Crociera sul Nilo+Cairo

Siamo Alessandra e Mattia, una coppia di 30 e 28 anni, e viviamo in Piemonte sul Lago d’Orta. Avendo l’opportunità di andare in vacanza a gennaio, abbiamo vagliato diverse destinazioni possibili, pensando inizialmente a palme e spiagge caraibiche, ma optando alla fine per il viaggio che sognavamo da una vita: l’Egitto dei Faraoni! La...
Scritto da: Alessandra3107
crociera sul nilo+cairo
Partenza il: 25/01/2009
Ritorno il: 01/02/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
Siamo Alessandra e Mattia, una coppia di 30 e 28 anni, e viviamo in Piemonte sul Lago d’Orta.

Avendo l’opportunità di andare in vacanza a gennaio, abbiamo vagliato diverse destinazioni possibili, pensando inizialmente a palme e spiagge caraibiche, ma optando alla fine per il viaggio che sognavamo da una vita: l’Egitto dei Faraoni! La stagione è quella ottimale, perché il caldo non è opprimente e il turismo è abbastanza contenuto, quindi ci siamo recati subito in agenzia dal nostro amico Ivan per avere qualche consiglio e qualche preventivo.

Abbiamo scelto la crociera “Tebe” di Alpitour: 4 giorni di navigazione sul Nilo + 3 giorni al Cairo, escursione ad Abu Simbel in aereo compresa, per un totale di 1220 € a testa, prezzo finito.

E la scelta si è rivelata azzeccatissima, perché Alpitour ha un’organizzazione davvero impeccabile e siamo stati completamente soddisfatti di questo viaggio.

Domenica 25 gennaio 2009 La partenza da Malpensa 1 è prevista alle 13.20 e ci presentiamo al check-in con le consuete 2 ore di anticipo.

Conosciamo subito Stefania e Simone, una coppia formidabile con cui trascorreremo l’intero viaggio.

Le pratiche vengono svolte in modo celere e impeccabile e in men che non si dica siamo seduti nell’area imbarchi pronti per iniziare la nostra avventura.

L’aereo è un A320 della Eurofly, piuttosto piccolo ma non essendo al completo si è dimostrato comunque abbastanza comodo.

Il decollo è stato puntuale e, dopo aver fatto scalo a Roma, siamo finalmente atterrati a Luxor, l’antica Tebe! Sono le 19.50 ora locale e la temperatura è decisamente più gradevole di quella che abbiamo lasciato a Milano.

Ci accoglie Haiman, il responsabile Alpitour che ci aiuta a sbrigare le prime pratiche.

Ritirati visti e bagagli, ci dirigiamo al nostro bus, il “21 Mohamed” e per tutto il viaggio quello è stato il nostro identificativo.

In 10 minuti arriviamo alla Motonave Lady Sophia ormeggiata davanti al Tempio di Luxor illuminato, uno spettacolo mozzafiato.

La nave è bella, lussuosa ma non in modo eccessivo, il personale è gentilissimo.

Noi abbiamo pagato un supplemento per avere la cabina in uno dei 2 ponti alti, perché non volevamo essere troppo vicini ai motori e la scelta si è rivelata azzeccata.

Ci viene servita la cena e al nostro tavolo conosciamo gli altri due elementi che vanno a completare quello che è diventato un sestetto inseparabile: Alessandra e Jennifer, zia e nipotina di 9 anni, la mascotte del viaggio.

Il cibo è buono, con piatti tipici egiziani, ma mai troppo speziati, e cibi che si avvicinano alla tradizione italiana, dato che la nave è ad esclusiva Alpitour-Francorosso.

Dopo cena ci siamo riuniti nel salone bar per una piccola riunione informativa in cui ci sono state presentate le escursioni facoltative: visita al villaggio nubiano, Cairo by night e spettacolo luci&suoni alle piramidi di Giza.

Abbiamo acquistato l’intero pacchetto per 52€, un prezzo più che onesto.

E abbiamo versato la quota obbligatoria per le mance al personale, 22€ a testa.

Dopo una breve passeggiata sul ponte sole per goderci le prime impressioni dell’Egitto, siamo andati a dormire, da domani comincia il viaggio vero e proprio! Lunedì 26 gennaio 2009 Sveglia alle 5.00, si parte subito con una levataccia ma in realtà ce ne saranno ben poche altre e il viaggio si rivelerà molto più rilassante di come ce lo aspettavamo.

Saliamo sul nostro bus 21 e facciamo la conoscenza della guida che ci condurrà per tutto il soggiorno tra le meraviglie dell’Egitto: il mitico Mohamed! Al grido di “jalla signori” e “alpiiiiii” per richiamare la nostra attenzione sventolando la sua cartellina gialla, è ciò che di meglio potessimo desiderare per scoprire tutti i segreti di quel mondo antico e affascinante.

La prima tappa è stata davanti ai Colossi di Memnon, due gigantesche statue, alte 18 metri, raffiguranti il Faraone Amenothep III; tutto ciò che resta del tempio eretto da questo sovrano e distrutto in epoche successive per riutilizzare i blocchi di cui era composto.

Poi ci siamo diretti al Tempio di Medinet Habu, eretto da Ramses III in onore del dio Amon.

Oltre alla bellezza di questo monumento, che conserva ancora intatti i colori dei capitelli e dei soffitti, è possibile ammirare il palazzo reale adiacente, con una copia del celebre calendario costruito da Imhotep.

La terza tappa è stata presso il Tempio di Hatshepsut, unica regina egizia che ha regnato per 18 anni; la più famosa Cleopatra, infatti, era greca e non egizia.

L’impatto visivo di questa costruzione è imponente e la si può ben ammirare dal trenino che accompagna i turisti dai bus verso l’ingresso.

Peccato però che sia quasi interamente una ricostruzione non particolarmente ben riuscita ad opera dei polacchi… Di originale restano una cappella e il santuario, ora chiuso per restauri.

Dopo questa sosta ci siamo diretti verso la Valle dei Re.

Appare subito evidente perché i Faraoni abbiano scelto questo luogo per nascondere le loro tombe agli occhi dei predoni; tutto è sabbia, roccia e sole a picco.

L’emozione che si prova a camminare nella storia è indescrivibile.

Abbiamo visitato le tombe di Ramses I, IV e IX, comprese nell’escursione. Quando si scende all’interno di queste grotte scavate nel tufo più di 4000 anni fa si resta incantati dalla bellezza dei decori e dalla vivacità dei colori fissati alla roccia con semplice albume d’uovo.

E ci si chiede come mai oggi nessuno sia più in grado di creare opere del genere, nonostante i prodigi della tecnologia… La tomba di Tutankhamon è visitabile pagando a parte 11€ ma non ne vale la pena perché è vuota e tutto è stato trasferito al Museo del Cairo.

Mentre lasciamo questa valle incantata Mohamed ci racconta che stanno scavando perché pare sia stata scoperta una nuova tomba mai trovata prima… Ne sentiremo probabilmente parlare a Voyager su Rai2.

Leggermente in ritardo sulla tabella di marcia, raggiungiamo il Tempio di Luxor in barca anziché in pullman, esperienza che si rivela essere molto divertente (le barche lì hanno tutte un non-so-che di pittoresco…).

Il Tempio è splendido, orientato parallelamente al Nilo e dedicato ad Amon e a sua moglie Mut, era collegato al Tempio di Karnak da un viale di sfingi, ancora parzialmente visibile.

Le due grandi statue di Ramses II “il megalomane” insieme all’unico obelisco rimasto (il gemello è stato donato ai francesi e ora domina Place de la Concorde) accolgono i visitatori sull’ingresso.

Questo tempio riunisce costruzioni di epoche e di religioni diversissime.

Iniziato da Amenhotep III, abbellito da Tutankhamon, ingrandito da Ramses II, fu rimaneggiato anche da Alessandro Magno che fece costruire un nuovo santuario.

In epoche più recenti ha visto sorgere al suo interno una chiesa cristiana copta e una moschea tutt’ora utilizzata dai fedeli.

Terminata anche questa visita, ci dirigiamo al Tempio di Karnak, il tempio più grande del mondo: 62 ettari.

Preceduto da un viale di sfingi a testa d’artiete, il tempio dedicato ad Amon non può lasciare indifferenti per le sue dimensioni e per la sua bellezza, rimasta immutata per 4000 anni.

Più che di un tempio sarebbe meglio parlare di un complesso che riunisce innumerevoli manifestazioni architettoniche dedicate a diverse divinità.

La sala ipostila è composta da più di 100 colonne dai capitelli a forma di fior di loto e di papiro; numerosi sono gli obelischi che svettano in cielo.

I più famosi sono quelli di Hatshepsut, uno ancora in piedi e l’altro fatto crollare da un grande terremoto.

Ve ne erano altro 2 in oro massiccio che, ovviamente, sono stai rubati tantissimo tempo fa… Attrazione turistica è poi il grande scarabeo di granito, simbolo di buon auspicio e di fertilità. Si dice esaudisca tutti i desideri di chi vi compie 3 giri intorno in senso antiorario.

Lasciamo anche questa meraviglia per tornare finalmente sulla nave, stanchi, accaldati e affamati, ma sicuramente soddisfatti di questa prima giornata di viaggio.

Il pomeriggio ci siamo rilassati a bordo piscina durante la navigazione: impossibile fare il bagno nell’acqua gelida, ma il sole è piacevolmente caldo e il panorama delle rive del Nilo è incantevole! Dopo cena consueta riunione con lo staff: domani sera a bordo ci sarà una festa egiziana e dobbiamo vestirci a tema, wow! Al bazar della nave abbiamo trovato 2 splendidi costumi corredati di copricapi e ciabatte per me a 20€.

Verso le 22 abbiamo passato la chiusa di Esna: è stato molto interessante vedere come l’uomo si sia ingegnato per poter superare un salto d’acqua di quasi 8 metri per proseguire la navigazione.

Martedì 27 gennaio 2009 Sveglia alle 8.00 e dopo la colazione troviamo ad attenderci all’attracco della nave delle coloratissime carrozzelle che ci condurranno al Tempio di Edfu.

Suddivisi in gruppi di 4 ci si avvia al Tempio passando per le vie del centro di questa caotica cittadina. Noi siamo con Stefania e Simone e ridiamo durante tutto il tragitto ammirando come il nostro cocchiere Alì Babà ha addobbato il suo mezzo, tra foto di Elvis, cd appesi come ornamento e foderine di plastica per non rovinare dei sedili già irrimediabilmente compromessi… Il Tempio, dedicato a Horus il dio falco, è splendido ed è il meglio conservato di tutto l’Egitto.

È di epoca greco-romana, voluto da Tolomeo XIII padre di Cleopatra e su una colonna della sala ipostila è possibile ammirare il cartiglio proprio di questa regina.

Forse la curiosità più grande di questo luogo è la cripta sotterranea, oggi chiusa al pubblico, da cui i sacerdoti rispondevano alle domande dei fedeli, spacciandosi per Horus in persona al fine di chiedere offerte cospicue.

Dopo il pranzo in nave abbiamo passato un altro rilassate pomeriggio in piscina a prendere il sole prima di giungere a Kom Ombo per la visita serale del Tempio dedicato a Sobek, il dio coccodrillo, e ad Horus il Vecchio.

Molto suggestivo nella luce serale, il tempio presenta diverse curiosità: comprende infatti i resti di un ospedale, bassorilievi raffiguranti strumenti chirurgici e istruzioni per il parto, la ricetta per l’antenato del viagra, una copia del calendario di Imhotep, un nilometro ben conservato e 3 mummie di coccodrillo.

Prima di rientrare sulla nave abbiamo fatto un rapido passaggio in un mercatino locale, ma l’insistenza dei venditori è davvero asfissiante e ce ne siamo andati senza fare acquisti.

Il tempo di una doccia e ci siamo preparati per la grande serata egiziana a bordo: è stato davvero divertentissimo calarci in questi panni, nel vero senso della parola.

Cibo, musica, balli, tutto è stato all’insegna dell’etnico.

E la “gara” di mimi organizzata dall’animazione nel salone bar non poteva che essere vinta dal mitico gruppo “21 Mohamed”! Nella notte abbiamo navigato fino ad Assuan.

Mercoledì 28 gennaio 2009 Sveglia alle 7.00, colazione e partenza per la Grande Diga di Assuan.

La visita di oggi per noi assume un carattere particolare perché dei nostri concittadini hanno partecipato alla costruzione della Vecchia Diga nei primi anni del ‘900 e ci emoziona vedere gli stessi luoghi che tanto li affascinarono.

La Grande Diga è immensa, quasi 900 metri la larghezza della base che deve arginare il Lago Nasser, lungo ben 500 Km.

Possiamo sostare poco e fotografare senza usare zoom perché tutta la zona è militare.

Lasciata la Diga, ci spostiamo per raggiungere il Tempio di Philae, raggiungibile solo in barca.

Il tempio è stato completamente smontato e rimontato su un’isola vicina a quella originale per evitare che il Tempio venisse sommerso per sempre dal Lago Nasser.

Di epoca greco-romana, dedicato a Iside e a Horus Bambino presenta pregevoli bassorilievi e numerosi tempietti satelliti.

E’ bellissimo passeggiare su quest’isola e ammirare il paesaggio che la circonda, costellato da massi di granito rosa, buganvillee e mimose in fiore.

Prima di tornare sulla nave abbiamo fatto un’interessantissima sosta alla fabbrica delle essenze, che fornisce la materia prima per tutti i più famosi profumi dei nostri stilisti.

Nel pomeriggio c’è stata la prima escursione facoltativa, al villaggio nubiano sulla sponda occidentale del Nilo, raggiungibile in barca.

Qui siamo stati accolti da una famiglia molto ospitale che ci ha offerto tè alla menta e karkadè.

Una ragazza ci ha fatto dei bellissimi tatuaggi all’hennè per soli 2€, abbiamo potuto essere fotografati tenendo in mano il loro coccodrillo da cortile e abbiamo acquistato una maschera in legno e una statuetta nubiana per 10€.

Al rientro in barca, nella luce del tramonto, le dune rosa del Sahara ci hanno affascinati con la loro bellezza.

Quando il deserto ti entra nel cuore è davvero difficile da dimenticare… Dopo cena spettacolo di danze nubiane e di danza del ventre sulla nave.

Giovedì 29 gennaio 2009 Sveglia alle 7.00, colazione e giro in barca intorno all’Isola Elefantina, al centro del Nilo.

Chi ieri era stato al villaggio nubiano aveva già in parte ammirato lo spettacolo di quest’isola che ospita un giardino botanico e che è diventata parco naturale.

Ma oggi ci siamo soffermati di più sulle tombe dei nobili, sul Mausoleo dell’Agha Khan e sull’hotel Old Catarat dove Agata Christie scrisse “Assassinio sul Nilo”.

Dopo pranzo abbiamo salutato il personale di bordo e lasciato la nave alla volta dell’aeroporto.

Dopo brevi controlli e un curioso check-in in cui ci sono state assegnate delle carte d’imbarco con nomi fasulli (noi eravamo Mariano e Davide Acquaviva), siamo decollati con destinazione Abu Simbel.

Il volo è stato effettuato con un altro A320 dell’Eurofly ed è durato circa 30 minuti.

All’atterraggio anche il capitano dell’aereo si è aggregato al gruppo munito di macchina fotografica dicendo: “un’occasione così quando mi ricapita?” I Templi distano 5 minuti di pullman dall’aeroporto, quindi in un attimo siamo sul posto e rimaniamo subito affascinati dalla loro bellezza.

Il più grande, il Tempio di Ramses II, è dedicato a 4 divinità: Ptah, dio del buio, Amon, Ramses stesso e Re-Horakhty, dio del sole.

Due volte l’anno il sole entra dalla porta del tempio e illumina le statue degli dei nel santuario situato in fondo all’edificio; ma illumina solo Amon, Ramses e Re-Horakhty lasciano al buio Ptah, dio delle tenebre.

Incredibile! Il Tempio minore è dedicato a Nefertari, la bella tra le belle, moglie di Ramses II, e alla dea Hathor, la dea mucca.

Di notevole pregio i bassorilievi che raffigurano la regina con abiti splendidi e inusuale per l’epoca il fatto che le statue della regina siano della stessa dimensione di quelle del faraone.

Ciò significa che Ramses II aveva grandissima considerazione di sua moglie.

Un ultimo sguardo a questa meraviglia prima di partire: sembra incredibile che anche questi templi giganteschi siano stati smontati e rimontati per salvarli dall’oblio delle acque del Lago Nasser.

Dopo un volo di circa 2 ore siamo atterrati al Cairo, una metropoli da 20 milioni di abitanti dove il caos regna sovrano.

Il nostro hotel è a Giza, a 5 minuti a piedi dalle piramidi ed è bellissimo.

È il Mövenpick Pyramids, un resort 5 stelle con bungalow disseminati nel parco.

Dopo cena si va a nanna presto, domani ci aspettano cose bellissime! Venerdì 30 gennaio 2009 Sveglia alle 7.00, colazione e partenza per le Piramidi! È tutta la vita che aspettiamo questo momento e ora finalmente ci siamo.

Ci portano subito al punto panoramico, l’unico punto da cui è possibile fotografare tutte e 3 le Piramidi, che altrimenti non stanno nell’inquadratura.

Cheope, Chefren e Micerino, splendide! Dopo la spiegazione di Mohamed abbiamo la possibilità di entrare nella seconda piramide, quella di Chefren e di certo non ce la facciamo scappare.

Il cunicolo di accesso è largo 1,20 metri, alto 1 metro e prosegue per 25 metri verso le viscere della terra.

L’aria diventa sempre più calda e sempre meno respirabile man mano che si avanza, ma la voglia di poter dire: “io ci sono stato” è troppo forte e si prosegue.

Poi si risale e si sbuca nella camera sepolcrale, alta 6 metri e molto ariosa.

Non c’è nulla dentro, solo il sarcofago di pietra del faraone, ma l’emozione è enorme e ci attardiamo il più possibile in quel luogo che forse, chissà, non rivedremo mai più.

Poi ci avviamo al Museo della Barca Solare di Cheope, adiacente alla piramide.

100 L.E. A coppia davvero ben spese; la barca è lunga 47 metri ed è perfetta dopo quasi 5000 anni.

La tappa successiva è alla Sfinge che si trova appena sotto le Piramidi.

Immobile e beffarda, sorride al mondo da millenni.

La salutiamo e ci dirigiamo verso una fabbrica di papiri dove possiamo fare ottimi acquisti a prezzi onesti.

Dopo una breve visita al sito di Menfi, con la sfinge di alabastro e la grande statua sdraiata di Ramses II, siamo andati a pranzo in un agriturismo.

Nel pomeriggio abbiamo visitato Saqqara e la famosa piramide a gradoni di Zoser.

È la più antica, progettata da Imhotep che in seguito fece il primo tentativo di piramide liscia sbagliando l’angolazione delle pareti; questa piramide è ancora visibile a Dahshur ed è detta la piramide tronca.

Dopo cena c’è stata la visita del Cairo by night: un giro di 2 ore in pullman attraverso le vie più caratteristiche della città, con sosta al ponte degli innamorati, e alla tomba di Sadat.

Questa città, seppur sempre cotica, è decisamente più bella di notte e il giro merita.

Un applauso va fatto al nostro autista che si è districato nel traffico senza problemi; Mohamed ci ha detto che chi non è del Cairo non può guidare senza fare incidenti e io gli credo sulla parola! Sabato 31 gennaio 2009 Sveglia alle 6.30 e partenza per la visita alla Cittadella di Saladino, sulle alture della città.

L’aria frizzante del mattino ha svegliato anche i più recalcitranti.

Abbiamo visitato una moschea mamelucca e la più famosa moschea di alabastro fatta costruire da Mohamed Alì che fu un governatore dell’Egitto.

Poi ci siamo diretti al Museo Egizio.

Siamo stati davvero fortunatissimi perché c’erano pochi visitatori rispetto alla media abituale e non abbiamo dovuto fare code davanti a nessun’opera esposta.

Naturalmente il tesoro di Tutankhamon la fa da padrone e lascia effettivamente a bocca aperta per la sua bellezza e ricchezza.

Ma tutti i pezzi esposti nel Museo sono affascinanti, nessuno escluso, sebbene il metodo espositivo lasci un po’ a desiderare così come le didascalie nelle teche.

Bellissima secondo me la sala delle mummie, non compresa nella visita costa 200 L.E. A coppia ma le vale tutte.

Finalmente abbiamo potuto “incontrare” Ramses II dopo aver visto le sue statue disseminate per tutto l’Alto e il Basso Egitto! Dopo il pranzo su un caratteristico battello sul Nilo, molto lussuoso, abbiamo passato 1 ora al mercato di Khan el Khalili: un intrico di viuzze stipate di mercanti che cercano di venderti le cose più improbabili con la tipica insistenza che contraddistingue la compravendita egiziana.

Non abbiamo preso nulla, anche perché a nostro parere sono molto più convenienti gli acquisti al sud, da Luxor ad Assuan.

Dopo cena e dopo esserci coperti per bene, perché il freddo del deserto di sera non perdona, siamo andati ad assistere allo spettacolo Luci&Suoni alle Piramidi.

Bello, affascinante e misterioso, davvero ben fatto.

Ultima notte in Egitto, il nostro viaggio tanto atteso è giunto al termine…

Domenica 1 febbraio 2009 Sveglia alle 3.00! Alle 3.15 i facchini hanno ritirato le valigie davanti alla porta della camera e alle 4.00 siamo partiti per l’aeroporto.

Decollo alle 7.15 e dopo uno scalo a Sharm siamo definitivamente ripartiti verso Malpensa.

Durante le 5 ore di volo abbiamo dormito praticamente tutti, un po’ per la stanchezza accumulata in questi 7 giorni e un po’ per la levataccia dovuta alla partenza.

All’atterraggio abbiamo trovato una bella sorpresa ad attenderci: la neve! Tutto è andato benissimo, il viaggio è stato ancora più bello di come ce l’eravamo immaginato e Alpitour ha dimostrato un’organizzazione impeccabile.

Chissà che un giorno riusciremo a tornare in questi posti magici, x ora comunque consiglio a tutti di intraprendere questo viaggio nella storia, non ve ne pentirete! CONSIGLI PRATICI:  L’italiano è parlato ovunque, non ci sono problemi di comprensione  L’euro è accettato per tutti i tipi di acquisto; le Lire Egiziane servono solo per acquistare i biglietti supplementari nei musei.

 Può essere utile portare da casa un gel dell’Amuchina per lavare e disinfettare le mani a secco.



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