Cuba il sogno e la realtà

Viverla da turista e da viaggiatore.
Scritto da: nikkanna
cuba il sogno e la realtà
Partenza il: 06/03/2011
Ritorno il: 21/03/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 3000 €
Siamo tornati da più di un mese da Cuba, è lì che abbiamo trascorso i nostri tanto attesi 15 gg di vacanza, siamo partiti il 6 marzo da Roma e tornati il 21, abbiamo volato (su consiglio della nostra agenzia) con Martinair via Amsterdam volo senza infamia e senza gloria, ma al ritorno abbiamo deciso di pagare la differenza per la confort class perché i sedili normali erano veramente stretti!

Io e il mio compagno abbiamo deciso di fare una settimana da turisti ed una da viaggiatori così come piaceva a me, e quindi abbiamo prenotato le prime tre notti all’Hotel Los Frailes, ma appena giunti all’aeroporto ci veniva comunicato dall’assistente Press Tour che, causa un black-out dell’albergo, saremmo stati dirottati per la prima notte in un altro hotel per poi il giorno dopo tornare all’albergo precedentemente prenotato; ho avuto subito l’impressione che fosse una balla dovuta a mancanza di stanze libere e quando siamo arrivati ne ho avuto la conferma, perché c’era gente che stava lì da diversi giorni quindi il black out c’era stato solo per noi…La cosa che più mi ha dato fastidio è stato che l’albergo da noi prenotato costava tre volte tanto quello dove ci hanno dirottato la prima notte. Comunque il giorno dopo siamo andati finalmente all’albergo Los Frailes che è molto bello e particolare perché ricavato da un vecchio convento di frati ed ora completamente ristrutturato, la cosa interessante è data dal fatto che è proprio ubicato in un punto centrale molto bello e quindi vicinissimo a piedi a tutto quello che c’è di più bello nell’Habana Vieja.

Visitando la Camara Oscura, abbiamo incontrato una persona che poi si è dimostrata fondamentale per la nostra vacanza, questa persona è Lizzy una guida turistica che parlava perfettamente l’italiano e che consiglio a tutti quelli che vogliono visitare Cuba, perché è veramente brava, professionale e seria ed inoltre ha contatti in tutta Cuba e può farvi risparmiare veramente parecchio prenotando direttamente da lì, posso dare i suoi contatti a chi è intenzionato a visitare Cuba ed andare un po’ sul sicuro. Questa ragazza ci ha aiutato veramente tanto perché anche noi come tanti altri, eravamo andati a Cuba per prendere il medicinale anticancro di cui tanto si parla ora qui in Italia e non sapevamo da dove cominciare ma lei ci ha indirizzato nel modo giusto.

In questi due giorno abbiamo mangiato nel ristorante dell’Hostal Valencia famoso per la sua paella e devo dire che, se pur prettamente turistico, si mangia molto bene per cifre che se apparentemente alte per Cuba, garantiscono di contro del buon cibo. Vi consiglio di mangiare però al Café del Oriente non quello che da direttamente su Plaza de San Francisco de Asis, ma quello che da sul retro, sono gli stessi proprietari ma in piazza è per turisti e si paga molto di più mentre in quello sul retro i prezzi sono veramente ottimi.

Dopo i primi 2 giorni siamo partiti all’alba per Cayo Largo da un piccolo aeroporto vicino ad Havana, devo dire che quando ho visto l’aereo che ci avrebbe portato al Cayo ho avuto un attimo di smarrimento, l’aereo era molto piccolo e soprattutto molto vecchio di quelli con l’apertura posteriore tipo da guerra, per fortuna il volo è durato solo mezz’ora, ma appena atterrati abbiamo avuto subito l’impressione di essere arrivati in un piccolo eden.

Noi abbiamo alloggiato al Sol Cayo Largo, non abbiamo avuto nessun tipo di problema, il villaggio è molto bello ed il nostro appartamento stava proprio sul mare, devo dire che anche la cucina non era niente male, tenendo comunque conto che la cucina italiana all’estero non la troveremo mai.

Siamo stati 5 giorni al Cayo andando sempre nelle spiagge di Playa Sirena e Playa Paraiso, abbiamo anche affittato un motorino per visitare l’isola, ma sinceramente non abbiamo visto niente di particolarmente interessante oltre il meraviglioso mare. Abbiamo fatto il classico tour in barca dove al mio compagno gli è stata offerta l’opportunità di pescare le aragoste, cosa che credo non gli ricapiterà più!

Da Cayo Largo siamo tornati su Havana, perché avevamo prenotato dall’Italia una casa particolar da tenere come base per la settimana rimasta, eravamo nel quartiere di Havana Centro vicino alla Casa della Musica, ma appena arrivati abbiamo avuto subito l’impressione che la scelta non era stata ottimale, la casa infatti non sembrava quella del video, ne tanto meno quella che ci era stata descritta, la signora però è stata molto carina e gentile, ma abbiamo chiamato subito Lizzy che oltre a prenotarci il viaggio a Trinidad con la Viazul ci ha anche prenotato due splendide case a Trinidad per noi e le altre due ragazze italiane che nel frattempo avevamo conosciuto.

Trinidad è stupenda! Le sue case coloniali così perfettamente tenute sono un vero spettacolo ed anche i suoi abitanti sono molto caratteristici, certo a volte ricordano la nostra meravigliosa Napoli del dopoguerra perché chiedono di tutto e di più e cercano di appiccicarti delle patacche ma sono sempre molto disponibili e con il sorriso sulla bocca. Trinidad offre molto a chi apprezza musica e cultura perché ha dei splendidi musei e poi la sera la musica si diffonde per tutta Trinidad, dalla Casa della Musica alla Taberna della Canchachara, dalla musica Afro Cubana a quella classica della vecchia Cuba ce n’è per tutti i gusti.

Noi abbiamo alloggiato nelle case particolar “Casa Dalia y Zerquera.” e Hostal Marelis consigliate dalla nostra Lizzy e ci siamo trovati benissimo sia per l’alloggio che per la cucina.

Siamo stati a Trinidad 3 giorni che ci hanno permesso di visitare Playa Ancon, particolarissimo il villaggio La Boca proprio sulla spiaggia, il 2° giorno in 4 abbiamo affittato una monovolume con autista (30 cuc a persona) per visitare il Mirador, la Valle de Los Ingenios, Santa Clara, Sancti Spiritus e Remedios, inutile dire che ognuna di queste cittadine ha una sua caratteristica che la contraddistingue, una cosa che vi devo consigliare però è di non mangiare a Remedios, l’unico posto che c’è è sulla piazza principale ed ‘ l’albergo di un hotel, anche se apparentemente sembra un bel posto offre un cibo pessimo con del riso ammuffito che sembra essere lì da anni.

Finita la nostra permanenza a Trinidad siamo tornati ad Havana per un’altra notte all’Havana sempre nell’albergo Los Frailes, qui abbiamo avuto modo di conoscere delle persone cubane, in particolare una coppia Olga e Puchito che ci hanno portato nella loro casa, loro l’hanno chiamata “il nostro albergo” ma se pur pulitissima misurava al massimo 20 mq e lì c’era tutto: camera, cucina, salotto e bagno! Difficile da credere ma è proprio vero, per noi è veramente difficile pensare di vivere in quel modo, ma per questa gente è la normalità.

Posso consigliare ovviamente di non dar retta a chi vi ferma per strada dicendovi che gli serve il latte per il bambino o altro, io ci sono cascata subito ovviamente, mi hanno accompagnato in una specie di negozio dove in cambio di 20 Cuc hanno dato un pacchetto alla persona che chiedeva il latte che si è subito dileguata. Facendo la finta tonta ho chiesto quindi un’altra dose di “latte” alla signorina che però si rifiutava di darmela, dopo molte insistenze credo più per paura che altro, mi ha dato un pacchetto come l’altro che una volta aperto aveva all’interno solo carta straccia anziché il fantomatico latte per il bambino, quindi attenzione!!!!

Posso dirvi di contro che abbiamo girato sempre molto tranquilli anche in quelle zone che sembravano apparentemente molto malfamate, abbiamo conosciuto splendide persone che porterò sempre nel cuore per la loro generosità e per la loro simpatia, spero di poter rivedere qualcuno di loro perché un’amicizia lontana è pur sempre un’amicizia e quindi un arricchimento per tutti.

Erano anni che desideravo visitare Cuba, sono cresciuta a pane e Che Guevara e quindi per me, (anche se poi crescendo le cose cambiano) è stato come coronare un sogno che in parte ha lasciato però un po’ di amarezza, mi sono sentita fuori posto quando cercavo un posto per mangiare insieme ai nostri nuovi amici perchè ho scoperto che non possono farsi vedere insieme ai turisti o che a loro non sono permesse alcune cose mentre ai turisti invece si.

Siamo tornati praticamente in mutande, perché abbiamo regalato tutto quello che avevamo in valigia dalle magliette alle medicine, dagli assorbenti alle scarpe. Io avevo portato una valigia piena di penne e quaderni colorati che ho regalato ai bambini delle scuole, perché sapevo che queste cose mancavano, ma sinceramente non pensavo così tanto.

Avremmo voluto avere il tempo di visitare Vinales e Pinar del Rio che, a detta dei cubani stessi, è molto bella, ma avremmo dovuto fare tutto di fretta ed invece abbiamo preferito vedere nel particolare e fino in fondo le zone che siamo riusciti a visitare.

Cuba, a parer mio, puoi amarla tanto o per niente, ma credo che comunque sia un’esperienza da fare per la particolarità della sua gente e del suo carattere e che comunque vada resterà pr sempre nel cuore.



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche