Cuba a nuestra manera
Mi sono iscritta ad un corso di spagnolo cominciato a ottobre de 2002 e finito quando io lo stavo gia’ mattendo in pratica in loco!!! A gennaio sono andata in agenzia di viaggio ed ho prenotato il nostro volo e il giorno di pasqua siamo partiti. Eravamo in quattro io, Nicola (mio marito) e una coppia di amici con cui spesso andiamo in vacanza. Abbiamo deciso di attraversare l’isola, evitando quei posti di mare troppo turistici e dormire nelle case particular.
Volevamo vivere un avventura da turisisti per caso. Così cartina alla mano, con itinerario preparato in italia (avana- valle di vinales – cayo jutìas – pinar del rio -cienfuegos – trinidad – ciego de avila – camaguey – santiago de cuba – baracoa – playa los cocos (playa st.Lucia) – s.Ta clara – avana) arrivati a l’avana abbiamo noleggiato la macchina e siamo partiti per questa avventura, perche’ e ‘ stata davvero un avventura.! ho visto e vissuto delle cose che non dimentichero’ mai. …Il viaggio in macchina e’ sicuramente valso la pena. E’ vero che gli spostamenti sono difficoltosi, vista la condizione delle strade, vista la presenza di carri con buoi , di buche enormi , di bicilcette. Ma vedere il paesaggio che cambia mentre viaggi e’ come vedere un film.
la natura e le persone sono state la cosa piu’ bella e significativa di questo viaggio.
un paese verdissimo: a vinales , nel rio dan juan, dove abbiamo fatto il bagno. Foreste e fiumi, specialmente nella zona di baracoa, che come natura e’ un esplosione di colori. Da considerare per fare trekking, sicuramente.
abbiamo regalato i vestiti (i pochi che avevamo portato, perche’ in quattro in macchina con zaini e bagaglio, non e’ il massimo della comodita’), abbiamo regalato pastelli e colori, saponette e medicinali (soprattutto antibiotici).
non l’abbiamo fatto er elemosina, assolutamente. A cuba nessuno muore di fame.
l’abbiamo fatto perche’ nei momentio di difficolta’ (e ce ne sono stati visto che siamo restati a piedi con la macchina per ben 2 volte e siamo stati costretti a cambiarla) abbiamo sempre trovato qualcuno che ci ha aiutato senza chiedere niente in cambio.
in mezzo a una strada in un paesino tra santiago e baracoa, maya, siamo stati invitati a prendere il caffe’ dalla padrona di casa.
la casa come intediamo noi esiste solo nelle citta’.
in questi paesini ci sono solo baracche , dove assolutamente mai ci siamo sentiti in imbarazzo.
a playa los cocos, che e’ una penisola di playa santa lucia, abbiamo dormito in una capanna (perche’ era proprio una capanna!) a 10 metri dal mare sotto le palme. il padrone di casa ci ha pescato e cucinato le aragoste. la sera passavano i fenicotteri rosa che si posavano nella laguna adiacente alla spiaggia.
il tempo? l’orologio non esisteva. Alla mattina ci svegliavano i galli. Un po’ presto, pazienza, la natura non aspetta!! le citta’ così diverse ma così uguali l’avana così immensa e così decadente.
cienfuegos così coloniale e così retro’ trinidad così colorata e così abbandonata.
santiago così caotica e così grigia.
sicuramente non posso raccontare tutto quello vorrei su questo viaggio.
ci siamo divertiti molto anche in difficolta’ abbiamo riso.
abbiamo mangiato tanto, tanta frutta e tanto pesce.
abbiamo dormito in 4 in una camera.
e’ un viaggio che fatto in compagnia sicuramente acquista valore, perche’ poi hai qualcuno che capisce quallo che provi quando torni, perche’ hai qualcuno con cui ricordare.
ogni tanto sfoglio il mio album di foto. Non provo nostalgia mentre lo guardo. Per0′ c’e’ qualcosa che mi si muove dentro…
intanto ho pronto un altro album…
chissa’ dove ci portera’ la prossima primavera…
a tutti coloro che voglio andare a cuba, un consiglio: vivetela! ciao a tutti silvia s.