Croazia: bike & boat and… on the road

Da Zara a Dubrovnik attraverso lunghe corse in bici, ampi tratti di navigazione e un itinerario fai da te con la nostra autovettura.
Scritto da: Labila
croazia: bike & boat and... on the road
Partenza il: 11/08/2011
Ritorno il: 29/08/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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11 Agosto (Roma-Trogir)

Inizia oggi la nostra avventura in Croazia. Di buon mattino siamo ad Ortona per navigare in direzione di Spalato. C’è molta gente per cui le operazioni di imbarco e sbarco procedono lentamente (scalo a Hvar). Arriviamo quasi verso le 18.00 anziché alle 16.15 ma l’importate è essere finalmente in vacanza. Amici venuti qui da poco avevano detto di lasciare a casa il navigatore perché aveva dato segni di forte squilibrio. Proviamo comunque ad inserire la via dell’albergo e senza nessun problema giungiamo a Trogir. Attraversiamo il ponticello, sul quale il traffico è sovrano, punto di collegamento tra la città e la penisola di Ciovo. Una volta individuata la nostra sistemazione la proprietaria indica di parcheggiare in una stradina laterale. Alloggiamo a Villa Tudor (170 euro per 2 notti compresa prima colazione) e la nostra stanza posta al secondo piano ha un’incredibile vista sul centro storico. La camera è accogliente bisogna solo fare attenzione ai letti: hanno le ante molto sporgenti per cui è facile sbattere. Dopo un po’ di riposo siamo pronti a scoprire quello che al primo impatto è sembrato un vero e proprio incanto. Le nostre aspettative non sono deluse. Si tratta di una cittadina in perfetto stile medievale, è un piacere perdersi tra le viette. Per cenare scegliamo la Konoba Mirakul vicinissima alla piazza principale. Prendiamo il menù per 2 che prevede grigliata mista di carne. Ottimo, anche il prezzo. (315 Kune).

Facciamo un giro per il fornitissimo mercato. Troviamo frutta,verdura, souvenir e qualunque cosa occorra per il viaggio: scarpette da scoglio, abbigliamento da snorkeling, tappetini per le spiagge di ciottoli ecc…..La notte dobbiamo chiudere ermeticamente le finestre perché nei bar sottostanti si scatena il caos. Per fortuna c’è l’aria condizionata.

12 Agosto (Trogir)

Durante la mattinata visitiamo la splendida cattedrale (25 kune a testa) con il suo imponente portale, dove la presenza dei leoni rende immediato il richiamo ad una Venezia trionfante. Non manchiamo di salire sul campanile dalla vista spettacolare. Ogni foto è una cartolina. Facciamo il bis entrando nel Castello del Camerlengo (10 Kune a testa), la prospettiva cambia ma il panorama è sempre meraviglioso. Lunga sosta per due gigantesche coppe di gelato e via in albergo nelle ore più calde. Il pomeriggio lo trascorriamo su una piccola spiaggia. Si sta molto bene: c’è un leggero venticello, poca gente e un beach bar. La sera arrivano i nostri amici di Ivrea: Cristina e Riccardo. Insieme ceniamo presso la Konoba Il Capo. Anche qui gigantesca grigliata per poche kune (461 in quattro). Molto caratteristico come locale.

13 Agosto (Rogoznica)

Inizia oggi per il secondo anno consecutivo la settimana “bike and boat”. Posizioniamo il nome della nostra barca, il veliero Adonis, sul cruscotto posteriore della macchina. Abbiamo così accesso all’area portuale per scaricare i bagagli. Parcheggiamo su un terreno privato (40 Euro per 7 giorni) e prendiamo possesso della cabina: un buco rovente. Diciamo che l’impatto non è il massimo, oltretutto stando ancora fermi l’ondeggiamento si percepisce in modo notevole. Io che soffro un po’ di mal di mare inizio già a chiedermi quanto potrò resistere. Il miglioramento è però immediato nel momento in cui viene servito il pranzo: conosciamo l’equipaggio, le allegre guide e i nostri simpatici compagni di viaggio. Essendo questa la barca più piccolina della flotta croata l’ambiente è molto familiare. Ci sono ben cinque nazionalità a bordo per un totale di 24 persone. Il primo pasto insieme la dice lunga su come mangeremo: una vera delizia per il palato. Nel pomeriggio siamo a Rogoznica un paesino pittoresco con acqua cristallina perfino nel porto. La prima tappa in bici prevede l’arrivo su una piccola collina da dove si può ammirare un azzurro intenso del mare e sopra la quale sorge una chiesetta costruita, secondo la leggenda, da un pescatore sfuggito ad una tempesta. Per chi vuole c’è una deviazione che prevede la prima faticosissima salita verso un punto che offre una bella vista di isole e isolotti. Tornando a valle tutti accaldati nuotiamo in fresche e limpide acque. Uno spasso. Dopo cena passeggiamo ed assistiamo ad una festa: giovani e meno giovani si scatenano in balli poco conosciuti. Respiriamo un’atmosfera spensierata e genuina che ci piace parecchio.

14 Agosto (Primosten-Sibenik-Vodice)

Dopo una buona e abbondante colazione pedaliamo accanto a insenature incantevoli. Pensiamo come sia possibile che a ridosso di ferragosto qui non giunga proprio nessuno. Senza troppi perché concludiamo che torneremo noi l’anno prossimo. Il percorso di oggi prevede pochi ma intensi chilometri (15) sotto un sole cocente. Arriviamo stanchi a Primosten. Qui ci catapultiamo letteralmente in mare per un bagno meraviglioso e rigenerante. Riprendiamo la bici e visitiamo il paesino. Si tratta di un piccolo villaggio sovrastato da un imponente campanile, molto affascinante. Nel primo pomeriggio abbiamo la visita guidata a Sibenik. Attraversiamo le storiche vie pedonali del centro fino ad arrivare alla maestosa cattedrale. La particolarità delle pareti esterne sono le numerose teste scolpite, espressione dei vari stati d’animo dei cittadini. Al suo interno da ammirare invece il battistero dalle dettagliatissime decorazioni.

Una volta a bordo si riparte. Ad un certo punto la barca si ferma per la possibilità di un bel tuffo. Approfittiamo di questa opportunità e, una volta rinfrescati, io e Lab proseguiamo il viaggio sulla prua stesi a prendere il sole. Si sta una meraviglia, complice il vento dovuto alla navigazione.

Arriviamo a Vodice per trascorrere la serata. Cittadina molto animata, possiede anch’essa un centro storico pedonale delizioso. Rimaniamo colpiti dal fatto che fin’ora non c’è stato niente che non ci sia piaciuto. Questa terra croata si sta dimostrando davvero splendida.

15 Agosto (Isola di Murter-Parco nazionale Kornati- Digi Otok)

Pedaliamo lateralmente ad un tratto di riva trasparente prima di tornare sulla strada interna. Attraversiamo un ponticello che conduce sull’isola di Murter. A Betina facciamo una sosta per un caffè e via fino a Slanica dove ci immergiamo in acque spettacolari. Il bello di questi viaggi è quello di arrivare in posti neanche segnalati dalle guide ma che meritano senza dubbio una visita. Nel pomeriggio rilassante crociera nel Parco Nazionale delle Kornati . Si tratta di un arcipelago di 147 isole quasi tutte disabitate. Le più grandi creano un panorama molto particolare facendo da cornice alle numerosissime barche a vela.

Siamo a Dugi Otok oasi semi deserta caratterizzata da un’ampia vegetazione. Seguiamo a piedi un sentiero che porta ad ammirare dall’alto imponenti falesie e una volta scesi ci dirigiamo al lago di Mir. Nonostante si dica che i fanghi di questa zona abbiano proprietà curative e mantengano giovani, non facciamo il bagno perché piuttosto torbido. Ci limitiamo ad una lunga passeggiata intorno allo stesso per poi beneficiare delle acque decisamente più limpide che circondano l’isola. La sera non c’è proprio nulla da fare, è il silenzio della foresta a farla da padrone. Le guide intrattengono con l’interessante storia della Croazia solo dopo però aver ammirato un tramonto a dir poco fantastico.

16 Agosto (Baia di Telascica- Sali-Zara)

La tappa odierna prevede un giro nel Parco naturale di Telascica. Ci sono salite tremende ed è solo l’inizio. Facciamo una deviazione fino a Sali, porto molto caratteristico. E’ necessaria adesso una sosta per ricaricarci. Proseguiamo poi su una strada panoramica che permette di ammirare tutta la costa: tanto magnifica quanto faticoso. I dislivelli sono lunghi chilometri, sembrano non finire mai. Una volta in barca riprendiamo la navigazione. Prima di Zara sostiamo per un tuffo in alto mare. Ci voleva proprio!. L’equipaggio mette a disposizione delle piccole canoe e Lab ne approfitta per circumnavigare un isolotto. Abbiamo ora il tour guidato della città ma sta volta preferiamo andare per conto nostro. Il fatto è che gli accompagnatori spiegano prima in inglese e poi in tedesco e noi, oltre a seguire con più difficoltà rispetto agli altri, dobbiamo aspettare entrambe le spiegazioni prima di spostarci. Partiamo da Nardoni Trg, percorriamo la via principale fino ad arrivare al punto più bello dove si trova la chiesa di San Donato e la cattedrale di S. Anastasia. Insieme regalano una vista molto suggestiva. La chiesa di San Donato, costruita su rovine romane, ci incuriosisce e decidiamo di visitarla (13 Kune a testa). Vedendo l’interno abbiamo paura che possa crollare da un momento all’altro. Una parte della struttura poggia infatti su antiche colonne distese orizzontalmente. Particolarissima. Uscendo andiamo verso quella che è considerata una delle maggiori attrazioni: l’organo marino. Ascoltiamo, seduti sugli scalini del molo, ogni piccola onda che genera, grazie ad un sistema di canne e fischietti, un suono profondo e malinconico. E’ incredibile quanto possa essere rilassante. Saremmo rimasti lì per ore e l’idea che sia proprio il mare a produrre questa melodia è senz’altro affascinante. Vicino sorge il Saluto al sole. In un grande cerchio sono inseriti pannelli che durante il giorno catturano l’energia solare. Dal tramonto all’alba si accendono per cui non mancheremo di tornare in serata per scattare foto bizzarre. Continuiamo il giro passando esternamente alle mura, abbiamo così modo di ammirare le elaborate porte che conducono al centro storico.

17 Agosto (isola di Ugljan-Skradin)

Un percorso di 30 chilometri, fortunatamente non impegnativo, ci attende questa mattina. Attraversiamo l’isola di Ugljan, da Preko a Tkon, passando per frutteti e vigneti che molto alla lontana ricordano l’Austria. E’ sicuramente un tratto che fa eccezione perché l’entroterra croato è in gran parte arido e stepposo. Pedalare sulla costa vuol dire godersi bei panorami ma all’interno non c’è molto da vedere. Questa volta la barca attracca in un punto che non sembra adatto per il bagno per cui ce ne andiamo in giro a comprare ottimi fichi da signore incontrate lungo la strada. Il pomeriggio è di navigazione all’interno di uno stretto canale che conduce a Skradin. Una volta qui visitiamo la fortezza e giriamo per le tranquille vie. Passando la chiesa centenaria giungiamo dove purtroppo sono evidenti i segni dell’ultima guerra. Rimaniamo molto impressionati.

18 Agosto (Parco Nazionale Krka – Zlarin)

Il tour di oggi è massacrante. Le salite che affrontiamo sono tremende. L’unico momento per un po’ di respiro è solo quando arriviamo in una vallata con un grande lago. Non manco di immergermi. Una volta a destinazione dobbiamo ricaricarci in fretta perché abbiamo poche ore per la visita al Parco Nazionale Krka. C’è più di una barca che da Skradin porta all’entrata del parco ma Bruno, una delle guide, consiglia di andare a piedi. C’è molta gente in attesa del taxi boat e in fondo ci vogliono solo 20 minuti. Contenti per la dritta ci incamminiamo all’1.20 su un sentiero privo di ombra. Siamo arrivati alle due passate. Sta sera Bruno ci sentirà. In parte dimentichiamo la sfacchinata una volta di fronte alla cascata più grande: Skradinski Buk, senza dubbio meravigliosa. Passeggiamo su delle passerelle di legno per completare il giro, godendoci fino in fondo quel po’ di fresco regalato da questo riparo naturale. Verso le 17.00 ripartiamo e in serata siamo a Zlarin, un paesino d’altri tempi con tutte casette in pietra. Sembra di far parte del paesaggio di un presepe. Molto, molto carino.

19 Agosto (Isola di Solta-Trogir)

Navighiamo fino all’Isola di Solta e poi via per l’ultimo percorsoo in bici. Brutte notizie per me: il caldo di ieri è stato eccessivo, rimango in cabina perché ho la febbre. Lab e il gruppo vengono invece accompagnati in una cascina che produce miele. Molto buono, mi dicono, ma anche troppo caro.

Il tempo di una breve nuotata (per gli atri) e si torna a ”casa” verso Trogir. Arriviamo alle 15.00: un pò presto per i nostri gusti. Purtroppo però non si può fare altrimenti perché l’equipaggio ha bisogno di tempo per sistemare ogni cosa. Domani infatti, appena lasceremo la barca, ricominceranno da capo. Abbiamo però un compito ben preciso: preparare un piccolo intrattenimento per la serata, visto che sarà l’ultima da passare insieme. I nostri amici inglesi sulle note di Yellow Submarine dedicano a tutti noi delle strofe su questa settimana intensa e divertente. Forniti di chitarra intoniamo la simpatica canzone solo dopo aver salutato e ringraziato, con un grande applauso, l’intera ciurma che ci ha accompagnato e assistito in ogni momento.

20 Agosto (Trogir-Hvar)

Dopo colazione siamo di ritorno alle nostre auto. Un grosso abbraccio a Cris e Ric, in rotta verso nord, mentre noi proseguiamo alla volta di Hvar. A Spalato la lunga coda in attesa dell’imbarco un po’ spaventa ma devo dire che sui mitici traghetti Jadrolinija c’è posto proprio per tutti. Puntualissimi alle 13.00 siamo a destinazione (costo del biglietto 412 kune, due persone e una macchina). Abbiamo prenotato due notti a Villa Sandra (170 euro compreso il parcheggio di 7 euro al giorno senza prima colazione), impossibile da trovare se non si è del posto. Dopo qualche richiesta di informazioni non andata a buon fine proviamo a sentire il custode di un parcheggio pubblico. Gentilmente chiama il proprietario che viene a prenderci. L’appartamento è abbastanza spazioso e, cosa molto importante, ben attrezzato contro il caldo: c’è sia l’aria condizionata che un grande ventilatore. Lasciamo che la temperatura conceda una tregua e scendiamo verso il centro. Siamo posizionati su una collinetta che permette in 5 minuti di arrivare proprio nella piazza principale. Certo, il ritorno è leggermente faticoso ma ormai siamo abituati. Numerosi caffè all’aperto rendono vivace più che mai questa enorme piazza la cui pavimentazione in marmo è eccezionale. Camminando si ha quasi paura di rovinarla. Da una parte sorge l’antica cattedrale di S. Stefano mentre dall’altra si giunge al porto dove non si può non notare l’Arsenale con la sua armoniosa loggia ad arcate. Per cena prendiamo posto alla Konoba Bonaca (305 Kune). I tavolini si affacciano sul mare per cui godiamo di un incredibile tramonto. Ordino pollo speziato, non male, mentre Lab non è soddisfatto: prende un risotto ai frutti di mare ma arriva un piatto pieno di sabbia che ovviamente rispedisce indietro. Lo cambiano con uno pieno di sale.

Proseguiamo poi per un’altra bella camminata in questo gioiello avvolto dalle mille luci che si accendono. Fervono i preparativi per le consuete notti movimentate.

21 Agosto (Hvar-Jerolim)

Prendiamo di buon mattino il taxi boat (30 kune a testa) per le Pakleni Otoci. Scendiamo alla prima fermata: Jerolim, selvaggia e magnifica. Ci sono lettini e ombrelloni da poter affittare (30 kune a pezzo) che permettono di stare comodi, visto che si tratta di spiagge rocciose. Il fatto che sia nudista si nota poco, la maggior parte dei presenti indossa il costume. Passiamo una giornata molto tranquilla alternando lunghi bagni in un mare stupendo a completo relax al sole. Non curiosiamo nelle altre isole perché pienamente soddisfatti del nostro angolo di paradiso. La sera andiamo da Alga ( 285 Kune) esattamente accanto a dove eravamo ieri. Va decisamente meglio.

22 Agosto (Havar-Mali Ston-Ston)

Circa 80 chilometri ci separano da Sucuray da dove in 55 minuti il traghetto giunge a Dvernik. Un volta immessi sulla strada costiera, da cui si gode di un panorama mozzafiato, abbiamo la terribile sensazione che la macchina abbia qualcosa di strano. Poco dopo ne abbiamo la certezza. Andiamo avanti alternando un andamento a singhiozzo a tratti regolari ma di meccanici neanche l’ombra. Non sappiamo se e quando saremo abbandonati del tutto e così affidandoci alla sorte continuiamo come se nulla fosse il nostro viaggio. Altri 80 km e siamo a Mali Ston che insieme a Ston rappresentato il top per gustare ostriche e cozze. Parcheggiamo di fronte a Villa Koruna, un albergo che è anche ristorante. Mangiamo divinamente e siamo contenti di non aver ceduto alla tentazione di fermarci in un posto qualunque lungo la strada. (323 Kune per: 2 insalate di cozze, 6 ostriche, un risotto al nero di seppia, fettuccine al salmone). Chiediamo se ci sono camere libere ma purtroppo avendone solo sei sono tutte prese. Superato un piccolo arco troviamo un bell’albergo, l’hotel Ostrea (940 Kune compresa prima colazione). Il pomeriggio andiamo a Ston dove è costruita la muraglia seconda per lunghezza solo a quella cinese. E’ possibile salire ma preferiamo ammirala dai piedi del monte perché fa veramente troppo caldo. Interessante è anche la grande salina situata poco fuori dal centro. Rispetto agli luoghi visitati, queste due cittadine rimangono un po’ in ombra. Non si capisce bene se siano in fase di abbandono o di restauro. Possiamo dire che anche solo per come si mangia le consigliamo vivamente e poi sono di strada per imbarcarsi sul traghetto che naviga verso l’isola di Mljet (prossima destinazione). La sera la fame tarda a farsi sentire ma sarebbe un peccato non fare il bis. Andiamo da Kapetanova Kuca e la bontà dei piatti che ordiniamo sfiora la commozione. (Zuppa di cozze, ostriche, filetto di tonno, calamari arrosto. 442 Kune).

23 Agosto (Mljet)

Sono solo 4 chilometri per arrivare a Prapatno dove prendiamo il traghetto che in meno di 45 minuti porta sull’isola dove si dice che Ulisse rimase sette anni. Adesso toccherà a noi esplorarla. Arriviamo senza sobbalzare troppo a Pomena (30 km). Qui abbiamo prenotato 2 notti all’hotel Odisej (1895,70 Kune compresa prima colazione e ingresso per 2 gg al parco nazionale), l’unico presente. Rispetto alla hall, molto elegante e raffinata, le camere non sono un granchè, ma avendo l’esclusiva era abbastanza scontato. In ogni caso, passando ,abbiamo visto diverse insegne di affittacamere per cui è sicuramente possibile prendere in considerazione anche questa soluzione. L’aspetto positivo nel nostro soggiorno è però il tratto di mare riservato agli ospiti. Eccezionale. Abbiamo a disposizione lettini e ombrelloni e un grazioso chioschetto. Siamo proprio a ridosso dell’entrata del parco nazionale, sappiamo però che visite giornaliere dai luoghi vicino portano valanghe di turisti. Non abbiamo nessuna fretta, attendiamo che l’invasione finisca e partiamo per la nostra personale escursione. I due laghi salati, ideali per nuotare, hanno un colore verde brillante. Niente a che vedere con quelli incontrati fino ad’ora. Prendiamo a sud di Veliko Jezero (il lago più grande) la piccola imbarcazione per arrivare a Sv Marija: un isolotto all’interno della stessa isola. Qui è ospitato un monastero che si estende per quasi tutta la superficie. Visitiamo l’interno e subito dopo non può mancare un’immersione in acque favolose.

Ad animare la serata ci pensa una disco boat proveniente da chissà dove che non riscuote molto successo. Noi speriamo che affondi, senza nessuno a bordo chiaramente, perché è una vera nota stonata che niente a che vedere con la tranquillità di questo ambiente.

24 Agosto (Mljet)

Per la prima volta ci alziamo con calma e tutta la mattinata la trascorriamo in spiaggia. Dovesse far male troppo riposo, decidiamo di far ritorno al parco con l’idea di affittare le biciclette. La pista ciclabile che corre lungo il lago è bellissima e finisce lì dove inizia il mare aperto. Davanti a noi tutte le tonalità dell’azzurro. Fantastico.

25 Agosto (Mljet-Dubrovnik)

A malincuore andiamo via . Siamo stati pervasi da questa intensa sensazione di pace che ci mancherà parecchio. Nel tragitto che riporta a Sobra notiamo un notevole peggioramento delle condizioni della nostra auto. Sappiamo che c’è un traghetto che passa alle 10.40 e arriva fino a Spalato. Potrebbe essere la soluzione per ritornare nel punto dove ripartiremo per l’Italia. Crolla il mito Jadrolinija quando ci dicono che non c’è più posto nel garage. Abbandoniamo la macchina? Neanche per idea, la squadra non si divide!Non potendo far altro, aspettiamo che a mezzogiorno ripassi la linea che riporterà semplicemente a Prapatno. Una volta tornati sulla terra ferma, Lab mi convince che è meglio continuare a scendere. Siamo vicini a Dubrovnik (60 Km) e, essendo una grande città, un modo per tornare a casa lo troveremo. Anche se con un’andatura molto singhiozzante riusciamo ad arrivare e parcheggiare al porto (80 kune al giorno). Cerchiamo di capire quale sia il problema. Da poco esperti della materia supponiamo di aver fatto il pieno con benzina annacquata. Gli iniettori si stanno otturando ed è per questo che finchè non saranno completamente chiusi continuiamo a camminare. Una corsa al box office per vedere se riusciamo a trovare posto sul prossimo traghetto, l’unico e l’ultimo disponibile prima del nostro ritorno previsto per il 29. Grande sollievo quando stringo in mano i preziosi biglietti (606 Kune). Adesso dobbiamo cercare una sistemazione per i prossimi 3 giorni. Siamo parecchio stanchi tra la tensione e il caldo che non molla, per cui senza girare a vuoto chiediamo ad una agenzia di trovarci un appartamento o stanza che sia, da queste parti. L’unico posto disponibile è quello di una signora che dista 5 minuti a piedi da dove siamo noi e quindi da dove rimarrà la macchina, e 20 minuti dal centro storico. Costo 40 euro a notte. Affare fatto. La simpatica proprietaria Marija (Marija Prakcin – Tivatska, 7- marija.prakcin@hotmail.com) viene a prenderci e mentre guida capiamo che i cinque minuti non sono proprio tali. La stanza è molto carina, abbiamo però il bagno in comune. E’ la nostra prima esperienza in tal senso, ma, forse siamo stati fortunati, non ci è pesato affatto. Dopo una doccia necessaria e una bella dormita proviamo a capire dove siamo. Facciamo la strada a ritroso, non so quanti gradini scendiamo per arrivare a vedere il porto solo in lontananza. Ok, l’importante è saperlo. Cambiamo rotta, prendiamo un taxi che per 6 euro lascia di fronte alla Porta del Pile, l’ingresso del centro storico. Superato il ponte levatoio ecco lo Stradun, via principale, anch’essa lastricata in marmo, dove a piccoli negozi si susseguono le meraviglie della città. Si parte dalla Fontana di Onofrio, da cui sgorga acqua fresca, al monastero dei Francescani, sul cui portale è scolpita una particolarissima Pietà, fino ad arrivare al culmine con la piazza che ospita la cattedrale del patrono S. Biagio e due bellissimi capolavori architettonici: il palazzo Sponza e quello dei Rettori. Oggi è l’ultimo giorno del festival estivo e i tecnici sono al lavoro per allestire un grande palco. Nel frattempo il buco allo stomaco prende il sopravvento e anche se sono solo le 19.00 iniziamo a guardarci intorno. Il buon occhio di Lab porta a cenare da Kamenice, posticino affacciato su un’altra bellissima piazza( Gunduliceva poljana 8). Ordiniamo un sacco di piatti gustosi. (insalata mista, risotto al nero di seppia, cozze, lattarini, omelette al prosciutto- 404 Kune). Assistiamo a qualche brano suonato dall’orchestra che nel frattempo ha preso posto nello spazio a lei dedicato. L’atmosfera è molto suggestiva. Per tornare alla nostra stanzetta prendiamo l’autobus n.3 (biglietto 10 kune, 12 direttamente sull’autobus) che fortunatamente ha la fermata proprio di fronte a noi.

Abbiamo modo in serata di scambiare quattro chiacchiere con i nostri dirimpettai, una coppia di ragazzi di Bari molto simpatici: Lucrezia e Giacinto.

26 Agosto (Dubrovnik)

L’idea di oggi è di affittare uno scooter per visitare qualche spiaggia nei dintorni. Dopo 40 minuti di camminata (questo il tempo esatto) siamo al porto e con 20 euro noleggiamo un motorino per mezza giornata. Ci fermiamo a Zaton e scegliamo una spiaggetta tranquilla dove poter trascorrere qualche ora di relax. La sera bis da Kamenice (spaghetti alle cozze, lattarini, ostriche- 291 Kune). Prima di rientrare saliamo sulla scalinata barocca dei gesuiti e visitiamo l’imponente chiesa di Sant’Ignazio, aperta fino a tardi.

27 Agosto (Dubrovnik)

Scendiamo a piedi verso il centro (da qui effettivamente sono 20 minuti). Ci fermiamo prima ad un internet point per prenotare l’albergo a Spalato. Qui arriveremo domani in serata per cui pensiamo sia utile avere un punto d’appoggio senza perdere tempo a cercare sul posto. Visitiamo subito dopo War Photo Limited (60 Kune in due): reportage di guerra. Sono esposte in primo piano le foto scattate nella recente rivolta nord africana, mentre su televisori scorrono le immagini relative all’ultimo scontro del 91, proprio nei luoghi dove adesso si passeggia in modo spensierato. Fa molto effetto vedere come tali eventi possano distruggere in un attimo qualunque cosa e gettare nella disperazione migliaia di persone.

Per pranzo sediamo, con vista sul porto vecchio, ai tavolini della Lokanda Peskarija. Ordiniamo due risotti, uno al nero di seppia e l’altro ai frutti di mare e sautè di cozze. Le porzioni sono generosissime e nonostante la bontà non riusciamo a finirle (233 Kune).

Assistiamo nel primo pomeriggio ad un filmato in 3D (75 Kune a testa) sulla storia di Dubrovnik e poi il momento più bello: passeggiata sulle mura ( 70 Kune a testa). Un percorso di quasi due chilometri porta ad ammirare lo spettacolo della città vista dall’alto. Da non perdere. Prima di andare via prendiamo qualcosa da sgranocchiare nel cortile della nostra stanza e per il viaggio di domani.

28 Agosto (Dubrovnik-Spalato)

Sveglia alle 5, alle 6 iniziamo la camminata e poco prima delle 7 siamo di fronte al chiosco Jadrolinija per il chek-in. Sarà un lungo giorno di crociera per approdare a Spalato. La nave impiega 10 ore ma vista la nostra situazione ne vale sicuramente la pena. Alle 19 arriviamo. Lasciamo la macchina direttamente al porto, in un parcheggio gratuito: è praticamente già pronta per l’imbarco di domani. Andiamo a piedi all’Hotel Luxe(1420 Kune compresa prima colazione).: spaziale. Eh già, abbiamo voluto concederci un po’ di lusso per l’ultima sera. La stanza è immensa, dotata di terrazzino e a disposizione c’è anche una piccola area benessere. Mangiamo al volo un hamburger e iniziamo a scoprire il centro. Stupenda la parte vecchia e animata la bella passeggiata sul lungomare.

29 Agosto (Spalato-Ortona-Roma)

Ieri abbiamo girato a caso ma sta mattina percorriamo un preciso itinerario per non perdere neanche un monumento. Il punto più bello, dopo il Palazzo Diocleziano, è sicuramente il Peristilio: cortile rettangolare circondato da colonne. Ci sentiamo come se fossimo anche noi sudditi di un grande impero. Fatti i bagagli trascorriamo il tempo che separa dalla partenza in un locale sul lungomare. La nave non è molto puntuale ma durate il tragitto recuperiamo. Da Ortona in poi siamo pronti a chiamare i soccorsi in qualunque momento. Incredibilmente non serviranno: prendendo l’autostrada deserta alle 23.30 di lunedì la nostra macchinetta, senza curve e rallentamenti, sembra avere meno problemi e all’1.20 siamo a casa.

Scordiamo presto le piccole difficoltà incontrate mentre il resto del viaggio non lo dimenticheremo mai. Già ne sentiamo nostalgia ma al di là di tutto speriamo in ogni bene per il futuro di questa terra tanto travagliata che ha saputo però reagire e rinascere, che ha valorizzato e tutelato le sue ricchezze e che, non lasciandosi deturpare dal progresso, conserva in sé una rara autenticità. Le auguriamo di cuore di non perderla mai.

Qualcosa in più……

Per la settimana barca e bici ci siamo affidati a Girolibero. Il pacchetto prevedeva sistemazione in pensione completa. Costo, compreso il noleggio bici e l’assicurazione contro l’annullamento del viaggio, € 970,00 a persona.

Per chi fosse interessato a questo tipo di vacanza, l’anno scorso abbiamo seguito la stessa formula per la ciclabile del Danubio da Passau a Budapest. Sono state due esperienze completamente diverse. Tutti i dettagli nel diario (http://turistipercaso.it/cicloturismo/59696/la-ciclabile-del-danubio.html)

Per il collegamento dall’Italia abbiamo scelto la SNAV perché più vicini ad Ortona. Costo € 654,00 in due auto compresa. Ad andare abbiamo impiegato una vita, il ritorno invece è stato effettivamente veloce.

Fondamentale è stata la consultazione del sito Jadrolinija per l’organizzazione del viaggio (http://www.jadrolinija.hr/default.aspx?lang=3) e la lettura di tanti diari.

Gli alberghi, a parte quelli trovati sul posto, sono stati tutti prenotati tramite booking.com

Buona pedalata a tutti!

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Bici e Barca

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Parco Nazionale Kornati

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Parco Nazionale Krka

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Ila e Lab

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Dugi Otok

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Ston

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Mljet

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Alba a Trogir

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Dubrovnik

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Rogoznica

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Zara

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Trogir

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Tramonto a Digi Otok

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Spalato

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Skradin

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Sibenik

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Saluto al sole



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