Creta: un’isola tutta da scoprire

Creta, territorio pieno di paesaggi, di natura, di mare, di storia e tradizioni.
Scritto da: baldrax
creta: un'isola tutta da scoprire
Partenza il: 15/07/2020
Ritorno il: 22/07/2020
Viaggiatori: 2
Ascolta i podcast
 

Scordatevi spiagge mozzafiato senza fare qualche chilometro in macchina o senza avventurarsi in un angusto sentiero tra le rocce.
Se scenderete a questi compromessi allora l’isola vi darà tutto ciò che potrà darvi!

Ebbene sì Creta è magnifica, territorio pieno di paesaggi, di natura, di mare, di storia e tradizioni. Si respira vita e cultura, un miscuglio di ciò che ora è Grecia, e ciò che prima invece era popolazione di arabi e turchi (fino ai primi anni del 900).

Difficile scegliere da dove partire, ma direi che la nostra rotta si è divisa in tre zone, Nord, Sud e Ovest.

Il tempo per esplorare tutto ciò? 7 giorni! L’isola è molto grande, la quinta per estensione del Mediterraneo, per intenderci un terzo della Sicilia. Per visitarla tutta in lungo e in largo ci vogliono circa 2 settimane. Premetto che senza un’automobile non siete nessuno, nel senso che l’isola va esplorata e ‘cacciata’ (se volete solo sole, un lettino e una piscina andate sul Mare Adriatico!)

Andiamo alla scoperta dell’isola

Partiamo in due, io e la mia compagna, punto di partenza strategico Iraklio (non fermatevi qui, perderete solo tempo), arrivo in aereo nella tarda serata di domenica con noleggio auto di 8 giorni direttamente all’aeroporto. Sistemazione veloce e al mattino via destinazione palazzo di Cnosso, a soli 10 minuti di auto da Iraklio. Una sosta merita davvero, sito dell’attività minoica e luogo di molte mitologie greche. Solo immaginare cosa sono riusciti a fare nel 2000 a.C lascia sbalorditi. Terminata la vista la seconda tappa è Retimo (3 notti), a circa un’ora di macchina dal capoluogo. Cittadina situata su un colle, è caratterizzata da un enorme fortezza proprio sul mare. A primo impatto non dice nulla, caos, traffico e disordine. Non sembra nulla di che ma poi come entriamo della Old Town, tutto diventa magnifico. Viuzze strette ciottolate, vicoli romantici con negozietti di ogni genere, stradine piene di fiori e ristorantini da mille e una notte. Indescrivibile, da vivere! In questo caso l’apparenza ci ha ingannato. Vale la pena passeggiare sul lungomare, anche se più caotico perché pieno di locali, ma sottolineo il giretto per la Old Town, veramente magnifica e imperdibile. Da qui abbiamo fatto un paio di escursioni giornaliere a sud, la prima a Triopetra, la seconda a Frangokastello. Triopetra è una baia, si raggiunge dopo un piccolo passo di montagna, si scende lungo una stradina scoscesa (troverete qualche gregge di simpatiche capre) per poi parcheggiare quasi in acqua. Panorama unico! Triopetra è speciale, molto vasta ma estremamente tranquilla, mare blu, la profondità scende rapidamente. Pochi ombrelloni, tanto verde e i tre classici faraglioni da contorno. Abbiamo preso vento, che vuoi o non vuoi fa parte del clima dell’isola, ma devo dire che questo toglie l’afa e rinfresca l’aria! È presente una piccola taverna (trattoria) dove potere assaggiare piatti tipici e freschi. Frangokastello invece è una spiaggia più a dimensione d’uomo, meno larga e più compatta, sabbia fine, acqua limpida e bassa (ideale anche per bambini). Il contorno è proprio un castello, che fa da cornice speciale. Qui vicino si trovano le località di Hora Sfakion, piccolo centro sul mare, e Loutro, perla di case bianche raggiungibile solo a piedi, ma purtroppo non abbiamo avuto il tempo di fermarci. Al ritorno verso Retimo un temporale pazzesco di ha accompagnati lungo l’ascesa della montagna (Imbros) passando dai 28 ai 17 gradi.

Le distanze per le spiagge migliori si aggirano in media sull’ora di tragitto in auto, sia partendo da La Canea (Chanià) verso le spiagge dell’ovest, sia da Retimo verso le spiagge del sud. Kissamos è leggermente più strategica anche se offre poco o nulla, ma è più vicina (risparmierete circa mezz’ora rispetto a Chanià) alle spiagge più belle dell’isola, Elafonissi e Balos.

La parte finale della nostra avventura termina a Chanià, dove soggiorniamo 4 notti in pieno centro. Così, dopo un’ora di tragitto da Retimo, raggiungiamo la ‘piccola Venezia’, così chiamata per il tipico porto veneziano e per la zona centrale circoscritta ai tempi da un canale. Anche questa città, come Retimo, inizialmente non esprime molto calore, casa vecchie, disordine e tanto traffico. Premetto che gli abitanti sono 160 mila, il doppio di Retimo. Giunti nella zona centrale, lasciamo i nostri bagagli e ci addentriamo nel centro storico. Molto affollata, piena di locali e ristoranti, percorrendo la via centrale (Chalidon) direzione porto non sentiamo quel trasporto tipico e romantico che avevamo trovato a Retimo. E invece no, anche qui ci sbagliavamo. Le sere successive abbiamo girovagato tutta la zona intorno al porto, e siamo rimasti a bocca asciutta. Stradine strette, vicoli mozzafiato e un’atmosfera unica, questa è Chanià! Mai visto una varietà così grande di ristorantini posti in ogni dove, tutti diversi e originali, tra un angolo e l’altro, immersi tra piante ed archi. Molti di questi offrono artisti che con le loro note musicali accompagnano le cene di questa meravigliosa realtà. Come da loro tradizione in qualsiasi bar o ristorante portano subito l’acqua come per dirti benvenuto! A fine pasto un piatto dolce offerto dalla casa e non ti fanno mai mancare l’Ouzo (distillato con anice tipico greco). Si rimane impressi dalla cordialità nei ristoranti ma anche nelle strade, i Greci sono molto buoni, di animo gentile. Ti trasmettono qualcosa.

Da Chanià si possono raggiungere abbastanza facilmente le due spiagge più belle dell’isola, Balos e Elafonissi. La spiaggia di Falasarna, altrettanto stupenda abbiamo deciso di escluderla in quanto rispetto alle altre due ci sembrava leggermente inferiore e avendo solo due giornate da dedicare per un escursione giornaliera… Beh che dire, Elafonissi! Un mare caraibico, non pensavo di vedere in Europa un mare così, e invece, ha superato anche la mitica Formentera. Sabbia bianca e rosa, mare calmo, acqua turchese, fondale bianco piatto. Il meglio del meglio. Solo natura intorno. Niente locali, niente ristoranti, niente comodità. Quello che serve c’è. Per capire bisogna metterci piede. La strada da Chanià è circa 1 ora e mezza ma si arriva a qualche centinaio di metri dalla spiaggia, in un parcheggio piano e comodo. Consiglio, come in tutte le spiagge, di partire presto al mattino, non alle 6 ma alle 8, in modo da godervi il paradiso prima dell’arrivo della massa, intorno alle 13.

Restano comunque zone dove seppur con tanti turisti si riesce a rilassarsi senza eccessivo chiasso. Infine, Laguna di Balos, qui spendere troppe parole mi sembra inutile… Paradiso naturale incontaminato e protetto, un paesaggio unico al mondo da lasciarti senza fiato… Passando per Kissamos, si prosegue in auto attraversando il porto per poi raggiungere una strada costiera sterrata al costo di 2 euro. La Laguna è raggiungibile anche in traghetto proprio da Kissamos, ma lo sconsiglio, in quanto solo arrivando a piedi dall’alto potreste assistere allo scenario mozzafiato. Dopo qualche polverone alzato e guidando lentamente si raggiunge un parcheggio gratuito dove sostare per poi proseguire a piedi. Anche qui le capre ne fanno da padrone, tra un sentiero e l’altro potrete scattarvi qualche selfie! Si attraversa quindi un altopiano montuoso prima di scendere verso la Laguna, dove tutto d’un tratto dovrete aggrapparvi a qualche roccia per non svenire davanti a tale immensità. Smartphone, tablet o reflex almeno 10 foto prima di scendere verso la baia sono il minimo da fare…. Ancora pochi scalini, mi raccomando meglio avere qualche scarpa chiusa o un buon sandalo con un cappellino, e vi ritroverete in paradiso. Lingua di sabbia bianca che taglia la penisola in due parti, una con acqua bassa cristallina che sembra quasi una salina, l’altra un concentrato di sfumature blu e azzurre da non capire più nulla. Godetevi il silenzio di questo capolavoro naturale…

Se tornerete avendo attraversato i borghi più sperduti, camminato lungo un sentiero che vi porta al mare, sentito il suono dei ghiri, mangiato in qualche taverna locale e vi siete fotografati con qualche capretta…beh allora potete dire di essere stati veramente a Creta!



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche