Cuba per la seconda

La prima volta che ho visto Cuba era il 1998 e mi sono innamorata subito. Ho soggiornato a Varadero, ma ho visitato l'Avana, Santa Clara, Cienfuegos, Trinidad e altri paesini ancora. Ho girovagato in automobile per strade disastrade e sconnesse senza segnaletica, capitando talvolta quasi all'interno di qualche casa. Ho conosciuto persone molto...
Scritto da: Loredana Mrak
cuba per la seconda
Partenza il: 07/07/2003
Ritorno il: 14/07/2003
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 3500 €
La prima volta che ho visto Cuba era il 1998 e mi sono innamorata subito.

Ho soggiornato a Varadero, ma ho visitato l’Avana, Santa Clara, Cienfuegos, Trinidad e altri paesini ancora.

Ho girovagato in automobile per strade disastrade e sconnesse senza segnaletica, capitando talvolta quasi all’interno di qualche casa.

Ho conosciuto persone molto cordiali e sempre sorridenti.

Mi sono ripromessa di tornare e così è stato.

Il 7 luglio di quest’anno sono ripartita per Cuba, ma con destinazione Holguin – Las Tunas.

Questa volta volevo vedere la zona sud-orientale.

Ho soggiornato a Punta Covarrubias, in un villaggio della Comitours.

Il villaggio è praticamente isolato dal resto del mondo, il paese più vicino, Puerto Padre, dista 40 Km.

La baia è incantevole, è il luogo ideale per rilassarsi e stare a contatto con la natura. Si può nuotare con piccoli barracuda senza accorgersi e camminare sulla spiaggia seguiti da gamberi giganti.

Il noleggio di automobili è scarso, per cui per un’escursione ci si deve appoggiarsi all’agenzia del villaggio.

Ho approfittato di questa opportunità per recarmi a Santiago di Cuba, poichè non avevo altra scelta. Ho constatato che effettivamente la città più a sud di Cuba è veramente anche la più calda dell’isola e la percentuale di umidità è altissima, ma per molti aspetti particolare, specialmente per i creoli, molto scuri di pelle.

A Puerto Padre ho avuto la possibilità di assitere alle esercitazioni militari e sembrava quasi di trovarsi in un paese in guerra.

Con mio stupore ho notato che gli abitanti assistevano interessati quanto la proiezione di un film, nonostante le strade sbarrate e militari un po’ dapertutto, Ricorderò con immenso piacere le mangiate di aragosta sulla spiaggia, insieme ai “campesidos” che cucinavano per pochi dollari o per barattare qualche sigaro o rum o monili di corallo nero.

Ricorderò con dispiacere e tristezza le richieste di indumenti da parte della gente dei villaggi e in modo particolare il giorno in cui sono tornata in albergo con il solo costume da bagno per aver regalato i pantaloni.

Cuba resterà sempre l’isola del sole, del calore della sua gente, della musica e della serenità. E’ impossibile non tornare felici da Cuba. Fa bene alla salute e ringiovanisce la mente.

Gente andate a Cuba! ma non per il sesso a pochi soldi, come fanno tanti maschi e arrecanosolo danno alla gente del posto.

Concludo con buon viaggio a Cuba.



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