Cuba: dall’alba al tramonto
Il servizio del tour operator Cubatour è stato molto efficiente dall’arrivo all’aereoporto all’organizzazione del viaggio. Fatto il pick up di tutte le persone (4 uruguayani,2 spagnoli, 2 danesi, 2 inglesi e io, unica italiana) siamo partiti verso la penisola di Zapata, nella provincia di Matanzas, per visitare il parco Guama e l’allevamento dei coccodrilli. Da lì ci siamo diretti verso la città di Santa Clara per vedere il suggestivo museo del Che e il treno deragliato. Si riparte senza troppe esitazioni (il tour prevede molti kilometri e il riposo ce lo concediamo solo di notte!) e arriviamo a Cienfuegos…In tempo per l’aperitivo! Cittadina coloniale graziosa dove ho bevuto il mohjto più buono di Cuba (se vi capita andate al bar sulla piazza Josè Marti…Altro che Bodeguita!). La notte più cubana della vacanza la passiamo a Rancho Luna e sebbene stanca morta iniziano i festeggiamenti per i miei 30 anni: mentre gli altri del gruppo vanno a nanna io, la guida e l’autista ci ritroviamo al bar davanti a rum,cerveza a fumare cohiba splendid che mi hanno regalato (primo segno della loro incredibile generosità)! Il giorno successivo siamo pronti per la sorpresa che ci attenderà: la città di Trinidad, una tavolozza di colori a cielo aperto!! Patrimonio dell’umanità e aggiungerei anche della Canchanchara!! se andate non potete perdervi di gustare questa bibita fresca al limone, miele e liquore con il sottofondo musicale del cha-cha e del bolero. Pernottamento all’isola di Ancon dove ho trascorso il compleanno più bello della mia vita: hotel meraviglioso su una spiaggia bianchissima e notte cubana a ballare salsa con gente del posto fino al mattino!!! Che dire…Un sogno! Il viaggio prosegue e l’adrenalina mi regge in sveglia nel lungo tragitto da Trinidad a Santa Lucia passando per la provincia di Ciego de Avila e visitando Camguey lungo il percorso. Finalmente ci riposiamo per due giorni sulle bianche spiagge di Santa Lucia ma a causa del tempo niente bagno nelle acque caraibiche; tuttavia anche il mare con un pò di nuvole ha il suo fascino e passeggiare su quelle spiagge ripaga di tutto! Ormai riposati, si riparte in direzione Santiago de Cuba ma prima di arrivare nella città d’oriente, come la chiamano i cubani, ci fermiamo a Bayamo che inaspettatamente si rivela una cittadina graziosa e solare e per nulla turistica…Mi sono ritrovata addirittura a vedere la partita di baseball tra gli Industriales (Havana) e la squadra di Bayamo. Emozione unica dove ho respirato l’aria cubana nella sua autenticità. Se vi capita, cercate di vedere una partita di baseball poichè anche se non si capisce nulla (almeno per me!) almeo potete assaporare la gioia e la pacatezza di queste persone (altro che le partite negli stadi!!!).
Penultima tappa: Santiago de Cuba. Ma prima passate per il santuario de la Virgen de la Caridad del Cobre, patrona di Cuba, dove ho avuto la fortuna di assistere al rito del battesimo di molti bambini: uno spettacolo di colori e di impressioni ! Da visitare assolutamente l’imponente Placa de la Revolucion e la caserma Moncada, simbolo della lotta rivoluzionaria, dalle montagne della Sierra Maestra a Santiago.
Inutile dire la musica che viene suonata in ogni angolo e in ogni momento di questa città. Non potete non recarvi alla casa de la Trova tra le più famose e fare caso alla particolare libreria che sta di fronte. Partenza con aereo alla volta della capitale: felice di avere preso un aereo locale con tanto di attesa alla’ereoporto e posto a sedere al contrario con le spalle al decollo ma dispiaciuta per il furto dei soldi in valigia!! Ultimi due giorni all’Havana, dove la favola cubana ha il suo apice tra gente conosciuta, situazioni inaspettate, colori indimenticabili, viste panoramiche dai punti più alti della città e tramonto sul Malecon…Prima di riprendere l’aereo che purtroppo mi riporterà in Italia…