Crociera sul nilo e marsa alam

Sono stata molte volte in Egitto, ma per la prima volta mi sono concessa la crociera sul Nilo, ed è stata un’esperienza indimenticabile. Su consiglio dell’agenzia abbiamo deciso per Phone and go (mai sentita prima) e si è rivelata una scelta ottima. Tutto lo staff (completamente egiziano) della motonave è stato professionale e gentilissimo,...
Scritto da: ciccola
crociera sul nilo e marsa alam
Partenza il: 13/07/2008
Ritorno il: 27/07/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Sono stata molte volte in Egitto, ma per la prima volta mi sono concessa la crociera sul Nilo, ed è stata un’esperienza indimenticabile. Su consiglio dell’agenzia abbiamo deciso per Phone and go (mai sentita prima) e si è rivelata una scelta ottima. Tutto lo staff (completamente egiziano) della motonave è stato professionale e gentilissimo, e anche a Marsa Alam, dove purtroppo l’unica pecca è stata l’assistenza (italiana)… Ma ecco il mio diario di viaggio.

1° giorno. Partiamo in auto da Torino alle 2 (ormai siamo abituati a non dormire la notte della partenza). Arriviamo in orario al parcheggio convenzionato di Malpensa e saliamo sul pulmino che ci porta al terminal 2. Andando, noto che per il terminal 1 i bus sono grandi e pieni di gente, mi sembra un po’ strano…Capiamo il mistero una volta lì: l’area gruppi non c’è! Abbiamo sbagliato terminal, leggo nella prenotazione e confermo, non so da quand’è che è cambiato, ma si parte dall’1! Mi viene un po’ di panico, chiediamo aiuto: ci indicano la fermata del pullman che porta fino lì. Mi è sembrato di aspettare un’eternità ma è arrivato dopo 15 minuti, controllo l’orologio: siamo un po’ in ritardo ma dovremmo farcela… Un lampo, un tuono. Scoppia un acquazzone pazzesco con grandine, non si vede niente e arriviamo alla fermata: il tempo di attraversare la strada sotto quel diluvio ed entriamo in aeroporto che siamo zuppi, valigie comprese! Corriamo al ceck-in, tutto ok. Ci mandano nell’area 6 per l’imbarco bagagli e troviamo una coda infinita, i passeggeri di Eurofly messi tutti insieme, senza divisioni di file per ora di partenza o destinazione. La cosa peggiore è che eravamo tutti fermi, nessuno sapeva cosa stesse succedendo, tranne che sicuramente saremmo partiti in ritardo. Scopriamo che i nastri trasportatori erano tutti fermi, un fulmine aveva colpito la centralina mandando in tilt tutto l’aeroporto! Che fortuna.. Alla fine riusciamo a imbarcare le valigie e salire sull’aereo, e partiamo con 3 ore di ritardo. Arriviamo a Luxor (vedere il Nilo dall’aereo mi ha fatto dimenticare la notte insonne!) e scendiamo in pochi, dato che quasi tutti proseguivano per Sharm, quindi il disbrigo in aeroporto è stato veloce. Siamo stati accolti da Sherif che ci ha consegnato gli adesivi con il numero della cabina da mettere sui bagagli che sono arrivati subito. Pochi minuti di pulmino e alle 14 (ora egiziana, +1 rispetto all’Italia)siamo sulla nave! Saliamo in cabina insieme al facchino che ci porta le valigie, è bellissima! Molto grande, con un finestrone enorme, c’è anche un divanetto col tavolino… sono entusiasta. Al ristorante ci aspettavano per il pranzo e ci hanno assegnato il tavolo che terremo per tutta la settimana, e che abbiamo condiviso con 4 persone stupende con cui è stata amicizia a prima vista! Un po’ di relax e poi nel tardo pomeriggio la 1° escursione al tempio di Luxor dove abbiamo conosciuto la nostra bravissima guida Hemad che ci ha raccontato molto bene sia la storia che l’arte, spiegandoci i significati dei bassorilievi e della struttura del tempio. Intanto un bellissimo tramonto ha colorato di rosso la facciata e le statue. Abbiamo avuto un po’ di tempo libero per girare da soli e fare le foto. Siamo rientrati in nave per l’ora di cena, e ho confermato l’impressione avuta a pranzo: si mangia molto bene! Abbiamo trascorso la serata sul ponte sole approfondendo la conoscenza con i nostri nuovi amici e poi a dormire! 2° giorno. Sveglia alle 6 per arrivare presto alla Valle dei Re. Siamo quasi i primi, così la visita alle tombe non è stata troppo faticosa. All’interno c’è poca aria e con la ressa si rischia di stare male. E’ incredibile come sia caldo il sole già alle 7 del mattino.Col biglietto si può entrare in 3 tombe, e la scelta mi è sembrata a discrezione della guida, che ci ha proposto di visitare quelle che secondo lui erano le più interessanti.

Siamo poi andati al tempio di Medinet Habu dove Ramsete III fece scavare bassorilievi profondissimi. Quello che mi è piaciuto di più è stato quello che rappresenta la caccia, per le dimensioni e perché il cavallo così come tutta la scena è molto realistica. Ci siamo concessi una sosta al bar lì vicino e poi siamo andati alla fabbrica di alabastro, dove qualcuno ha comprato dei vasi molto belli. Quando siamo tornati sul pulmino Hemad ci ha regalato uno scarabeo a testa dicendo che porta fortuna, e che lui ce ne augurava davvero tanta. E’ stato molto carino.

Una breve sosta ad ammirare i Colossi di Memnon e poi, su richiesta di qualcuno del gruppo, alla fabbrica di papiri. Siamo stati molte volte in Egitto e si può dire che abbiamo comprato davvero tutto, quindi ne avremmo fatto a meno, ma capisco che chi viene per la prima volta abbia voglia di soddisfare ogni curiosità.

Terminiamo questa mattinata piena di visite col tempio di Karnak. Hemad ci ha dato l’alternativa: visitarlo subito e avere tutto il pomeriggio libero, oppure andare a pranzo e tornarci per il tramonto. Decidiamo per la prima opzione quindi sotto il sole cocente entriamo in questo susseguirsi di strutture via via sempre più imponenti. Quasi un tentativo di un faraone di imporsi sul precedente, per dimostrare la propria importanza. Alcuni faraoni hanno utilizzato costruzioni già esistenti per modificarle a proprio nome. Bellissime le colonne della grande sala di Sethy I e Ramses II.

Torniamo alla nave affamati ma molto contenti.

Trascorriamo la giornata in relax, e la sera dopo cena decidiamo tutti e 6 di fare una passeggiata per Luxor. Era tutto chiuso e continuavano ad avvicinarsi persone per venderci non proprio dei souvenir, quindi abbiamo preferito rientrare. Non ci ha fatto una bella impressione, peccato.

Abbiamo atteso la partenza della nave che finalmente (alle due di notte..) si è mossa! Emozionati come bambini andiamo a dormire.

3° giorno. Mi sveglio per uno scossone, erano le 7. Corro in pigiama sul ponte: stiamo passando la chiusa di Esna! Questa mattina per chi voleva, giro della nave per conoscere l’equipaggio. Siamo andati nelle cucine, nella sala macchine, dal capitano. E’ stato divertente e ci ha fatti sentire in qualche modo membri di una grande famiglia! Siamo poi saliti sul ponte in attesa di arrivare ad Edfu e intanto stavano abbassando il tetto della zona ombra dei lettini: siamo passati al pelo sotto un ponte! Le sponde del Nilo sono uno spettacolo. Ogni tanto si intravede un villaggio, dei bambini, ma anche degli adulti a riva, con qualche mucca e asinelli, tutti sempre pronti a rispondere ai nostri saluti. Lo stacco dei colori poi è fantastico: blu (il Nilo), verde (la vegetazione e le palme), rosso(il deserto).

Arriviamo ad Edfu, ad attenderci c’erano i calessi da 4 passeggeri per portarci al tempio di Horus. Saliamo sul n° 46 (numero fortunato!) e passiamo attraverso questa cittadina molto movimentata dove fa davvero caldo! Arrivati all’ingresso, per accedere al tempio c’è un passaggio obbligato attraverso i negozi dove gli egiziani sono abbastanza insistenti. L’importante è camminare svelti e decisi, “no grazie” e tirare dritto. Il tempio di Horus è bellissimo! Hemad ha improvvisato una scenetta con alcuni di noi ad impersonare Iside e Osiride per raccontarci la storia di Horus che sarà chiamato a vendicare suo padre, in una sorta di battaglia tra il bene che vince sul male. E’ stata una fortuna avere una guida così preparata, che svela i misteri di un bassorilievo insegnandoci a leggere i geroglifici per capire quale scena rappresentano e quali sono i personaggi che la compongono. Alla bellezza visiva si accompagna quella della conoscenza, a la sensazione di aver visto non solo dei posti molto belli, ma di averne capito anche il significato.

Al termine della visita abbiamo ritrovato il nostro 46 e siamo tornati sulla nave, dove si è verificato un episodio spiacevole. Uno del nostro gruppo ha preso a lamentarsi ad alta voce della nostra guida, “che perde tempo(!!)a spiegare”. Naturalmente Hemad era lì e ha sentito, come tutti. Ho detto la mia in sua difesa, ma anche nostra: avere una buona guida è fondamentale e lui se ne lamenta?? Questo però ha segnato un piccolo cambiamento: nelle escursioni successive le spiegazioni si sono un po’ limitate per darci più tempo libero, e questo è dispiaciuto a tutti.

Nel mentre abbiamo ripreso la navigazione per Kom Ombo e la sera, dopo un cocktail di aperitivo offertoci al bar, abbiamo cenato sul ponte. A mezzanotte siamo arrivati ad Aswan che ci ha fatto una bellissima impressione! 4° giorno. Siamo andati al tempio di Philae dedicato a Iside. E’ in un’isola che si raggiunge in pochi minuti con una barca a motore: occhio ai gomiti e a non sporgersi, il parcheggio è un po’ brusco! In seguito siamo andati alla diga di Aswan che è enorme e da cui si vede il lago Nasser.

Al ritorno ci siamo fermati al museo delle essenze ma in 4 abbiamo saltato la visita e ci siamo fatti portare alla nave. Ne abbiamo approfittato per fare un giro per la città, nel mercato, tra la gente. Al nostro rientro in nave come sempre ci hanno accolti con le pezzette fresche e la limonata che fanno davvero piacere visto il caldo! (Siamo davvero coccolati!) Nel pomeriggio abbiamo preso una barca a motore per fare il giro dell’isola elefantina e abbiamo visitato il villaggio nubiano. Ci hanno accolti in una casa dove tengono i coccodrilli come animali domestici. Ilarità, grosse risate e urla di tutti, specialmente quando il proprietario ha dato due colpi di bastone al più grosso per farlo arrabbiare (..?) e per le immancabili foto con il coccodrillo in spalla…Sarà anche come avere un cane, ma un cane in gabbia. Non mi è piaciuto per niente. Siamo poi entrati nella scuola, che rende l’idea del fatto che non sono poveri questi nubiani, anzi. Basta guardare le bambine, bellissime e molto abili nel prenderti per mano per chiedere soldi, hanno orecchini d’oro e vestiti puliti. Tornando indietro abbiamo visto che nei dintorni ci sono alcuni alberghi, alcuni usati come set in alcuni dei tanti film sul Nilo.

La sera dopo cena ci siamo scatenati un po’ nella disco! Indecisi se passare la notte ballando in attesa di partire per Abu Simbel, alla fine andiamo a fare qualche ora di sonno! 5° giorno. Sveglia alle 3.15! Un po’ addormentati andiamo a fare colazione, ma riprendono subito le risate interrotte qualche ora prima! Il viaggio per Abu Simbel è lungo, e bisogna partire insieme a tutti gli altri pullman. Ma noi siamo in pochi e riusciamo a stenderci e dormire un po’. Una volta arrivati, che dire… E’ l’apoteosi di tutto ciò che abbiamo visto finora. Le visite sono andate giorno dopo giorno in crescendo e Abu Simbel è l’apice della maestosità. L’interno è piuttosto buio, e nonostante le dimensioni risulta lo stesso claustrofobico per la presenza massiccia di turisti.

Il viaggio di ritorno è stato stancante e lungo. Nel pomeriggio il termometro segnava 46.5°! Abbiamo lasciato Aswan e siamo tornati a Kom Ombo. La sera c’è stata la festa egiziana e siamo andati a letto presto.

6° giorno. Ci siamo svegliati con la nave in movimento, per farci avere un po’ di aria: stamattina colazione sul ponte! Ultima uscita guidata al tempio di Kom Ombo, dedicato al dio Sobek (coccodrillo) e Horus (falco, il mio preferito!).

Ripresa la navigazione per Luxor, abbiamo passato la chiusa di Esna.

7° giorno. Stamattina siamo andati tutti e 6 in giro per Luxor, e ci siamo ricreduti dall’esperienza della prima sera. Siamo andati verso il mercato e tutti ci indicavano quello “arabo”, dicendoci che era dall’atra parte e offrendosi di accompagnarci. Noi abbiamo proseguito per la nostra strada, seguendo le donne con le borse in mano. Siamo finiti nel mercato, ma quello vero! Lì improvvisamente non ci ha più parlato nessuno, eravamo immersi nella vita locale, tra banchi di frutta, di carne, di vestiti. E’ stata una bellissima esperienza, un contatto vero con la gente di Luxor e le loro quotidianità. Poi il mercato finisce e comincia quello che loro chiamano “arabo”, quello per turisti, dove alla fine abbiamo fatto qualche acquisto. Ultimo pomeriggio di chiacchiere e relax in barca. A cena ci hanno fatto la torta con scritto “arrivederci” e dopo un bingo da dimenticare abbiamo salutato e ringraziato la nostra guida.

8° giorno/14°. Addio motonave, si sale sul bus e si riparte con la carovana direzione Marsa Alam dove arriviamo distrutti dopo 6 ore. Siamo ancora tutti e 6 insieme al Tulip! (L’impatto non è dei migliori. Dopo 7 giorni di ottima organizzazione in nave ci troviamo di fronte l’assistente italiano che non sembra molto competente.) Comunque le camere sono spaziose ma abbastanza semplici. Frigo, cassetta di sicurezza, tv, qualche problema con l’aria condizionata ma niente di grave.

Il temutissimo pontile di 700 mt non è poi così faticoso da attraversare, e si arriva ad una meravigliosa barriera corallina. La spiaggia è molto grande ma non c’è la possibilità di fare il bagno neanche con l’alta marea Il ristorante è diviso in due parti e non abbiamo mai aspettato per avere il tavolo da 6. Considerando che a Marsa Alam le provviste arrivano negli alberghi una volta alla settimana il cibo è abbastanza vario, ma bisogna accontentarsi e mettere in conto che dopo una settimana si ha per forza di cose la sensazione di mangiare sempre le stesse cose.

Durante la settimana al Tulip abbiamo fatto due escursioni: – ABU DABBAB. Siamo andati in questa bella spiaggia (del Columbus club) a 20 minuti di bus. Avevo letto che tempo fa esisteva dal Tulip la navetta per andarci, ma da quando è stato costruito il pontile non c’è più ed è diventata un’escursione. Si entra nella barriera direttamente dalla spiaggia, ed è l’ideale anche per chi non è molto bravo a nuotare perché ci sono pesci già a riva. Siamo andati alla ricerca del famoso dugongo e l’abbiamo trovato (siamo stati molto fortunati!), il poverino è stato accerchiato da chi faceva snorkeling e dai sub…Mi ha fatto un po’ pena e ci siamo allontanati dal gruppo, iniziando a tornare indietro, quando mi sono girata e me lo sono trovata a 10 cm che stava salendo a respirare in una zona meno affollata…È enorme e buffo! Mi ha ricordato lo spirito del ravanello della Città Incantata! Nei dintorni c’erano anche 4 o 5 tartarughe, e i pesci sono tanti, ma secondo me la barriera corallina di fronte al Tulip è più bella.

– SHARM EL LULI. Questa bellissima spiaggia bianca si trova a più di 1 ora dall’albergo, e fare snorkeling qui è piuttosto faticoso soprattutto per chi non è molto bravo a nuotare. All’andata infatti l’acqua era calma ma al ritorno c’era la corrente piuttosto forte, che oltretutto ha portato una marea di meduse molto piccole che pungevano dappertutto. Lo spettacolo visto in acqua però è valso la fatica e quando siamo tornati a riva ci siamo potuti godere la meravigliosa spiaggia mentre sotto le tende ci veniva offerto uno snack e da bere. Purtroppo siamo rientrati per pranzo, è durato davvero troppo poco..

Senza darci troppe spiegazioni sono state annullate tutte le escursioni in barca, l’unica disponibile era la DOLPHIN HOUSE (80 euro a testa). Abbiamo rifiutato e forse abbiamo fatto bene perché il mare era agitatissimo e dopo pranzo sono stati tutti male..

In ogni caso anche se le attività del villaggio sono limitate alla pura vita di mare e poche uscite organizzate, la settimana è volata. E’ stata una bellissima vacanza, di scoperta e di relax, in questo meraviglioso Egitto.



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