Cuba in macchina, città e mare
Un posto in cui la gente, pur avendo davvero poco, ha una gioia di vivere coinvolgente, anzi travolgente. A Cuba il tempo si e’ fermato 60 anni fa e ‘problemi’ come ansia, depressione e stress sembrano non essere mai arrivati…
Abbiamo solo una settimana a disposizione, troppo poco per fare tutto il giro. Decidiamo cosi’ di concentrarci sul tour ‘classico’ Havana-Cienfuegos-Trinidad-Santa Clara riusciamo poi ad infilarci anche Remedios e una capatina a Cayo Santa Maria, un vero paradiso in terra.
Arriviamo all’havana con un volo charter prenotato su internet, dopo un atterraggio rocambolesco stile ‘aereo piu’ pazzo del mondo’. Gia’ all’aeroporto ci rendiamo conto dell’aria che si respira in questo incredibile paese: la solarità della gente, sorridente e rumorosa; il calore della musica, costantemente in sottofondo. Un ragazzo mi aiuta a tirare su la valigia dal nastro e mi chiede delle gomme da masticare, d’istinto gli dò tutto il pacchetto. Solo dopo qualche giorno ho capito quante sono le cose che mancano a Cuba…
Cerchiamo un taxi per raggiungere la casa particular nel Vedado, chiediamo al taxista quanto, ci risponde 20 Cuc e lo prendiamo. Fa caldissimo, la radio del taxi a tutto volume ci da’ il benvenuto. Arriviamo finalmente davanti a casa di Diana e Tony, una stupenda coppia di sessantenni che ci accoglie a braccia aperte! Diana parla un pò di italiano perche’ suo padre è stato ambasciatore di Cuba a Roma negli anni 70. Comincia a raccontarci del periodo in cui ha vissuto in Italia, ci sentiamo davvero a nostro agio. Anche Tony parla un po’ in italiano e ci da’ subito qualche dritta sui posti da vedere all’havana.
Due persone stupende! Anche la nostra camera, al piano superiore, e’ molto carina con bagno privato, frigobar e condizionatore (ovviamente anni 60, mai utilizzato). La stanza costa 30 cuc, li merita tutti! Ve la consigliamo: Diana y Tony, calle 21 n.1408 tra calle 26 e calle 28 tel. 0053 8 301104 email: dianapulido@informed.Sld.Cu Usciamo subito e facciamo un giro a piedi sul Malecon, il tramonto ci lascia senza parole! La sera mangiamo al Vedado una una palarade (ristorante in una casa privata) che si chiama Decameron consigliatoci da Tony. Il giorno dopo facciamo praticamente tutto il giro della città: prima havana vieja, poi il Centro e la plaza della revolution. Bellissima! L’indomani salutiamo con dispiacere Diana e Tony e partiamo in macchina (ci è costata 65cuc al giorno) verso Cienfuegos-Trinidad. Uscire dall’havana si rivela un’operazione tutt’altro che facile…Non esistono indicazioni stradali, neanche sull’autopista! Per fortuna le persone che incontriamo per strada sono cosi’ gentili e cordiali che ci aiutano a trovare la direzione! abbiamo capito dopo qualche giorno che non era una coincidenza fortunata bensi’ lo spirito di solidarietà dei cubani.
Cienfuegos e’ una cittadina molto carina e ben tenuta, ci fermiamo per qualche ora (bastano per visitare il centro) e poi ripartiamo per Trinidad. Durante il viaggio diamo un passaggio a una studentessa del Guatemala che ci spiega come funziona l’università a Cuba e ci chiede di quella italiana, che è organizzata molto peggio! e questo è sicuramente uno dei meriti del contradditorio regime castrista. A Trinidad aveva appena smesso di piovere e un’orda di ragazzi letteralmente ci assale per offrirci una stanza, un posto dove manigare, ecc.. Il primo impatto non è molto positivo, soprattutto le gente ci sembra un pò troppo ‘aggressiva’ con i turisti, cosa che non ci era ancora capitata. Poichè il centro è chiuso al traffico e proprio li’ si concentra la maggior parte delle ‘guide’ locali , non riusciamo a raggiungere la casa particular consigliataci da Diana (Alberto Duarte, calle Ernesto B.Munos n.75 tel 041 993721) Ne troviamo un’altra per caso: Mireya Calderon Zulueta, calle Anotonio Maceo n. 540 – tel.041 992230.
La stanza è in cima a una ripidissima scalinata ed è molto piccola, ha però il bagno in camera e Mireya è molto cordiale. Stremati dal viaggio decidiamo di prenderla, costa 25 cuc, forse negoziabili, ma noi non avevamo energie per farlo! La sera usciamo a cena in uno dei ristoranti del centro e dopo ci lasciamo travolgere dal ritmo della salsa della Casa De La Musica sulla plaza mayor. Dei divertentissimi vecchietti del posto mi invitano a ballare e io ovviamente dico di si! Ci siamo fatti un sacco di risate! Il giorno dopo finiamo il nostro giro della città e facciamo una capatina a Playa Ancon (ne vale la pena!), poi partiamo per Remedios con l’intezione di fermarci a Santa Clara. Scegliamo la strada che si inerpica per la Sierra Escambray e passa da Manicaragua. Il fondo stradale è in pessime condizioni, a un certo punto giriamo pensando di aver sbagliato e di aver imboccato una stradina di montagna. Per fortuna incrociamo una macchina con 2 turisti che avevano caricato un signore del posto e gentilmente ci dicono di seguirli: la strada era propsio quella! Gli incredibili panorami e la vegetazione rigogliossisima ci ripagano per la fatica. Dopo Manicaragua la strada migliora e arriviamo finalmente a Santa Clara dove ci fermiamo solo per poco sotto la tomba del Che.
Ripartiamo quindi per Remedios, destinazione: casa di Milaidis y Ronny calle Pi y Margall n. 20 tel. 042 396327 email: mary@dmerm.Vcl.Remed.Cu Anche stavolta ci fidiamo dei consigli delle signore delle altre case particular e siamo non fortunati, di piu’! La famiglia di Milaidis e Ronny è stupenda! hanno 2 figli di 10 (Rosio) e 11 anni (Ronnie) e una casa meravigliosa (stanza con bagno e tutti i confort, unico neo: un pò rumorosa). Milaidis fa la casalinga mentre Ronny è un allenatore di pelota, il baseball cubano.
Da subito rimaniamo colpiti da come la loro casa sia aperta a tutti: amici, parenti, giocatori di pelota, che si ritrovano da loro per bere qualcosa o fare due chiacchiere. La sera Davi, un amico di Ronny che lavora come cuoco in un resort della vicina Cayo Santa Maria, cucina per noi una cena formidabile a base di aragosta…Ci abbuffiamo! Rimaniamo poi tutta la sera a chiacchierare (in spagnolo improvvisato…) con i vari amici della coppia sulla terrazza, uno dei momenti piu’ belli della vacanza. Remedios poi è una cittadina molto carina, molto meno turistica di Trinidad e piu’ vera. Siamo entusiasti! Il giorno dopo raggiungiamo Cayo Santa Maria per spendere un paio di giorni al mare al resort Melià. Percorriamo 50 spettacolari Km sul ponte che collega la terra ferma agli isolotti del Cayo: è letteralmente una strada in mezzo al mare! Arriviamo al resort e ci mettono subito il braccialetto…Siamo completamente spaesati! è come se ci avessero teletrasportato in un altro mondo, moderno, lussuoso, pieno di confort…Cosi’ finto! il mare e la spiaggia però ci lasciano senza fiato. Cerchiamo di abituarci al nuovo contesto e ci rilassiamo anche il giorno dopo in spiaggia. Il terzo giorno ripartiamo per l’havana dove avremmo passato l’ultimo giorno. Avevamo prenotato l’hotel havana Libre, al Vedado, per goderci la vista sulla città dal luogo che Fidel scelse come suo quartier generale subito dopo la rivoluzione.
Effettivamente la vista dalla nostra camera al 15esimo piano è mozzafiato! così come il tramonto sul mare. Ceniamo all’Havana Veija e facciamo un giro a piedi tra la musica e la gente per strada. Saliamo poi al Club Turquinio, al 25esimo piano del nostro hotel piu’ per guardare il panorama dalle vetrate che per il posto (un po’ turistico).
Ripartiamo il giorno dopo, felici e sicuramente diversi…Buon viaggio!