Croazia on the road 2

Un viaggio all'avventura lungo la costa per andare alla scoperta di posti meravigliosi
Scritto da: silvia.effe
croazia on the road 2
Partenza il: 18/08/2013
Ritorno il: 29/08/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
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Primo giorno – 18 agosto 2013

Partenza da Ancona, dopo una notte trascorsa all’hotel Fortuna, presso la stazione ferroviaria, alle ore 11:00 (consigliamo di recarsi all’imbarco minimo 2 ore prima). Arrivo a Spalato alle ore 19:00. Da Spalato ci rechiamo verso sud per la nostra prima notte croata a Podstrana. Abbiamo prenotato tramite booking (58€ + 2€ di tassa di soggiorno) ma ci siamo accorti che comunque i posti per dormire si sarebbero trovati facilmente, anche arrivando in serata. La camera è piccolina e affaccia sulla super strada, non sarà proprio una notte tranquilla, ma tanto la vacanza deve ancora iniziare! l’alloggio non prevede la cena, quindi ci organizziamo e a pochi metri da dove dormiamo c’è un hotel con ristorante sul mare che è aperto anche agli esterni. Quindi decidiamo di cenare lì. Cena a base di carne, con un piatto di formaggio di Pag, insalata di crauti, grigliata mista con verdure grigliate, da bere due bottiglie di acqua. Tutto molto buono 287 kn (38€)

Secondo giorno – 19 agosto

Partenza da Podstrana in direzione Makarsca. Durante il percorso, facciamo una prima sosta in un paesino sulla costa (Dugirat) per prelevare dei contanti e fare un po’ di spesa per la colazione. Sosta bagno in una delle tante calette che si incontrano a per strada. Arriviamo a Makarska nel pomeriggio e dopo un gelato nel centro ed una passeggiata, andiamo presso una agenzia turistica per chiedere un alloggio. Anche in questo caso se non siete pigri, basta muoversi un po’ e gli appartamenti si trovano. Troviamo un alloggio presso una signora che affitta camere con uso cucina. Decidiamo di fermarci in quanto l’appartamento è pulito e comunque dotato di una verandina sotto un pergolato che risulta essere fresca ed accogliente. Causa mal di testa la sera purtroppo non usciamo per le vie del centro, che comunque abbiamo visto il pomeriggio, e ceniamo in camera con ciò che abbiamo comperato al mattino. Makarska: un bel centro turistico, molto carino e curato. Movimentato e ricco di locali. Si potrebbe sostare anche più di una notte.

Terzo giorno – 20 agosto

Ci muoviamo da Makarska e durante il tragitto scendiamo a Ploce, per vedere se ci sono traghetti in partenza per la penisola di Pelgesac direzione Trpanj. Anche qui durante il tragitto, sosta obbligatoria in una delle numerose calette per un bagno rinfrescante. Posti con mare fantastico. A Ploce raggiunto il porto chiediamo per il traghetto e ci dicono che il prossimo sarebbe partito dopo 15 minuti. Facciamo in tempo ed imbarcarci per la penisola, con auto al seguito. Costo dei biglietti 202 kn (27€). Dopo un’oretta di viaggio, con un traghetto di Jadrolina, molto ben tenuto e relativamente nuovo, arriviamo a Trpanj ed andiamo a Orebic, mezz’ora di auto. Qui iniziamo a girare per trovare una appartamento e/o sistemazione. Sul lungo mare sono tutti pieni ed una signora gentile ci indirizza ad un suo conoscente che aveva una struttura alberghiera. Ci sistemiamo in questa struttura, sulla parallela del lungo mare, che è anche la via principale del paesino e soggiorniamo una notte al costo di 225 kn (30€). Usciamo per fare un giro e ne approfittiamo per un bagno in una caletta fuori dal centro. Per cena andiamo in un ristorante sul lungomare, molto molto carino, mangiamo molto bene sempre a base di carne per 217 kn. Dopo cena ed una bella passeggiata sul lungo mare ci prendiamo un gelato e ce lo gustiamo al chiarore della luna. Siamo andati ad Orebic poiché la nostra guida ci suggeriva il paesino come posto tranquillo e dotato di una lunga spiaggia di sabbia. In realtà siamo rimasti un po’ delusi dalla spiaggia, comunque sempre stretta e affollatissima. Le spiagge sono tutte in ghiaia. La particolarità di questa spiaggia di Orebic è che è più sabbiosa, ma è sempre ghiaia se pur finissima. Lunga e stretta, ma l’acqua sempre limpida. Il centro è carinissimo e movimentato, non troppo grande ma il giusto compromesso per chi è in vacanza di coppia. Consigliato!

Quarto giorno – 21 agosto

Sveglia e partenza per Dubrovnik. Decidiamo di percorrere tutta la penisola di Peljesac, in direzione Dubrovnik. La penisola è famosa per la produzione di vino e per strada si incontrano tante aziende e/o cantine, dove poter degustare ed acquistare buon vino. Uscendo dalla penisola e si passa per Ston. Una salina ancora attiva con un paesino ed un borgo molto carino, circondato da una muraglia. Ci fermiamo per una sosta e visita al borgo con scalata sulla muraglia (30 kn a testa in biglietto per le mura). Un’oretta di visita. Si riparte in direzione Dubrovnik, con arrivo in un’ora circa. Inizialmente l’idea era di pernottare a Cavtat, una quindicina di km più a sud di Dubrovnik, ma la lunga fila di macchine in ingresso a Dubrovnik ci ha fatto desistere. Meglio cercare alloggio in città e abbandonare la macchina per un paio di giorni. Ci rechiamo subito presso un info point e chiediamo una camera. Ci viene proposta una stanza a 15 minuti a piedi dalla città vecchia, dotata di wifi, per 450 kune a notte (60 euro). Si rivela un’ottima scelta perchè ben collegata al centro da un autobus sotto casa e anche alla spiaggia più bella della città raggiungibile con una passeggiata di 10 minuti. Nel pomeriggio ci avventuriamo subito nella città vecchia, da cui rimaniamo immediatamente affascinati, anche se ancora affollatissima di turisti scesi dalle navi da crociera. Decidiamo di fare un giro con una barca in partenza dal porticciolo della città vecchia per renderci conto di come si presenta la costa e l’isoletta di Lokrum di fronte a Dubrovnik. La sera usciamo nuovamente per una passeggiata lungo lo stradun e i vicoli della cittá vecchia e ogni angolo ci sorprende per la sua bellezza. La mattina dopo decidiamo di concederci un pò di mare in tranquillità e la spiaggia sotto casa non ci delude. Nel pomeriggio, dopo doccia e riposino, riusciamo per un giro sulle mura della città vecchia da cui gusteremo uno splendido tramonto. L’entrata alla mura è consentita fino alle 19 e l’uscita al massimo alle 19.30. Consigliamo di iniziare la passeggiata intorno alle 18, quando l’afflusso di turisti è minore, in modo da percorrere l’intero tragitto con calma ed assistere al tramonto dall’alto. Proseguiamo il giro della città e ceniamo in un ristorantino dentro le mura, nulla di speciale ma vista la zona estremamente turistica non potevamo aspettarci diversamente. Salutiamo a malincuore questa splendida città e andiamo a dormire.

Quinto e sesto giorno – 22-23 agosto

Da Dubrovnik iniziamo a risalire verso nord. La prossima meta è il parco nazionale di Krka che dista circa 4 ore di macchina. Arrivati intorno alle 14 iniziamo la visita del parco che subito ci incanta (costo del biglietto kune 95 a persona – circa 13 euro) . Si cammina tra ruscelli d’acqua trasparente lungo passerelle in legno e dopo una mezz’ora abbondante si arriva alle cascate dove è possibile sostare per un bagno, anche se forse è meglio continuare a godersi il panorama visto il gran numero di visitatori che affollano la riva delle cascate e lo spazio del lago dove poter nuotare. Usciti dal parco ci dirigiamo verso Sibenik che la Lonelly ci suggerisce come un centro molto bello che valeva la pena visitare. In realtà il primo impatto non è dei migliori, così decidiamo di cambiare meta. Forse siamo troppo precipitosi, ma a dire il vero non ce ne pentiamo perchè il posto in cui siamo capitati (Vodice) ci piace molto. Troviamo da dormire presso una signora per 40 euro. L’appartamento, grande e carino, ma sporco, in fondo è l’unica volta che ci è capitato. La sera usciamo in centro, scoprendo un lungomare molto animato e vivace. Ceniammo molto bene, sempre a base di carne, con 203 kune(26 euro).

Settimo giorno – 24 agosto

Lasciamo Vodice per dirigerci verso Zara dove abbiamo programmato una sosta di un paio di giorni sull’isoletta di Vir, collegata da un ponte alla terraferma. Visitiamo velocemente Zara. Bello il lungomare, suggestivo il suono del l’organo marino. Purtroppo data l’ora non assistiamo allo spettacolo del saluto al sole dato dai pannelli solari posti vicino l’organo (visibile dopo il tramonto). Ci rechiamo a Vir. Carino il lungomare, ma ci sembra più che altro un luogo residenziale, senza una vera vita cittadina. Troviamo comunque da dormire per due notti da un signore molto gentile e disponibile. Una bella stanzetta nuova, con grande veranda nel giardino (totale 520 kune, 35 euro a notte) La sera usciamo tardi per cena e con grande stupore notiamo che alle 22.30 nonostante sia sabato non c’è molto movimento e i locali stanno finendo di lavorare. Riusciamo comunque a cenare, anche molto bene, in un bel ristorantino per 210 kune. Alle 23.30 hanno chiuso anche tutte le bancarelle del mercatino.

Ottavo giorno – 25 agosto

Ci svegliamo mentre fuori tuona, non si prospetta una bella giornata. Ci alziamo per ritirare i panni stesi la sera prima ma con sorpresa ci accorgiamo che il padrone di casa ce li ha già raccolti e piegati, ci ha anche lasciato un bel piatto di fichi appena colti. Dopo una lauta colazione, ci intratteniamo un pò sotto la veranda mentre diluvia. Intanto si sono fatte le 14 e visto che non è giornata da mare, decidiamo di prendere la macchina e fare un giro nei dintorni. Con un’ora di viaggio siamo sull’isola di Pag, anche questa collegata alla terraferma da un ponte. Avevamo letto di un paesaggio brullo e in effetti il panorama è quasi quello di un deserto, comunque molto suggestivo, con questa bella strada che si perde nel nulla. Dai finestrini entra un profumo di erbe aromatiche, che sono quelle che poi conferiscono al famoso formaggio di Pag il suo sapore. Passeggiamo per Pag e scopriamo un bella cittadina, molto turistica, piena di ristorantini e di piccole botteghe in cui anziane signore mettono in vendita i loro merletti. Pranziamo/ceniamo (visto che sono le 17!) molto bene, a base di carne di agnello, e torniamo verso Vir. Usciamo per una passeggiata serale, ma alle 22.30 la movida è già conclusa!

Nono giorno – 26 agosto

Lasciamo Vir con un tempo incerto e ci avviamo in direzione Plitvice. In poco più di 2 ore, dopo esserci riforniti per il pranzo ad un forno, siamo all’ingresso del parco. L’aria è fresca, ha piovuto, ma siamo fiduciosi. E infatti trascorriamo 5 piacevolissime ore all’interno del parco, con il sole che illumina i laghi, rendendoli di una trasparenza impressionante, con pesci e anatre che sembrano galleggiare nel vuoto. Scegliamo il percorso H, ossia il percorso completo, con un tragitto in autobus ed uno in traghetto. In alternativa il percorso K, per i più allenati, completamente a piedi. Il cammino è semplice, quasi tutto in piano o in discesa e lungo sentieri o passerelle in legno sotto cui scorrono i ruscelli che collegano un lago all’altro. Siamo immersi nel verde, gli alberi da una parte, i laghi dall’altra, ogni angolo una sfumatura diversa. Terminiamo il percorso verso le 17.30 e usciamo dal parco in cerca di un alloggio per la notte. Sebbene anche qui sia pieno di sobe (stanze di case private) decidiamo di concederci la nostra nona notte in un alberghetto in stile baita, molto carino. Ci chiedono 70 euro con colazione, e visto che comunque fino ad ora non ci siamo concessi grandi lussi, accettiamo. Più tardi, grazie alla connessione wifi, scopriamo che con booking la stessa camera l’avremmo pagata 60 euro… pazienza! Per la cena ci facciamo consigliare un ristorantino lì vicino, dove mangiare qualcosa di tipico, ma una volta seduti con grande delusione scopriamo che l’agnello era già finito. Mangiamo comunque carne e verdure, molto buone spendendo solo 140 kune. Rientriamo in albergo per una sana dormita sotto il piumone visto che la temperatura è piuttosto bassa. La notte ci disturba solo un gocciolio proveniente dal bagno a cui però non diamo peso. Peccato che la mattina, aprendo l’acqua, un tubo si stacca e in pochi minuti la stanza si trasforma in una piscina… nell’emergenza ci mettiamo ad aiutare il proprietario a spazzare, sicuri che saremmo stati ripagati con uno sconto….invece solo dopo esplicita richiesta ci vengono abbonati 10 euro.

Decimo giorno – 27 agosto

Dopo la colazione ripartiamo verso l’ultima meta, Trogir. In due ore siamo a destinazione. Restiamo subito colpiti dalla bellezza del posto. Trogir è una città il cui centro storico, dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco, sorge su una piccolissima isoletta collegata da un piccolissimo ponte alla terraferma,mentre dall’altro lato un altro ponticello la collega al l’isoletta di Ciovo, dove decidiamo di dormire. Vista la bellissima giornata decidiamo di concederci tutto mare, per poi nel tardo pomeriggio iniziare la ricerca dell’alloggio. Passato il ponte per Ciovo ci dirigiamo a sinistra e superata Slatine proseguiamo lungo una strada sterrata per arrivare ad una serie di bellissime calette che saranno le nostre per i prossimi 2 giorni!

Trascorriamo un pomeriggio in tranquillità, pochissime persone con noi, un sole e un’acqua favolosi. Verso le 18 lasciamo a malincuore la caletta per andare in cerca di una stanza. C’è l’imbarazzo della scelta, ogni casa offre sobe. Ne scegliamo una ed è subito nostra, per 36 euro a notte. È un appartamento nuovissimo a piano terra, con veranda e giardino davanti. A proporcelo una signora sulla 70ina all’inizio un pò diffidente, ma in fondo carina. Dormiremo benissimo, forse le migliori dormite della vacanza, finalmente con un materasso e cuscini comodissimi! Per cena andiamo nella cittá vecchia di Trogir, un vero gioiello e ceniamo al ristorante Alka, pesce e carne tutto di ottima qualità spendendo 500 kune, una cena di lusso! Intanto piove per cui la passeggiata per il centro è veloce, tanto torneremo anche il giorno dopo.

Undicesimo giorno – 28 agosto

La pioggia della notte non si è esaurita, la giornata inizia con un cielo grigissimo e poi ancora acqua. Decidiamo di metterci comunque in macchina per scoprire il resto dell’isola, pronti comunque a buttarci in una caletta al primo raggio di sole. E così all’ora di pranzo siamo di nuovo nella caletta del giorno prima, non avendo trovato di meglio, a nostro parere, anche se di calette e spiagge ce ne sono veramente tante e tutte tranquille. Altro pomeriggio di sole e bagni e ultima serata a Trogir. Mangiamo sul lungomare, ma non all’altezza della sera prima.

Dodicesimo e ultimo giorno – 29 agosto

Giornata di sole stupenda, dopo un’altra bella dormita e una lauta colazione, alle 9 siamo già nella nostra caletta, pronti a goderci gli ultimi tuffi e gli ultimi raggi di sole croati. Alle 14 abbiamo già rifatto i bagagli e partiamo in direzione spalato. La visita della città sarà veloce. Giusto il tempo di pranzare e fare un giro all’interno delle mura del palazzo di Diocleziano. Suggestivo, ma la tristezza per la vacanza finita prevale sulla curiosità e alle 17 siamo all’imbarco Snav in direzione Ancona.



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