Carlos Manuel II).

Si fanno 3 turni per mangiare, noi siamo ovviamente nel primo in qualità di ospiti.

Il menù è così composto: moros y cristiano, pesce marylin, tuberi, platano fritos, insalata y pomodori, birra bucanero e vino spagnolo.

L’atmosfera è davvero familiare, finiti i 3 turni ci si scatena nel ballo.

Una cognata di Carlos insegna a Stefania e Paola a roteare il bacino, mentre il fratello maggiore fa provare ad Enrico i bongo-bongo (non commentiamo entrambe le performances).

I bambini sono favolosi e ci assalgono affettuosamente.

La serata termina in giro per la città con brindisi di GUARAPO e bailando il REGATON… 01/01/2006 Domenica Sveglia ore 9, colazione, e poi partenza per la regione di PINAR DEL RIO.

Dopo esserci fermati a bere sulla strada un guarapo, finalmente giungiamo nella VALLE DI VINALES, che ci colpisce per la natura: Terra Rossa e distese di piantagioni di Tabacco.

La valle è caratterizzata dai MOGOTES – colline verticali ricoperte di verde.

Arriviamo dunque ai Murales della Preistoria (deludenti), ma dove beviamo una pinha colada stratosferica.

Decidiamo a questo punto di raggiungere CAYOS JUTIAS, che si rivela essere un paradiso terrestre, e dove, nonostante essere privi di costumi ed affini, ci buttiamo in un acqua cristallina in boxer, reggiseno e mutande.

La sabbia è bianca e rosa per la presenza di corallo, e la spiaggia è piena di conchiglie; oltre a noi e altre 3-4 persone (+ 1 gallo da combattimento al guinzaglio) ci sono dei granchietti con casa che girano per tutta la spiaggia.

Dopo un’ora ripartiamo alla volta dell’Avana, ma prima di arrivare all’Autopista ci fermiamo dal contadino Benito, che ci fa vedere come essiccare il Tabacco, come si fa un sigaro e ci regala 3 dei suoi sigari (64 anni, da 51 fuma 12 sigari al giorno: solo x metà e solo fatti da lui).

Il paesaggio è bellissimo, case in legno con veranda e sedie a dondolo stile “Via col vento”, cani buoi, biciclette, companeros a cavallo … sembra di essere tornati indietro nel tempo (in tutti i sensi).

Non senza qualche difficoltà riusciamo a trovare l’Autopista che è percorsa anche da pedoni, biciclette rigorosamente senza luci, cani, animali, galline, etc. Etc.. Decidiamo che non viaggeremo mai più di notte!!! Ore 22 finalmente dopo aver salutato Carlos arriviamo alla nostra Casa Particular e dopo aver chiuso la saracinesca (!!!) del box, troviamo ad attenderci Enrique che, fortuna nostra, ci ha preparato dei mega piatti di CAMARONES oltre a riso, patate e verdure.

Dopo un buon caffè preparato da Marisa, ci fumiamo un sigaro regalatoci da Benito.

A questo punto saliamo in camera esausti … 02/01/2006 Lunedì Dopo aver salutato Enrique e Marisa (li rivedremo il 13, camarones compresi) e abbandonato Carlos, partiamo alla volta di Cienfuegos. Impieghiamo circa 1 ora e mezza per uscire dall’Avana, compreso il pieno di benzina che ci è costato altri 10 minuti di sosta perché in 3 non riuscivano a far funzionare un registratore di cassa.

Finalmente, scortati dalla polizia (!!!), imbocchiamo l’Autopista A1 (l’unica che c’è): ci fermiamo per una breve sosta in un “autogril” molto carino e dopo circa due ore e mezza arriviamo a Cienfuegos, dove scopriamo che Ignacio non ha minimamente pensato a prenotarci la Casa Particular (o forse Enri non ha capito …).

Conosciamo comunque Nereyda, che con la solita calma cubana e anche molta gentilezza ci trova una sistemazione, che risulta carina e le persone molto ospitali.

Nel pomeriggio ci mettiamo in moto e raggiungiamo Punta Gorda dove sul terrazzo di un bellissimo palazzo-coloniale-barocco-moresco prendiamo un fantastico mojito, assistendo a un bellissimo tramonto sulla baia di Cienfuegos.

Giunge l’ora della cena, il posto prescelto seguendo le indicazioni della guida è a pochi metri dal parcheggio della macchina, anche se in realtà la spostiamo per parcheggiarla in quanto già “borracchadi” su una aiuola.

La paella si rivela un disastro, mentre i camarones empanados sono molto buoni, li accompagniamo con un altro mojito per finire degnamente la serata.

Rientrando verso casa passiamo dalla piazza centrale dove rischiamo l’arresto per aver parcheggiato davanti al Palazzo del Governatore.

03/01/2006 Martedì Dopo la colazione con succhi davvero speciali di naranja e uayaua, partiamo verso il centro città dove visitiamo la piazza centrale con il suo bellissimo teatro.

Riusciamo anche a fare acquisti nel negozio dell’artigianato ed Enri si reca in banca a cambiare i soldi; ci resterà circa mezzora mentre Paola e Ste passeggiano per la via pedonale dove rimangono estasiate davanti al Salon de Beleza. La Ste compra ad Enri un bellissimo libro usato (molto usato e molto vissuto) sulla storia di Cuba.

Intorno alle 12 partiamo per le cascate El Nicho, ma arrivati ad un distributore incontriamo Yasmina e Sergiey che ci offrono ospitalità per quando arriveremo a Trinidad e ci consigliano di evitare queste cascate e visitare invece quelle del parco TOPES DE COLANTES che si potranno girare anche a cavallo.

Cambiamo quindi programma e ci dirigiamo verso la spiaggia RANCHO LUNA che si rivela molto carina e rilassante: anche qui non manca il mojito (muy caro).

Torniamo nella nostra casetta dove ci aspetta il pescado grillado, ma prima ci gustiamo un mezzo sigaro sul dondolo.

04/01/2006 Mercoledì Partenza da Cienfuegos alla volta di Trinidad con due ospiti a bordo (Manuel e Carmen), che vanno a Trinidad per lavoro e oggi non ci sono mezzi di collegamento.

Il viaggio, anche se un po’ stipati, si rivela molto piacevole. Carmen regala gli orecchini fatti da lei alle ragazze (scopriamo che il loro lavoro è artigianato cubano), mentre Manuel ci fa da cicerone per tutta la strada (x 12 anni ha fatto avanti indietro tutti i giorni).

Arriviamo dopo circa un’ora a Trinidad dove ci sono ad attenderci Sergiey e Yasmina che ci accompagnano nella nostra Casa Particular in centro, che troviamo molto accogliente (stanze grandi e giardinetto con amache e dondoli).

Dopo aver conosciuto i proprietari ed esserci accordati per la cena della sera partiamo per la volta di PLAYA ANCON.

Bellissima giornata di mare (spiaggia molto bella e non c’è praticamente nessuno).

Al tramonto ci dirigiamo verso casa, ma prima ci fermiamo al Caribe Grill posto davvero incantevole e ci beviamo mojito e cerveza.

Nella strada verso casa diamo un passaggio a mamma e figlia, molto simpatiche e cordiali, oltre all’indirizzo la figlia ci lascia la mail promettendo che al rientro a scuola ci scriverà!!! Casa – doccia – mangiato – sigaro – letto.

05/01/2006 Giovedì Ci alziamo la mattina alle 8.30 perché alle 9.30 ci attendono i Caballos prenotati ieri per la visita alla cascate (Sierra di Escambray).

Il tragitto a cavallo è davvero molto bello, anche se in alcuni tratti il sentiero fa davvero paura.

Finalmente raggiungiamo la valle, è uno spettacolo mozzafiato di distese di campi di canna da zucchero, vegetazione lussureggiante, case di contadini con animali di tutti i tipi.

Attraversiamo anche delle rotaie dove ogni giorno passa un treno a vapore; qui il tempo si è davvero fermato!!! Raggiungiamo la cascata dove a causa della scarsità di pioggia (non piove da più di 2 mesi) risulta non molto appariscente, ma lo spettacolo è la piccola laguna nella roccia dove ci immergiamo in un bagno davvero indimenticabile! Dopo un paio d’ore di sosta e dopo aver chiacchierato con alcuni nostri connazionali, ripartiamo.

Al ritorno ci accompagna un sole cocente, riusciamo però a vedere il passaggio del treno a vapore con relativo sbuffo (STUPENDO!). Ci fermiamo a bere una cerveza in una piccola e modestissima fattoria dove incontriamo due companeros a cui offriamo una birra (loro ci fanno poi assaggiare un ottimo formaggio di mucca). Dopo aver dato da mangiare i nostri biscotti dolci e salati a tutti gli animali della fattoria, recuperiamo i nostri cavalli e a suon di incitamenti della nostra guida (CABALLOOO – MARIPOSA – AGUIERA) arriviamo alle 16.00 a Trinidad, pensavamo (!!!) vicino a casa … In realtà a casa ci arriviamo più di mezzora dopo, girando per tutta Trinidad e chiedendo informazioni ad almeno tre persone!! Siamo sfatti ma abbiamo voglia di un bel bagno in mare, quindi entriamo in casa, prendiamo ciabatte ed asciugamani e subito ri-usciamo per Playa Ancon. Arrivati sulla spiaggia, un po’ delusi dal sole che se ne sta andando, il venticello tutt’altro che caldo, buttiamo gli asciugamani sulla sabbia, SVENIAMO letteralmente sugli stessi e ci “riprendiamo” dopo circa mezzora quando decidiamo di rientrare a casa.

Siamo veramente stanchissimi e decidiamo di mangiare a casa una cena leggera (arroz bianco – insalata – cheso e jambon).

E’ stata sicuramente una delle giornate più stancanti ma forse più affascinanti.

P.S. Ci siamo dimenticati … Nel tragitto di andata la nostra guida ci ha fatto assaggiare la canna da zucchero, usando il coltello MULTI – MULTI – MULTI USO di Enri … 06/01/2006 Venerdì Sveglia ore 8.30 … colazione discreta si parte per la visita di TRINIDAD CITY.

Troviamo subito un mercatino dove facciamo i primi acquisti che a fine giornata saranno numerosi (tovaglie, cappelli, borsette, collane, camicie, braccialetti, etc. Etc.).

Visitiamo quindi il Museo Romantico anticamente abitato dalla famiglia BRUNET, dove rimaniamo affascinati dalle stanze, dai mobili, dalle ceramiche, dalle lenzuola e da tutto quello che ci circonda (cucina e stanza da letto favolose, Paola e Stefania si dilettano con le padelle).

Dopo aver girato ancora un po’ per i mercatini, ci ricordiamo della famosa bevanda di Trinidad, la CANCHANCHARA: bevanda composta da Miel – Limon – Agua Ardiente – Agua – Hielo (Grego aveva ragione, ma ora come al solito siamo Borrachade).

Continuiamo a girare per la città tra viuzze, case colorate, mercatini, sempre accompagnati dalla musica.

Torniamo a casa per la doccia e la cena e ci prepariamo per l’USCITONA serale, nel senso che arriviamo alla Casa della Musica alle 21 e alle 22 torniamo a casa per la gioia di Enri!!! 07/01/2006 Sabato Ore 10.00 si parte per MORON.

Passiamo per MAZAN-IZNAGA dove vediamo dall’esterno la casa coloniale e la Torre di Pisa Cubana e proseguiamo attraverso distese di canna da zucchero per passare poi ai bananeti e aranceti. Attraversiamo SANCTI SPIRITUS e CIEGO DE AVILA e poco fuori la città veniamo circondati da una mandria di mucche e caballeros … ci sentiamo protagonisti del film “Scappo dalla città …”.

Finalmente verso le 13 arriviamo a Moron dove troviamo, con “l’aiuto” di ragazzi del loco, la Casa Particular di GINA, che si rivela veramente simpatica, per cui siamo molto contenti di averla trovata e le confermiamo che ci fermeremo per 3 giorni.

Dopo un breve riposino decidiamo di prendere la macchina e visitare la Laguna del Leche, paesaggio suggestivo e rilassante; ci fermiamo a bere una birretta in un piccolo chiosco dove prendiamo del pesce fritto del quale il “barista” ci svela la ricetta (empanadura).

Tornati a Moron lasciamo la macchina (in un vero parcheggio) e giriamo un pò a piedi per la città: rimaniamo affascinati dalla Sala de Barberia dove il barbiere, che stava uscendo con la bicicletta, ci permette di entrare e fare delle foto.

Arriviamo poi fino alla Stazione (la città è tagliata in due dalla ferrovia e i treni devono aspettare il passaggio di carrozze, biciclette e passanti), dove notiamo che gli orari dei Treni sono scritti a mano con il gesso su una lavagna e la biglietteria è originale degli anni ’50.

Torniamo dunque a casa scortati da due ragazzi del luogo che hanno semplicemente voglia di fare una chiacchierata.

GINA ci ha preparato una buonissima cena e oltre a ballare, ci ha allietato con molte storie (tra cui quella bellissima della sua vita) e ha suonato il piano e cantato per noi.

Essendo ormai le 10 della sera (e dunque molto tardi) e dopo aver letto le dediche dei turisti passati dalla casa di Gina e aver visto le foto, Enrico, sfinito, decide che si va a dormire imponendo di non uscire!!!!!!!!! Chissà perché ma Ste e Paola non si ribellano … 08/01/2006 Domenica Sveglia ore 9 e rimaniamo estasiati dalla fantastica colazione di Gina (caffè, latte, pane, burro, marmellata, frutta, succo d’ananas, prosciutto e formaggio).

La giornata sembra bella, dunque decidiamo di partire per PLAYA PILAR a CAYO GUILLERMO. Dopo circa un’ora di viaggio e dopo aver attraversato la lingua di terra che collega Moron a CAYO COCO, arriviamo finalmente a Playa Pilar che si rivela meravigliosa, ma purtroppo il tempo si è un po’ guastato e c’è talmente tanto vento che non si riesce neanche a stare fermi per più di due minuti, un vero peccato perché la sabbia sembra borotalco e l’acqua è cristallina. Confidiamo di riuscire a tornare sulla spiaggia preferita da Hemingway (Pilar era il nome della sua barca) magari domani.

Proviamo allora a tornare verso Cayo Coco a PLAYA FLAMENGO, anch’essa davvero bella anche se coperta di alghe, ma purtroppo le nuvole e il vento sembrano seguirci.

Arriviamo allora a PLAYA PROHIBIDA dove finalmente il tempo sembra migliorare e riusciamo a stendere gli asciugamani a fianco del chiringuito della spiaggia e possiamo goderci un po’ di sole.

Tra una dormita e un po’ di lettura, verso le 4 decidiamo di meritarci una birra e verso le 5, un po’ cotti dal sole e dal vento, ci dirigiamo verso casa.

Proviamo anche a telefonare a Villas Las Brujas, ma purtroppo non hanno posto per i prossimi giorni, ma Enrico, dopo aver fatto una bella doccia fredda, prende in mano la situazione e riesce a chiamare, nonostante il buio, Villa Virginia a CAIBARIEN, dove prenota per i prossimi giorni.

Terminiamo la serata con la cena e chiacchierando con Gina, che ci racconta altre piacevoli vicende della sua vita e finiamo per cantare “Generale” versione Vasco Rossi!!! Sembrava finita la serata, ma in realtà ci spostiamo nel reparto “discoteca” dove concludiamo la serata con pinhacolada – musica ed impariamo a giocare a CUBILETTE…

09/01/2006 Lunedì Con buoni propositi questa mattina mettiamo la sveglia molto presto per poterci godere la giornata al mare.

In realtà Playa Pilar, raggiunta dopo un’ora di macchina, anche oggi è molto ventosa e le nuvole non ci abbandonano.

Risaliamo dunque in macchina decisi ad inseguire il sole in un nuovo Cayo chiamato ROMANO: dopo pochi Km troviamo una fune che ci sbarra la strada, pensiamo di dover tornare indietro ma un militare sbucato da quelle che sembrano rovine ci apre il lucchetto e ci fa passare. Proseguiamo per una strada sempre più stretta fino a che arriviamo alla punta dell’isola dove incrociamo un bellissimo Faro al quale però non si può accedere. Proseguiamo lungo la costa ed arriviamo in una spiaggia bella e selvaggia, ma anch’essa molto ventosa.

Silenziosi e un po’ “depressi” risaliamo in macchina e optiamo per la “solita” Playa Prohibida, dove arriviamo ormai all’una, ma dove passiamo un bel pomeriggio di sole al riparo dal vento in compagnia di un gatto goloso e di un cucciolo di cane.

Verso le 18 stremati rientriamo verso casa dopo aver fatto benzina e rifornimenti alimentari (acqua, birra e gallette salate).

La cena di Gina come al solito è molto buona…

10-11-12/01/2006 Martedì – Mercoledì – Giovedì Partiamo martedì mattina, dopo aver fatto le foto di rito con Gina e il figlio Carlos, alla volta di CAIBARIEN, la nostra base per i CAYOS S.MARIA e LAS BRUJAS.

Verso le 11 arriviamo al villaggio di pescatori dove, nella piazza centrale, troviamo una Tour Eiffel in miniatura.

Per la prima volta troviamo la nostra Casa Particular (VILLA VIRGINIA) senza alcuna difficoltà e capiamo subito che il posto è molto carino.

Lasciati i bagagli nella stanza, il marito di Donna Virginia ci disegna una piantina con le spiagge dei Cayos, dandoci dei suggerimenti che si riveleranno molto utili.

Partiamo così alla volta di Las Brujas dove in una bella spiaggia trascorriamo un discreto ma ventoso pomeriggio.

Per la cena abbiamo granchi, le seguenti ci cucineranno aragosta e pescado.

Durante la cena chiacchieriamo con 3 “pavesini”. Ci raccontiamo dei rispettivi viaggi davanti ad una bottiglia di RUM (loro sono più borrachadi di noi).

Il giorno seguente, dopo una abbondante e varia colazione, ci rechiamo verso la spiaggia PLAYA BLANCA a Cayo S. Maria, che è davvero bellissima, ma il tempo ci concede davvero pochi momenti di sole. Verso le 16 decidiamo allora di andare a visitare SANTA CLARA, la città adottiva del CHE, dove non c’è molto da vedere se non il treno fatto deragliare dal CHE durante la rivoluzione, la piazza centrale (dove beviamo una biretta – Enri bucanero e Paola/Ste Cristal – in un localino davvero carino frequentato praticamente solo da cubani ma anche da molte mosche, la guida aveva ragione!!!) e la Plaza de la Revolucion.

Per uscire dalla città, dopo che la macchina c’era stata controllata a vista da un simpatico abitante del posto, veniamo “scortati” dal BARTALI cubano; per rientrare a casa, visto che era già buio, dobbiamo schivare biciclette e carretti ovviamente senza luci.

Giovedì mattina, infine, passiamo la giornata ad inseguire il sole a LAS BRUJAS, e stavolta in parte l’azzecchiamo.

Verso le cinque, dopo aver visto delle bellissime stelle marine che Enrico ha catturato per noi dopo una lunga lotta subacquea (nel senso che erano sulla riva), ci dirigiamo a REMEDIOS per fare un giro nella piazza, visitare il barbiere ($0.80 la pelada) e bere la nostra cerveza in mezzo alle solite mosche.

Enrico (faccio tutto io …) ha confermato i voli (forse) e chiamato il suo TOCAIO dell’Avana per confermare l’ultima notte cubana così come gli ultimi camarones sempre cubani.

Tornati nella nostra Casa Particular “Donna Virginia” (ricordiamo nome della proprietaria), prepariamo “sigh” i bagagli per la partenza del mattino dopo.

Come al solito facciamo una buonissima cena e dopo ci rilassiamo su dondoli ed amache, qui conosciamo due nuovi ospiti della casa, una coppia siciliana molto simpatica che ci racconta la loro avventura sulle strade di Cuba (anche loro sono quasi alla fine della vacanza … che è durata più di un mese !!! beati loro …).

Stravolte Ste e Paola si dirigono verso il letto, Enrico fa ancora due chiacchiere (forse di più) e rischia di rimanere chiuso fuori … 13/01/06 Venerdì La mattina, dopo la solita abbondante colazione ed aver salutato e scambiato i numeri di cellulare con i nostri nuovi amici siciliani, salutiamo i padroni di casa (Donna Virginia è rientrata dal lavoro apposta per salutarci) e partiamo direzione HAVANA.

Ci fermiamo sull’Autopista per sgranchirci le gambe e compriamo qualche ricordino e tre braccialettini uguali per noi (Ste e Paola: azzurri – Enri: rosa).

Continuiamo direzione Avana e finalmente, dopo aver schivato venditori di formaggio ed altro che si lanciavano in mezzo all’Autopista, arriviamo diretti a casa del TOCAIO di Enri senza sbagliare mai strada (miracolo!!!).

Riabbracciamo Enrique, Marisa, Elena (mamma Enrique) e Toni, ci posizioniamo nelle stanze ed andiamo a riconsegnare la macchina.

Facciamo un giretto nel centro dell’Avana vecchia, torniamo a bere una birretta nel posto del primo giorno, nella Piazza Vecchia beviamo una pinhacolada e poi ci dirigiamo alla Casa del Rum dove acquistiamo il “LEGENDARIO”.

Torniamo a casa, riposino e poi i CAMARONES DI ENRIQUE che a sorpresa ci fa cenare a base di MOJITO… La sera chiamiamo Carlos Manuel per fare un’ultimo giretto serale per le strade dell’Avana vecchia. Molto suggestivo … soprattutto la Piazza della Cattedrale illuminata … Per ultimo ci fermiamo al ZARAGOZANA per un DAIQUIRI da favola … e poi a nanna … 14/01/2006 Sabato La mattina ci alziamo ed andiamo a visitare il Museo di Arte Cubana (bello).

Terminata la visita andiamo a mangiare un boccone in un posto molto carino dove mangiamo una buona Paella.

Ci dirigiamo poi al mercatino per gli ultimi acquisti, poi torniamo verso la nostra casa dove ci attende il taxi che ci ha prenotato Toni per portarci all’Aereoporto.

Ultima puntata con fotografia sul MALECON … TAXI – AEREOPORTO – VOLO ITALIA Arrivo a Milano il pomeriggio del 15/01/2006 (dopo aver cambiato a Madrid).

Ritirato macchina parcheggio.

Arrivo per cena a Genova.

FINE VACANZA SIGH! SIGH! SIGH! Enri Ste Paola ALLA PROSSIMA …

Indirizzi delle Case Particular che consigliamo vivamente: HAVANA CENTRO Elena Lafuente Lopez (mamma di Enrique, chiedete di lui capisce e parla abbastanza bene l’italiano) Calle Consulado 15 e/ Carcel y Genios Telefono (53-7) 8617724 tonyconelen@yahoo.Es MORON Gina Margarita Sierra Callejas 89 e/ Martì y Castello Telefono (53-5) 3798 CAIBARIEN (Cayo Santa Maria e Cayo Las Brujas) Villa Virginia Ciudad Pesquera 73 Telefono (53-42) 363303 www.Virginiaspension.Com info: enrico.Zeraschi@unige.It



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