Croazia e Montenegro 2007

Viaggio in Croazia e Montenegro, 06-13 luglio 2007 Premessa: la descrizione del viaggio è dettagliata e forse un po’ noiosa, ma spero sia utile a qualcuno. Dopo una prima esperienza nella splendida Rovigno, e isola di Cres, nell’estate 2006, quest’anno io e mia moglie Angela abbiamo deciso di visitare il sud della Croazia e parte del...
Scritto da: Stefano60
croazia e montenegro 2007
Partenza il: 08/07/2007
Ritorno il: 14/07/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Viaggio in Croazia e Montenegro, 06-13 luglio 2007 Premessa: la descrizione del viaggio è dettagliata e forse un po’ noiosa, ma spero sia utile a qualcuno.

Dopo una prima esperienza nella splendida Rovigno, e isola di Cres, nell’estate 2006, quest’anno io e mia moglie Angela abbiamo deciso di visitare il sud della Croazia e parte del Montenegro.

Lo scooter Honda 400 è in ordine (carta circolazione – assicurazione – carta verde per l’estero), abbiamo i documenti di identità personali, il documento per l’assistenza sanitaria all’estero rilasciato dall’Azienda USL, e si parte senza mete precise e senza prenotazioni di alcun tipo.

L’orario di partenza del traghetto Ivan Zajc, compagnia Jadrolinija (molto vecchio ma riverniciato) é alle 21,00 di domenica 8 luglio dal porto di Ancona ed occorre essere sul posto due ore prima per acquistare i biglietti (se andate in moto e non è alta stagione non c’è bisogno di prenotazione) nella biglietteria della compagnia di viaggio prescelta (Jadrolinija – Blue Line Ferries – Snav ) e i controllo documenti presso il posto di Polizia all’interno dello stesso stabile.

Abbiamo optato per il biglietto “passaggio ponte” per una spesa totale di € 142,00 (48,00 a persona, 31,00 la moto e 15,00 tasse) e ci siamo portati due materassini sui quali abbiamo “riposato” trovando posto in una saletta climatizzata (30 mq. Circa) dotata di moquette, in compagnia di altri ragazzi (in alternativa ci si può stendere nelle varie poltroncine delle sale di aspetto o bar) Durante l’attesa dell’imbarco abbiamo gustato una pizza acquistata nella pizzeria che dista a soli 30 mt. Dall’attracco anche se la nave era dotata di self-service ed un bar Il viaggio è durato 10 ore e prima di attraccare a Spalato (Split) abbiamo fatto una abbondante colazione all’americana al self-service (si paga in euro) della nave con una spesa di € 4,50 a testa (affettati vari, formaggio, burro, marmellate, latte, caffè, succhi di frutta ecc…) in alternativa c’è il bar con solita brioche e caffè.

Lunedì 9 luglio – Giunti a Spalato alle 07.15 cambiamo gli Euro in Kune (meglio andare in una banca e non negli sportelli di cambio valuta; per un conteggio semplificato ma approssimativo, tenete conto che 1 € equivale all’incirca a 7 Kune), brevissima visita al Palazzo dell’Imperatore romano Diocleziano e ci mettiamo subito in viaggio verso Dubrovnik che dista 190 km.

Le strade sono ben tenute ed il traffico scarso, ma la velocità media è 70 km circa essendo una strada panoramica che attraversa numerose località e, considerate le numerose fermate per fotografare i paesaggi, i laghi in località Bacina, gli scenari incantevoli e le numerose isolette che si intravedono ad ogni curva, dopo circa tre ore siamo a Dubrovnik.

Lo superiamo cercando un affittacamere in un paesino meno conosciuto, sapendo che in città i prezzi sono più cari ed inoltre per brevi soggiorni sono maggiorati del 30% sul prezzo di listino. Arriviamo a Mlini distante 6 Km da Dubrovnick dove per soli 20 € a notte troviamo una camera matrimoniale con bagno, pulita, non proprio sul mare ma con visuale sul golfo e sulle varie isole (presso la gentilissima Sig.Ra Ané Sutié via Vrelo 13, Mlini) Pomeriggio e sera a Dubrovnik (Ragusa), patrimonio dell’UNESCO, passeggiata nello “Stradun” lastricata di pietra bianca levigata dal tempo con visita ai negozi, cattedrali e camminata sulle mura (costa 50 Ku a testa) che per 1940 metri circondano la storica città, definita “perla dell’Adriatico” dalle quali si possono ammirare le magiche isole Elàfiti. Martedì 10 luglio – partenza alle 08.30 per il Montenegro che dista circa 35 km., attraversando prima un piccolo territorio della Bosnia (alla frontiera non ci hanno neppure fermati) poi nuovamente Croazia e si arriva alla frontiera del Montenegro dove invece il controllo è più accurato (documenti personali e del veicolo). Si percorrono altri 45 Km., in parte nell’entroterra (RISPETTARE I LIMITI, i croati dicono che la Polizia Montenegrina ti ferma e ti chiede soldi per “sistemare” la faccenda; mah …Sarà vero???) molto suggestivi, con alte pareti rocciose che sovrastano il mare, visitando una piccola perla sul mare (paese di Perast, uscendo per pochi metri dalla statale) e ci inoltriamo verso le Bocche di Kattaro giungendo nel paese di Kotor, splendida e ridente località marittima nata ai piedi di una montagna alta circa 1.000 mt.

Foto al paesaggio e pure la foto ricordo con due giovani poliziotti “cattivi” risultati invece gentilissimi. Da non perdere la stari-grad (città vecchia), straboccante di chiese, moderni negozi e ristoranti con nomi anche italiani, racchiusa dentro le mura le quali, proteggendola e si prolungano fin sulla cima della montagna lasciando intravedere i merli di un castello (chi ha voglia di fare migliaia di ripidi scalini può avventurarsi nella scalata).

Dopo pranzo proseguiamo il viaggio verso sud, per altri 30 km, , giungendo poi nell’incantevole località di Sveti Stefan, ove spicca un isolotto unito alla terraferma in modo artificiale, sul quale sorge un antico villaggio, adibito completamente ad “albergo” per turisti, da un facoltoso imprenditore che ha acquistato l’isola. Il cancello per entrare nel villaggio purtroppo era chiuso.

Nel tardo pomeriggio rientriamo verso la Croazia e casualmente, ad una decina di km. Da Dubrovnick, decidiamo di seguire le indicazioni di un paese da noi sconosciuto che si chiama Cavtat (Ragusavecchia), risultato poi uno dei più affascinanti centri turistico-culturali, affacciata sul mare.

Mercoledì 11 luglio – Partenza da Mlini verso nord, diretti alla penisola di Peljesac, usciamo dalla statale con direzione Ston (Stagno) dove osserviamo la città “muraria” dal borgo di pietra lunga cinque chilometri e mezzo. Attraversiamo per circa 70 km.La penisola (nulla da vedere) fino all’estremità a Orebic rinomato centro marittimo del XVIII secolo, dove abbiamo traghettato (la spesa è modesta, 41 ku in totale) sull’isola e visitato la bellissima città medievale di Korcula tanto cara a Marco Polo, con il borgo rinascimentale e le vie disposte a spina di pesce. Poi ritornati a Orebic, abbiamo proseguito per Trpanj dove abbiamo pernottato in camera con vista mare (250 kn – 35 €) Giovedì 12 luglio – Il mattino seguente alle 06,15 prendiamo il traghetto per Ploce (anonima e fredda cittadina urbanizzata sul porto industriale) sulla costa croata e proseguiamo ancora verso Spalato.

Giunti a Drvenik traghettiamo fino a Sucuraj (niente di speciale) nell’isola di HVAR, proseguiamo attraversdando tutta l’isola per 60 km. In mezzo a campi di lavanda che emanano intenso profumo, giungendo in un’altra cittadina che consigliamo di vedere: Jelsa.

Anche qui nessun problema per dormire, ovunque ci sono cartelli di affittacamere o appartamenti, tutti parlano discretamente italiano, e la spesa é nella media ( 250 kn.); prenotiamo la stanza e ci dirigiamo verso la vicina Hvar (Lesina) meta di personaggi famosi che amano farsi notare a bordo di lussuose imbarcazioni: da ammirare la grande piazza, l’Arsenale, il teatro Civico d’Europa, il Palazzo di “Tvrdalj“ e le numerose bancarelle che vendono souvenir con fiori di lavanda. Dopo una breve visita ci spostiamo a Stari Grad, con la sua caratteristica parte vecchia.

Lungo il breve tragitto che unisce le due località abbiamo scoperto una piccolo angolo di paradiso e vi segnaliamo la posizione: nella strada da Hvar a Stari Grad, superate la galleria e dopo 1.700 mt. Troverete un punto telefonico e fermata Bus oltre a numerose auto in sosta. Prendete il sentierino ripido che scende sulla costa e dopo 10 min. Giungerete in una piccola insenatura ai piedi della montagna, larga circa 150 mt. Con case di pescatori, una chiesetta e un paio di lussuose abitazioni.

Tornati a Jelsa, la sera cena sul porticciolo al ristorante “Arsenal“ a buon prezzo con razioni abbondanti e la mattina successiva colazione al ristorante Bistro Hit “Mago 94“ dove abbiamo conosciuto la bella e simpaticissima Andrea la quale parla un ottimo italiano (aveva un fidanzato romano) e dispensa utili consigli su come muoversi nella zona.

Venerdì 13 luglio – Dal molo di Jelsa, tutte le mattine alle 09,00 partono i traghetti per soli pedoni (no veicoli) diretti alla famosa Bol sull’isola di BRAC, ( vista più volte nelle riviste di viaggio…) Suggerisco di non acquistare i biglietti nelle agenzie ma al momento della partenza dove potrete scegliere il battello che più vi piace.

In 45 min. Raggiungiamo Bol, costa molto affascinante, con fine ghiaino di colore bianco ed un’acqua limpidissima e profonda, dove ci si può divertire (a pagamento) con intrattenimenti acquatici ovvero farsi trasportare per pochi minuti, sulla banana gonfiabile o ciambelle trainate da potenti motoscafi. Sulla spiaggetta, distante 2 km. Dal centro e raggiungibile con un trenino che passa ogni mezz’ora (10 ku cad.) chioschi di frutta fresca – bibite – panini – ristorantini e bagni/docce custodite a pagamento (5 ku).

Alle 16,00 in punto parte il traghetto per il ritorno a Jelsa (vedete di non perderlo, é l’unica corsa), alle 17,00 eravamo già a Stari-Grad dove per le 19,00 era in partenza il traghetto veloce SNAV che purtroppo fa scalo a Pescara e non ad Ancona ( per evitare di tornare nuovamente a Spalato) spendendo 206 € ma impiegando solo 4 ore per un ritorno emozionante, veloce e pieno di confort (poltroncine – televisori – ristorante – bar – punto shopping) Arrivo al porto di Pescara ore 23,10 – autostrada per Ancona e dopo 3 ore e mezzo (350 km.) eravamo a Ravenna. E’ stato un bellissimo viaggio che vi consigliamo di fare, magari in moto: soste veloci ovunque e mai file sui traghetti.

Ciao Stefano -Angela



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