Cuba fai da te in 2 settimane

23 giugno 2009: partenza per Cuba, finalmente sono arrivate le vacanze! Siamo partiti in coppia con volo Air Europa prenotato con un mese e mezzo di anticipo su Volagratis.it; il nostro itinerario prevedeva partenza da Milano Linate, scalo a Madrid e arrivo a La Habana. Le tappe del nostro viaggio sono state La Habana, Trinidad, Santa Clara,...
Scritto da: ggiuli
cuba fai da te in 2 settimane
Partenza il: 23/06/2009
Ritorno il: 08/07/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
23 giugno 2009: partenza per Cuba, finalmente sono arrivate le vacanze! Siamo partiti in coppia con volo Air Europa prenotato con un mese e mezzo di anticipo su Volagratis.It; il nostro itinerario prevedeva partenza da Milano Linate, scalo a Madrid e arrivo a La Habana. Le tappe del nostro viaggio sono state La Habana, Trinidad, Santa Clara, Remedios, Cayo Las Brujas, Vinales, La Habana, il tutto in 15 giorni con viaggio incluso.

Abbiamo trascorso i primi due giorni a La Habana, dove abbiamo girato i principali punti di interesse turistico a piedi, con coco-taxi e con il comodo autobus turistico della Transtur a due piani, dal quale è possibile salire e scendere quante volte si vule nella stessa giornata (costo 5 cuc a testa). Così abbiamo potuto visitare il Centro Habana (dove si trovava la casa particolar nella quale abbiamo dormito), Habana Vieja, Plaza de La Revolucion, il Malecòn, il moderno quartiere del Vedado.

Dopo due giorni ci siamo spostati con l’autobus della Viazul a Trinidad, nota meta turistica, famosa soprattutto per l’architettura coloniale e la possibilità di turismo naturalistico. Noi abbiamo scelto di dormire a La Boca, piccolo paesino a 4 km da Trinidad direttamente sul mare. Il paesino e la spiaggia in realtà non sono nulla di speciale, infatti, con il senno di poi, abbiamo concluso che sarebbe stato meglio dormire a Trinidad, per una questione di comodità, di risparmio sui taxi e di uscire un po’ di più la sera, visto che a La Boca la vita notturna scarseggia! Inoltre contate che una corsa in taxi Trinidad-La Boca costa 5 cuc, che gli autobus pubblici sono pochi e che con i taxisti non c’è alcuna possibilità di contrattare, visto che tra di loro non si fanno la guerra! In compenso la casa particolar in cui abbiamo dormito a La Boca era davvero carina, resa speciale dalla figura di Manolo, il padrone di casa, che è stato molto gentile e sempre disponibile con noi.

Nei 3 giorni in cui siamo stati a la Boca abbiamo visitato Trinidad, fatto qualche bagno alla bella spiaggia di Playa Ancon, che si trova a 7 km da Trinidad e che abbiamo raggiunto in bicicletta. Abbiamo partecipato ad un’escursione della Cubatur nella Valle de los Ingenios, con un treno a vapore che porta fino alla Managa Iznaga con la sua bella torre panoramica. Nei giorni in cui eravamo a Trinidad si teneva una festa popolare, un Carnaval, con bancarelle di spuntini, pizze, carne, platano fritto, birra, il tutto pagato in pesos cubani, una delle poche volte in cui siamo riusciti a spendere la moneda nacional al posto del peso convertibile e a vivere qualche ora un po’ più da cubani e meno da turisti.

La tappa successiva è stata la città di Santa Clara, che abbiamo raggiunto con l’autobus Viazul. A Santa Clara siamo stati una sola notte e per questo abbiamo scelto di dormire all’Hotel Santa Clara Libre, che si trova proprio sul Parque Vidal, la piazza centrale della città. La scelta dell’hotel si è rivelata un vero errore, perché è un posto sinceramente orrendo: camere squallide, puzza di minestrone ovunque, personale indisponente. L’unica cosa bella è la terrazza in cima all’hotel, dalla quale si vede un bel panorama su Santa Clara. Il giorno dopo abbiamo girato Santa Clara, provando anche il bici-taxi, che sarebbe però vietato ai turisti. Abbiamo visitato il mausoleo del Che al mattino e una bellissima fabbrica di sigari nel pomeriggio, quella citata anche sulla guida Lonely Planet – EDT. Visita caldamente consigliata (costo 4 cuc a testa), perché la fabbrica ci è sembrata meno turistica rispetto a quelle di Pinar del Rio, almeno secondo quanto ci hanno raccontato alcuni viaggiatori incontrati a Cuba. Nel tardo pomeriggio ci siamo spostati in taxi verso la cittadina di Remedios (45 km, 1 ora circa di viaggio, costo 25 cuc, impossibile contrattare, noi ci abbiamo provato..).

Remedios è uno spettacolo: tranquilla, ritmi rilassati, gli abitanti sono interessati ai turisti, ma non li sfiancano come invece succede a Santa Clara. Da visitare la bella biblioteca municipale e la chiesa della piazza principale, dove un simpatico e arzillo ottantasettenne cubano ci ha spiegato i misteri della chiesa in cui faceva il chierichetto da piccolo e qualche aneddoto sulla sua vita e sulla festa che ogni 24 dicembre impazza nella non più tranquilla Remedios… Abbiamo dormito in una casa davvero bella, la migliore che abbiamo provato a Cuba, con una signora simpaticissima e disponibile. Il cibo era ottimo, sia a cena che a colazione. Il giorno dopo siamo partiti per un Cayo a 50 km circa da Remedios, Cayo Las Brujas. Si trova sulla strada per il più turistico e affollato Cayo Santa Maria; noi ci siamo arrivati in taxi, dividendolo con una coppia di svedesi che ha fatto le nostre stesse tappe (costo del taxi da Remedios al Cayo 30 cuc). La strada è bellissima, circondata da foreste di mangrovie, mare, sabbia.. Uno spettacolo, ma il vero spettacolo è la spiaggetta a mezzaluna dell’Hotel Villa Las Brujas, dove abbiamo dormito..Un vero paradiso caraibico, reso ancora più bello dal fatto che ai primi di luglio l’Hotel non era ancora molto frequentato, e quindi la spiaggia era sempre semi-deserta.. Un vero paradiso, un posto in cui ci abbiamo lasciato un pezzo di cuore! Le giornate sono trascorse tra bagni, mare, sole, riposo, libri. Davvero bello, ci voleva! Caldamente consigliato a chi si vuole riposare un po’ e apprezzare le bellezze del Mar dei Caraibi.

La nostra ultima tappa è stata Vinales, nella regione di Pinar del Rio. Raggiungiamo la nostra meta partendo da La Habana con un pulmino collettivo, visto che l’autobus della Viazul delle 9.30 del mattino era pieno. Arrivati a Vinales ci colpisce la sua tranquillità, l’impressione è quella di un paesino di provincia, come in effetti è. Nei tre giorni in cui siamo stati a Vinales abbiamo visitato i dintorni del Parco Nazionale con il pulmino verde turistico che fa varie fermate per 5 cuc a testa al giorno. In questo modo si possono visitare i punti di interesse nei dintorni della città, noi consigliamo l’Hotel Los Jazmines, dove si trova una terrazza panoramica da cui si gode di una vista mozzafiato sulla vallata. C’è anche una piscina dell’hotel dove abbiamo passato qualche ora. Sconsigliamo invece il Mural della Prehistoria, non perché sia brutto, ma perchè se arrivate qui con il pulmino turistico vi dovrete fermare un’ora intera e da vedere non c’è nulla, tranne il murales per il quale si impiegano 5 minuti, giusto il tempo di fare qualche foto. A Vinales abbiamo affittato per una mattinata cavalli più guida e abbiamo fatto una bella escursione nel parco; è stata una bellissima esperienza, consigliamo di partire verso le 9 del mattino perché il sole all’una è già rovente e nel pomeriggio, almeno nel periodo in cui siamo stati noi, pioveva sempre almeno per un’ora. Con questa gita abbiamo avuto la possibilità di conoscere un po’ più da vicino la vita dei campesinos che coltivano tabacco e di conoscerne alcuni.

Le agenzie Cubatur e Transtur di Vinales organizzano inoltre varie escursioni nella regione di Pinar del Rio; noi abbiamo scelto quella al Cayo Levisa, costo 29 cuc a testa, comprensivi di autobus fino a Palma Rubia, trasporto in barca, pranzo leggero (panino e bibita). La spiaggia è davvero bella e c’è anche un hotel con bungalow sulla spiaggia, che potrebbe essere una buona opzione per chi vuole un po’ di relax al mare. Noi purtroppo ci fermiamo solo per una giornata.. E a malincuore il nostro viaggio a Cuba è finito, infatti l’indomani siamo tornati a La Habana e in serata abbiamo preso il volo per tornare in Italia.

Per concludere la breve descrizione del nostro viaggio, manca qualche considerazione sull’aspetto economico. Noi pensavamo, anche sulla base di altri viaggi fatti, che si spendesse di meno, mentre Cuba si è rivelata piuttosto cara. La doppia moneta crea di fatto molte differenze in tenore di vita tra chi la possiede e chi no, pertanto i cubani cercano di spillare in ogni modo il peso convertibile ai turisti. Non vogliamo discutere su ciò, ognuno la può pensare come vuole, ma il nostro consiglio per i futuri viaggiatori che leggeranno questo racconto è quello di portarsi da casa un bel gruzzolo in contanti. Cuba è un Paese sicuro, almeno a noi è parso così, ed è molto più comodo portarsi i contanti da casa e cambiarli poco per volta piuttosto che prelevare nei cambi. Infatti è possibile prelevare con carta di credito (Visa o Mastercard), ma la commissione che applicano è altissima, maggiore dell’11%. Noi abbiamo dovuto prelevare perché eravamo rimasti con pochi soldi e non è stato molto piacevole! Inoltre tenetevi 25 cuc a testa per le tasse aeroportuali che dovrete pagare alla partenza da Cuba. E ricordate che, se cambiate qualche euro in peso cubani (noi abbiamo cambiato 20 euro, ma siamo riusciti a spenderne circa la metà in 2 settimane), nessuno ve li cambierà più né in cuc né tantomeno in euro. Quindi dovete spenderli! Che altro dire..? Buon viaggio e godetevi Cuba!



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