Croazia meridionale

Questo è il secondo anno che ci rechiamo in croazia per le vacanze estive, il fascino di questi posti non ha mai fine. Ogni volta si scoprono posti diversi e fantastici, ancora un pò selvaggi per questo da sogno. La destinazione principale è Dubrovnik, arriviamo con la nave, che diventerà la nostra base per gli spostamenti, pernottando presso...
Scritto da: Fabio Vietri
croazia meridionale
Questo è il secondo anno che ci rechiamo in croazia per le vacanze estive, il fascino di questi posti non ha mai fine. Ogni volta si scoprono posti diversi e fantastici, ancora un pò selvaggi per questo da sogno.

La destinazione principale è Dubrovnik, arriviamo con la nave, che diventerà la nostra base per gli spostamenti, pernottando presso una famiglia cordiale e molto … Croata (poi spiegherò perchè).

Il primo giorno è sempre di adattamento, e questo anno ci ha accolti una giornata particolarmente afosa (dopo il frizer della nave). Sbarchiamo dalla nave dopo il viaggio notturno e ci rechiamo all’abitazione già tutta bella e pronta, scarichiamo i bagagli, scambiamo saluti e chiacchiere con gli amici croati e poi dopo un paio d’ore prima uscita destinazione Lapad, una specie di quartiere da spiaggia (anche se questo anno la vita ed il movimento si è spostato più nella old city). Arriviamo alla spiaggetta e facciamo il primo bagno, due ore di sole e poi via a casa.

La sera la famiglia croata ci obbliga a mangiare con loro e giù il primo piatto nazionale, del riso condito con una zuppa di carni varie. Il secondo giorno prendiamo la macchina e ci dirigiamo verso la baia di Zaton Mali, passando sul ponderoso ponte di Dubrovnik (osservando la nave di uno sceicco ormeggiata nel porto che nella città aveva destato molto clamore…). Zaton Mali è uno di quei posti incantevoli, niente di eccezionale, ma tranquillo e pulito, unico neo pieno di italiani. Qui ci sono diverse spiagge, naturalmente le più comode sono le più affollate, quindi scgliamo una verso la fine della baia a ridosso di una pineta, e qui trascorriamo la mattinata.

A pranzo ci rechiamo ad uno dei tre ristoranti della baia, da Bosco, dove naturalmente la specialità è il pesce. Dopo un abbondante pranzo ci concediamo il movimento della sedia a dondolo di un baretto arrangiato li vicino dentro una pineta e godiamo di un panorama fantastico.

La sera passeggiata nella old city, semplicemente bellissima, piena di negozietti, di locali e brulicante di gente.

Il terzo girono sveglia presto, ci dirigiamo a nord precisamente nella penisola di Ston, dove prima apprezziamo un fantastico mare sul lato dell’adriatico, e poi nel pomeriggio della cucina. Infatti Ston è un vivaio di frutti di mare, che fornisce quasi tutta la croazia, e ci sono dei ristoranti che preparano la musaka, un piatto loro veramente delizioso.

Il quarto giorno lo concediamo alla città (anche perchè il tempo non permetteva di andare al mare, a cusa di un vento fastidioso. Abbiamo potuto ri-verificare che se vuoi odiare Dubrovnik basta andare in centro con la macchina, infatti le tre strade principalei della città che portano nella città vecchia, sono continuamente bloccate…

torniamo nella zona del porto, lasciamo la macchina e ci dirigimo in centro a piedi (si fa molto prima). Notiamo come rispetto allo scorso anno ci siano colonie di turisti inglesi, oltre che ai nostri connazionali. Qualche negozio in più di abigliamento che vende prodotti rigorosamente italiani.

Il quinto giorno ci muoviamo per le scorte alimentari, quelle italiane erano giunte al termine. Ci dirigiamo in un ipermercato fuori città posto in una zona vicina al confine con Montenegro e Bosnia, dove troviamo tutti prodotti italiani agli stessi prezzi!!! La sera preparando la cena italiana agli amici croati inevitabilmente si arriva a parlare della guerra. Io conoscevo tutto, ma ogni volta sentire raccontarsi che dalle montagne di fronte arrivavano colpi di mortaio ( di cui quelli inesplosi tenuti in casa come cimelio), sembrava incredibile. Una zona così tranquilla e serena era inimmaginabile pensarla in guerra. Quando parli di guerra poi, i croati si inebriano e danno sfogo a tutto il loro nazionalismo. Per chi non li conosce sembra che loro sono migliori di tutto, nel lavoro, nello sport, nella politica etc, ma è solo impressione, ad ogni modo sono un popolo che ne deve ancora masticare di pane duro…

I due giorni successivi dove non si poteva andare al mare per via di una allergia del bambino, abbiamo approfittato nel visistare i paesi limitrofi, Bosnia e Montenegro, anche perchè incuriosito da tanti racconti. Cmq posterò sulla nazione di riferimento.

Gli ultimi giorni sono passati tra mare, spiagge e locali, tranquilli giorni di relax.

Concludendo rispetto agli anni precedenti (gli ultimi tre) la croazia ha fatto passi da gigante, ma ho notato un tremendo aumento di prezzi, un pò su tutto, anche se a volte non giustificati, in fondo non ci sono infrastrutture che gustifichino tutto questo, e come se la pazzia dell’euro gli avesse travolti… Ma merita di essere visitato.

Alla prossima



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