Crociera sul nilo, abu simbel, il cairo a novembre

Domenica 2 novembre Cosa c’è di meglio di una settimana sotto un sole cocente quando il grigiore dell’inverno comincia ad assalirti? Beh, date retta a me, andate in Egitto!!! Certo se ciò che avete in mente è un po’ di sano relax quella che sto per raccontarvi non è la vacanza che fa per voi!!! Il viaggio è stato organizzato in...
Scritto da: MilenaLV
crociera sul nilo, abu simbel, il cairo a novembre
Partenza il: 02/11/2008
Ritorno il: 08/11/2008
Viaggiatori: in coppia
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Domenica 2 novembre Cosa c’è di meglio di una settimana sotto un sole cocente quando il grigiore dell’inverno comincia ad assalirti? Beh, date retta a me, andate in Egitto!!! Certo se ciò che avete in mente è un po’ di sano relax quella che sto per raccontarvi non è la vacanza che fa per voi!!! Il viaggio è stato organizzato in tempi strettissimi non appena avuto conferma della possibilità sia per me che per Mauro di prendere qualche giorno di ferie.

Ho prenotato tramite il sito internet www.Edreams.It, risparmiando qualche euro, un pacchetto Alpitour.

Totale per 2 persone pensione completa con bevande ai pasti con tutte le escursioni comprese per 4 notti in crociera sul Nilo e 3 in albergo al Cairo e tutti i trasferimenti sia da/per Italia sia interni 2820,00 euro.

Siamo partiti domenica 2 novembre a mezzogiorno circa da Roma Fiumicino e, dopo aver fatto scalo a Milano, siamo arrivati a Luxor verso le 19:00 giusto a pochi giri dalla fine del gran premio di formula 1 e constatare la disfatta… Il volo era con eurofly, tutto sommato confortevole: oltre il pranzo a bordo hanno alleggerito le 4 ore di volo con un film…Niente male per una compagnia che avevo letto essere terribile… Dopo il disbrigo delle pratiche burocratiche ( se hai la sola carta d’identità devi fare il visto, portando con te una foto tessera, altrimenti dopo aver compilato i documenti basta far timbrare il passaporto- i costi del visto sono già inclusi nel pacchetto), abbiamo raggiunto la motonave a Luxor con i pullman che ci aspettavano con le nostre guide all’aeroporto.

La nostra guida è Tamer, un ragazzo egiziano molto gentile e preparato che ci ha seguito tutta la settimana.

Sistemiamo le valige in camera e scendiamo per la prima cena sulla nave. Il servizio è buono, tutto il personale è gentile e disponibile.

Per ciò che riguarda il cibo la loro scelta è intermedia: ti propongono un menù europeo, ma i sapori locali sono malcelati, traditi dai molti legumi, dalle tante spezie, per non parlare dell’onnipresente aglio! Non che il risultato sia cattivo, ma io avrei preferito provare le specialità del luogo convinta che la conoscenza di un paese passi anche dalla sua cultura culinaria. Per intenderci essere tornata a casa senza aver assaggiato i felafel, i piccioni, le foglie di vite ripiene…Mi ha lasciato un certo rimpianto.

Al tavolo oltre noi siedono 2 coppie di ragazzi nostri coetanei con i quali trascorreremo piacevolmente non solo i pasti, ma anche gran parte della vacanza.

Dopo cena c’è l’incontro con l’egittologo che ci inizia ai misteri dell’Egitto con la sua storia più antica, i suoi miti e soprattutto un breve escursus sulle scoperte dell’ultimo secolo…Molto interessante, ma il pensiero della sveglia all’alba dell’indomani fissata alle 5:30 mi turbava e distraeva…Dunque andiamo in camera per il meritato riposo…Ma niente da fare…Nonostante la nave sia ferma al porto i motori restano accesi per assicurare l’energia elettrica e i cuscini sono troppo alti per i miei gusti…La sveglia mi sorprende pressoché sveglia… Lunedì 3 novembre Dopo colazione subito in autobus per raggiungere la valle dei re…Nessuno me ne voglia ma sull’autobus arriviamo per ultimi …Mi trascinavo… Lungo il percorso abbiamo un primo assaggio di Nilo solcato da numerose navi da crociera ormeggiate in triplice o addirittura quadruplice fila e il cielo letteralmente invaso da mongolfiere; sorpassiamo i colossi di Memnone e il Ramesseum e siamo sulla riva ovest dove a partire dal 1500 a.C. Le tombe vennero scavate in profondità nelle colline che venivano considerate piramidi naturali. La valle dei re si raggiunge attraverso un percorso lungo una sorta di suggestivo canyon. Le tombe sono numerate secondo l’ordine in cui furono ritrovate. Noi ne abbiamo visitate tre: 1)la tomba n.16 di Ramses I è piccola, ma riccamente decorata e in fondo al cunicolo di accesso si entra nel vano centrale dove è custodito ancora il sarcofago in granito.

2) la tomba n.14 che in origine fu costruita per la regina Tawsert in seguito usurpata da Sethnakht 3) la tomba n.6 di Ramses IX costruita in forte pendenza e dipinta con motivi astronomici per terminare con la camera funeraria con lo splendido soffitto che rappresenta la dea nut, la dea che al tramonto inghiotte il sole per partorirlo la mattina seguente.

Sono solo le 9:00 del mattino ma il caldo è già asfissiante.

Facciamo una sosta in una cittadella di artigiani che lavorano l’alabastro dove ci spiegano come avviene la lavorazione. Ci sono anche dei negozi dove è possibile acquistare i manufatti; noi contrattiamo per della pietra grezza da portare a mio fratello.

Poi visitiamo il tempio funerario di Hatshepsut (che pare sia stata l’unica donna a divenire faraone) proprio alle spalle della valle dei re, parzialmente scavato nella roccia, costruito su terrazze a più livelli e con il portico decorato da enormi statue che rappresentano Hatshepsut con la barba, come un monarca maschio.

Riprendiamo l’autobus e visitiamo il tempio di Medinat Habu . Anche qui, sorpassato il primo pilone riccamente decorato con i bassorilievi, ciò che più di tutto sorprende è la vivacità dei colori dei decori intatti nonostante i tanti millenni…Per un euro faccio anche la foto con un signore del posto nel vestito tradizionale… Ci dirigiamo verso Luxor, ma prima di lasciare la riva ovest ci fermiamo ai colossi di Memnone: alti 18 metri queste due gigantesche statue ornavano due certamente non meno spettacolari colonne del tempio di Amenofi I , che si narra essere stato il più spettacolare dell’intero Egitto… Nonostante le tante cose viste, non è ancora tempo di ritornare sul battello per il pranzo, ci mancano ancora due visite importanti: Il tempio di Karnak e il Tempio di Luxor.

Al tempio di Karnak ci accoglie una doppia fila di Sfingi con teste di ariete che in origine conduceva fino al Nilo , il complesso è davvero gigantesco e suggestivo: all’ingresso della sala ipostila la statua di Ramses con la figlia ai suoi piedi, le enormi 34 ,almeno in origine, colonne ed altissimi obelischi, oltre il lago sacro (nelle cui acque i sacerdoti si purificavano prima di compiere i rituali al tempio) a guardia del quale c’è una statua con lo scarabeo “portafortuna”.Si dice infatti che compiere un giro in senso antiorario porti fortuna, farne tre propizia il matrimonio, mentre farne sette porta figli… Mauro propone di fare un giro e mezzo per assicurarci la buona sorte e evitare le altre due piaghe! Tra le tante rappresentazioni sulle pareti e le colonne del tempio ci soffermiamo su alcune che rappresentano il dio Amon-min il dio della fertilità: si narra infatti che Amon essendo senza un braccio e senza una gamba, fosse rimasto l’unico uomo nella città quando scoppiata una guerra tutti gli altri erano dovuti partire. Al loro ritorno però i valenti soldati avevano dovuto constatare che nonostante la sua menomazione Amon aveva ingravidato tutte le donne. Dopo lo sconcerto iniziale, avevano deciso di “perdonarlo” e addirittura di divinizzarlo avendo assicurato la prosecuzione della stirpe: Diciamo che ieri come oggi un uomo che può vantare molte conquiste è considerato un dio!!! Usciamo dal tempio di Karnak attraverso un altro filare di sfingi e ci rechiamo al Tempio di Luxor.

A guardia del primo pilone due enormi statue di Ramses e un solo grande obelisco di 25 m: il gemello si trova infatti a Parigi in Place della Concorde, regalo dell’ Egitto a Luigi Filippo di Francia, che gentilmente ricambiò con il grande orologio in ferro battuto che si trova accanto alla moschea di Mohammed Ali alla Cittadella, ma che non ha mai funzionato! Il complesso celato per migliaia di anni sotto la sabbia ( il livello è ben visibile confrontandolo con quello della moschea di Habu al-haggag, l’unica opera del villaggio che si era insediato tra le mura non distrutta dopo il ritrovamento) risulta ben conservato perché fu utilizzato anche come chiesa cristiana, Alessandro magno inoltre invece di distruggere il sito si è fatto rappresentare sulle pareti della cripta come segno del riconoscimento delle divinità locali.

La visita si conclude con le foto al filare di sfingi ed adesso è davvero ora di tornare sulla motonave per il pranzo. Intanto che pranziamo la nave salpa, ci attende un intero pomeriggio fino a mezzanotte di navigazione fino ad Edfu.

Dopo pranzo ne approfittiamo per godere dei bei paesaggi e del caldissimo sole sull’ultimo piano della nave dove c’è anche la piscina…Crolliamo sulle sedie a sdraio. Alle 16:00 ci offrono te e biscotti .

Quando comincia a fare troppo fresco per stare sul terrazzo scendiamo in camera per fare una doccia rilassante…Ma quel rumore che la sera prima non ci aveva fatto dormire ora con la nave in movimento era diventato assordante così come fortissime erano le vibrazioni tanto che non appena entrata in bagno ho trovato tutto ciò che era poggiato sul mobile del lavabo (spazzolino, filo interdentale, spazzola,phon) dentro il water, visto che qualcuno lascia sempre la tavola aperta… E’ stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso…Chiediamo di cambiare stanza! Il direttore e’ come sempre gentilissimo, ci spostiamo in una camera al secondo piano, nonostante avessimo pagato il supplemento per essere ponte alto, la stanza e’ comunque carina, addirittura più grande, silenziosa e con una bella finestra…Ci accontentiamo… Prima di cena c’e’ il coloratissimo cocktail di benvenuto, ma quando siamo scesi ci siamo accorti che tutti correvano sul ponte… Abbiamo chiesto cosa succedesse e ci hanno spiegato che eravamo arrivati ad Esna e stavamo per raggiungere la chiusa. Mentre aspettiamo il nostro turno numerose barchette si sono accostate alla motonave iniziando le contrattazioni per vendere la loro mercanzia: tovaglie, sciarpe…Lanciavano la merce sulla nave per farla visionare, se ti piaceva la tenevi e tiravi giu’ i soldi altrimenti ritiravi giù la merce.

Il passaggio della chiusa è stato piuttosto rapido nonostante i sette metri di dislivello: passano quattro navi per volta, due in un verso e due in senso opposto.

Ritorniamo in coperta per il cocktail e dopo andiamo a cena.

Dopo cena facciamo quattro chiacchiere e verso mezzanotte salutiamo gli amici per andare a dormire dato che domani la sveglia è di nuovo all’alba (6:30).

Assistiamo anche a una scenetta da teatro di una signora che urla di non so che torti subiti da parte del personale di bordo e comunque lascerà la motonave in piena notte non appena raggiunta da un signore dell’ambasciata chiamato dalla nostra assistente alpitour…Mah! Sarà la camera più confortevole, sarà la sveglia alle 5:00 del mattino, sarà la sfacchinata della mattina, ma mi sono addormentata subito come un sasso…

Martedì 4 Novembre Altra levataccia all’alba !Ci svegliamo verso le 6:30, siamo ad Edfu che si trova lungo il Nilo a circa 120 Km da Luxor. Oggi come prima visita raggiungiamo con un calessino trainato da un magrissimo cavallo il Tempio di Horo dedicato appunto al dio falco e che è rimasto sotto la sabbia per 2000 anni. Il complesso è relativamente recente, risale al 237 a.C., ma la sua importanza per gli egittologi risiede nel fatto che il tempio si ispiri alle strutture faraoniche più antiche.

Attraversato il primo imponente pilone ci troviamo di fronte a due grandi statue di granito nero di Horo , poi la sala ipostila, il reliquiario. Facciamo anche noi le foto di rito con il dio falco, un grosso piccione con uno strano cappellino… Ritorniamo con lo stesso calesse sulla motonave attraversando la cittadina, calessi trainati da asinelli, con il pane arabo ammassato, gli abitanti del luogo in abiti tipici…Fuori dal tempo… Riprendiamo la navigazione…Allora costume e su in terrazza!!! Che paesaggi…Palme, ammassi di case basse, le donne che fanno il bucato nel Nilo, i pescatori con le loro canne, le mucche a fare il bagno, le piccole imbarcazioni che trasportano canna da zucchero, le zone paludose, gli stormi di uccelli e poi quella strana tecnica di pesca…: sulle piccole imbarcazioni, due persone, una batte l’acqua con un bastone per attirare i pesci e l’altro li prende con un retino…Pare funzioni… All’una tutti dentro andiamo a conoscere il capitano nella sua cabina di pilotaggio. Tutto viene pilotato tramite una piccola levetta, una sorta di micro joystick, mentre il timone vero e proprio viene usato solo durante le manovre; lui, il capitano, nella sua lunga tunica azzurra siede su una specie di grosso sgabello di legno a gambe incrociate: lo sa solo lui come regga così per ore… Dopo pranzo ancora su in terrazza a prendere il sole e, udite udite, bagno in piscina.

Ritorniamo in camera per prepararci alla visita prevista per la sera: il Tempio greco-romano di Kom Ombo dove arriviamo al tramonto, godendo così sia dello splendido spettacolo del sole che diventa rosso e si nasconde dietro le alte palme e le feluche che scivolano sul fiume, sia delle prime luci che illuminano il tempio che sembra brillare di luce propria Il tempio ha la caratteristica di essere totalmente simmetrico, infatti è dedicato per metà al dio coccodrillo Sobek e per metà al dio falco Horo, ha dunque due entrate, due sale, due santuari.

Interessante è anche il nilometro, utilizzato per misurare il livello degli straripamenti del fiume e far di conseguenza pagare le tasse: maggiore è infatti il livello più sono i terreni interessati dai vantaggi delle piene che ritirandosi lasciano sul terreno il limo, che rendeva fertili le sponde altrimenti desertiche del fiume.

Dall’altro lato del tempio c’è invece un’altra cappella dove sono conservati alcuni esemplari di coccodrilli mummificati: infatti quando c’era la piena il primo coccodrillo che risaliva la sponda del fiume veniva catturato e “vezzeggiato” fino alla sua uccisione in onore del dio Sobek…Della serie beati gli ultimi!!! Fuori dall’area archeologica c’è un mercatino con venditori particolarmente insistenti…Ti vendono abiti a un euro, servizi di tovaglie da tavola a tre euro…Non appena adocchiano noi italiani partono con gli slogan: “italia..Uno” “turista fai da te, no alpitour…Ahi ahi ahi!”… ci rifugiamo in nave. Stasera serata egiziana: tutti in abiti tipici… o meglio tutti tranne noi!!! Gli irriducibili sei… Sono quel genere di cose che mi imbarazzano e non mi divertono particolarmente, ma con il senno di poi penso che non lo rifarei…Alla fine sembri più strano tu che gli altri ed alla fine quando fai questo tipo di viaggi devi anche essere disposto a stare un po’ al gioco…Comunque abbiamo pagato per questo!!! Infatti dopo la bella cena sempre a tema egiziano e dopo la lotteria, dove abbiamo preso 2 premi su 2 biglietti acquistati (una bottiglia di vino e un massaggio) ci incastrano per i giochi nominando Mauro come coordinatore del nostro gruppo “il bus 48” o meglio come ci soprannomina Tamer “Ramses” volevamo morire!!! Ci siamo messi grandi e grossi a fare scenette imbarazzanti davanti a tutti, altro che vestirsi da egiziani!!! E non abbiamo neanche vinto, neanche cercando di corrompere il direttore facendo ballare le nostre procaci danzatrici del ventre…Mauro grida allo scandalo, che il concorso è truccato e che il direttore ha fatto vincere il gruppo in cui c’era la sua preferita, ma non c’è niente da fare…Prima di andare a dormire facciamo ancora quattro chiacchiere con i nostri simpatici amici. Nel frattempo ci ormeggiamo ad Assuan.

Mercoledì 5 Novembre Anche oggi la sveglia arriva troppo presto per i miei gusti… Colazione e poi visita alla Diga di Assuan, costruita dagli inglesi tra la fine dell’ottocento e l’inizio del novecento, e alla Grande Diga finita di costruire nel 1971 con il contributo di capitali sovietici, commemorato dalla torre a forma di fiore di loto. La diga numeri da record: lunga 3830 m, alta 111 m, e larga 980 m. La sua costruzione ha dato tra gli altri effetti la creazione del lago di Nasser, il lago artificiale più grande al mondo, che ha allagato una vasta porzione di terra, con il conseguente abbandono di quelle zone da parte della popolazione che le abitava (tra cui la comunità nubiana di c.A. 800.000 unità) oltre alla ricostruzione di numerosi templi in altri siti (tra cui quelli di File e di Abu Simbel).

Prima della visita al tempio di File ci fanno visitare un negozio di profumi e oli essenziali, dove compriamo delle profumatissime essenze, tra cui in particolare quella di fiore di loto che dicono non venga esportata ed è dunque introvabile altrove.

Il tempio di Iside per quanto sia ancora chiamato Tempio di File non si trova più sull’isola omonima, a causa delle inondazioni causate dalla costruzione della Grande Diga infatti sarebbe stato altrimenti sommerso dalle acque del lago Nasser: oggi si trova su un’isola vicina dove è stato trasportato e ricostruito rispettando l’originale… Il tempio è una mescolanza di stili egizi e greco-romani. Vicino si trova anche il padiglione di Traiano. Per raggiungere l’isola prendiamo dei battelli: i costoni del lago sono di belle congregazioni rocciose molto simili a quelle vulcaniche nere e tondeggianti.

Ritorniamo in nave per il pranzo e passiamo in camere per rinfrescarci: anche questa volta troviamo sul letto i nostri set di tovagliato lavorati come origami…Se considerate che le camere le rifacevano due volte al giorno immaginate quanta fantasia abbiano avuto in questa settimana!!! attendiamo che si faccia l’ora per l’escursione programmata per il pomeriggio sul ponte alto…

La meta dell’escursione è un villaggio nubiano, cioè costituito da unità della comunità nubiana che ha dovuto lasciare la regione d’origine in seguito all’esondazione del Nilo e la creazione del lago Nasser.

Per raggiungere il villaggio che si adagia sulla riva del Nilo prendiamo una piccola imbarcazione…Godiamo così di un bel tour ancora più vicini al fiume potendo raggiungere anfratti altrimenti inaccessibili… Fra le diverse cose oggetto di interesse lungo il tragitto vediamo il Sofitel Caracter Hotel ,(il mitico hotel dove Agatha Christie scrisse “ Poirot sul nilo”), l’isola elefantina, il mausoleo dell’Aga Khan… Durante la navigazione diversi ragazzini su “oggetti naviganti non identificati” si accostano alla barca e cantano in nostro onore canzoni della nostra cultura popolare ( ve li immaginate dei ragazzini egiziani che cantano a squarcia gola “Bella Ciao”?!?!). Bellissimi anche i paesaggi più propriamente desertici: le comitive che risalendo le dune lasciano le orme sulla sabbia, le carovane di cammelli…Poi finalmente il villaggio nubiano…Le case dalle facciate bianche e riccamente decorate con colori accesi, le bambine che ti offrono per pochi euro bamboline, anche queste coloratissime, le bancarelle piene di spezie e momento anelato…La visita di una delle case del villaggio…Particolarità i nubiani tengono in casa come “animali da compagnia piccoli coccodrilli!!! li possiamo tenere in braccio…Super!!! i nubiani sono molto ospitali e ci offrono da bere…Ma noi temiamo per la nostra incolumità intestinale e prendiamo un caldissimo karkadè!!! prima di concludere la visita al villaggio ci portano nella scuola del paese…Grossi banchi e panche di legno dipinte d’azzurro e una grande lavagna…Oltre che un maestro che ci fa una lezione sull’alfabeto e i numeri in nubiano e in egiziano…

torniamo alla barca e torniamo alla nave che è già buio…

Appena il tempo di cambiarci e subito cena di gala per l’arrivederci!!! questa è infatti l’ultima sera sulla nave! Alla cena a lume di candela segue uno spettacolo con danzatrice del ventre, danzatore sufi (o almeno credo…Si tratta di una danza fatta continuando a roteare su se se stessi , il ballo vorticoso è poi accentuato e reso più coreografico da una sorte di gonnellone…), infine una specie di selvaggio-santone che ci ha fatto fare dei ballettini (con la fortuna che mi ritrovo ovviamente sono stata tra i prescelti per questo supplizio…).

Tornati in camera sul letto gli origami di rito con i nostri asciugamani e, per restare in tema, oggi si tratta di un bel coccodrillo!!! Giovedì 6 Novembre Questa mattina facciamo nuovamente un giro in barca; infatti mentre quello di ieri era una escursione facoltativa (la prima delle tre che abbiamo scelto di fare per circa euro 52,00), quello di oggi è compreso nel tour, non prevede il villaggio nubiano ed ha un raggio più ridotto.

La giornata è splendida e saliamo sul tettuccio della barca per godere di tutto il panorama a 360 gradi…Le dune gialle contro il blu del fiume intervallato dalle bianche vele triangolari delle feluche e dall’altra sponda la città di Assuan con le sue case, gli alberghi più lussuosi e le case della periferia, poco più che catapecchie, ma sempre con l’antenna parabolica…

Il caldo è veramente tanto e decido di prendere due pasticchette di integratore di sali minerali…Ma mi sbaglio…Ho preso 2 pillole di tachipirina!!!! Mi spiegano che non fa niente, ma mi viene una gran palpitazione…

Tornati sulla terra ferma avendo ancora un po’ tempo prima del pranzo facciamo un giro per Assuan e andiamo al suk, un mercato colorato e profumato di spezie, è uno spaccato di vita quotidiana locale, dopo tante cose belle viste, ma spesso solo turistiche…Facciamo incetta di spezie e infusi (the alla menta, karkadè, rossissimo zafferano nubiano, vaniglia…) e tabacco per il Narghilè o meglio la shisha come viene chiamata qui… Proprio nel negozio/bancarella delle shisha il titolare ci fa familiarizzare con il suo “pet” un coccodrillo microbo…

Torniamo in nave dove pranziamo e subito riprendiamo il pullman che ci porterà in aeroporto per il trasferimento interno verso Abu Simbel.

Già dall’aereo i paesaggi che ci accolgono sono splendidi anche se molto diversi da quelli altrettanto belli che ci eravamo lasciati alle spalle…Il lago Nasser è azzurro e, si dice, pieno di coccodrilli, ho sentito dire che esistono delle crociere sul lago…

Il sito archeologico di Abu Simbel si trova lungo le sponde del lago, anzi per la verità senza la maestosa opera di spostamento e ricostruzione degli anni sessanta si troverebbe, come già visto per il tempio di File sotto le acque del lago. Lo spostamento complessivo della struttura è di 210 m di distanza dal sito originario e 65 m più in alto.

Il grande tempio di Abu Simbel (costruito in onore di Ramses II) e il più piccolo di Hator (costruito in onore di Ramses II, Nefertari) sono davvero uno spettacolo mozzafiato!!!! I quattro profili dei colossi scolpiti sulla pietra della facciata troneggiano nella valle e si affacciano sul lago: sono indimenticabili posso dire che la loro visita da sola vale il viaggio…

Non è possibile fotografare gli interni dei templi, ma l guardiano ci permette di fotografare dall’esterno la sala ipostila…

E’ già il crepuscolo quando lasciamo la valle, ma sfortunatamente è ancora troppo presto per vedere la struttura monumentale illuminata…

Raggiungiamo nuovamente l’aeroporto per prendere il volo che ci porterà alla nostro prossima meta : Il Cairo.

Queste ultime tre sere del nostro viaggio le trascorreremo presso uno splendido Hotel appena fuori Il Cairo: un 5 stelle davvero bellissimo!!! Non appena in albergo essendo già tardi andiamo a cena: anche la cucina è eccezionale… Unico problema con i bagagli che non si trovavano più…Mauro esce un “attimo” per avere informazioni e torna dopo un’ora…Pensavo non tornasse più!!! Non appena riconquistati i bagagli andiamo a dormire…Domani ci aspetta la gionata tanto attesa: La visita alle piramidi!!! Venerdì 7 Novembre Questa mattina ho davvero temuto il peggio…Non stavo per niente bene tanto da non riuscire neanche a fare colazione nonostante la pillola di Imodium…Gli altri sono già sull’autobus…Io ancora in bagno…Non posso saltare la visita alle Piramidi e soprattutto non posso pagare per aver perso la scommessa con i nostri compagni di viaggio: il primo colpito dalla maledizione di tutancamon avrebbe offerto da bere a tutti!!! Fortunatamente il problema rientra…E soprattutto uno dei ragazzi viene freddato prima della visita alle Piramidi, costretto a restare in albergo!!! Scampato pericolo!!! Le Piramidi sono maestose, dominano tutta la zona intorno al Cairo e già al nostro arrivo le avevamo intraviste…Ma quando sei lì a un passo l’emozione è immensa! Sono più grandi di quanto si possa immaginare…Uno spettacolo unico e irripetibile! Visitiamo l’altopiano di Giza ed entriamo anche negli angusti meandri della piramide di Chefrem.

Il cunicolo che ci porta nella grande stanza contenete il sarcofago in granito del re è stretto e in alcuni tratti tanto basso a costringerci a camminare quasi rannicchiati, il caldo e l’umido rendono l’aria irrespirabile e la grande sala in cui arriviamo e disadorna, ma l’esperienza di entrare all’interno della storia è irrinunciabile! Quando ritorniamo fuori occupiamo il tempo libero a nostra disposizione per visitare il museo della barca solare, dove è stata ricostruita una barca ritrovata seppellita ai piedi della piramide e che in origine veniva utilizzata per trasportare il re defunto Cheofe da Menfi alla tomba di Giza.

All’uscita dal museo faccio ciò che è caldamente sconsigliato da qualsiasi guida: accettiamo di salire su un cammello per un breve giro e soprattutto per qualche foto che nel frattempo i nostri compagni di viaggio avrebbero dovuto farci. Ma non si sa come in men che non si dica ci ritroviamo tutti è quattro su dei cammelli e le nostre macchine fotografiche in mano ai divertiti beduini…Dopo qualche contrattazione e un po’ di paura riusciamo a scendere dai nostri animali gobbuti, felici comunque della nostra bravata andata a buon fine…Attenzione perchè non sempre va così bene: ho letto di gente portata lontana nel deserto, dove non c’è nessuno per poterti aiutaree per tornare indietro di chiedono molti soldi…

Ritornati sul pullman saliamo più in alto in un punto panoramico da cui si gode uno splendido panorama sull’intera valle con le piramidi e le carovane di cammelli.

La tappa successiva è la Sfinge! A guardia della piramide di Chefrem, la Sfinge è la più antica scultura monumentale d’egitto. Anche qui le foto si sprecano…

Prima di andare a pranzo lungo il tragitto ci fermiamo a visitare un negozio che vende dipinti realizzati su carta di papiro, dopo averci illustrato come avviene la produzione del papiro e la differenza con il papiro che si trova da noi ad esempio a Siracusa ( che ha un fusto rotondo in sezione a differenza di questo che è invece triangolare) facciamo giro shopping che compriamo anche noi il nostro quadruccio ricordo cercando di scegliere la cosa meno pacchiana ( non trovate che spesso questi quadri siano molto kitch???).

Finalmente a pranzo!!! oggi mi è davvero piaciuto! Forse perchè la cucina era un po’ meno turistica e il posto davvero carino.

Ma la giornata non è certo finita per il pomeriggio è prevista la visita di Saqqara con le sue piramidi a gradoni, precorritrici delle successive piramidi vere e proprie.

Prima facciamo una tappa intermedia: Menfi. Dell’antico splendore della capitale dell’antico Egitto resta poco. Vi è comunque una colossale statua di Ramses davvero notevole e una sfinge in calcite che certo meritano la visita.

Riprendiamo il viaggio verso Saqqara. Il tragitto è piacevole, attraversiamo un Egitto più vero dei sito archeologico e meno caotico e internazionale del Cairo. Piccoli paesi e villaggi rurali, con i laboratori artigiani, i carretti trainati da somari, camionette che trasportano qualsiasi sorta di mercanzia e non ultimo un camioncino con il quale probabilmente stavano effettuando un trasloco: c’era il letto, il televisore, il divano e persino un asino! Raggiungiamo Saqqara con un caldo torrido! Visitiamo quella che fu la necropoli di Menfi e in cui ripercorriamo la storia e l’architettura delle tombe dell’antico Egitto da 3000 anni fa.

La struttura più famosa è la piramide di Zoser, l’imponente piramide a gradoni , al complesso cinto da mura si entra tramite un lungo corridoio sorretto da colonne.

Un po’ più su da un punto panoramico lo sguardo può spaziare sulla zona circostante e si intravedono altre piramidi, compresa quella detta romboidale, per via della sua forma mal riuscita…

Completiamo il giro, ma dopo preferiamo ricoverarci nell’autobus a causa del forte caldo.

Ritorniamo all’albergo percorrendo a ritroso i quasi 50 km.

Arriviamo esausti così nella attesa della cena cerchiamo di riposare un po’…Ma scendiamo un po’ prima di cena per passare un po’ di tempo a bordo piscina al caffè dove ordiniamo del the e… Una shisha…Io che non fumo nemmeno normali sigarette, non reggo benissimo vedo tutto girare, complice anche Mauro che non riesce a fare una bella foto in cui si vedano le mie narici spruzzare fumo come un drago…E mi costringe a provare e riprovare…” aspetta, ancora un po’, non espirare” mi voleva far fuori!!! Un po’ rintontita ceno e poi altra visita…La notturna al Cairo!!! Il Cairo è molto affascinante, il centro moderno, la città dei morti (cioè un cimitero che oggi ospita oltre 100 mila persone, senza tetto, vivi che vivova fianco a fianco con i morti…) e poi le strade con i negozi dei commercianti e i laboratori degli artigiani in piena attività in una città che di giorno è paralizzata da caldo la notte si lavora…E poi i mercati affollatissimi con la gente che vista dall’alto sembra un’onda indistinta…E’ notte eppure tutto ferve … O quasi tutto…Tutto tranne noi!!! Stanchissimi ci avviamo in albergo per il meritato riposo…

Sabato 8 Novembre Oggi ultima giornata di visite, dedicata al Cairo.

Ormai non mi stupisco più degli orari della sveglia…

La prima visita ci porta in una delle zone più caratteristiche della grande e popolosa città : la parte Islamica e in particolare la Cittadella di Salah Ad-din.

Visitiamo prima la moschea di an-nasr Mohammed di unico edificio mamelucco che venne risparmiato da Mohammed Ali e caratterizzato dai minareti ricoperti da frammenti di maiolica.

E poi la volta dell’imponente moschea di mohammed Ali nel cui cortile troviamo l’orologio dono dei francesi (quello che non ha mai funzionato, per intenderci…) e il cui interno è davvero fiabesco, con le lampade in vetro Muski disposte a spirale sull’intera ampiezza della sua zona centrale…Dal terrazzo si gode, o meglio si godrebbe di una splendida vista, se non ci fosse una densa coltre di foschia…Bellissime le inferriate alle finestre…Le fotografo per farle vedere ai miei magari serviranno come idea per la nuova casa!!!! Lasciata la cittadella ci dirigiamo a una delle visite più attese: il museo egizio, che con i suoi oltre 120.000 reperti è il primo museo egizio al mondo… E’ davvero sbalorditivo! Completata la visita guidata, per vedere e capire il più possibile ci aggreghiamo a un altro gruppo… Ovviamente fondamentale è la visita ai reperti della tomba di Tutankhamon, ma anche la sala di Amarna dedicata al regno di Akhenaton, il sovrano monoteista, la cui arte è caratterizzata da figure dal volto allungato e ventre prominente.

Arrivati fuori pensiamo di essere i primi all’appuntamento, ma ovviamente siamo sempre gli ultimi, tutti sono già nel pullman e aspettano solo noi per andare a mangiare.

Il pranzo è su un battello ormeggiato sulle corniche.

Il pomeriggio è invece dedicato alla visita del più caratteristico, grande e antico mercato del medioriente : il mercato di Khan al khalili dove giriamo tra le viuzze strette dove i negozietti vendono ogni sorta di mercanzia, tra i profumi intensi delle spezie raccolte dentro sacchi di juta. Essendo l’unica temeraria ci limitiamo alla sola strada principale, perdendoci tutto ciò che di caratteristico offriva il mercato, lungo la strada i soli visitatori erano i turisti e le sole mercanzie oggetti kitcht per turisti… La prudenza non è mai troppa, ma non credo che se un gruppetto di turisti si addentra un po’ di più rischi la vita…Ma odio le polemiche e mi adeguo…

Essendo dunque la zona valutata accessibile non più di cento metri completato il secondo identico giro decidiamo di sederci in un baretto a sorseggiare the e karcade, mentre i locali sembravano gradire una non meglio identificata bevanda trasportata in una specie di grossa ampolla di metallo, messa a tracolla del venditore ambulante, qualcuno dice si tratti di una bevanda a base di liquirizia…

Tornati in albergo ci riposiamo e ci prepariamo per la cena e l’escursione serale alle piramidi per lo spettacolo Suoni e Luci…

Lo spettacolo non è male un po’ kitcht, ma comunque da vedere…

Tornati in albergo troviamo in corso i festeggiamenti per un matrimonio assistiamo un po’, ma poi subito a letto domani la sveglia è alle 2:30…

domenica 9 novembre Partenza!!! si torna a casa stanchi ma soddisfatti per una vacanza che ci ha dato davvero tantissime emozioni…Con un pizzico di invidia salutiamo quella parte dei nostri compagni di viaggio che si fermano a Sharm El Sheikh…



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