Creta: una fazza, una razza

CRETA 1995 Appunti di viaggio e cronaca di un abbruttimento cretese Il 19 agosto dopo una levataccia alle tre del mattino, io (Fabio) mia moglie Giusy, Stefano e sua moglie Laura partiamo per la mitica isola di Creta dove arriviamo alle 10.40 ora locale. Il primo impatto non è dei migliori, con il nostro scarso inglese stentiamo a farci capire,...
Scritto da: Fabio Cereda
creta: una fazza, una razza
Partenza il: 19/08/1995
Ritorno il: 02/09/1995
Viaggiatori: fino a 6
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CRETA 1995 Appunti di viaggio e cronaca di un abbruttimento cretese Il 19 agosto dopo una levataccia alle tre del mattino, io (Fabio) mia moglie Giusy, Stefano e sua moglie Laura partiamo per la mitica isola di Creta dove arriviamo alle 10.40 ora locale. Il primo impatto non è dei migliori, con il nostro scarso inglese stentiamo a farci capire, ma quel che è peggio non capiamo cosa ci dicono.

Nonostante ciò a Iraklio troviamo un autonoleggio, dove affittiamo per due settimane una Opel Corsa 1200 5 porte con autoradio.

Si può dire che l’avventura aveva inizio.

I nostri eroi, che in Italia avevano ricevuto varie indicazioni sui luoghi da visitare, puntano verso est e precisamente a ELOUNDA alla ricerca di un posto dove pernottare.

Un certo Yannis a cui abbiamo chiesto informazioni ci indica un bel posticino a PLAKA, di fronte all’isola di SPINALONGA, al Kaleidon da una certa Elefteria dove ci fermiamo le prime due notti.

Scaricati i bagagli noi maschietti ci buttiamo a mare, mentre il gentil sesso preferisce prendere il sole ed anche parecchio vento, che sarà una costante in ogni punto dell’isola.

La sera per ringraziare Yannis ci fiondiamo tutti alla Taverna Medusa per una lauta cena, feeling con il cameriere Nikols ed infine Raki per tutti.

Poi “the bill” (il conto) o in greco “MAS FERNETE TON LOGARIASMO PARAKALO” e giro a ELOUNDA per concludere la serata.

Dopo esserci riposati o quasi, visto come fischiava il vento, decidiamo per la classica giornata da pensionati: spiaggia, sdraio, ombrellone mare, cibo, olè! Nel tardo pomeriggio gita all’isoletta di SPINALONGA, completamente disabitata, con la barchetta di Zorbas. Cena bis da Yannis, con raki finale e foto ricordo, per concludere giro ad AGIOS NIKOLAOS.

21 e 22 agosto.

Si cambia: via verso PALEKASTRO (ribattezzata Palestro) e primo pranzo da abbruttiti in auto a base di frutta. Dopo una ricerca più lunga del previsto, troviamo una sistemazione al Venus da Maria “la bbona”.

Pomeriggio al mare nella playa dei nudisti a CHIONA e cena in paese a base di pesce spada, infine giro notturno in auto a VAI.

Il mattino seguente giro alla spiaggia di VAI, ma dopo aver visto che sembrava di essere a Rimini dopo un rapido consulto decidiamo di fuggire verso la più robinsonesca ITANOS, dove pranziamo con le mitiche banane nane. Nel pomeriggio dopo aver fatto il bagno, visitiamo il monastero di TOPLOU, da tutti considerato una bufala e cena-bis in paese col primo assaggio di Zathziki ed altre specialità greche.

23 agosto.

Dopo una breve discussione sul prezzo pattuito per le camere (vinta da noi) partenza per il sud. Visita a KATO ZAKROS dove vediamo i “quattro sassi” del palazzo omonimo. Per evitare di tornare indietro decidiamo di prendere una scorciatoia, una strada sterrata di 20 km da ADRAVASTI, passando per SITANOS per giungere a MAKRAGIOLAKIS, dove facciamo il bagno e tanto per cambiare pranziamo con pesche e banane.

Dopo aver preso il classico Nescafè frappe ripartiamo alla volta di Ierapetra, dove troviamo una room per la notte all’Oasis di FERMA. Passiamo il pomeriggio nella spiaggia di AGIA FOTIA, una tranquilla baia lì vicino. Cena da El Greco a IERAPETRA e passeggiata sul lungomare.

24 e 25 agosto Dopo aver fatto un breve tour video-fotografico a IERAPETRA partiamo per MATALA, trovando subito alloggio nel centro del paese per le prossime due notti.

Visita alle rovine di FESTOS e AGIA TRIADA, ritornati a MATALA visitiamo le grotte, abitate negli anni sessanta dagli hippies e ancor prima dagli uomini primitivi. Infine ci buttiamo a mare e ci rilassiamo un pò in spiaggia.

Alla sera i morsi della fame ci fanno divorare una Moussaka, che si rivela ben presto un vero e proprio mattone sullo stomaco, infatti andiamo tutti a nanna non prima di aver preso una bottiglia d’acqua (l’unica in tutta Creta che non si riusciva ad aprire) per placare le arsure notturne.

Il mattino seguente tutti a KALI LIMENES per una giornata di mare, dopo che i soliti ben informati ci avevano assolutamente consigliato di andare.

Il posto invece si rivelò una c..Ata pazzesca. A mali estremi, estremi rimedi: ormai non ci si fermava più davanti a niente e in poco più di 20 minuti costruivamo una tenda per ripararci dal sole e per mangiare ormai l’abituale frutta.

Tra le altre cose negative del posto,il mare era infestato di meduse ed io per divertimento ne ho infilzate una quindicina.

Nel primo pomeriggio torniamo di corsa a Matala per recuperare il tempo perduto e fare vita da spiaggia. Alla sera altra cena sfigata, fortunatamente la serata si raddrizza a PETROKEFALI dove assistiamo ad un pranzo nuziale, che assomigliava ad una delle nostre feste dell’unità, visto il numero di invitati ed i quintali di carne serviti.

Gli invitati si cimentavano col Sirtaki insieme agli sposi,mentre i ragazzini avevano ingaggiato una feroce battaglia utilizzando le bottiglie di plastica vuote.

Finalmente abbiamo potuto assistere ad un pò di folklore locale, ci siamo divertiti molto.

26 agosto.

Ci spostiamo verso HORA SFAKION ribattezzata Scafia. Prima facciamo tappa a SPILI e al monastero di PREVELI (bello) e dopo l’ennesima strada sterrata a Preveli Beach, dove c’è un bellissimo fiume che sfocia in mare.

Non immaginando un posto così bello, non avevamo il costume, ma decidiamo di non perdere una simile occasione: rimasti in mutande e scarpe da tennis ci tuffiamo in mare prima e nel fiume poi, ripresi prontamente dal cameramen di turno. Poi via verso Scafia, passando da RODAKINO e KATO RODAKINO, famosi per una faida che decimò i due paesi. Alla sera cena a Scafia e per finire in belleza il solito raki e una bella metastina.

27 agosto.

Con il Ferry Boat alle gole di Samaria, con sosta a LOUTRO, giunti ad AGIA ROUMELI scarpinata fino alle gole. Tempo nuvoloso e prime ed uniche gocce d’acqua di tutto il viaggio.

Dopo un panino consumato in fretta, la parakallite (dissenteria), colpiva me e Giusy ed in men che non si dica torniamo ad AGIA ROUMELI. Breve dialogo in un bar per sapere dove fosse il bagno: “Sorry,toilet?”, “Outside”, “Thank you”. AAAAh…Parakallo! Nel pomeriggio bagno e ritorno a Scafia e finalmente dopo tre giorni di cene sfigate: riso alla marinara, soulaki, lamb, tutto ok.

28 e 29 agosto.

Dopo una mitica colazione, economica ed abbondante dal baffo, ci imbarchiamo tutti (auto compresa) sul Ferry Boat, per dirigerci a PALEOHORA, dove pranziamo e dopo il solito nescafè frappe via verso il nord-ovest e più precisamente a FALASSARNA.

Troviamo 2 room in una casa stile baita al Golden Sun, sistemiamo i bagagli e ci catapultiamo in spiaggia. Serata a KISAMOS (KASTELLI) e cena poco prima di PLATANOS, risate a crepapelle con il pettine di Bettega, betkalo e il rusturante (il festival delle pirlate).

Il giorno seguente mare a FALASSARNA, con sdraio e ombrellone ed ondate mega nelle quali io e Stefano ci siamo ribaltati.

Cena sotto casa in un ristorante spettacolare e moderno, unico inconveniente Tarzan, il dobberman loffatore.

30 agosto.

Partenza per BALI’. Sosta a Chania, visita del porto veneziano e dei suoi dintorni. Pranzo a GEORGIOPOLI, a base di yogurt e biscotti ed ulteriore sosta a RETHIMNO.

Dopo aver trovato una stanza per la notte a BALI’ tutti in spiaggia. Alla sera cena con carne alla brace e fine della serata in un pub del porto.

31 agosto.

Visto che la spiaggia di BALI’ non piaceva a nessuno, decidiamo di spostarci a HERSONISSOU, dopo IRAKLIO.

Troviamo un ottimo alloggio in un paesino dell’interno (KOUTOLOFARI) e andiamo poi in spiaggia a HERSONISSOU appunto.

Qui ceniamo e poi facciamo una passeggiata a MALIA.

1 settembre.

Dopo aver giocato con il gatto del posto,ribattezzato clarinetto per lo strano miagolio,colazione e giornata di mare in una micro-spiaggia tra le rocce a HERSONISSOU, dove ceniamo a base di gyros, lamb, soulaki, ecc. Ritorno poi a KOUTOLOFARI ed acquisto dell’anfora cercata per 2 settimane.

2 settembre.

Ultimo giorno, sveglia di buon ora e visita alle rovine di CNOSSO e allo stupendo palazzo restaurato da Evans, meglio conosciuto come il labirinto del minotauro. Poi visita alla fortezza veneziana di IRAKLIO e riconsegna auto.

Visita nel centro città pranzo in un baracchino, con ultimo nescafè frappe. Poi il nostro amico dell’autonoleggio ci ha fatto accompagnare all’aeroporto dove siamo partiti per Milano via Rodi alle 18.20. Appena partiti un annuncio: “Ao, so er comandante Ferari, tra un pò arivamo a Iraklio (invece è Rodi), forse ve faccio scenne, forse no, booo… Anzi scenno solo io. Poi quanno arrivamo se famo du bucatini, vabbè va, buon rientro”.

Appunti post-viaggio: vi consiglio di andarci è un posto vicino, economico, bello sia per fare mare, che per la cultura. Fate come noi, giratela tutta, prima di scegliere dove dormire, fatevi vedere le camere e i bagni. Tutti hanno una camera in più da affittare ai turisti e in genere sono pulite e a buon mercato. Si può anche contrattare sul prezzo.

Assolutamente da vedere le spiagge di VAI-ITANOS, FALASSARNA, MATALA, le gole di SAMARIA (se siete dei buoni camminatori percorretele da nord a sud e non come noi al contrario), le rovine di FESTOS e CNOSSO, le città di CHANIA e RETHIMNO, ed anche PALEOHORA.

Nei ristorantini si mangia molto bene, vi consiglio di provare tutte le specialità greche e, comunque, sia la carne che il pesce alla brace.

Buon viaggio!



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