Croazia su due ruote

Volevo raccontare questo nostro viaggio del lontano 2003 in moto in Croazia. La Croazia si presta molto ad un viaggio di questo tipo in quanto ha degli scorci paesaggistici veramente notevoli che tramite il mezzo a due ruote ti puoi godere appieno. Naturalmente anche noi come moltissimi italiani amiamo le partenze intelligenti.. Quindi venerdì...
Scritto da: brasilian_1971
croazia su due ruote
Partenza il: 01/08/2003
Ritorno il: 16/08/2003
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Volevo raccontare questo nostro viaggio del lontano 2003 in moto in Croazia.

La Croazia si presta molto ad un viaggio di questo tipo in quanto ha degli scorci paesaggistici veramente notevoli che tramite il mezzo a due ruote ti puoi godere appieno.

Naturalmente anche noi come moltissimi italiani amiamo le partenze intelligenti.. Quindi venerdì 1 agosto ci mettiamo in marcia per l’inizio delle agognate vacanze. Trasferimento in moto da Torino ad Ancona dove prenderemo un traghetto che ci porterà sulla costa della Croazia e precisamente a Spalato, luogo da cui partirà la nostra avventura in terra straniera. Fortuna che il nostro traghetto parte verso le 21 quindi possiamo procedere con calma durante il viaggio verso Ancona, nonostante sia il primo di agosto non troviamo grosse code che bloccano noi motociclisti. Arriviamo verso le 17.30 ad Ancona e ci mettiamo in coda per convertire il nostro biglietto fatto via internet con il vero e proprio biglietto e per il controllo passaporti. Ci anticipano che purtroppo il nostro traghetto potrebbe avere un po’ di ritardo, ma ci assicurano non più di un’ora!! Ci facciamo un giretto per la città, mangiamo qualche cosa e per le 20:30 ci mettiamo in coda sul molo d’imbarco.. Ma ci viene un sospetto.. Ed il traghetto dov’è?? Deve ancora arrivare.. Arriverà alle 2:30 di notte!!! Fatto sta che partiamo con 7 ore e mezza di ritardo!!! Iniziamo bene.. Mi sa che il nostro arrivo in prima mattinata a Spalato è saltato..

Il viaggio si svolge in modo molto tranquillo, il mare è veramente un olio e sicuramente la velocità della nave non crea onde anomale.. Ci dicono che per le arriveremo per le 13 a Spalato.. Meno male perché noi abbiamo la coincidenza con l’altro traghetto alle 14:30 che ci porterà sull’isola di Hvar. Secondo voi siamo riusciti a prenderlo? Naaaa.. Abbiamo attraccato a Spalato alle ore 14:40.. Quindi la nostra coincidenza.. Saltata!!  Prossimo traghetto alle 20:30.. E vabbè tanto siamo in vacanza.. Ci facciamo un giro per la città di Spalato, che sarà per la stanchezza del viaggio, o per l’in..Arrabbiatura dei ritardi non ci colpisce granchè se non per le ruote delle macchine che tutte le volte che partono sgommano.. Ma capiamo subito sulla nostra pelle che non lo fanno persi vedere ma solo perché il manto stradale non è dei migliori..

Finalmente arrivano le 20:30 e ci imbarchiamo sul nostro traghetto che ci porterà sulla nostra prima isoletta croata.. Purtroppo sappiamo già che potremmo avere qualche problemino in quanto pensando di arrivare nel pomeriggio non abbiamo prenotato alcun posto per la notte. Alle 22:00 eccoci sulla nostra isoletta a Starigrad e ci buttiamo come un altro centinaio di persone alla ricerca di un posto da dormire.. Secondo voi abbiamo trovato qualche cosa? Naaaa.. Abbiamo girato 2 ore suonando ogni campanello in cui veniva indicato che c’erano camere da affittare ma o per la tarda ora (non ci aprivano nemmeno) o perché erano già al completo.. Ma non abbiamo trovato nemmeno un posticino in cui far riposare le nostre stanche membra. Decidiamo quindi io e Mary di goderci almeno la cena in un bel ristorantino di pesce in cui mangiamo veramente bene.. Finita la cena ci aggiriamo ancora un po’ per il paese e vediamo un’insegna campeggio che ci era sfuggita.. Andiamo.. Magari hanno un bungalow da affittarci!! Arriviamo al campeggio e non c’è anima viva.. Ne in recepiton (nonostante ci fosse un cartello con il numero di telefono da chiamare in caso di arrivo posticipato.. Nessuno ha risposto) ne in giro per il campeggio.. Che fare? Abbiamo trovato una piazzola libera e con i nostri sacchi a pelo, che ci eravamo portati, ci siamo distesi sotto le stelle.. Al mattino ci siamo svegliati con la gente che andava a correre ed a fare il bagno che ci guardava malissimo come se fossimo stati dei barboni (forse l’aspetto ce l’avevamo anche.. Erano 2 giorni che viaggiavamo ed anche la nostra pulizia non era delle migliori dopo due notti a dormire per terra..). Con tutta tranquillità ci alziamo, ci diamo una lavata alla benemeglio e poi ci avviamo in paese per fare colazione e per cercare finalmente un posto in cui dormire i prossimi giorni.. Naturalmente non ci dimentichiamo di salutare con la mano le persone della reception e ringraziarle per l’uso della piazzola..

Dopo aver fatto colazione finalmente, riusciamo a trovare una camera presso un’abitazione privata e dopo una bella doccia rinfrescante ci concediamo finalmente un sano riposino in un letto.

Verso le 16 iniziamo a sentire odore di fumo che arriva alle nostre narici.. Ci affacciamo dalla nostra camera e vediamo in lontananza un incendio che non sembra essere di grosse dimensioni.. Decidiamo di andare lo stesso a cena dall’altra parte dell’isola nel paesino di Hvar, molto caratteristico anche se molto più turistico del nostro Stadigrad. Cenetta a base di pesce (siamo su un isola e che cosa vuoi mangiare di altro se non pesce?!?!?).. Drink in un localino sul lungo mare e poi verso le 23 decidiamo di tornare a casetta.. Riprendiamo le nostre 2 ruote e ci prepariamo a percorrere la decina di km che collegano i 2 paesini.. Ma fatti meno di 3 km veniamo fermati dalla polizia croata che ci dice che la strada è bloccata per l’incendio e che non sanno quando verrà riaperta.. E no.. Un’altra notte a dormire per terra no!! Intanto si accumulano un po’ di altri veicoli (la quasi totalità italiana) e tutti che cercano di avere notizie sulla situazione e sulla riapertura della strada.. Ma le uniche risposte che otteniamo sono STOP ROAD CLOSED.. FIRE (penso fossero le uniche parole in inglese che conoscesse). Ci sono anche momenti di tensione in cui il poliziotto, stufo di rispondere sempre allo stesso modo (noi che siamo li da un po’ lo sappiamo, ma per chi arriva in quel momento.. La cosa più normale che possa fare è chiedere spiegazioni e tempistiche) aggredisce (si avete capito bene.. Aggredisce alzando le mani) un signore che gli rivolge per l’ennesima volta la stessa domanda.. Fortuna che interveniamo noi altri italiani in attesa ed il collega del poliziotto manesco e riportiamo la situazione alla pseudo normalità.. Ma passano le ore la situazione rimane ferma con la strada chiusa.. Verso l’una di notte che arriva una ragazza di Parma con il fidanzato che è un’abituè dell’isola e ci dice che potremmo provare a fare la vecchia strada che collegava i due paesini prima della costruzione della statale e che passa al di sopra della montagna. Ci accodiamo tutti alla loro moto e facciamo questo tentativo. Non troviamo nessuna pattuglia della polizia che blocca la strada ma solo le autobotti dei pompieri che stanno spegnendo l’incendio, si perché in realtà la strada passa proprio nella zona in cui l’incendio è in fase di spegnimento (in Italia non ci avrebbero permesso nemmeno di avvicinarci alla zona!!).. Ci sono ancora i tizzoni ancora con le fiamme che si stanno spegnendo ai bordi della strada!! Fatto sta che con un po’ di fortuna ed altrettanto rischio riusciamo ad arrivare alla nostra sognata casetta!! Il giorno successivo decidiamo di vedere un po’ le spiagge della nostra parte dell’isola.. Spiagge? Ho detto spiagge?!?! Ma non ci sono spiagge su Hvar.. Diciamo visitare le scogliere della nostra parte dell’isola..  Il mare è veramente stupendo.. Un po’ freddino ma l’acqua è fenomenale.. Pensare che siamo nell’adriatico e confrontare il mare di Rimini con quello che stiamo vedendo noi.. Nemmeno il patriottico dei riminesi potrebbe nemmeno pensarlo!! Nei giorni successivi facciamo una puntatina anche a Bol, l’isola vicina e famosa per la spiaggia a triangolo (non so se si chiami così.. Non penso).. Ma che a seconda delle stagioni e delle correnti marine cambia di lunghezza e di forma.. L’acqua sarà per le correnti ma è veramente GELIDA! Purtroppo durante i 4 giorni di nostra permanenza sull’isola l’incendio non è ancora stato domato ma continua imperterrito a distruggere la flora dell’isola.. Nei giorni che siamo stati li ci sono stati per un giorno e mezzo 2 canadair che ci hanno detto arrivavano da Ancona, avevano quasi spento del tutto l’incendio, ma poi sono stati richiamati in patria per un grosso incendio nelle marche e la nostra bellissima isoletta è stata lasciata alla sua mercè.. Il mattino del 4 giorno partiamo per la nostra nuova isoletta Korcula.. Durante lo spostamento in traghetto conosciamo Francesca e Roberto che hanno percorso per tutta la lunghezza l’isola di Hvar e purtroppo ci dicono che gran parte dell’isola è bruciata distruggendo la flora di una delle 10 isolte considerate più belle del mondo. Un vero peccato..

Arriviamo a Korcula e notiamo subito la limpidezza dell’acqua del mare che la circonda.. Leggiamo su dei depliants del posto che la limpidezza dell’acqua consente normalmente di vedere perfettamente ad una profondità di 25 metri. Il paesino di Korcula è molto caratteristico per il suo centro storico ancora in parte attorniato dalle mura.

Dopo 2 giorni riprendiamo il mare e ci dirigiamo a Dubrovnik.. Ci solpisce subito la vecchia città storica completamente avvolta dalle altre mura. Arriviamo al porto e veniamo avvicinati da una ragazzina di una decina di anni che ci chiede se abbiamo bisogno di un posto per dormire.. Ci dice che la loro casa è appena fuori Dubrovnik e suo papà ci avrebbe fatto un prezzo di favore.. Accettiamo e lei corre a telefonare al papà.. Che in una sola mezz’oretta giunge al porto e ci accompagna alla stanza che ci affitta.. Scopriamo che l’appena fuori è in realtà a 25 km dalla città ma la zona è molto carina e quindi decidiamo di prendere ugualmente la stanza. Rimarremo 2 giorni in città, visitando la parte storica; molto caratteristico il giro sulle mura e la parte interna alle mura stesse e visitiamo anche qui qualche spiaggia (si qui si avvicinano di più al nostro concetto di spiaggia nonostante la sabbia non sia finissima ed i granelli di 10 cm di diametro ogni tanto danno un po’ di fastidio sotto al telo da mare..). Dubrovnik è l’unico posto in cui l’acqua del mare ha una temperatura normale e non è freddissimo.. Quindi un po’ di bagni ce li concediamo..

Da qui i nostri trasferimenti via mare sono finiti e dobbiamo risalire la costa su strada così da goderci con questo mezzo i panorami mozzafiato della costa..

Partiti da Dubrovnik abbiamo la prima brutta sorpresa.. La strada è si bellissima ma in uno stato veramente pietoso, tutte le curve (e ce ne sono veramente tante!!) vengono raschiate penso per l’inverno per aumentare l’aderenza in caso di ghiaccio.. Ma purtroppo in moto ma cosa è alquanto fastidiosa e le mie gomme che non erano proprio nuovissime iniziano a risentirne e dopo un centinaio di km inizia la nostra avventura che definiremo “Gumi Service? Vulcanizer? Nooooo Moto..”; in pratica da un centinaio di km prima di Spalato fino a Rijka (Fiume) ad ogni distributore chiedevamo se c’era un gommista che avesse copertoni per moto.. Ma il tutto senza esito..

Nella nostra risalita verso l’Italia ci fermiamo in un po’ di paesini sulla costa, tra cui ricordo Seget Donji, Biograd Na Mora e Karlobag caratteristici paesini di mare più o meno turistici, ma di questo tratto ricordo la spettacolarità del mare, sempre di una limpidezza superlativa e la tranquillità che questi paesaggi trasmettono.. Se cerchi un posto in cui andare a divertirti con locali e discoteche, tolto forse Biograd, questo non è il posto che stai cercando!! Un’infinità di calette in cui il mare si insinua e l’unico insediamento umano (casa) è magari a 10 km.. Tutt’attorno.. Il mare ed il nulla.. La pace!! Dopo qualche giorno di viaggio siamo arrivati a Rijka, la città non mi è piaciuta granchè, l’ho trovata troppo industriale ed un po’ cupa.. Finalmente però ci indicano un gommista che ci potrebbe cambiare le gomme che sono oramai alla frutta (se non oltre).. Nel pomeriggio ci avviamo in quest’officina appena fuori città e ci accoglie un certo Vlador, il cui aspetto mi sembra più da contrabbandiere che da gommista. Vlador guarda i pneumatici e dopo aver parlato in croato con un altro losco personaggio che si aggirava per l’officina.. Mi dice che della mia misura ha solo gomme di tipo racing (ho un CRB XX 1.1 per gli appassionati) e che se il giorno dopo gli porto la moto, se riesce forse me le monta ma non mi assicura nulla per la modica cifra di 560€!! Purtroppo volevamo ancora visitare la parte dell’Istria, ma le gomme erano messe veramente malissimo e farci “derubare” di 560€ per delle gomme che una volta tornato a Torino avrei dovuto ricambiare o quasi, non ci sembrava proprio il caso.. Abbiamo quindi passato gli ultimi giorni sulla costa veneta con il cambio gomme effettuato ad Udine con 320€.

La Croazia ha dei paesaggi veramente notevoli ed il suo mare potrebbe benissimo competere per trasparenza con quelli caraibici (purtroppo non per temperatura..  ), è una nazione molto ospitale in cui non è necessario per forza dover prenotare tutto dall’Italia (forse almeno la notte dell’arrivo se la si prenota non la si sbaglia di grosso..).. I prezzi sono ancora contenuti e per una vacanza di un po’ di giorni non si spende una fortuna. Nota per i motociclisti.. La Croazia è una meta molto interessante per vacanze con questo mezzo (forse + che non la Corsica).. Attrezzatevi solo bene per ogni eventualità..



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