Cuba…che meraviglia

Cuba 27 febbraio 8 Marzo 2009. Al ritorno da ogni viaggio pensiamo di scrivere qualcosa per condividere le nostre emozioni e per poter essere utile in qualche modo, ma il quotidiano prende sempre il sopravvento così fino ad ora non l’abbiamo mai fatto. Stavolta, grazie ad una brutta bronchite che mi tiene a casa, eccomi qui a raccontarvi la...
Scritto da: Fiore61
cuba...che meraviglia
Partenza il: 27/02/2009
Ritorno il: 08/03/2009
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
Cuba 27 febbraio 8 Marzo 2009.

Al ritorno da ogni viaggio pensiamo di scrivere qualcosa per condividere le nostre emozioni e per poter essere utile in qualche modo, ma il quotidiano prende sempre il sopravvento così fino ad ora non l’abbiamo mai fatto. Stavolta, grazie ad una brutta bronchite che mi tiene a casa, eccomi qui a raccontarvi la nostra vacanza.

In nove giorni non si può capire tanto di un popolo e di una terra così diversi da noi, certamente però ci si può innamorare e per noi è stato così.

Noi (mio marito, i ns due ragazzoni 15 e 20 anni ed io) siamo partiti il 27 febbraio con un volo Blu Panorama avendo prenotato solo la prima notte a l’Havana Vieja, nella casa particular di Osmany (calle Habana n. 106, tel.+535 2647673 osmani_hernandez@yaoo.Es, posizione eccezionale, molto curata e lui dolcissimo, ottima la sua cucina, consigliatissima!) da lì abbiamo organizzato tutto da soli, abbastanza facile senza problemi, è stato sufficiente un po’ di spirito di iniziativa e di adattamento.

Quindi l’’Havana: così suggestiva con i suoi palazzi,le strade,le auto tutto fermo a 50 anni fa. Questo la rende fascinosa e suggestiva e non gli toglie vivacità anzi, lì non vivono la nostra “frenesia”… per fortuna, tutto scorre lento e gradevole come la loro musica, i ragazzi vestiti alla moda a gruppetti percorrono il Malecon (il lungomare) o il Paseo del Prado e fanno file interminabili per un gelato da Coppella e vanno in discoteca all’una di notte con la voglia di scoprire nuovi mondi e di cambiare il loro mondo.

A parte l’aspetto architettonico coloniale (bello e diroccato!) e le macchine americane stile anni 50 non si capisce subito che cosa la rende così diversa, oltre appunto ai palazzi coloniali,… poi piano piano comprendi: non c’è un cartellone pubblicitario, un’insegna luminosa, un negozio sfavillante di luci, anzi sono tutti un po’ bui e cupi e hanno pochi prodotti, non c’è traffico, pochissimi magazzini e qualche mercatino coperto …Ma c’è tanta musica live in localini a giorno tipo la strafamosa Bodeguita del Medio (dove abbiamo bevuto il primo mojito della vacanza!) e ad ogni incrocio la gente ti guarda e ti sorride. Qualcuno ti chiede qualcosa, ma mai in maniera insistente o fastidiosa, la sensazione è che cercano più che altro un contatto, spesso due chiacchiere e se ne vanno contenti dopo averti offerto di accompagnarti a cena o a comprare sigari ed aver incassato un “non fumiamo” o “abbiamo già cenato”.

Abbiamo girato tra le vie di Habana Veja e poi del Centro e del Vedado senza mai aver avuto timore di qualcosa/qualcuno o aver assistito a scene poco piacevoli.

Negli hotels del centro si trovano le agenzie Cubatour dove si possono prenotare escursioni o gite; all’agenzia dell’hotel Valencia, a due passi dal museo della Revolucion e quattro dalla nostra casa particular, abbiamo prenotato quattro giorni a Cayo Largo da domenica 1 marzo. Partenza alle 5.00 di mattina (tanto con il fuso ci svegliavamo presto comunque) rientro mercoledì alle 21.00 , tutto compreso – volo, trasferimenti, villaggio Barcelò all inclusive per circa 300 Euro a testa.

Appena atterrati a Cayo Largo abbiamo percepito il clima più mite dell’Havana dove avevamo trovato nuvole e fresco ma a scaldarci ancora di più è stato un quartetto e due ballerini che hanno allietato i 5 minuti di attesa dei bagagli con un paio di pezzi classici tra cui Chan Chan…Troppo carino! In sintesi Cayo Largo è stupenda, meravigliosa anche se asettica, c’è poco di Cuba. Possiamo garantire, avendo girato per i mari più belli del mondo, che non è facile trovare di meglio. Il bianco della soffice sabbia (in alcuni punti borotalco!) il blu del cielo passando per tutte le tonalità del celeste del mare trasparente, il silenzio, poca gente, i mojito, le aragoste… Le due spiaggie più belle: Playa Sirena e Paradiso…Ti fanno sentire veramente in paradiso! Da vivere, per almeno una settimana.

Tornati all’Havana abbiamo dormito al Vedado in un’altra casa particular, niente di che, Osmani purtoppo era in overbooking…Le sue tre stanze erano piene di Feltrini (Feltre-Bl) Prima di dormire, in uno squallido bar di fronte all’Hotel Mellià (un mostro di 100 piani) abbiamo mangiato squisiti panini deliziati da un quartetto di teen ager che al costo di 10 cuc o pesos convertibili (9 euro!) ci ha suonato quattro pezzi bellissimi tra cui “Candela” facendoci ballare sulle sedie…Emozionati e sazi siamo tornati nella casa dove il tempo si è fermato al 1965 fatta eccezione per il computer e l’abbigliamento del figlio.

Giovedì mattina noleggiata l’auto siamo partiti per Trinidad e Cienfuegos.

Parentesi noleggio auto: ci dicevano che non sarebbe stato facile ed in effetti le prenotazioni vengono fatte solo se il noleggio è per una settimana così abbiamo dovuto “sperare” di trovarla il giorno stesso che ci sarebbe servita e ..Siamo stati fortunati: in uno dei tanti cubacar abbiamo noleggiato l’auto, con cambio automatico e lettore CD (costo E 75 al giorno, non poco rispetto al resto) per 3 giorni.

L’esperienza di guidare sull’“autopista” è stata una delle più interessanti. Insieme alle auto moderne, quasi tutte noleggiate da turisti, viaggiano: bici, carretti, camion carichi di persone (che a noi evocano immagini da film poco allegri ma a guardare loro era tutto normale e per nulla triste) gente a cavallo, trattori, autostoppisti e venditori di sigari e cipolle, il tutto sulle corsie. L’autostrada è senza spartitraffico, senza luci, con poche indicazioni ma con cartelloni pubblicitari di propaganda governativa tipo “Revolution Siempre”, Venceremos con immagini di Castro e del Che! Così come in un sogno irreale arriviamo dopo circa 370 km a Trinidad che è proprio come la descrivono tutte le guide, una bomboniera antica! Anche qui abbiamo dormito in casa particular da “la China” a calle Frank Pais n 209 carina come le tre donne che la gestiscono.

Se vi piace ballare, dalle 21.30/22.00 tutti alla piazza principale alla Casa della Musica con la solita band (a proposito le band del tipo Buena Vista Social club, sono ovunque, in tutti i ristoranti, bar e sono davvero piacevoli) e gli immancabili mojito.

La Playa Ancon dopo aver visto Cayo Largo, non è sembrata un gran che, ma riguardando le foto non gli manca proprio nulla (sabbia bianca, mare caldo e cristallino).

La tappa successiva è stata Rancho Luna spiaggia a pochi km da Cienfuegos carina ma forse avremmo dovuto dedicare più tempo alla città che è molto bella e dove abbiamo incontrato un tipo troppo simpatico di nome Raffaello detto Nando (da “anvedi come balla N.”) che parla romanesco pur non avendo mai messo piede fuori da Cuba, imparato, dice, perché da tempo è la guida preferita dai Romani.

Qualche consiglio: portatevi i contanti, per i pagamenti con la carta prendono l’11%, dormite nelle case particular, sono naturalmente modeste ma pulite ed accoglienti ed è uno dei modi per far lavorare loro e non lo stato (anche se pagano una tassa per ogni stanza che hanno) ma è anche un modo per vedere come vivono e capire un pochino di più di questa società. Trattate su tutto.

Le aragoste si mangiano ovunque, con 18 Euro a testa si mangia aragoste e gamberi, nelle case particular ne bastano 8/10 di Euro. Il tempo è stato bello ma la sera sempre con la felpa e a volte non è stata sufficiente.

Volevamo trasmettervi le nostre emozioni e darvi qualche consiglio, speriamo di esserci riusciti. Hola. FabioFioreDamyTommy



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