Cuba, nel cuore e nell’anima
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Io e Marco siamo partiti il giorno 23/05 alle 10.20 da Milano Malpensa con scalo a Madrid. Purtroppo il volo da Madrid a La Havana è partito con ben 6 ore di ritardo causa problemi all’aereo, siamo quindi atterrati all’Havana alle 2.30 di notte (Air Europa € 600 a testa)
Siamo arrivati all’Havana Vieja nella casa particular prenotata via internet con un taxi dall’areoporto che ci ha chiesto 30 CUC e per fortuna la padrona ci ha aperto assonnata, ci ha mostrato la nostra stanza e ci siamo infilati a letto ( scopriremo poi che la tariffa standard da e per l’areoporto è di 25 CUC).
24/05
La mattina abbiamo fatto colazione nella casa ed è stata grandiosa: tè, caffè, frutta a volontà, uova, pane e chi più ne ha più ne metta!
Ci siamo subito armati di macchine fotografiche e abbiamo girato a piedi tutta l’Havana Vieja che è davvero stupenda. Abbiamo incontrato due ragazzi George e Tania con cui abbiamo parlato di Cuba, dell’Italia e di tante altre cose e che ci hanno accompagnato e fatto da ciceroni in cambio dell’acquisto di una scatola di sigari da una signora di loro conoscenza. Ci siamo spinti fino al Capitolio e al Barrio Chino e abbiamo poi bighellonato per le stradine dell’Havana Centro sotto un sole cocente.
Abbiamo prenotato anche un autobus della Viazul per Vinales in un’agenzia di viaggi in Plaza San Francisco ( tutti i prezzi si possono trovare direttamente sul sito www.viazul.com) e cambiato gli euro in CUC in un cambio proprio di fronte.
Nel pomeriggio ci siamo spinti fino al Paseo del Prado, Plaza de la Revolucion e Vedado.
La sera abbiamo mangiato nella casa particular gamberoni con riso, zuppa di fagioli neri ( sempre presente ) e verdura e frutta a volontà, il tutto per circa 10 CUC a testa.
Dopo cena abbiamo scoperto che la casa in cui alloggiavamo non era quella prenotata dall’Italia, ma quella adiacente perchè il proprietario non aveva disponibilità per entrambi le notti per cui andiamo a parlare con lui per la prenotazione delle ultime notti all’Havana a casa sua e ci facciamo prenotare direttamente da lui anche le nostre prossime sistemazioni a Vinales e Trinidad presso dei parenti e amici consigliati.
Mojito,cuba libre e sigaro in salotto e via a dormire, non abbiamo ancora smaltito il fuso orario e la mattina successiva ci aspetta un viaggio in autobus di 4 ore e mezza.
25/05
Ci facciamo chiamare un taxi dalla padrona di casa che ci porterà alla stazione degli autobus Viazul. Il viaggio è confortevole con aria condizionata e paesaggi mozzafiato, le fermate sono molte e arriviamo a Vinales verso le 13.30. Appena scesi ad aspettarci c’è il nostro padrone di casa Daniel della casa particular Carmen y Daniel, ci fa strada verso la casa. Un paesino di campagna con casette coloratissime e sullo sfondo la natura verdeggiante con i suoi mogotes, davvero emozionante.
Una pina colada di benvenuto ci attende ma chiediamo a Daniel se può prepararci qualcosina di leggero visto che non abbiamo pranzato: ovviamente sul tavolo c’è di tutto e di più, un banchetto degno di un matrimonio. Ripieni ci rilassiamo nella veranda e più tardi decidiamo di andare all’agenzia del paese per prenotare l’escursione a Cayo Jutias per il giorno successivo e l’autobus per la prossima tappa ma, in entrambi i casi, l’impiegata ci consiglia un taxi colectivo da dividere con altre persone: la spesa è la stessa ma le ore di viaggio sono decisamente meno.
Ci incamminiamo verso i mogotes, la natura è fantastica, un paesaggio da togliere il fiato; veniamo fermati da una contadina che ci invita in casa sua in mezzo alle piantagioni di tabacco e caffè dove vedremo come si fanno i sigari e ne compreremo alcuni.
Proseguiamo la nostra passeggiata e arriviamo in una fattoria piena di animali e piante, ci fermiamo a chiacchierare un pò con il contadino sorseggiando un mojito poi continuiamo il nostro cammino. Il paesaggio non è descrivibile a parole. Le zanzare non perdonano per cui decidiamo di rientrare verso casa per un aperitivo sul terrazzo al tramonto e una cena fenomenale: la più buona di tutta la vacanza.
La sera decidiamo di fare un giro nella cittadina fino alla casa della musica, ci sono molte persone in giro che parlano, ballano e bevono, la tranquillità e serenità che si respirano qui ci sono entrate come musica nel cuore.
26/05
Dopo un’abbondante colazione con un caffè buonissimo a km 0 il taxi viene a prelevarci per andare a Cayo Jutias, siamo in macchina con due ragazzi tedeschi con cui ci scambiamo impressioni e informazioni per tutta l’ora di viaggio.
Arrivati alla spiaggia davanti ai nostri occhi si apre uno scenario fantastico: una tipica spiaggia caraibica deserta, sabbia bianchissima e acqua cristallina e caldissima. Ci sistemiamo sotto l’ombrellone con 2 lettini al costo di 4 CUC per tutta la giornata e non appena la spiaggia comincia a popolarsi andiamo a fare una lunga passeggiata in mezzo alle mangrovie. Pranziamo nell’unica struttura turistica presente sull’isola con musica dal vivo e balli caraibici. Per le 16 il taxi torna a prenderci e torniamo a casa.
La sera altra cena abbondante con aragosta e poi una lunga chiacchierata con il padrone di casa fino all’ora di andare a dormire.
27/05
Oggi abbiamo il trasferimento più lungo che ci porterà fino a Trinidad. Siamo in un pulmino con altri 4 turisti e in circa 8 ore arriviamo a destinazione sotto un forte temporale. Arriviamo alla casa particular Rent Room Lidia Calzada che ci mostra la stanza, ci cambiamo e andiamo a fare un giretto per la città. La prima impressione, complice forse il cielo grigio, la pioggia e il lungo viaggio, non è stata delle migliori e un po’ tristi rientriamo per la cena. Ci sediamo sulla nostra veranda e veniamo rimpinzati come al solito con riso bianco, zuppa di fagioli, aragosta, verdura, frutta e dolce. La sera stanchi morti andiamo a dormire presto.
28/05
Questa mattina apriamo gli occhi verso le 7 con la musica cubana che si sente in ogni via in questa città, facciamo un’abbondante colazione e ci mettiamo in marcia alla scoperta di questa città. Il sole splende alto nel cielo e tutti i dubbi e le impressioni negative del giorno precedente vengono spazzate via in un attimo: la città è piena di colori, di persone e di sorrisi. Giriamo senza meta, fotografiamo e sognamo ad occhi aperti.
Nel pomeriggio chiediamo a Julio, il proprietario della nostra casa di trovarci un taxi per raggiungere il parco naturale El Cubano ma ci propone di accompagnarci con la sua Chevrolet del 54. Dopo un tragitto un po’ pieno di buche ma orgogliosi di essere seduti in braccio a questa antica bellezza arriviamo al parco. Paghiamo l’entrata e ci dirigiamo in mezzo alla natura verso la cascata naturale alla fine del percorso di 2 km, è tutto meraviglioso e non vediamo l’ora di raggiungere la cascata per tuffarci ma, ahimè, il cielo comincia a minacciare pioggia e un temporale in mezzo alla foresta non è il massimo, percui facciamo qualche foto alla cascata e torniamo subito verso l’entrata.
Il nostro accompagnatore è lì ad aspettarci con una dolcissima sorpresa: nell’attesa ha raccolto per noi dei mango che ovviamente non hanno nulla a che vedere con quelli che possiamo trovare in Italia e ci invita a sbucciarli e mangiarli, il tutto solo con i denti. Tutti impiastricciati ma contenti torniamo così verso casa.
Una doccia, aperitivo sulla terrazza dove ci godiamo un magnifico tramonto e un’altra cena che non ci lascerà neanche le energie per muoverci, ma stasera dobbiamo assoultamente fare un giro alla casa della musica dove suonano dei gruppi locali di son, perciò ci avviamo e con 1 CUC per l’ingresso ci sediamo e ci godiamo questa bellissima atmosfera.
29/05
Oggi il proprietario di casa ci porterà con la sua auto alla spiaggia Ancon, arriviamo come al solito prima di tutti, prendiamo ombrellone e sdraio e ci rilassiamo con la brezza mattutina. Questa spiaggia è molto bella ma non ha niente a che vedere con una spiaggia caraibica, potremmo trovarne una uguale anche a casa nostra. Dopo un pò di relax e qualche bagno, verso le 13 torniamo a casa.
Nel pomeriggio vorremmo fare altre escursioni ma purtroppo il tempo è troppo poco e il caldo è veramente tanto quindi decidiamo di restare a casa a rilassarci sulla nostra veranda.
30/05
Oggi partiremo con il nostro taxi colectivo insieme ad altre 4 persone verso la Havana e arriviamo alla casa particular Aurora. Siamo affamati ma purtroppo in questa casa non c’è la possibilità di pranzare e cenare percui ci consigliano uno snack bar lì vicino dove i prezzi sono bassi e si mangia bene. La spesa è davvero irrisoria e finalmente le porzioni sono adatte ai nostri stomaci. Facciamo un giro e visitiamo il Mercado de Artesanía al coperto dove compriamo un pò di souvenir da portare a casa. La sera cena nel solito snack bar e poi una bella passeggiata sul Malecon dove incontriamo molti ragazzi, coppiette e gruppi di persone che si godono l’arietta fresca e chiacchierano tra di loro.
31/05
Il proprietario di casa ci prepara la colazione, a dire il vero un po’ scarna rispetto a tutte le altre, e ci consiglia un autobus aperto per vedere il resto della città che ancora non siamo riusciti a visitare al costo di 5 CUC. Saliamo sull’autobus muniti delle nostre fide macchine fotografiche e guardiamo tutto cercando di imprimere nella memoria e nel cuore tutto quello che l’Havana ha da offrire, dopo ben 3 ore di tour torniamo a casa ustionati, soddisfatti e stanchi morti.
Nel pomeriggio una piccola siesta e una volta rinfrescati chiamiamo un taxi che ci porti fino alla Fortaleza de San Carlos de la Cabaña dove ogni giorno alle 21 in punto sparano con un cannone. La fortezza è grande e molto bella e si può ammirare tutta la Havana con un tramonto scenografico. Non appena rientriamo all’Havana Vieja ci dirigiamo in un locale con birra artigianale per brindare alla nostra bellissima vacanza e all’ultima serata qui.
01/06
Stamattina finalmente riusciremo a visitare il museo del rum Havana Club che si trova vicino alla nostra casa e poi nel pomeriggio cominciamo a fare i bagagli per la partenza.
Alle 4 viene a prenderci un taxi con molto anticipo per paura che il solito temporale pomeridiano allaghi le strade e non ci permetta di arrivare all’areoporto. Alle 21 finalmente il nostro aereo decolla e salutiamo questo paese in cui abbiamo lasciato un pezzettino di cuore e che ci ha fatto vedere tanti lati della stessa medaglia ma che comunque vorremmo che fosse il nostro.
Questo paese è stupendo non soltanto per la natura, i paesaggi e le città, lo è soprattutto per la gente. Persone che hanno poco e persone che hanno qualcosa in più che convivono pacificamente, che si aiutano, che collaborano e che imparano ad arrangiarsi. Che non si danno mai per vinte. Gente che ama il proprio paese, ne è molto orgogliosa e che, pur vivendo in un regime e sotto embargo, cambierebbe davvero poco della propria vita, chiederebbe sicuramente più libertà di viaggiare e di acquistare e possedere beni, ma fondamentalmente è consapevole che un altro posto come Cuba nel mondo non esiste e che se la politica dovesse aprirsi, allora perderebbe la propria unicità. Un paese dove realmente tutti si sentono uguali, dove non c’è criminalità e non c’è mafia perchè le persone stesse non vogliono che queste cose turbino la loro quotidianità. Questo è quello che abbiamo appreso noi parlando con tanti cubani, quindi il mio consiglio è: visitatela ora, probabilmente un giorno potrebbe non essere più così.