Cuba e la revolucion

Viaggio nell'isola caraibica attraversando le città e soggiornando nelle case private per poi chiudere con qualche giorno di mare a Cayo Santa Maria
Scritto da: piroga
cuba e la revolucion
Partenza il: 28/07/2016
Ritorno il: 17/08/2016
Viaggiatori: 4
Spesa: 4000 €
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CUBA E LA RIVOLUZIONE

Un viaggio a Cuba che non si limiti all’esplorazione delle sue magnifiche spiagge e degli impersonali resort che le infestano non può prescindere dalla constatazione che non ci troviamo in un paese come gli altri. Qui la “revolucion” riuscita o meno a seconda dei punti di vista è la chiave per capire la vita di ogni cubano, le sue radici, il suo presente ed anche il suo futuro.

Questa piccola premessa è necessaria per qualunque turista voglia intraprendere un viaggio a Cuba ; un “turista per caso” avveduto affronterà i disagi e le avventure di un soggiorno presso le “casas particulares” dei cittadini cubani che dal 1993 possono intraprendere quest’attività di bed and breakfast assicurando un livello minimo di ospitalità nei servizi (carta igienica, acqua calda, doccia, aria condizionata sono infatti presenti in ogni struttura contraddistinta dal simbolo “ARRENDADOR DIVISA” che segnala le case autorizzate dallo Stato ad esercitare l’attività).

Il nostro viaggio è stato un mix tra un tour per le città e un soggiorno riposante in un cayo scelto con cura tra gli innumerevoli presenti nell’isola.

Partenza da Roma con un volo Air Europa selezionato per gli orari e per lo scalo non troppo a lungo a Madrid. La compagnia si rivelerà molto poco efficiente con una totale mancanza di annunci a bordo e hostess poco inclini ad aiutarti in caso di problemi. Pasti inclusi nel prezzo nel volo intercontinentale ma a pagamento nel volo europeo, cuffiette a pagamento, niente display sul sedile anteriore ma solo piccoli schermi ogni 5/6 file di posti. Insomma , una low cost transoceanica ma dai prezzi elevati. Allora meglio risparmiare un po’ scegliendo voli diretti (Blue Panorama.. almeno costa meno) o voli Aeroflot su Mosca con lo scalo più lungo.

L’AVANA 28 LUGLIO/1 AGOSTO

Arrivati all’Avana, ci attende il taxi prenotato dall’Italia (non serve farlo perché ci si trova attorniati da tantissimi procacciatori di case e quant’altro) e pagato 40 cuc, ma la tariffa base è 25 cuc. A proposito, si può cambiare la valuta direttamente in aeroporto ad un tasso leggermente meno conveniente, ma per cominciare va bene così!

La prima impressione di Cuba è di una vegetazione fittissima in stile tropicale ,appunto, simile a quella delle Seychelles o di alcuni paesi asiatici come la Malesia o la Thailandia. Arriviamo alla prima casa prenotata all’Avana che ci era stata cambiata poco prima perché come ci avevano detto tutti e come in effetti si è confermato subito le prenotazioni a Cuba contano poco e bisogna sapersi adattare. Comunque, la prima casa di cui dicevo supera in negativo le nostre aspettative sin dall’entrata con una certa puzza di gas. Camere molto anguste e bagni piccolini, comunque non mancano carta igienica e condizionatori e una discreta pulizia. Ci adattiamo e la mattina dopo ci servono una buona colazione a base di frutta, formaggio, uova , succo di frutta, caffè e latte. Ben riforniti, cominciamo ad aggirarci per la città ( siamo all’Avana Vieja) con le sue 4 piazze (Cattedrale, Vieja, Las Armas e San Francisco). La vera attrattiva non sta però nei monumenti ma nella vita nella strada, nelle visite dei negozi statali provvisti a volte di 1 solo articolo, nei movimenti lenti e disinteressati dei commessi, nella ricerca dei bar e ristoranti dove trovare refrigerio a causa delle temperature elevate. Se poi vi capita di incontrare gruppi di persone sedute sui marciapiedi o curiosamente assiepate presso i muretti e le panchine, beh non vi preoccupate ..sono solo turisti che cercano disperatamente di connettersi a internet con le schede wifi faticosamente reperite con il passaporto. La connessione a Internet è uno dei punti più dolenti per un turista : è difficile da trovare, lenta e dispendiosa. Nel corso dei 3 giorni trascorsi all’Avana, visiteremo anche il vetusto ma fascinoso Malecon (lungomare di 8 km con sfilata di edifici in puro stile razionalista sovietico) e ci piegheremo volentieri al consumo del rinfrescante mojito che qui viene utilizzato come bevanda in qualsiasi ora del giorno dalle 10 del mattino in poi. Da citare il mojito bevuto nell’imponente e meraviglioso giardino dell’Hotel Nacional che qui fa un po’ da faro della vita del Malecon e dei limitrofi quartieri del Vedado e Centro Habana.

Anche all’Avana, comunque il fulcro delle attrazioni risiede nel continuo richiamo alla rivoluzione e agli onnipresenti murales che ricordano le imprese di Fidel e Raul Castro nonché alle vittorie conseguite dal comandante Che Guevara. La visita al Museo della Revolucion e all’enorme Plaza de la Revolucion è imprescindibile ma va contestualizzata senza attendersi chissà quali opere d’arte. La vera importanza di questi luoghi sta nello scoprire la fierezza di un popolo che attraverso i propri condottieri e l’adesione ad alcuni grandi ideali ha saputo liberarsi di un dittatore e respingere l’invasione americana nella Baia dei Porci. Il problema ,però, è scoprire che fine ha fatto questa rivoluzione con un popolo ridotto in povertà, estremamente scontento e privo della possibilità di espatriare o di informarsi attraverso l’uso di internet sulla realtà mondiale. Dopo 4 notti all’Avana (con un cambio casa dovuto alla sovrapposizione di 2 prenotazioni), arriva il nostro autista con la macchina prenotata da Roma con un’agenzia cubana Amorcuba che consiglio vivamente perché il suo operatore Alejandro risponde via mail in tempo reale alle vostre mail e perdi più in Italiano. Mai avuto un problema durante la vacanza e questo anche grazie al suo aiuto (www.amorcuba.com). La prima sorpresa è che la macchina prenotata è una Chevrolet del 1950 ( quelle che gli americani devono aver lasciato qui all’epoca della cacciata di Batista) con motore giapponese, senza aria condizionata ma vuoi mettere il fascino…

VINALES 1/4 AGOSTO

Si parte in direzione Vinales ma prima ci fermiamo nel villaggio ecoturistico Las Terrazas dove facciamo un bagnetto in una pozza di acqua dolce non proprio indimenticabile. La sosta serve però per rendersi ancor di più conto che il livello dei servizi proposti è di molto basso e il turismo cubano risente ovviamente della miseria della popolazione. Qualche foto e via verso Vinales che raggiungiamo dopo circa di 3 ore di viaggio. Strade buone e autopistas larghe e con una buona pavimentazione. Ogni tanto incontriamo carretti trainati da cavalli e campesinos che attraversano l’autostrada. All’ombra creata dai ponti, si trovano decine di persone che chiedono un passaggio agitando banconote da pochi pesos mentre alcune autovetture compiono alcuni tratti contromano. Forse l’autista è stata una buona idea!! A proposito, il costo dell’autista con l’autovettura è di 85 cuc al giorno più benzina ( a fine vacanza sarà di 900 cuc per 9 giorni compresa benzina e drop off di 100 cuc) quindi molto conveniente rispetto alle tariffe di noleggio auto a Cuba. Per l’ultima sosta prima di giungere a destinazione, scegliamo di visitare una piantagione di tabacco ( la provincia di Pinar del Rio è nota per l’imponente produzione del miglior tabacco di Cuba) e naturalmente dopo aver assistito alle dimostrazioni di come si pianta, coltiva e tratta il tabacco acquistiamo numerose confezioni di sigari che si riveleranno molto più buoni di quelli incautamente acquistati in una bettola all’Avana.

Giunti a Vinales, dopo l’ormai consueto cambio casa ma anche stavolta cambieremo in meglio, veniamo accolti da un forte temporale della durata di 1 ora che superiamo agevolmente grazie alla sosta presso un delizioso bar di stampo europeo e alla generosa compagnia dell’inseparabile mojito che stiamo cominciando a degustare con più frequenza anche in orari cubani. Per sera decidiamo di cenare presso la nostra casa dove la proprietaria Nedelka ci cucinerà un ottimo pasto a base di aragosta al prezzo di 12 cuc.

Il giorno seguente, ci attende una bella escursione al mare di Cayo Jutias che raggiungiamo con la nostra auto dopo 3 ore di strada, ma la spiaggia e il posto sono incantevoli e ci ripagano del viaggio. Ritorno con il solito temporalone sulle montagne ma la Chevrolet, pur imbarcando acqua dal tetto, regge e ci riporta a casa. Di sera, ci imbuchiamo in un locale all’aperto dove si balla una sfrenata salsa con ballerini cubani e turiste europee trascinate nella danza. Purtroppo, tre di noi non sono proprio portati per il ballo e così la serata sfuma tra i rimpianti di non essersi esibiti.

Ancora a Vinales il giorno dopo per una bellissima escursione a cavallo di 5 ore (Valle del Silencio) dove attraversiamo terreni fangosi ma verdissimi e nelle varie soste proposte ci spariamo rum e cervezas a volontà. Il caldo e l’alcool fanno il loro effetto e finiamo stremati ma ,nel pomeriggio,abbiamo ancora la forza di visitare la Cueva dell’Indios a pochi km dalla cittadina dove alcune barchette conducono i turisti attraverso ampie fenditure della roccia che nascondono specchi d’acqua incontaminati. Questa splendida giornata si concluderà con una cena presso un magnifico ristorantino da 5 tavoli (Cocinita del Medio)dove il consueto pasto cubano (pollo, maiale, gamberi o aragosta accompagnati da riso, fagioli e yucca) viene cucinato e servito da una splendida famigliola locale all’interno della propria abitazione con tanto di camera da letto.

CIENFUEGOS 4/6 AGOSTO

Il giorno seguente ci trasferiamo a Cienfuegos ( lungo trasferimento di 500 km) con una deviazione per vedere da vicino i luoghi dello sbarco americano nella Baia dei Porci (Playa Larga e Playa Giron). Il mare non è niente di speciale ma la strada è punteggiata di cartelli che ricordano lo stop imposto dalle truppe cubane all’invasione americana con tanto di carrarmati e aerei messi a disposizione dall’alleato sovietico. Prima di arrivare nella calda Cienfuegos, ci concediamo a anche una sosta nella Playa de Los Cocos dove ci sono molti cubani con l’immancabile bottiglia di rum nell’acqua che ci regalano anche lo spettacolo di una rissa tra gruppetti di esagitati.

Cienfuegos ci accoglie con una temperatura molto elevata anche nel tardo pomeriggio, ma la nostra sistemazione in un’antica casa coloniale (Villa Lagarto Ciudad) molto bella ci restituisce il sorriso. Ceniamo in un anonimo ristorante (El Bouyon) ma ci concediamo per la prima sera anche una bottiglia di vino blanco cileno oltre all’onnipresente mojito e il buonumore regna sovrano nella nostra serata.

L’indomani abbiamo programmato una costosa escursione a El Nicho che si raggiunge attraverso un’impervia strada di montagna per cui il nostro driver rinuncia e ci cede ad un taxi locale leggermente più moderno che ci porta a destinazione in un’oretta. Siamo in montagna e l’aria è più frizzantina e ci esibiamo in una bella nuotata in una pozza d’acqua creata da una bella cascata. Molto importante venire presto perché dopo le 11 il posto si riempie e perde il suo fascino. Svegliatevi presto, dunque! Nel pomeriggio, un bel mojito e alcuni daiquiri ci aiutano a superare la calura nel moletto del Restaurante Villa Lagarto proprio a Punta Gorda, l’estremità meridionale di Cienfuegos. Per la serata scegliamo stavolta di cenare nel fascinoso soggiorno della nostra casa coloniale e non restiamo delusi dalla cucina dei proprietari che peraltro ci propongono anche un delizioso piatto di pasta al pomodoro cucinata all’italiana.

Consiglio per i viaggiatori: 1 notte a Cienfuegos è più che sufficiente!

TRINIDAD 6/9 AGOSTO

Nell’avvicinarsi alla prossima meta del nostro tour, decidiamo di visitare la Laguna di Guanaroca dove si dovrebbero avvistare dei fenicotteri rosa ma purtroppo l’escursione è sold out e proseguiamo verso Trinidad prenotando però l’escursione per 2 giorni dopo. Arriviamo a Trinidad verso le 12 con un caldo asfissiante ed il nostro nuovo alloggio (Casa Coki) sempre prenotato da Roma si rivela abbastanza ben posizionato vicino al centro storico anche se non così affascinante come avevamo sperato. Tuttavia, la simpatia e l’ospitalità dei proprietari Alberto e Lisve ci fanno superare ogni riserva e ci sistemiamo con piacere. Nel pomeriggio, ci concediamo un bagno presso la Playa Ancon che passa per essere la più bella della costa meridionale di Cuba ma a noi non è parsa granchè. Pare ce ne siano di più belle nella zona ma noi le abbiamo trascurate per dedicarci ad altro. La sera abbiamo cenato al raccomandato ristorante” La Cubita” ma siamo restati un po’ delusi anche per la lunga coda affrontata.

Il giorno successivo, ci attende una splendida escursione al Cayo de Los Iguanas dove un ampio catamarano conduce una trentina di turisti ogni giorno. Snorkeling (così così), mare tropicale con plancton a volontà (ahi ahi), pranzo con paella de mariscos.. la vita può essere meravigliosa , per citare un noto film! Ceniamo a Trinidad al restaurant La Redaccion, molto scenografico con le sue macchine da scrivere ma niente di speciale. Molto meglio il dopo cena trascorso a bere mojito sulla scala della Casa della Musica e a vedere i soliti ballerini esibirsi in danze sfrenate al ritmo della salsa e della rumba cubana.

Il nostro ultimo giorno a Trinidad trascorre con la gita a Guanaroca dove a bordo di alcune barchette arriviamo quasi a contatto di qualche fenicottero rosa e con la visita alla Valle de Los Ingenios dove viene coltivata la canna da zucchero e distillato il suo succo. Tutto in rovina ma paesaggi naturali molto belli e paesini fermi al passato remoto. Solita Cuba che non riesce nemmeno a mantenere ciò che possiede. Tra di noi continuano gli animati dibattiti sull’attribuzione della colpa dello sfascio e della miseria che incontriamo : l’embargo americano, l’indolenza cubana, il regime socialista per troppo tempo chiuso in se stesso e cieco di fronte all’evolversi del mondo. Il tutto avviene ovviamente nell’ottimo Ristorante Sol Ananda nella Plaza Mayor della splendida Trinidad che è un vero gioiello con le strade acciottolate piene di turisti e localini deliziosi con musica che ti bombarda da tutte le parti come da tradizione cubana.

CAYO SANTA MARIA 9/15 AGOSTO

Oggi è il giorno in cui il nostro driver ci lascia e quindi siamo tristi ma anche lui si commuove durante la visita a Santa Clara del mausoleo dedicato al Che in cui sono operanti restrizioni temporali rigidissime ( praticamente si può sostare solo qualche attimo di fronte alla sua tomba)così come nel museo a lui dedicato si possono osservare fotografie e oggetti risalenti a qualunque periodo della sua vita. L’ammirazione che il popolo cubano ha per il suo “comandante” è ancora fortissima e nel suo mito crescono i giovani e gli adolescenti.

Prima di arrivare al mare, ci fermiamo a pranzare nella piazza principale di Remedios che è veramente deliziosa con le sue due chiese e i palazzi coloniali perfettamente restaurati.

Come riposo dal faticoso viaggio itinerante, avevamo scelto il meno famoso Cayo Santa Maria invece delle strombazzate Cayo Largo e Varadero che non ci attiravano molto. La scelta si è rivelata azzeccata grazie anche alla notevole spesa sostenuta per alloggiare al Royalton che è l’unico resort ad essere dotato di una vera spiaggia caraibica e di ampie dimensioni. Questo luogo/ non luogo lo potete trovare in ogni paradiso tropicale e quindi non lo descriverò nei dettagli, ma faccio notare che anche qui alcune caratteristiche dell’isola sono presenti ( menù molto risicati, indolenza dei camerieri, pulizia non proprio ineccepibile) ma questo se possibile ne aumenta il fascino e lo rende un ricordo indelebile nell’album dei nostri viaggi.

L’AVANA 15/16 AGOSTO

L’ultimo giorno trascorso all’Avana prima del volo di ritorno è trascorso molto rilassato alla continua riscoperta di una città meravigliosa , decadente e quasi bombardata in molti angoli, sfavillante e brillante nei suoi spicchi restaurati, ma comunque sempre viva e pulsante in ogni individuo che la popola. Ecco, forse quel che resta di Cuba nell’animo di un viaggiatore è il carattere cordiale, ospitale di ogni persona incontrata pur nella sua caratteristica indolenza ,disorganizzazione e a volte ignoranza. Come non ricordare la favolosa ospitalità della famiglia del nostro driver che ci ha servito succo di mango e caffè in mezzo a maiali e nutrie razzolanti nel cortile di casa?

E poi un omaggio alla vera icona di Cuba, il comandante Che Guevara

Hasta la victoria siempre!

NOTIZIE UTILI

RISTORANTI HABANA

Donna Eutimia ottimo

Mama Ines discreto

Bar Cafe Bohemia ottimo

O’reilly 304 ottimo

Hanoi buono

Consiglio per i viaggiatori : i dolci nella pasticceria Santo Domingo nella Calle Obispo

RISTORANTI VINALES

Cocinita del Medio ottimo

El Gallito pessimo

RISTORANTI CIENFUEGOS

El Bouyon discreto – Consiglio per i viaggiatori: assaggiate le pizze take away nei locali per cubani. Sono buone ed economiche

RISTORANTI TRINIDAD

Sol Ananda ottimo

La Redaccion buono

La Cubita buono

ALLOGGI HABANA

Casa El Mecanico discreto

Casa Patrimonial buono

Casa Azul buono

ALLOGGI VINALES

Nedelka y Livan buono

ALLOGGI CIENFUEGOS

Hostal Lagarto Ciudad ottimo

ALLOGGI TRINIDAD

Casa Coki buono

ALLOGGI CAYO SANTA MARIA

Hotel Royalton ottimo

CAMBIO VALUTA 1 €=1,07 CUC presso CADECA o BANCA

1 CUC= 25 CUP

Schede wifi 2€ per 60’ di connessione presso Etecsa o migliori alberghi

Volo air europa con scalo a Madrid costo 1100€

Affitto macchina con autista 85 cuc al giorno + benzina e drop off

Taxi Cayo Santa Maria – L’avana 170 cuc in totale per 4 persone

Buon viaggio a tuttiI



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