crociera sul mediterraneo: i due volti di una vacanza

ci sono alcune cose da sapere prima di scegliere una crociera: uomo avvisato mezzo salvato!
Scritto da: steber
crociera sul mediterraneo: i due volti di una vacanza
Partenza il: 28/09/2009
Ritorno il: 05/10/2009
Viaggiatori: 4
Spesa: 2000 €
L’idea di effettuare una vacanza in crociera non mi aveva mai attratto un granchè, sia perchè la immaginavo come qualcosa di eccessivamente lussuoso (e quindi contrario ai miei standard), sia perchè il viaggio si svolge per la maggior parte a bordo e le ore da passare nelle varie città sono poche.

Però se si tratta di essere invitati dai propri genitori, che finanziano l’intera vacanza a me e al mio ragazzo, allora direi che si abbandona volentieri l’atteggiamento schizzinoso e si parte! Il porto d’imbarco è a Venezia. Saliamo a bordo della nave Armonia della MSC il 28 settembre, il giorno dopo aver concluso una durissima stagione lavorativa semestrale sulla riviera romagnola (io e il mio ragazzo Massimo siamo guide turistiche).

Prima ancora di aver messo piede sulla nave siamo assaliti dallo staff che ci invita ad acquistare pacchetti di bevande per i pasti ed escursioni nei vari porti di sosta. Non avendo idea di ciò che ci aspetta decidiamo di effettuare tutte le escursioni principali tranne a Bari, dove pensavamo di scendere autonomamente per una passeggiata in centro. Ci vengono consegnate due carte magnetiche a coppia che non sono solo le chiavi delle cabine, ma sono anche abbinate alle nostre carte di credito per pagare gli extra. La partenza da Venezia verso Bari è molto suggestiva, dall’alto del ponte superiore godiamo di una panoramica esclusiva su Piazza San Marco alla luce soffusa del tramonto, peccato che l’atmosfera fosse appesantita dalla forte musica diffusa su tutta la nave (Con te partirò di Bocelli, bellissima canzone ma che fantasia…). Il nostro turno di cena è un pò sfortunato, alle 18 e 45 dobbiamo presentarci a tavola, però il cibo è stato sempre ottimo e il personale addetto alla ristorazione, prevalentemente di origine latino-americana, eccellente. All’arrivo al porto di Bari purtroppo la nostra passeggiata salta, sia perchè la nave era ormeggiata piuttosto lontano dal centro e non c’erano taxi o navette, sia per via del trambusto dello sbarco degli ospiti che avevano concluso la loro settimana e dell’imbarco di coloro che invece partivano da qui anzichè da Venezia. Comunque ne approfittiamo per rilassarci in piscina, dal momento che il clima era molto buono. Il giorno successivo è interamente dedicato alla navigazione per raggiungere Rodi.

Io temevo che mi sarei annoiata molto durante questa giornata invece è stato il giorno più rilassante della settimana! Ci siamo svegliato presto per goderci l’alba sul mare, e ci ha accolto una giornata splendida piena di sole. Il programma di navigazione che ogni sera ci consegnavano in cabina ci illustrava la rotta, fornendoci i nomi delle verie isole e tratti di costa che costeggiavamo: Zante, Itaca, Kithira, il Peloponneso e molte piccole isolette disabitate.

I miei genitori ne hanno approfittato per godere anche dell’area spa, situata proprio sulla prua della nave e con un’ampia vetrata che dava sull’orizzonte sfavillante di luce. Io e Massimo invece abbiamo trovato una zona lontana dal caos della piscina e dell’animazione e ci siamo goduti il sole indisturbati e avvolti da un panorama esclusivo. L’indomani si arriva al porto di Rodi, e avendo prenotato l’escursione a Lindos, dobbiamo alzarci presto per l’appuntamento col gruppo. Al contrario del personale della ristorazione e delle pulizie, ineccepibile sotto ogni aspetto, lo staff dell’animazione e delle escursioni, interamente italiano, lasciava un pò a desiderare. Facendo io stessa un lavoro turistico capisco che a fine settembre subentri una certa stanchezza, ma non giustifica affatto la scortesia di alcuni di loro, d’altra parte i loro colleghi stranieri erano anche più stanchi date le loro mansioni più faticose, ma avevano sempre il sorriso sulle labbra. Comunque, dopo averci attaccato un adesivo col numero per non perderci, e fotografati insieme agli animatori mascherati da pirati, prendiamo il pullmann e visitiamo la bianchissima Lindos, e sembriamo un gregge di pecore col pastore che ci frusta per farci rispettare la tabella di marcia! Per fortuna che ci sono i miei genitori a sdrammatizzare la situazione con le loro battute sempre pronte: sono sicuramente sono un’ottima compagnia per una vacanza di questo tipo… Dopo Lindos ci portano anche in un negozio di artigianato locale (te pareva!) e ci fanno pranzare in 10 minuti perchè poi abbiamo la visita al palazzo del Gran Maestro di Rodi, molto ben conservato e ricco di mosaici provenienti da altri siti greci e trasferiti qui con grande perizia. La partenza dal porto è fantasica, i cielo è rosso sopra di noi e ci fa dimenticare di essere insieme ad altre 3000 persone.

La sera sulla nave ci dividiamo: io e mia mamma andiamo a teatro mentre mio padre e Massimo vanno al casinò (e per fortuna non perdono molto). Essendo gli ospiti sono di varie nazionalità gli spettacoli erano in prevalenza di magia o giocoleria poichè non c’è bisogno di parole. Nell’area del piano bar si esibivano una cantante e un pianista molto piacevoli.

A notte fonda ricordo di essermi svegliata e di aver guardato fuori dall’oblo della cabina: una luna di ghiaccio si specchiava sulla superficie del mare placido, valeva la pena di essere lì a vederla. Il quarto giorno ci aspetta la visita ad Atene, al museo archeologico e al Partenone, e poi, mentre gli altri si chiudono nel solito negozio di souvenirs, noi riusciamo anche a visitare il nuovo modernissimo museo dove è stato ricostruito il cartilio del partenone e dove si trovano le statue originali delle cariatidi.

Atene è una città molto caotica e densa di smog, ma è sempre interessante osservare come i luoghi mitici del passato si evolvono e mostrano le vestigia della loro tramontata gloria. Al rientro in nave ci prepariamo per la serata di gala, che prevede abito da sera per le donne e giacca e cravatta per gli uomini. Ma mentre la folla si riversa nella hall ed assedia il povero capitano che durante questa occasione si deve prestare a fare foto ricordo da 15 euro l’una con gli ospiti, noi usciamo a goderci il tramonto e siamo baciati dalla fortuna quando vediamo 4 delfini nuotare tranquilli accanto alla scia della nave… Il giorno dopo si approda ad Argostoli, sulla bellissima isola di Cefalonia e qui ci aspetta la delusione più grande: purtroppo, a causa del tempo sfavorevole, viene annullata la gita alla spiaggia di Myrtos e viene sostituita da un tremendo tour de force di 4 ore in pullmann per circumnavigare l’isola fermandoci solo 2 volte, la prima 5 minuti per fotografare dall’alto la spiaggia suddetta (che consolazione!) e l’altra 10 minuti per visitare Fiskardo, un porto molto rinomato e frequentato da vip. Io o Massimo in questi 10 minuti ci siamo buttati ugualmente in acqua perchè nel frattempo è tornato il sole e siamo risaliti in pullman fradici per fendicarci! Un grosso peccato perchè quest’isola valeva la pena di essere vista con calma passeggiando nel verde, anche solo una piccola parte, senza essere sballottati come carne da macello su e giù da un pullman solo per farci rendere conto di ciò che ci perdevamo! L’ultimo giorno ci attende la Croazia. Dubrovnik è molto carina e merita un giretto nel centro storico molto particolare e curato. In conclusione un punto positivo all’aspetto della navigazione e dei paesaggi che abbiamo visto sia in mare aperto che vicino alla costa, alla ristorazione e all’area benessere, mentre sconsiglio vivamente le escursioni (meglio girare in taxi in loco, risparmiate anche qualcosa) e soprattutto se cercate il relax non credete alle foto delle compagnie che pubblicizzano le crociere, dove si vedono navi semideserte che potete godervi come foste gli unici ospiti, sappiate che è come essere a Rimini in agosto, con i lettini a 1 centimetro di distanza l’uno dall’altro e la piscina affollata da bambini che schiamazzano!



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