Croazia e Slovenia: inaspettati angoli di paradiso

Senza programmi e senza fretta, alla scoperta di queste straordinarie bellezze a pochi passi da casa...
Scritto da: Deyfa
croazia e slovenia: inaspettati angoli di paradiso
Partenza il: 12/08/2011
Ritorno il: 18/08/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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Fare le valigie, e partire. Partire così, senza programmi, senza orari, senza una meta precisa, solo una destinazione scelta a grandi linee, solo pochi bagagli, una cartina, e tantissima voglia di esplorare, scoprire e assaporare il mondo. Area geografica prescelta quest’anno: Croazia e Slovenia. Tanti racconti sentiti di acque stupende e persone gentili, così cosa c’è di meglio che andarle a vedere di persona? Un Super Tenerè sarà il nostro mezzo, due valigie laterali da 33 l e 46 l, e un borsone come bauletto saranno i nostri averi in questo viaggio: pochi (relativamente pochi) vestiti e il necessario per la toilette, tute antipioggia, kit riparazione gomme, catene per legare moto e caschi, e poco di più. Si può possedere poco quando si viaggia in moto, ma è una grande lezione di vita vedere come anche di quel poco apparentemente indispensabile che abbiamo portato con noi, una buona parte risulta comunque un “superfluo” durante il viaggio, e scopriamo di poter sopravvivere benissimo con molte poche “cose”. Durante un viaggio, l’attenzione viene spostata su ciò che proviamo, sperimentiamo, su ciò che impariamo e sulle emozioni che possediamo dentro di noi, e molto poco importa di ciò che possediamo fuori. Insegnamento da riportare certamente nella vita di tutti i giorni.

1° giorno: Milano- Cres Partenza venerdì mattina: 550 km ci separano dalla nostra prima tappa, l’isola di Cres. La nostra idea è di visitare qualche isola croata, e poi risalire in Slovenia. Solo un’idea, ma i nostri piani sono molto flessibili. Il viaggio è molto lungo, ma facciamo un paio di soste tecniche per rifocillarci e fare il pieno. Dopo ore di cammino, arriviamo alla frontiera slovena, che essendo la Slovenia ormai paese dell’UE, è rimasta solamente uno sgabbiotto disabitato. Decidiamo di non fare l’autostrada in slovenia, un po’ perché si dovrebbe pagare il bollino, un po’ perché sappiamo bene che ciò che troveremo lungo le strade secondarie sarà di certo più bello. Durante il viaggio di andata la Slovenia ci accoglie soltanto per offrirci delle deliziose tagliatelle ai funghi in una delle tante “gostilna”, trattoria, che ci sono lungo la strada (tutte con una caratteristica comune: un porcellino che gira sullo spiedo a bordo strada, e cuoce lì in piccoli forni, per attirare i clienti e segnalare a chi passa lungo la via la presenza di buon cibo) e ci da solo un assaggio della sua natura, e del relax che si respira nelle sue terre; è nel viaggio di ritorno che le daremo il tempo di svelarci tutte le sue bellezze… Proesguiamo il cammino, e attraversiamo finalmente la frontiera croata, arrivando ormai nel tardo pomeriggio a Brestova, il paese lungo la costa nel quale prenderemo il traghetto per Porozina, sull’isola di Cres. Il taghetto c’è ogni 45 minuti, costo 25 euro, per due persone e una moto, e così durante la sosta in porto e durante il viaggio in mare, ne approfittiamo per riposarci ancora un po’, e iniziare a respirare l’aria della bellissima Croazia.

Finalmente, eccola, la nostra isola! Appena sbarcati a Cres, capiamo subito una cosa: ci innamoreremo di quest’isoletta… Cres è molto alta, al centro, arriva ad un’altezza di circa 600 metri sul livello del mare: è così che dirigendoci verso il paese omonimo di Cres, sul lato occidentale dell’isola, ci inerpichiamo sulle sue colline, potendo godere di un panorama mozzafiato: attorno a noi si dispiega un terreno brullo, tipicamente mediterraneo, con le sue piante basse e arbusti, e i suoi caratteristici intensi odori; l’unica strada esistente, scorre lungo un costone, lasciano degradare dolcemente su entrambi i suoi lati la terra verso il placido mare, punteggiato dalle altre isolette croate; e la luce calda e aranciata del tramonto pennella questo paesaggio da sogno di colori fiabeschi… Le coste ripide dell’isola tinte di rosso, e lo scintillio delle acque calme lasciano veramente incantati… Ok Cres, ci hai già conquistati! Arrivati nel paese di Cres, ci aspetta il duro compito di cercare una stanza per la notte, e per la prima volta nei nostri viaggi all’avventura, rischiamo seriamente di trovarci a dormire in spiaggia, eheh… Gli alloggi dei privati in affitto, qui molto più diffusi che gli alberghi, sono gestiti da agenzie turistiche, così ci rivolgiamo fiduciosi alla prima che troviamo: nessun posto letto in tutto il paese, è la risposta che riceviamo. Perplessi e un po’ preoccupati, ci rivolgiamo alla seconda agenzia: stessa risposta. E ora?

Camminando per il paese, arriviamo nel suo centro, che da sul mare. Ce lo troviamo davanti per caso, svoltando un angolo, e rimaniamo immobili per qualche istante, ammutoliti dalla bellezza incredibile di questo posto: il piccolo centro ci Cres è formato da piccole casettine basse, di due o tre piani al massimo, che si accalcano una contro l’altra, come era usanza di un tempo, si stringono attorno a piccolissimi vicoli, ed hanno tutte tinte pastello, sfumature tenui di rosa, beige, azzurro… Queste carinissime abitazioni fanno da contorno ad uno dei porticcioli più belli che abbiamo mai visto, dove una piccola piazza, e tantissimi ristorantini e bar si affacciano sul mare, e sfiorano le piccole barchette bianche che ondeggiano al vento… Il tramonto che ci ha accolti al nostro arrivo sull’isola, ci regala anche ora una luce meravigliosa, che riesce a toglierci il fiato… Siamo ufficialmente perdutamente innamorati di Cres, e vogliamo restare qui a tutti i costi. Così iniziamo a cercare da soli un alloggio, bussando alle porte delle case dove vediamo appeso il cartello: “sobe” ossia “camere”, ma nessuno ci risponde… Scoraggiatissimi torniamo alla moto, ma vediamo per caso una terza agenzia, dove ci buttiamo subito, implorando la ragazza che ci lavora di aiutarci! Lei inizialmente ci conferma che non ci sono più stanze disponibili, ma poi, vista la nostra disperazione e il nostro non esserci portati dietro nemmeno una tenda o un sacco a pelo di emergenza, fa un giro di telefonate, e…magia! Ci trova un piccolo appartamento, proprio in centro! Facciamo salti di gioia, e ci accomodiamo nella nostra temporanea “casa” a Cres: a soli 25 euro a testa a notte abbiamo a nostra disposizione un appartamento completo di angolo cottura, in una posizione comodissima del paese. Lo affittiamo inizialmente per due notti, poi si vedrà. Ci laviamo e rinfreschiamo in fretta, per poter uscire e goderci la nostra prima notte in questo angolo di paradiso che abbiamo appena scoperto. Una buonissima cena a base di pesce, al prezzo di 10 euro a testa, ci riconferma che questo luogo prima sconosciuto ci regalerà delle stupende giornate…

2° Giorno: alla scoperta della bellezza Ci svegliamo nel nostro appartamento, e facciamo una camminata fino al centro, per goderci una buona colazione sul porto. Notiamo subito una cosa che caratterizza questo paese: il ritmo lento, la spensieratezza, e il godersi ogni momento senza fretta… Ci facciamo caso fin dal momento della colazione: ogni persona seduta ai tavoli attorno a noi, che siano coppie, papà con i figli, amici, si gode la colazione in un rilassatissimo silenzio, guardando placidamente il mare di fronte a sé, facendo ogni gesto lentamente, senza dare il minimo segno di avere qualcosa da fare dopo quella colazione… Ci ritroviamo anche noi così, a guardare le barche e il mare, e a goderci cappuccio e brioches. Ogni mattina abbiamo provato un posto diverso dove fare colazione, come ogni sera abbiamo mangiato in un ristorante diverso di Cres, così per provare ogni possibilità: tutti decisamente ottimi, senza distinzione. Passeggiamo tra i vicoli e i piccoli negozietti tipici del centro, e scopriamo una curiosità: guardando all’interno dei portoni aperti per metà notiamo delle casse di olio,con prezzo e descrizione, ma apparentemente “abbandonate”; invece, alcune persone restano sedute su piccoli sgabelli, nascoste dietro le serrande semiaperte e vendono così i loro prodotti artigianali. Veramente curioso da vedere.

Carichi e pieni di energia dopo l’abbondante colazione, in sella al nostro mezzo, ci dirigiamo alla scoperta dell’isola. Abbiamo chiesto all’agenzia turistica del posto delle informazioni sui posti più interessanti da visitare, e ci hanno dato qualche volantino e cartina utile per capire a grandi linee dove dirigerci. La nostra prima meta sarà la spiaggia di Valun, sul lato occidentale dell’isola, a circa mezzora da Cres. La spiaggia è veramente eccezionale, è fatta come quasi tutte le spiaggie qui, di ciottoli e di rocce, ma questo permette all’acqua di essere di una limpidezza meravigliosa. Ci cerchiamo sulla piccola spiaggia un posto un po’ riservato, defilandoci un po’ e scegliendo un tranquillo posticino su uno spiazzo a ridosso del mare, all’ombra degli alberi che abbracciano tutta l’insenatura. Ci godiamo un bagno rinfrescante (l’acqua è decisamente freddina), e un sole spettacolare. Valun ha anche un piccolo centro, e una vietta che costeggia il mare con vari ristorantini, uno dei quali sarà il nostro prescelto per il pranzo, ovviamente a base di pesce: un risotto agli scampi che entra decisamente ai primi posti tra le cose deliziose assaggiate in questo viaggio. Con la calma che ormai ci contraddistingue, e che stiamo assorbendo dall’isola, riprendiamo la moto, e gironzoliamo verso altre mete, basandoci sulla nostra fedele cartina. Sotto Valun, al centro di Cres sorge il “Vransko Jezero”, un lago veramente molto grande e circondato dalla tipica foresta mediterranea dell’isola. Lo costeggiamo, e ne ammiriamo la bellezza dall’alto, visto che la strada scorre poco più in alto rispetto alle sue rive, e poi ci spingiamo più in giù, verso Martinscica, un altro paesino sul mare, sempre sul lato ovest di Cres. Un altro bagno ci vuole visto il caldo incredibile, un po’ di relax sulla piccolissima ed anche affollata spiaggia del paesino, e poi si torna “a casa”. Un’altra splendida notte ci attende a Cres, un’altra cenetta a base di pesce, e un’altra passeggiata tra le vie del paese e la sua atmosfera che ormai ci ha completamente rapiti. La luna piena come ogni sera è nel cielo, limpidissimo e carico di stelle, e ci cullano il rumore del mare, ed il ciondolio delle campanelle delle piccole barche mosse dalle sue onde…veramente un’incanto!

3° giorno – Mali Losinj (Lussino) Un’altra splendida giornata di sole ci accoglie, perfetta per continuare la nostra esplorazione. Oggi scenderemo fino a Mali Losinj, o Lussino: è un’altra isola a suo di cres, quasi collegata ad essa da un lembo di terra, con un brevissimo ponte che le mette in contatto. Guardando la cartina sembrano quasi un’unica, lunghissima isola. Da Cres all’inizio si Lussino sono una quarantina di kilometri, che come sempre qui scorrono tutti sull’unica strada che collega i due paesi, che è strettissima(a mala pena passano due veicoli) e spesso costeggiata da lievi dirupi, e dal terreno roccioso. In compenso però il paesaggio è veramente eccezionale in tutta l’isola. Osor è il paese che dall’isola di Cres si dirama quasi fino a Lussino e le collega, e lo attraversiamo passando sull’altra isoletta. Gironzoliamo un po’, passando dai paesi di Lussingrande e Lussinpiccolo, famosi e caratteristici paesini costieri. Quando vediamo un tratto di mare veramente spettacolare, una piccola caletta con un’acqua azzurrissima, ci fermiamo subito, pronti a tuffarci in quel mare a cui non si può resistere. L’unica difficoltà è che qui non esiste una vera e propria spiaggia, ma solo una scogliera ripidissima, dove nonostante tutto tante persone si sono inerpicate, per godersi la bellezza del piccolo golfo. Non siamo da meno, e troviamo anche noi il nostro scomodissimo posto sulle rocce, dove riusciamo a mala pena a stare seduti! Ne vale comunque la pena, perché fare il bagno qui è stato magnifico! Riprendiamo il cammino per risalire verso Cres. Poco dopo aver superato di nuovo Osor, vediamo un cartello che indica “Punta Kriza”, con una foto di un posto decisamente invitante. Pur non sapendo assolutamente cosa troveremo laggiù, imbocchiamo la deviazione, e iniziamo a percorrere una stradina strettissima in mezzo al verde. La strada sembra non finire mai, e iniziamo a chiederci se porti davvero da qualche parte… Dopo 20 minuti buoni di cammino, arriviamo in questo appartatissima spiaggia. E’ una zona di Cres dedicata a chi vuole rimanere il più lontano possibile dalla civiltà: su questa peni soletta sorgono solamente campeggi (anche per naturisti), e c’è una piccola spiaggia, di sabbia e con un tratto di mare delimitato con acque tranquillissime. Non è una delle spiagge più spettacolari viste finora, ma il posto ha il suo fascino per il fatto di essere così lontano da tutto, e così semplice. Ci rinfreschiamo con una Radler (da provare, la Panache croata, deliziosa!), facciamo un bagno ed una passeggiata lungo la stradina che costeggia tutta la penisola, e poi, vista l’ora (è già tardo pomeriggio) torniamo nella nostra amata Cres, tanto amata che decidiamo di allungare l’affitto dell’appartamento di un altro giorno!

4° giorno – Giornata sportiva! Ci dedichiamo allo sport in questo nostro ultimo giorno a Cres! La mattina decidiamo di noleggiare una bicicletta nella stessa agenzia che ci ha affittato l’appartamento:da Cres si diramano due diverse sponde , sorgendo il paesino all’interno di un golfo, una che va verso il porto (quello più grande dove attraccano barche di grandi dimensioni) , e l’altra ce va verso la zona delle spiagge del paese,attrezzata con bar, spiagge naturali o spiazzi di cemento artificiali, campeggi, etc. Le percorriamo entrambe, godendoci Cres anche dalla bicicletta. Ed è davvero un piacere esplorare poi le sue strettissime viette con questo mezzo! Bellissima passeggiata davvero! Dopo il pranzo, (dove il pesce non manca mai!) andiamo verso il nord dell’isola, per vedere un’altra paesino, ed un’altra spiaggia di cui ci hanno parlato benissimo: Beli. Beli è un minuscolo borgo antico che sorge su un promontorio a picco sul mare, dal quale parte una passeggiata che dopo un dislivello di 130 metri porta alla spiaggia sottostante. Veramente caratteristico! La spiaggia di Beli è come tutte le spiagge qui, di modeste dimensioni, ma molto particolare. Sulla spiaggia, a pochi metri dall’acqua, sorge infatti una fila di piccolissime casette, di uno o due piani al massimo, costruite anni fa dagli abitanti del borgo, ed ora usate come sede estiva da figli e nipoti degli ormai anziani proprietari. Davanti ad una di queste casette vediamo un paio di kayak ed un cartello “For rent”: perfetto! Affitteremo un kayak così potremo raggiungere le infinite calette nascoste della costa! Il ragazzo che ci affitta la barca, ci aiuta a portarla in mare, e poi scompare dicendoci che deve scappare e che tornerà un paio di ore più tardi, e non ci chiede né soldi né documenti. Come spesso abbiamo avuto modo di constatare qui, c’è un clima di fiducia tra le persone che è veramente bello da avvertire. Spesso ci è capitato che non ci venissero chiesti né documenti, né garanzie, ma solo la nostra parola. Devo dire che in un ambiente così, ci si sente d’istinto più onesti, e portati a fidarsi a nostra volta del prossimo. Spero che non si rovini quest’atmosfera per mano di pochi disonesti che rompono l’equilibrio, e che questi posti rimangano sempre così… La gita in kayak è meravigliosa, perché ci permette di attraccare in diverse spiagge semideserte. In una in particolare ci ritroviamo completamente soli, e la sensazione è veramente bellissima: solo noi, la nostra barca,la foresta alle nostre spalle, e il mare… wow! Pienamente soddisfatti della nostra gitarella, torniamo alla spiaggia, dove del ragazzo del kayak non c’è neanche l’ombra: tornerà? Ci prendiamo un gelato e lo aspettiamo con fiducia… Pochi minuti più tardi arriva in compagnia della sua ragazza, e ci fermiamo a scambiare quattro chiacchiere con lui: scopriamo che è una delle persone che ha ereditato una di quelle casette, e ne ha fatto la sua dimora estiva(d’inverno vive sulla costa croata, a Rijeka) ed anche la sua attività. Parliamo anche del turismo in Croazia, degli italiani, dei croati…E’ sempre interessante conoscere gli abitanti del posto, si scoprono informazioni interessantissime, e nuovi punti di vista, sul luogo, e anche su noi italiani, e fa sempre molto ridere capire come siamo visti da occhi stranieri! Chiacchierando inizia a farsi buio,la spiaggia è ormai deserta, e ci godiamo l’inizio del tramonto. Ancora una volta Cres ci sorprende con i suoi colori, la sua luce, e la sua tranquillità…la spiaggia è quasi vuota, il mare placido, e il cielo tinto di tenui sfumature di rosa pastello… Osserviamo il più possibile e respiriamo quel paesaggio,ne assaporiamo ogni sfumatura, che rimarrà dentro di noi come uno degli altri bellissimi ricordi del nostro viaggio. Una volta a casa, tutti a letto presto, perché domani ci aspetta la Slovenia!

5° Giorno: Cres-Postojna Partiamo presto, o relativamente presto, visto che i ritmi lenti ci hanno completamente conquistati e facciamo tutto con molta calma! Per ritornare sulla terraferma prendiamo da Cres, precisamente da Merag, a Valbinska sull’isola di Krk. Attraversiamo poi tutta Krk per darle una rapida occhiata, e superiamo poi il ponte che da nord dell’isola arriva sulla costa croata. Risaliamo la costa attraversando Rijeka (che da buona grande città ci accoglie con tanto cemento ed un traffico incredibile) e poi fuggiamo subito su verso il confine con la slovenia. E’ adesso che il fascino della slovenia ci si mostra totalmente… Anche questo paese, al di là di ogni pregiudizio o falsa idea che ce ne si può fare, è semplicemente delizioso! Non avevamo idea di cosa aspettarci in particolare in Slovenia, e forse la immaginavamo un po’ dismessa, o non molto curata, nonostante avessimo visto qualche foto dei luoghi più famosi. E’ la classica dimostrazione di come rimanendo “chiusi dentro casa” non si possa in alcun modo avere idea di cosa esista realmente nel nostro magnifico e variegato mondo! Fino a che non ci vede,non si sente sente, non si tocca con mano ciò che non si conosce si rimane in un limbo di pregiudizi, idee preconcette e nostra immaginazione, che non rendono in alcun modo giustizia alle bellezze e alla varietà di ciò che si può trovare incamminandosi invece con curiosità e voglia di scoprire sulle strade del mondo… La Slovenia è una distesa verdissima infinita, con prati che si alternano a foreste e boschi, e piccolissimi paesini fatti di casette in legno e piene di fiori sui balconi e nei giardini. Tutto è perfettamente curato, ogni centimetro di terra tagliato e tenuto alla perfezione. Pochissime costruzioni e tantissimo verde, una combinazione perfetta! Percorrendo le strade (curatissime anche quelle) che ci portano alla nostra destinazione non incontriamo altro che distese di natura infinite, con colori luminosi e accesi. Un’altra volta siamo stupiti da ciò che ci viene regalato dal nostro viaggio, ed è una delle sensazioni più belle al mondo essere continuamente estasiati da ciò che si scopre esplorando…

Anche in Slovenia come in Croazia è molto diffusa l’abitudine di affittare appartamenti o stanze da parte dei privati, così una volta arrivati a Postojna, scegliamo una delle tante casette fiorite che affittano stanze, posteggiamo, e veniamo accolti dai simpatici proprietari che, come sempre senza fare troppe domande, ci danno le chiavi della nostra stanza, e ci danno appuntamento per la colazione del giorno dopo, scomparendo poi subito dopo per tonare alle loro attività casalinghe. Mangiamo qualcosa in una Gostilna, e poi andiamo verso le grotte di Postumia. Sono le grotte più estese del Carso, e le più visitate in Europa. Sono davvero enormi, con km e km di tunnel sotterranei. Il percorso che si può fare è di 4 km, di cui due si percorrono con un trenino, che parte dall’ingresso delle grotte, e fa scendere i visitatori fino ad una cinquantina di metri sottoterra, e li riaccompagna poi in superficie, e altri sue km si percorrono invece a piedi accompagnati da guide locali. Abbiamo decisamente sbagliato abbigliamento perché la temperatura sottoterra è intorno agli 8 gradi! ci voleva di certo una felpa in più! Il percorso all’interno delle grotte è a dir poco eccezionale, si rimane a bocca aperta di fronte a ciò che la natura riesce da sola a creare…opere d’arte di roccia, che la natura ci ammette gentilmente ad ammirare facendoci passeggiare nelle sue viscere… E’ entusiasmante, e si passa tutto il tempo estasiati e con in naso all’insù. Il percorso ci fa scendere fino a 120 metri sottoterra, e fa un po’ di paura pensare di essere così in profondità! Si passa da una “stanza” all’altra e la guida in italiano ci spiega ogni particolare della composizione del terreno, di come si formano quelle meraviglie, e dei particolari da notare. Ne vale davvero la pena! Il costo della visita non è proprio allineato con i prezzi medi che vediamo in slovenia, visto che costa 22 euro, e che invece in un bar poco lontano abbiamo pagato un caffè e una birra media…2 euro in tutto! Grotte a parte, anche la slovenia ha un costo della vita veramente bassissimo! Il nostro primo giorno in Slovenia è finito, e ci consoliamo con una cenetta, constatando che anche qui si mangia da dio.

6° giorno: Postojna- Bled Ci svegliamo nella nostra stanza in affitto e andiamo in cucina per la colazione. Con nostra enorme sorpresa troviamo il proprietario di casa ai fornelli, con addosso il grembiulino da cucina, che è impegnato a preparare mille prelibatezze solo per noi! Troviamo sul tavolo piatti di salumi, formaggi, marmellate fatte in casa, bruschette al pomodoro, cappuccino, crepes alla marmellata fatte in casa… Una colazione davvero da re! Il senso dell’ospitalità qui è eccezionale! Fatti i bagagli e salutati i gentilissimi padroni di casa, partiamo poi per Bled, a circa 120 km a nord di Postojna. Bled è una delle località più conosciute e turistiche della Slovenia, e lo si sente per il carattere poco “campagnolo” che invece abiamo visto fino a quel momento in Slovenia, e per i prezzi leggermente più alti che altrove. In ogni caso, è un posto eccezionale: è un piccolo lago, in mezzo al quale sorge una piccolissima isoletta, occupata da una chiesa, nella quale tra l’altro si svolgono spesso manifestazioni o matrimoni. Davvero una cornice fantastica! Dopo aver scelto il posto per la notte, un’altra carinissima casetta in legno poco lontana dalle rive del lago, decidiamo di noleggiare una delle belle barchette in legno in affitto e di andare con quella fino all’isoletta. Vedere il mondo dall’acqua è come sempre stupendo, e ci godiamo un rilassante pomeriggio di sole ammirando le sponde del lago dalla nostra privilegiata posizione sull’acqua… Anche Bled ci piace decisamente tanto, per il suo panorama, il cibo buonissimo, e la solita ormai familiare aria di pace che avvolge ognuno dei luoghi in cui siamo passati… Ci viene quasi voglia di venire ad abitare in questi paesi: tranquillità, nessuna fretta, verde ovunque, mari, laghi…cosa si potrebbe volere di più?

Il nostro viaggetto giunge al termine e l’ultimo giorno è occupato dal lunghissimo viaggio di ritorno a casa, durato quasi otto ore, comprese le soste. Avremmo voluto vedere ancora tanto, sia in Croazia, che qui in Slovenia, ma tutto ciò che di bellissimo sappiamo esserci e che non abbiamo fatto in tempo a vedere, sarà la spinta che, lo sappiamo già, ci farà ritornare su queste strade…

Sui nostri 1700 km percorsi abbiamo trovato davvero ciò che di meglio ci potevamo aspettare da questa vacanza: piccoli bellissimi paesini con la loro atmosfera da fiaba, persone gentilissime, mari incredibili con acque cristalline, luci e colori indimenticabili, atmosfere di pace e relax, vite che scorrono nella semplicità e nei piccoli gesti e momenti quotidiani, splendide giornate di sole… Croazia e Slovenia sono state capaci addirittura di sorprenderci, essendo anche al di sopra delle nostre migliori aspettative… Soddisfatti di esserci buttati ancora una volta in un’esplorazione senza troppe decisioni preliminari, senza niente di stabilito e senza vincoli, che ci ha portati verso esperienze neanche immaginate prima della partenza… E’ sempre il mondo stesso che ci prende per mano e ci porta alla sua scoperta, aiutato dal destino, e dalla nostra voglia di accogliere nel nostro cuore ciò che di fantastico c’è da scoprire là fuori…



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