Cuba in bus
La camera costa 25 USD a notte, è piccola e rumorosa ma ha il vantaggio di essere nel centro storico della città (Habana Vieja) a pochi metri dal famoso ristorante “Floridita”. 9/1/03: Dopo un caffè in un chiosco sul mare in taxi (5 usd) raggiungiamo nel quartiere Vedado la sede della Viazul compagnia di autobus con la quale gireremo tutta l’isola per prenotare il tragitto del giorno successivo verso Santa Clara. Il tassista si offre di aiutarci nella prenotazione, in realtà è estremamente facile: basta fornire i propri dati e presentarsi 1 ora prima della partenza. Il taxi ci lascia in Plaza della Revolucion da dove iniziamo la nostra visita di Avana. Visitiamo il museo dietro al monumento di Martì con vista panoramica sulla città, ammiriamo il celebre ritratto del “Che” sul palazzo del Ministero degli Interni. Ci stupisce la quasi totale assenza di turisti, che sarà una costante per tutto il viaggio.
A piedi sotto il sole che ormai si è fatto caldo, raggiungiamo il quartiere di Avana Centro con il Capitolio, gli alberghi più famosi e antichi della città, il Parque Central, il Museo della rivoluzione, (d’obbligo per chi è interessato alla storia più recente di Cuba) con il pavillon Granma. Proseguiamo verso L’Habana Vieja: vediamo Plaza de Armas, Plaza del la Catedral (la chiesa è però chiusa come molte altre che incontreremo) dove beviamo il nostro primo mojito. (In precedenza eravamo passati davanti alla Bodeguita del Medio strapiena di gente. Intanto è venuta sera e ceniamo in un ristorante nei pressi del Floridita, frequentato a suo tempo da Castro e da Che Guevara che per 9 usd offre discreti piatti unici a base di carne o pesce con banane fritte e riso piatti tipici della cucina cubana.
10/01/03: Oggi è una bella giornata con il sole splendente e fa già caldo al mattino, Abbiamo molte cose da vedere e alla 8 siamo già in giro. Andiamo subito il plaza san Francisco e in plaza Vejia, attraversando ancora una volta le caratteristiche vie del centro storico con i bei palazzi coloniali in fase di restauro o ancora decadenti. Seguendo un consiglio della guida EDT prendiamo un traghetto per recarci nel quartiere della Regla, dove visitiamo la chiesa con la statua della Santissima Vergine de Regla patrona dei marinai. In realtà non c’è molto altro da vedere così torniamo in Centro per andare in taxi al Castillo del Morro, bella fortezza sul mare, da cui si gode una spettacolare vista della città . Sempre in taxi raggiungiamo il Malecon la lunga passeggiata sul mare sulla quale si affacciano le caratteristiche case coloniali di Avana. Purtroppo il tempo per visitare la capitale è terminato e dopo uno spuntino alle 15 prendiamo l’autobus che in 4 ore e mezza ci porterà a Santa Clara. (18 usd). Il viaggio è abbastanza comodo con un bus GT nuovo con aria condizionata, TV e bagno a bordo. Prima di arrivare facciamo qualche sosta per sgranchirci le gambe. In taxi raggiungiamo la casa particular dove passeremo la notte: è una tipica casa coloniale con il giardino interno. Ceniamo in un paladar il Florida Center di Angel segnalato anche dall’EDT e per 9 usd mangiamo il solito piatto a base di pesce alla griglia.
11/01/03: Facciamo colazione al paladar di ieri sera (omelette, frutta fresca, caffè, succo di frutta, pane e formaggio) per 2,5 usd. Cerchiamo di affittare un’auto per tutta la giornata ma all’Hotel Santa Clara Libre troviamo un mucchio di difficoltà, cosi decidiamo di noleggiare un taxi a nostra disposizione per tutto il giorno al costo di 60 usd . Andiamo subito a vedere il Museo de la rivolucion con la statua e la tomba di Che Guevara, distante 2 km dal centro poi facciamo una breve sosta presso il treno blindato fatto deragliare dal Che durante l’ultima fase della rivoluzione e considerato anch’esso monumento nazionale. Infine ci dirigiamo verso la cittadina di Remedios a 45 km da Santa Clara: cittadina graziosa ma non quanto ci aspettavamo (da notare la chiesa sulla piazza principale con un bell’altare placcato in oro). Poi di corsa al Cayo Santa Maria percorrendo 60 km di strada sopraelevata sul mare azzurro. L’ingresso alla spiaggia costa 1 usd ma si può usufruire della struttura dell’Hotel. Ci crogioliamo al sole per tutto il pomeriggio. La spiaggia è da cartolina ma il mare trasparente è pieno di strane meduse che non invitano a fare il bagno. A fine giornata torniamo a Santa Clara per cenare nel solito paladar con un piatto di pesce e dopo un’ultima visita alla piazza principale della città con i suoi giardini e il teatro nel quale cantò anche il tenore Caruso andiamo a dormire. 12/01/03: Dopo colazione prendiamo il solito autobus Viazul (15 usd) che in 3 ore ci porta a Trinidad.
La giornata è caldissima. Alla stazione degli autobus, ad attendere i turisti che arrivano, c’è una folla di cubani che offre sistemazione e servizi vari. Non c’è che l’imbarazzo della scelta! Dopo esserci sistemati visitiamo la città. Il centro storico non è molto grande, è molto carino e ben curato con la tipica architettura del periodo coloniale recentemente ristrutturato. Veniamo a sapere che oggi ha inizio la settimana della Cultura e nella Plaza Mayor, vicino alla cattedrale, stanno allestendo un palco per la festa della sera (intanto nell’altra importante Piazza della città Plaza Cespedes, c’è una vera e propria fiera con tanto di giostre, zucchero filato, bancarelle e tantissima gente quasi tutti cubani).
Ceniamo nella casa particular con aragosta (10 usd) e trascorriamo la serata alla Casa della Trova dove ascoltando musica cubana assaggiamo un altro tipico cocktail il CANCHACHARA, a base di rum e miele. 13/01/03: La giornata è dedicata al lungo trasferimento da Trinidad a Santiago (circa 12 ore per 600 km con il solito autobus a 33 usd). Durante il percorso ci fermiamo nelle principali città del centro di Cuba : S. Spiritus, ciego de avila, camaguey, las tunas, holguin, bayamo. Verso mezzogiorno è prevista una sosta un po’ più lunga a Florida dove si può pranzare a base di pollo fritto a 3 usd. Si arriva a Santiago alla 20.30. Fa molto più caldo che all’ Avana e c’è molta umidità. Ci sistemiamo in una bella casa coloniale a 20 usd per notte e poi usciamo per dare un’occhiata alla città e per cenare. Plaza Cespedes con la cattedrale è molto bella ed è piena di gente che ci saluta, ci chiama e ci offre vari servizi. Si sente musica dappertutto e si respira un’aria caraibica. Malgrado il buio, l’aspetto un po’ decadente e trasandato delle strade, la scarsa presenza di turisti, la città è comunque sicura e ci basterà un giorno per abituarci. Cena a base di pollo fritto, banane e mohjito per 8 usd. 14/01/03: Dopo colazione, verso le 8 visitiamo Santiago cominciando dal museo Bacardi, Palazzo Provincial, P.Zza Cespedes, la cattedrale, la Casa di Velasquez. Nel frattempo facciamo un salto al’Hotel Casagranda per inviare un fax di conferma del volo di ritorno. In piazza veniamo avvicinati da Louis, un ragazzo di colore che si offre di farci da guida per 2 usd: E’ simpatico e parla un po’ di italiano per cui accettiamo. Con lui andiamo nel quartiere Tivoli, dove visitiamo alcuni locali caratteristici in cui alla sera si fa musica e si balla la salsa. E alcuni importanti luoghi della rivoluzione. Scendiamo al mare e visitiamo una fabbrica di sigari, poi Louis ci procura una machina particular (abbastanza scassata) guidata da un suo amico che per 25 usd ci porta al Castillo del Morro e al Santuario del Cobre che si trovano nei dintorni della città.
C’è ancora tempo per bere il miglior mohjito di Santiago (a detta di Louis) alla Taverna del Ron e poi congediamo la nostra guida.
Da soli proseguiamo verso la Caserma Moncada, il Parque Abel Santamaria e poco più lontano vediamo la gigantesca stauta di A. Maceo proprio davanti alla stazione degli autobus dove prenotiamo la corsa dell’indomani.
La giornata è stata molto intensa e stancante, anche per il gran caldo (sicuramente sui 28/30 gradi), ma dopo la cena ci aspetta una serata di musica alla Casa della Trova, la più famosa di Cuba, dove un gruppo di musicisti suona e turisti e cubani ballano insieme.
15/01/03: L’autobus diretto a Baracoa parte alla 7.30 e puntualmente alla 12.30 arriva a destinazione. Qui un mucchio di gente ci aspetta per offrici, come al solito, sistemazione in case particular ma noi proseguiamo il viaggio prendendo un taxi –ovetto diretti a Playa Maguana a 20 km da Baracoa dove ci attende un soggiorno al mare di alcuni giorni.
La strada verso Playa Maguana attraversa un bellissimo paesaggio di palme, banani e tanta vegetazione (tipo Polinesia).
Abbiamo deciso di concederci un piccolo lusso trascorrendo i prossimi 5 giorni a Villa Maguana, piccolo e delizioso hotel sulla spiaggia con solo 4 camere ideale per una vacanza romantica e di tutto riposo (oltre che dormire, mangiare e fare vita da spiaggia non c’è nient’altro da fare!). Il posto segnalato dall’EDT e da alcune relazioni di viaggio reperite sul web è stato da noi prenotato dall’Italia tramite Internet e costa 57 usd al giorno con la colazione inclusa.
16/01/03 – 19/01/03: Giornate di mare. L’albergo ha una spiaggia privata piuttosto piccola purtroppo orientata a nord per cui con il sole fino alle 14.30/15.00. Il mare, durante il nostro soggiorno, è stato prevalentemente mosso anche se l’acqua è bassa, trasparente e piuttosto calda. Oltre la spiaggia dell’hotel, poco lontano, c’è una lunga spiaggia bianca frequentata da turisti e da cubani che si affaccia su un mare dai colori meravigliosi. Volendo risparmiare e con una buona capacità di adattamento si può anche soggiornare in qualche casa particular tenendo presente però che siamo in una zona povera e di campagna e che di conseguenza le sistemazioni sono piuttosto spartane. Si può invece più facilmente cenare a base di pesce fresco in paladar della zona come abbiamo fatto noi, basta fare un giro nei dintorni dell’albergo per ricevere delle proposte.
20/01/03: Ultima mattina a Playa Maguana. All’una circa prendiamo un “taxi” solita macchina scassatissma che per 12 usd ci porta a Baracoa in una casa particular che però a noi non piace perché non ha il bagno in camera; poco male ce ne fanno vedere un’altra stavolta di nostro gradimento dove passiamo la notte per 20 usd. Nel pomeriggio visitiamo la città che è piccola ma graziosa: la piazza davanti alla Chiesa parrocchiale che ospita la croce lasciata da Cristoforo Colombo quando nello stesso viaggio alla scoperta dell’America ha fatto tappa a Baracoa.
Solita cena a base di pollo e banane fritte e poi a dormire.
21/01/03: Il tempo è brutto a Baracoa però non piove. Ultimo giorno sul Malecon (passeggiata) battuta da un forte vento e poi alle 14.15 partiamo alla volta di Santiago con il solito bus. Il viaggio ci sembra interminabile più lungo e stancante di quello dell’andata. Il primo tratto di strada tutto curve e saliscendi attraverso la sierra è veramente spettacolare; raggiunto il mare la strada corre rettilinea sulla costa meridionale dell’isola, superiamo Guantanamo e finalmente alla 19.30 ca eccoci a Santiago: è già buio ma la temperatura è più alta della partenza. Ultima corsa in Taxi per raggiungere la casa particular già sperimentata alcuni giorni prima nella speranza che la signora si sia ricordata del nostro ritorno che mi ero premurato di comunicare alla partenza da Santiago. Speranza mal riposta la casa è già occupata ma la padrona di casa ce ne cerca un’altra nelle vicinanze che per 15 usd ci ospita per l’ultima notte a Cuba.
22/1/03: C’è il sole a Santiago. Alle 8 del mattino siamo già pronti ad uscire per andare prima a fare colazione al bar dell’Hotel Casagrande (forse il migliore di Santiago) poi per fare shopping in via Saco dove ci sono negozi e supermarket (peraltro abbastanza vuoti). Qui acquistiamo magliette e rum da portare a casa. Poi torniamo a Parque Cespedes dove saliamo sulla terrazza panoramica dell’Hotel e prendiamo l’ultimo moijtho. Girovaghiamo ancora un po’ e poi torniamo a casa ,ci prepariamo e alle 14.00 ca andiamo in Aeroporto. Dopo il Chek-in pranziamo nel ristorante e alla 18,10 con un ora ca di ritardo lasciamo Santiago. Uno scalo a L’Avana , 9 ore di volo e arriviamo Milano verso l’una di pomeriggio. Ma che freddo che fa! CIAO A TUTTI ! PAOLO E PAOLA