Crociera fluviale Mosca, San Pietroburgo

Partenza il 3 giugno 2008 alle ore 11.05 con Alitalia da Roma destinazione Mosca. Volo tranquillo e puntuale. All’arrivo all’aeroporto di Mosca notiamo che non c’era una scritta in inglese ma solo in cirillico (o in russo) e per trovare l’uscita seguiamo il flusso di gente, passiamo il controllo doganale (dove la tipa ex sovietica ci...
Scritto da: angy5959
crociera fluviale mosca, san pietroburgo
Partenza il: 03/06/2008
Ritorno il: 14/06/2008
Viaggiatori: in coppia
Partenza il 3 giugno 2008 alle ore 11.05 con Alitalia da Roma destinazione Mosca. Volo tranquillo e puntuale. All’arrivo all’aeroporto di Mosca notiamo che non c’era una scritta in inglese ma solo in cirillico (o in russo) e per trovare l’uscita seguiamo il flusso di gente, passiamo il controllo doganale (dove la tipa ex sovietica ci chiede di non sorridere, di stare immobili, e di guardarla dritta negli occhi, per ben 3 o 4 minuti …Controllava che la foto del passaporto era veramente identica al nostro personaggio) e troviamo altri 3 italiani e un tipo russo con vestito chiaro e scarpe a punta di colore nero con un foglio bianco f.To A4 in mano riportante Agenzia S. Pietroburgo ma che non parlava assolutamente ne’ italiano ne’ inglese. I russi non sono come noi che parlano anche con i gesti, l’unico gesto parlante dei russi e’ quello per chiedere un bicchierino di vodka e consiste in sbattere piu’ volte l’indice della mano sul lato destro del collo (le varie guide poi spiegheranno il perche’). Pero’, dopo innumerevoli peripezie lessicali e gestuali, capiamo alla fine che il nostro pulmino e’ in ritardo. Ad un certo punto noto il tipo russo eseguire una telefonata col suo telefonino e poi porgermi questo telefonino; con mio sommo stupore dall’altra parte c’era la nostra guida russa parlante italiana che ci rassicurava che stava arrivando in aeroporto e che era stata bloccata per un incidente stradale. Caricati i bagagli sul pulmino e partiti alla volta della motonave, capiamo perche’ ci aveva impiegato tanto per raggiungere l’aeroporto; non avete idea di quanto traffico ci sia a Mosca, tutti in coda e in tutti gli orari (tranne qualche ora di notte o di mattina ? Notte in questo periodo significa non avere luce solo tra le ore 10,45 e le 5.00 perche’ la luce ti accompagna sempre), … E non mi lamentero’ piu’ del traffico italiano, almeno esso e’ scorrevole. La nostra guida, che si chiama Irina (e scopriremo che si chiamano cosi’ la maggior parte delle ragazze russe), bionda, robusta, occhi azzurri, autoritaria, insomma un generale dell’Arma ex Sovietica, mentre stiamo sul pulmino ci illustra qualcosina sul viaggio e ci fa consegnare tutti i nostri passaporti e i biglietti del volo di ritorno che dira’ poi di restituire alla fine del viaggio. Direte voi, siete in ostaggio !!, ebbeni si’, per salvaguardare il turista hanno optato per questa modalita’, ma e’ salvaguardare la sicurezza del turista o salvaguardare la ricezione delle mance in ogni dove dal turista ?, ma !! Ci dira’ anche che ogni volta si lasciava la camera della motonave bisognava consegnare la chiave e che ci veniva rilasciata una carta magnetica (con i dati della motonave) che serviva come documento nella eventualita’ di un controllo o che qualcuno si smarriva. Arriviamo al Porto Fluviale di Mosca, bello, l’entrata e’ a forma di nave, ma ahime’, e’ tutto scritto in cirillico e non capiamo nulla, tutto il viaggio sara’ cosi’, nulla e’ scritto in altra lingua. Il pulman si ferma affianco alla motonave, la Krizhizhanovsky della Mosturflot, ci scaricano i bagagli e ci consegnano le chiavi, noi avevamo preso la camera nel ponte soleggiato (ultimo ponte della nave, il 5°); scorgiamo dalla finestra dall’altro lato del fiume un sommergibile e un idrovolante.

Sistemiamo alla meglio i bagagli e scendiamo subito per una prima ricognizione della motonave, bella, pulita, elegante, personale gentile che parlava solo inglese, francese e russo, due bar, due ristoranti, due negozietti di souvenir, medico, … Lasciamo la chiave, ci danno la tesserina e ci dicono che era quasi pronto per la cena, giriamo un po’ di minuti all’esterno e poi rientriamo. A cena sono tutti turisti francesi, quasi 200, di italiani siamo io e Cri e gli altri 3 dell’aeroporto, gli altri italiani, circa una quindicina, devono ancora arrivare. Cosi’ facciamo un tavolo tra di noi che poi rimarra’ sempre quello fino alla fine del viaggio, e ci servono la cena. Tutto viene presentato in modo eccezionale, degno di un ristorante a 2 forchette, e il cibo, per chi mangia tutto, e’ veramente buono; quando previsto scegliete il pesce che e’ veramente ottimo e fresco !! La tavola verra’ allestita ogni volta (colazione, pranzo e cena) in modo diverso, degna del migliore ristorante. Il personale che serviva era tutto femminile, belle, e si vedeva che avevano studiato l’arte di servire a tavola nonostante per loro sia stata la prima esperienza. Sottopagate per la nostra Italia, pensate percepivano euro 200,00 + vitto e alloggio, e la mancia che dovevamo dare a fine viaggio (..Per poter riavere il nostro passaporto e il biglietto), euro 36,00 a persona (euro 3,00 al giorno), occorreva, cosi’ ci avevano detto, per integrare lo stipendio di tutto il personale della nave che Vi assicuro era veramente tanto, e che non si vedeva tutto, molti lavoravano nell’ombra, soprattutto macchinisti, personale di pulizia, … Finita la cena, usciamo tutti e 5 noi italiani, all’avventura, per vedere cosa c’era intorno. Piove, usciamo dal Porto Fluviale e attraversiamo un parco (che poi ci diranno essere pericoloso perche’ proprio poco tempo prima erano stati derubati dei turisti) per arrivare all’entrata della Metro, sono le 23 e vediamo scaricare tanta ma tanta gente, e’ impensabile per noi vedere tutta questa gente nell’arco di pochi minuti, gia’ a Mosca la metro viaggia circa ogni 3 minuti, non come da noi !! e tutto scritto in cirillico !! Troviamo all’esterno delle vecchiette che vendono ortaggi, frutta, insalate, e soprattutto cetrioli di qualsiasi misura (e’ l’ortaggio che si coltiva di piu’) con il loro carrettino, sotto la pioggia, senza ombrello, a quell’ora! nessun russo stava camminando con un ombrello, camminavano tutti con una birra in mano, uomini e donne.

Questa prima e breve perlustrazione, sono le ore 1.00, ritorniamo alla motonave per prepararci all’indomani.

2° giorno – Colazione internazionale abbondante e pronti per Il giro della città con Irina in pulman che ci fara’ toccare tutti i luoghi di maggiore interesse della capitale russa: la famosissima Piazza Rossa, S. Basilio, il teatro Bolshoi, la Piazza del Maneggio. Visita del Cremlino, dei suoi palazzi e cattedrali e l’interno di una delle cattedrali; attenzione a non portare obiettivi grandangolari molto vistosi poiche’ le guardie non Vi faranno entrare se non depositerete la fotocamera nei loro “armadietti” a pagamento.

Ci hanno fatto pranzare in un ristorante che e’ anche un negozio di souvenir (3 piani) dove ci hanno accolto con vodka, cioccolata e spettacolino musicale ma che il pasto non era all’altezza delle aspettative (..Abituati allo chef della motonave …). Terminato il pasto Irina ci fa prendere la metro (biglietto 19 rubli e ti danno una scheda da passare davanti ad un sensore) colore rossa per farci vedere alcune delle piu’ belle stazioni, e sono veramente delle opere d’arte; certo che di linee metropolitane Mosca ne ha veramente tante che vanno da un capo all’altro della citta’, sono velocissime e puntuali. Vediamo anche la via Arbat dove e’ possibile acquistare souvenir, e via alla motonave. Dopocena decidiamo con la nostra Irina (escursione a pagamento di euro 30 a persona) di prendere la metro e andare al centro per osservare la Piazza Rossa, S. Basilio, il Milite Ignoto, …, e con pulmino Mosca by night, e vi assicuro che lo spettacolo di Mosca merita il prezzo pagato.

3° giorno – Solita colazione ma il pacchetto viaggio acquistato non prevede escursioni e cosi’ pagando andiamo con Irina in pulman alla Piazza Rossa, per vederla piu’ attentamente, vediamo l’interno di San. Basilio (a pagamento, mi sembra rubli 100 + rubli 150 per fotografare), vediamo l’interno dei magazzini GUM (ex magazzini del popolo), dove ci sono i nostri marchi, le nostre firme, con dei costi molto ma molto piu’ alti dei nostri; c’era anche un alimentari italiano con personale vestito rosso-bianco-verde, anch’esso molto costoso. Un ultimo giro della città in pulman e via alla motonave. La sera (ore 19.30 circa) circa partenza per Uglich. Durante il viaggio si attraverseranno 6 chiuse tutte in discesa.

4° giorno – Arrivo a Uglich una delle più affascinanti citta’ della vecchia Russia. Scendiamo dalla nave e ci aspettano dei tipi in costume che suonano e che ci offrono il pane salato. Arriva la guida russa del posto che non parla in italiano ma Irina e’ sempre con noi per la traduzione (non puo’ operare poiche’ ha la patente di accompagnatrice turistica solo per la citta’ di Mosca e se scoprono che illustra i monumenti di altra citta’ gli sospendono la patente e la sanzionano pesantemente). Passeggiata a piedi lungo le vie di questa cittadina per ammirare la Chiesa di San Dimitri e la Cattedrale della Trasfigurazione all’interno dello storico Cremlino. Giro fra le bancarelle che vendono di tutto, e’ un viale intero (circa 150 metri) dove bisogna comprare i propri souvenir poiche’ il costo e’ molto piu’ basso di Mosca e di S. Pietroburgo. E’ simpatico vedere che quando rientriamo alla motonave vediamo tutte le bancarelle frettolosamente chiudere, essendo la nostra l’ultima motonave ormeggiata. La sera (ore 19.30 circa) partenza per Yaroslavl. Durante il viaggio si attraversera’ solo una chiusa in discesa.

5° giorno – Arrivo a Yaroslavl fondata da Yaroslavl il Saggio nel 1010 ed importante porto situato alla confluenza del Volga con il fiume Kotorosl. Visita di questa antica città russa con una nuova guida russa del posto ma che parla in italiano. Giro della città con un pulman molto datato (avra’ partecipato alla guerra ?) con una nuova guida russa del posto ma che parla in italiano (abbiamo sempre Irina con noi !) con visita alla cattedrale del profeta Sant’Elia e del Cremlino. Qui abbiamo trovato una bancarella gestita da una ragazza che vendeva il legno intarsiato proprio da lei, oggetti simpatici e originali a prezzi contenuti. Abbiamo avuto la fortuna di assistere all’orchestra di campane condotte in melodia da una ragazza. Camminata a piedi intorno al Monastero per vedere il bel panorama e la confluenza dei due fiumi. Abbiamo avuto anche la fortuna di vedere il cambio della guardia al monumento dei caduti e una coppia di sposi che facevano le foto con due enormi fedi sul tetto dell’auto e fiori sul cofano. Qui e’ possibile comprare al mercato della cioccolata molto buona e del caviale (colore arancione a grani grossi) a buon prezzo, (non certo il beluga di cui e’ vietata la vendita) sia in scatola che in barattolo (200 rubli a scatola, circa euro 6) e le aringhe marinate in un barattolo di 2cm di spessore di plastica ricordando di mettere il tutto in frigo nella propria camera in motonave. Oggi che siamo al 25 luglio ho ancora del caviale e delle aringhe in perfetto stato. Partenza nel pomeriggio per Goritzy. Durante il viaggio si attraversera’ una chiusa in salita.

6° giorno – Arrivo a Goritzy. Dal piccolo molo attraversiamo a piedi una piccola via che sfocia in una piazza con delle bancarelle che vendono pellicce, colli, pezzi di pellicce …, saliamo su un pulman datato e via al Monastero di San Cirillo del Lago Bianco, in passato uno dei più importanti luoghi di culto della religione ortodossa. Irina ci ha fatto anche visitare una casa normale dotata di stufa (bene o male il nostro camino) dove i proprietari con i loro figli si sono messi a nostra disposizione; non tutte le case hanno la stufa !! Prima di rientrare in motonave acquistiamo una tovaglia di lino fatta dalla proprietaria del negozio. Partenza per Kizhi. Durante il viaggio si attraverseranno 6 chiuse e si attraversera’ il lago Onega che fortunatamente per noi non era quasi calmo ma con onde di traverso (2 nostri compagni italiani si sentirono male), sembra di essere in mare aperto.

7° giorno – Arrivo nella piccola isola di Kizhi classificata dall’Unesco “Patrimonio dell’Umanità”. Lunga 8 km e larga 1,5 km, Kizhi è un gioiello dell’architettura in legno del XVIII sec. In mezzo a tanto verde. Visita a piedi del museo all’aperto di architettura popolare lignea con una nuova guida russa alla quale occorre sempre la nostra Irina per la traduzione. Piove e fa freddo, le dita delle mano non le sentiamo piu’, ma e’ una cosa indescrivibile il paesaggio, pensate se fosse stata una bella giornata. Non vale la pena acquistare nessun souvenir. Partenza per Mandrogy. Durante il viaggio si attraversera’ una chiusa in discesa e nuovamente il lago Onega che anche stavolta non e’ mosso.

8° giorno – Arrivo a Mandrogy che e’ un po’ come un parco divertimenti dove ci vanno i russi nella bella stagione e dove ci sono negozi (bello il museo della vodka), alcune giostre, bar, ristoranti all’aperto, negozi di souvenir dove lavorano il lino, il legno, le matrioska, … Si visita a piedi. Visitamo un piccolo zoo con dei personaggi in legno disseminati qua e la’ appartenenti a storie per bambini che prontamente Irina ci illustra avendo studiato Mandrogy la notta prima su dei libri che aveva. Attenzione, prima di fermarsi in un solo negozio a comprare un souvenir conviene girare tutto il parco; qui i prezzi sono piu’ alti perfino di Mosca e ogni negozietto ha i suoi prezzi ma troverete degli oggetti di ottima manifattura e addirittura gli artigiani del luogo che li stanno creando. Partenza per San Pietroburgo e la motonave attraversera’ l’ultima chiusa e il lago Ladova che fortunatamente era quasi calmo. 9° giorno – Arrivo a San Pietroburgo ma ahime’ non al Porto Fluviale ma molto prima, sotto un grande ponte all’inizio della citta’ dove non arriva la Metro e dove per andare in citta’ autonomamente occorre prendere piu’ di un autobus (difficile farsi capire dagli autisti). Dopo colazione partiamo con il pulman con una guida russa in italiano e Irina per un giro panoramico alla scoperta dei luoghi di maggiore interesse di della città. Sostiamo nel centro monumentale: la prospettiva Nevskij, la Piazza del Palazzo d’Inverno con al centro la celebre colonna di granito, il piazzale delle colonne rostrate con il Palazzo della Borsa, l’Ammiragliato dalla altissima guglia dorata, il Campo di Marte, il canale Griboedov nei pressi della stupenda chiesa del Salvatore sul Sangue Versato (vista solo da fuori), il teatro Marinskij. Visitiamo l’interno dell’incrociatore Aurora. Visitiamo il parco e la residenza di Caterina II a Pushkin, palazzo la cui facciata è la più lunga al mondo (più di 350 metri) ed al cui interno si trova la famosissima Camera d’Ambra: lo sfarzo e lo splendore della corte degli zar nella sua più strabiliante manifestazione. Visitiamo la Fortezza di S. Pietro e S. Paolo che conserva le tombe degli zar. Ritorniamo alla motonave, ceniamo, e via allo spettacolo a pagamento (euro 40 a persona) dei Cosacchi in un teatro moderno al centro di Mosca.

10° giorno – Visita al museo dell’Hermitage con una nuova guida russa in italiano; per visitarlo tutto occorrono piu’ giorni. Tanta gente e molto severi, bisogna entrare senza giacche, giubbini, … E con i tempi cronometrati di sosta in ogni stanza perche’ tutti vogliono vedere tutto. Usciti dall’Hermitage vediamo in piazza i festeggiamenti per la festa nazionale che si terra’ la notte stessa; per le prove i militari in “assetto da guerra” e schierati hanno buttato fuori dalla piazza tutte le persone, turisti compresi, senza tante gentilezze pero’ e’ stato bello esserci !! Facciamo anche l’escursione a pagamento (euro 35 a persona) in barca lungo i famosi canali e un breve tratto del fiume Neva dove vediamo l’incrociatore Aurora e la famosa fontana a ventaglio. 11° giorno – Escursione a pagamento (euro 40 a persona) al Parco Petrodvorets (Peterhof) con guida russa in italiano (e sempre la nostra Irina), da non perdere per i giardini, le famose fontane, il panorama del Golfo di Finlandia. Ottimi prezzi dei souvenirs applicati dalle varie bancarelle fuori dal parco. Mangiamo al sacco e via per l’altra escursione a pagamento (euro 45 a persona), il Palazzo Yusupov sempre con Irina e la guida russa in italiano. Abbiamo qualche ora libera e andiamo in giro a piedi tra l’Ammiragliato, la prospettiva Nevskij, e altri luoghi li’ intorno. Ritorniamo sulla motonave, ceniamo, e via solamente io, Cri e Irina (gli altri italiani erano stanchi) con autobus e la Metro (passa sotto il fiume e con la scala mobile sembra di scendere all’inferno e per biglietto ci danno un gettone) per la notte bianca per ammirare lo splendore di S. Pietroburgo by night (se cosi’ si puo’ affermare dato che la notte in questo periodo e’ solo dalle ore 1.30 alle ore 4.30), dove le luci dei palazzi si accendono un piano piano non consecutivamente, e l’apertura dei ponti che iniziava il primo ad alzarsi alle intorno alle ore 2.00. Tanta turisti, tanti russi, tante auto, tanti pulman, bottiglie di birra, bottiglie di spumante, centinai di barchette in acqua ed ecco aprirsi il primo ponte e vedere passare la prima nave portacontainers. E cosi’ ci spostiamo, e insieme a noi tutta l’altra gente, via via per vedere alzarsi tutti i ponti stando attenti a rimanere dal lato giusto per poter ritornare alla motonave. Si’ perche’ quando tutti i ponti sono alzati (e si richiuderanno alle ore 5.00 circa) S. Pietroburgo si divide in 3 parti. Per rientrare alla motonave abbiamo dovuto fare l’autostop, o meglio Irina con una bottiglietta d’acqua vuota fermava le auto e contrattava il prezzo. Ci siamo divertiti e abbiamo speso meno di una escursione organizzata (euro 60 per Irina tutta per noi, rubli 300 per il “taxi” e pochi rubli per la metro).

12° giorno – E’ finito il viaggio e’ il 14 giugno 2008, ultime ore sulla motonave, sul ponte soleggiato, in giro nei paraggi della motonave dove non c’e’ nulla da vedere, bagagli alla mano, pulman e via in aeroporto dove passiamo indenni due varchi controllati dai moscoviti (nel secondo varco hanno fatto togliere a tutte le persone le scarpe) e alle ore 18.25 prendiamo il volo Alitalia per Roma. A parte i soliti duty free in aeroporto non c’e’ di russo da comprare.

Siamo stati fortunati, abbiamo trovato solo 2 giorni di pioggia (Mosca e Kizhi) e non ci credevamo poiche’ ci avevano detto che in Russia piove sempre, specialmente a S.Pietroburgo, e invece le giornate sono sempre state belle.

La motonave era confortevole, navigava a 8 nodi circa, il personale impeccabile soprattutto quello che serviva a tavola, gli spettacoli musicali ben preparati, l’intrattenimento un po’ scadente per noi italiani poiche’ era costruito molto piu’ sui francesi nonostante ci fossimo noi 20 italiani, qualche cinese e qualche russo. Ma ci siamo lo stesso divertiti con la nostra Irina che ci ha insegnato i fondamentali della lingua russa permettendoci di leggere il cirillico, di prepararci in uno spettacolo di canzoni russe, di preparare per noi le escursioni giornaliere e il menu’ a tavola in lingua italiana, insomma sempre coccolati. Abbiamo avuto anche tempo, nelle poche traversate, di giocare al burraco poiche’ tra di noi c’erano i soliti patiti della carte. La citta’ di Mosca e’ imponente, affascinante, ci vuole piu’ tempo per scoprirla nel suo immenso splendore, per me e’ piu’ bella di S. Pietroburgo che e’ piu’ europea e piu’ multietnica, ma a S.Pietroburgo non dimentichero’ mai le notti bianche (21 ore di luce in questo periodo). A Mosca vedi la vera ricchezza e la vera poverta’, vedi molte auto lussuose e SUV e molte auto vecchie e datate, vedi gli operai lavorare a qualunque ora del giorno e con l’elmetto, vedi i palazzi di Stalin che cozzano con i palazzi moderni, vedi la citta’ divisa in zone con + o – inquinamento dove i prezzi degli appartamenti sono impressionanti, vedi le strade e le piazze ben pulite. La nostra Irina ci ha raccontato della sua, per noi, difficile vita (mi sembrava un film quanto non poteva essere vero) e del dopo URSS quando alla caduta della Unione Sovietica c’e’ chi si e’ arricchito, come c’e’ chi si sta arricchendo col petrolio e il gas. Per vedere la vera Russia bisogna uscire dalle zone centrali di Mosca o S. Pietroburgo, in queste due citta’ gli stipendi sono alti rispetto p.E. Ad Yaroslavl e a Uglich, che gia’ sono medi (circa 600 euro mese) poiche’ sono di transito le motonavi turistiche, pensiamo quelle citta’ dove non c’e’ turismo. I costi delle escursioni a pagamento sono un po’ eccessivi, ma come in tutti i paesi, e se non si conosce la lingua e’ meglio non avventurarsi da soli poiche’ e’ difficile trovare segnalazioni in altra lingua. Le mance sono frequenti, soprattutto per le guide, ma esse venivano concordate tra di noi e Irina nell’ordine di euro 1 o euro 2 a persona. Nota dolente il costo delle telefonate con i nostri telefonini, pazzesche, piu’ di 8 euro a minuto !!! Per fotografare in qualunque interno, chiese, monumenti, etc. , bisognava pagare un biglietto a parte che era a secondo della citta’ 100 o 150 rubli; qualcuno non ha mai pagato e ha sempre fotografato, io ho sempre pagato !!! Per chi fuma occorre acquistare le sigarette a Mosca, a S.Pietroburgo e nelle altre citta’ (costo rubli 30 per le malboro, circa euro 9), in aeroporto costano di piu’ !! Non affrettatevi ad acquistare souvenir il primo giorno poiche’ anche in questo viaggio ci hanno portato nei soliti negozi dove i prezzi erano piu’ alti; a volte era meglio la bancarella dove lo stesso oggetto costava meno. Certo per pezzi pregiati bisognava andare nel negozio, ma si sa, si paga !! Non comprate aringhe e caviale se non in una pescheria e dotata di banconi frigo perche’ alcune bancarelle spacciavano per caviale delle uova di luccio colorate di grigio e non conservate in frigo. C’e’ chi tra di noi italiani ha anche acquistato il pesce secco.

La vodka, la birra e l’acqua costano molto meno nei negozi alimentari che troverete nelle varie escursioni, noi abbiamo fatto il pieno in un “supermercato” a Uglich che era posto nel viale a fianco i due negozi che vendono orologi (c’e’ lo aveva segnalato Irina). L’acqua in motonave costava 90 rubli e al negozio 20 rubli, una lattina di birra standard euro 30 contro i 90 in motonave e una bottiglia di vodka a partire da 80 rubli. In Russia sono presenti molti marchi di Vodka.

Irina e’ stata una ottima accompagnatrice, ottimo italiano parlato e scritto, professionale e preparata, anche se a volte autoritaria, ma si sa non e’ facile gestire 20 italiani, chi la vuole cotta, chi la vuole cruda, … !!! …Pensare che ha imparato l’italiano da sola senza frequentare alcuna scuola ed essendo stata in Italia solo 2 mesi. Al termine del viaggio le abbiamo lasciato euro 300 di mancia (euro 15 a persona), ci sembrava il minimo !!! E’ una esperienza indimenticabile e consiglio di affidarvi per questo viaggio all’Agenzia S. Pietroburgo, come abbiamo fatto noi. Abbiamo trovato cordialita’, disponibilita’ e, molto importante, un costo veramente concorrenziale e definito 5 mesi prima senza alcuna sorpresa di sovraprezzo.

Il loro sito internet e’: www.Sanpietroburgo.It Per avere Irina come guida (o interprete o traduttrice tecnica) se andate autonomamente a Mosca o con con un tour organizzato che non ha il traduttore italiano: Meliòscikina Irina tel. Casa +7 (496) 5765292 cell. +7 (926) 5956922 email irina_meleskina@mail.Ru (ma la leggera’ raramente) Per avere informazioni su Mosca e S. Pietroburgo (ex Leningrado) http://www.Allrussiatour.Com/



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