Cuba,indimenticabile
Ciao a tutti siamo Sergio&Rosi e vorremmo descrivere il nostro viaggio a Cuba nella speranza di essere d’aiuto per altri viaggiatori.
Prima di tutto la parte logistica. Il viaggio e’ stato organizzato quasi interamente da noi.
Voli di andata e ritorno prenotati direttamente dal sito Air France ( voli di linea )al costo di 725 euro a persona.Abbiamo stipulato una assicurazione con Europassistance al costo di 148 euro la quale garantiva una copertura per 25000 euro per spese mediche e 750 euro per smarrimento bagaglio.
Abbiamo alloggiato presso tre Case Particular,abitazioni di comuni cittadini che mettono a disposizione una camera per gli ospiti.Tutte le case sono state prenotate dall’Italia tramite internet consultando il sito internet www.Cubacasas.Net.Per i nostri spostamenti abbiamo utlizzato una macchina a noleggio,in questo caso ci siamo avvalsi della collaborazione dell’agenzia Lovelycuba di Milano.In agenzia abbiamo acquistato anche il visto d’entrata OBBLIGATORIO e indispensabile per entrare ed uscire da Cuba.25 CUC a persona devono essere accantonati per pagare la tassa aeroportuale prima di partire da Cuba.
Partenza da Milano Malpensa alle ore 10.30 di mercoledi’ 11-02-2009 in perfetto orario,scalo a Parigi CDG (aeroporto bellissimo).Ore 12.30 partenza destinazione Havana.Con 10 minuti di ritardo atterriamo alle 17.45 ora cubana.La stanchezza si fa sentire le ore di viaggio non sono poche, siamo comunque euforici sapendo che siamo arrivati ai caraibi.Le operazione d’ingresso a Cuba sono abbastanza lunghe ma lo sapevamo quindi accettiamo tutto con serenita’.Decidiamo di cambiare i nostri Euro con la moneta cubana per il turista il CUC direttamente in aeroporto. Scelta che si rivelata conveniente, non c’era una significativa differenza di cambio con gli sportelli bancari presenti in citta’. Ripreso nostro valigione ( 30KG ) prendiamo un taxi destinazione Casa Vicky Calle Barcelona Havana centro vicino al Capitolio.Sei rampe di scale e finalmente siamo in camera.
Con Vicky scambiamo solo poche parole per conoscersi e poi ci buttiamo sul lettone stanchissimi, rimandando ogni operazione al giorno dopo. Prima di crollare ci prendiamo solo pochi minuti per commentare lo stupore provato nel vedere una citta’ quasi completamente al buio soltanto pochissimi lampioni accesi .Siamo rimasti a l’Havana 3 giorni e 4 notti Il primo giorno e’ stato dedicato alla visita della citta’ affidandoci ad un Cocotaxi. Una scelta azzeccatissima! E’ una specie di Apecar ,Antonio il coducente, ci ha scarrozzati per l’Havana tutto il giorno, restando sempre a nostra completa disposizione.Ci ha fatto vedere posti che a piedi non avremmo mai raggiunto. La sera su nostra richiesta ci ha accompagnato in un locale tipico Cubano aspettando fuori che finissimo di cenare per poi riportarci alla nostra casa. Abbiamo dato ad Antonio 60 euro ma credeteci mai avevamo speso soldi tanto bene.E’ stata una giornata bellissima.
Anche per il meteo,tempo stupendo 27 gradi umidita’ quasi assente.Secondo giorno visita di alcuni musei ,a noi sono piaciuti tutti.Museo del Rum Havana Club,della Rivoluzione,del sigaro Partagas.Durante lo spostamento da un museo all’altro abbiamo fatto diverse soste nei vari locali dove puoi ascoltare musica cubana e bere i mitici Moito e Daikiri.I locali piu’ famosi a l’Havana si dice siano la Bodeguita Del Medio e Floridita,ce ne sono tanti altri ma per visitarli tutti servirebbero piu’ giorni.Partendo per Cuba, speravamo di vedere qualcuna di quelle macchine antiche americane anni 50,a l’Havana ce ne sono tantissime di tutti i tipi e colori,bellissime.Il terzo giorno e’ stato dedicato al mare.Tramite taxi raggiungiamo la spiaggia Playa dell’Este 25 KM da l’Havana e’la spiaggia degli Habaneri, ,sabbia bianca e fine ( non finissima ) mare azzurro e palme.Durante il giorno due cubani si sono arrampicati sulle delle palme altissime hanno staccato alcune noci di cocco quindi con un macete hanno praticato un piccolo foro inserito una cannuccia ed offerto a noi per dissetarci,abbiamo dato a loro 1 euro,per noi una cifra irrisoria,per loro tantissimo.Nel pomeriggio,raggiunto il punto giusto di cottura,sempre tramite taxi ( lo stesso del mattino ) siamo tornati all’Havana per il ritiro della macchina che ci avrebbe portato in giro per Cuba.Ultima sera,14 febbraio e’ San Valentino realizziamo un piccolo desiderio,passare la serata degli innamorati a l’Havana,ceniamo al Floridita e ci facciamo l’ultimo Daikiri,sappiamo che il giorno dopo si parte presto per una nuova destinazione ma e’ sabato sera e seppur al buio c’e tantissima gente per le strade e non si vorrebbe mai andare a letto.Havana con tutte le sue contraddizioni restera’ per sempre ben impressa nei nostri ricordi.
Domenica 15 destinazione Santa Clara la citta’ del “Che”.Raggiungere l’autopista e’ stata una vera impresa, a L’Havana come per l’intera Cuba le indicazioni stradali sono praticamente inesistenti, l’obiettivo si raggiunge chiedendo informazioni alla gente per strada peraltro sempre molto cordiale e disponibile.L’autopista e’uno spettacolo.Il primo mezzo che incontriamo e’ un carrettino ( uno dei mezzi di trasporto piu’ diffusi a Cuba )la gente seduta sopra ci saluta con tanta allegria.Lungo i 250 KM percorsi abbiamo incontrato di tutto,gente a piedi,in bici,in moto,in carrettino,trattori,poche macchine e camion ed anche una mandria di mucche. Distributori di benzina forse uno ma una infinita di cartelli inneggianti alla rivoluzione.I limiti di velocita’ devono essere rispettati una macchinina della polizia ( quasi tutte Lada russe )potrebbe comparire improvvisamente e dopo sono dolori.L’autopista o autostrada e’ gratuita, Dopo circa 3 ore raggiungiamo Santa Clara e subito visitiamo il mausoleo del Che,interessante e ben fatto.Visita della cittadina,tutto e’ concentrato attorno alla piazza principale,E’ domenica e c’e’ aria di festa.Mangiamo nel migliore ristorante ( a detta degli abitanti ) della citta’,cibo gustoso,indescrivibili i bagni.Nel complesso Santa Clara non ci ha entusiasmato.Prima di partire per Remedios visitiamo il treno che il Che assali’ determinando la vittoria della rivoluzione.Anche raggiungere Remedios,sempre a causa della mancanza di indicazioni non è stato facile La “casa particular” scelta e’ stata da Cuca e Molina.I propritari ci hanno accolto con grande cortesia e famigliarità ,ci siamo sentiti subito a nostro agio.Durante i tre giorni trascorsi da loro ci hanno trattato benissimo e non dimenticheremo mai le aragoste cucinate da Cuca, squisite ed al costo di soli 8 euro.Cuca ex insegnante ha allietato una intera sera raccontandoci della rivoluzione,degli uragani,della venerazione verso il Che,di Fidel ed anche dei disagi, principalmente economici, che deve affrontare il popolo cubano causa l’embargo americano.Remedios e’ un piccolo paesino ed anche in questo caso tutto ruota intorno alla piazza principale ed esiste un solo bar. I cubani hanno proprio il ballo e la salsa nel sangue.Di sera decine di ragazzini/e si riuniscono in piazza per imparare e ballare la salsa.Cayo Santa Maria e’ la localita’ scelta per trascorrere 2 giorni di mare.Si raggiunge in macchina percorrendo una sopraelevata che si estende per 50KM nell’oceano,un opera maestosa per l’isola di Cuba.Le spiaggie ed il mare sono bellissime,c’e’ pochissima gente ( cosa a noi gradita )e poi quando come ombrellone utilizzi una palma per noi e’ il massimo.Le stradine per raggiungere le spiaggie sono dissestate bisogna procedere molto lentamente se non si vuole distruggere la macchina. Dopo 3 giorni molto belli salutiamo affettuosamente Cuca e Molina e partiamo destinazione Cienfuegos.Soliti problemi di trasferimento ma poi ci si abitua e diventa quasi divertente giocare a chi indovina la giusta direzione.Il centro in particolare a noi e’ piaciuto,ci sono diversi palazzi in stile coloniale ben tenuti e sempre tanta gente per le vie.Purtroppo Cienfuegos ha un porto industriale e la vista sul mare non e’ delle migliori.Mangiamo in un ristorantino il piatto tipico composto dagli immancabili fagioli neri con riso bianco e carne di pollo o maiale.Nel pomeriggio partenza per Trinidad.Giunti in citta’ chiamiamo Bernardo il quale molto gentilmente ci raggiunge e ci accompagna presso la sua abitazione.Anche Bernardo ha fatto di tutto perche’ la nostra vacanza a Trinidad sia ricordata,gentilezza,riservatezza,ottima cucina e camera confortevole.Trinidad a noi e’ piaciuta molto ci sono tantissime case stile coloniale e le strade sono formate da ciottoli,ci sono inoltre tanti turisti essendo una delle localita’ piu’ famose di Cuba e patrimonio dell’Unesco.In ogni localita’ che abbiamo visitato c’e’ la casa della musica nel caso di Trinidad pero’ e’ un po’ particolare essendo posizionata in cima ad una scalinata con la pista da ballo posta a meta’delle scalinata.Tutte le sere ci siamo seduti sui gradini , consumato mojti ed ammirato turisti ma soprattutto cubani che ballavano la salsa.Il secondo giorno a Trinidad e’ stato dedicato al mare e piu’ precisamente a playa Ancon, Non c’e’ una spiaggia e non c’e’ un mare come a Cayo Santa Maria ma comunque e bello,purtroppo il paesaggio e’ rovinato da un mostruoso albergo costruito dai russi crediamo negli anni 70.Il terzo giorno per mezzo di un trenino a vapore antichissimo ( fine 1800 ) siamo andati nella valle degli Ingenios. Una volta c’erano tantissimi zuccherifici e immense piantagioni di canne da zucchero,fonte di ricchezza per l’intera isola.Visitata la famosa torre Inzaga alta 40 MT da dove il padrone controllava gli schiavi che lavoravano nei campi.Prima di tornare ci siamo gustati presso un baracchino vicino alla fermata del trenino una bevanda troooooppo buona chiamata guarapo.
Praticamente canna da zucchero spremuta al momento senza aggiunta di niente,una delizia.Sabato 22 ultimo giorno di sera un grosso aereo ci riportera’ a casa.Sveglia prestissimo salutiamo molto cordialmente Bernardo quindi partiamo destinazione Varadero.Tre ore di viaggio e giungiamo nella citta’ piu’ turistica dell’isola.Una striscia di terra lunga 18 KM con da una parte una spiaggia ed un mare molto bello.La sensazione pero’ e’ quella di non essere a Cuba,ci sono una infinita’ di mega residence e villaggi modernissimi tutto diverso da quanto visto precedentemente.Mangiamo in un localino in riva al mare con una bella vista,facciamo l’ultima passeggiata lungo il mare e poi mestamente e con un pochino di tristezza ci avviamo alla macchina,abbiamo ancora 180KM da percorrere per raggiungere l’aeroporto dell’Havana.Anche il viaggio di ritorno e’ stato perfetto,pur effettuando scalo a Parigi,siamo arrivati a Milano con 10 minuti di anticipo,incredibile!Tornati a casa per circa due settimane abbiamo avuto nostalgia di Cuba. Per noi e’ stata una bellissima vacanza e crediamo che sia una meta obbligatoria per chi come a noi piace viaggiare.
Sergio&Rosi.
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