Creta the great, per caso

Trekking fra i monti, nelle gole profonde, che si concludono con rigeneranti tuffi nelle acque cristalline, alla scoperta della Creta incontaminata
Scritto da: laurasergio
creta the great, per caso
Partenza il: 17/07/2013
Ritorno il: 24/07/2013
Viaggiatori: 3
Spesa: 1000 €
Il bisogno di una vacanza che abbinasse trekking e mare, cibo e fragranze mediterranee ci ha portati a Creta; siamo con il nostro terzo figlio 14enne. Disponiamo di una settimana e prenotiamo in anticipo, stranamente per noi, una settimana in un alloggio trovato in rete, a Paleochora, a sud ovest dell’isola, dove ci sono spiagge meravigliose e possibilità di trekking nei paraggi, nelle numerose gole.

Volo e bagaglio: Ryanair diretto Bergamo/Chania, ca.100 euro a testa, prenotato con 2 mesi di anticipo. Il bagaglio è esclusivamente a mano, abbiamo 3 zaini obbligatoriamente sotto i 10 kg. che diventano utili nei trek. Riusciamo anche a portarci bei libroni per le letture estive. Come abbigliamento: il nostro motto è “minimalismo”.

Auto: compagnia di noleggio Europeo, non affidabile. Prezzo 120e. 7 giorni. Purtroppo al nostro arrivo constatiamo che hanno solo un’auto disponibile e riescono ad accontentare solo noi con una jeep rossa, lasciando 6 gruppi di persone che avevano prenotato senza auto. Abbiamo sentito che avrebbero accompagnato tutti a destinazione e avrebbero recapitato l’auto noleggiata il giorno successivo. L’auto ci viene consegnata senza formalità e viene riconsegnata lasciando le chiavi al parcheggio in aeroporto, senza controlli.

Strade: le strade sono in buone condizioni, ma molto tortuose per cui i tempi di percorrenza si allungano molto. Abbiamo percorso una impossibile strada sterrata fino a Elafonissi… il ritorno su strada asfaltata.

Alloggio: alla Villa Candia, abbiamo speso 420 euro per una settimana, per stanza con frigorifero, aria condizionata, vista mare e piscina, con ottimo giardino molto ben curato e una simpatica signora Maria che controlla e saluta sempre con calorosi kalimera o kalispera. Per la colazione, il bar convenzionato sulla spiaggia, mai utilizzato perché operativo dalle 8, quando noi siamo già lontani a camminare. Internet solo nella reception.

Pasti: le diverse taverne da noi frequentate si sono distinte per la qualità, ottimo il pane ed olio che mangiavamo come antipasto. Pesce, carne e ogni genere di verdure profumate, piatti già pronti da scegliere in cucina, spendendo meno di 10 euro a testa. Pareva brutto dire no al Raki che viene offerto a fine di ogni pasto e che noi troviamo imbevibile.

Guide: Lonely Planet e tante chiacchiere con la gente del posto: abbiamo parlato con la donna di Liverpool sposata ad un greco, che ha fatto la guida turistica per molti anni: fonte preziosa.

IL RACCONTO

17 luglio 2013: l’arrivo

Voliamo da Bergamo fino a Chania con Ryanair (il solito parcheggio senza spese di Bergamo è sparito; abbiamo dovuto allontanarci per altri 500 metri per trovarne uno libero). Desideriamo una settimana di relax con passeggiate montane seguite da tuffi in mare. Dai racconti in rete, la zona sud-ovest di Creta si presta al caso, con le rinomate Gole di Samaria e altre escursioni interessanti. Atterriamo a Chania e la società di noleggio auto Europeo si dimostra purtroppo inaffidabile. Ci dirigiamo direttamente a Paleochora, temendo per la nostra prenotazione di alloggio: timore infondato. Paleochora, si dimostra piena di stanze e belle case in affitto e noi prendiamo possesso della nostra stanza prenotata a Villa Candia. Il pomeriggio ci godiamo un bagno nel bel mare e la cena al ristorante storico Dionisio, in centro: veramente buono.

18 luglio: Anydri Gorge

Abbiamo programmato una breve passeggiata alla Anydri Gorge, tanto per scaldare i muscoli, che parte da Anydri village in collina e conduce velocemente ad Anydri Beach. La strada poco trafficata è asfaltata, pensavamo fosse un sentiero; facciamo in lieve salita 6 km. e prima delle 9 arriviamo all’unico bar, ricavato anni fa da una scuola. Ci gustiamo una buona colazione davanti ad una visuale perfetta del mare e della vallata. Cominciamo poi a scendere lungo la gola di circa 3,5 km. fino alla spiaggia di sassi, bella e rilassante con sdraio a disposizione ed un’acqua frizzante goduriosa. Dopo un piacevolissimo bagno, seguiamo la strada sterrata della costa verso Paleochora; Sergio trova poi un passaggio in moto fino all’auto mentre noi alla taverna del camping mangiamo dell’ ottimo pane e olio! ritorniamo in auto alla spiaggia per un altro bagno, altro sole e dormita sui lettini. A tardo pomeriggio torniamo alla base. Ottima cena al Metechis, una vera chicca di ristorante familiare consigliatoci da un’inglese impiegata nel residence.

19 luglio: Elafonissi

È il giorno di Elafonissi: sono 18 km a piedi, ma i primi 8 sono su strada asfaltata e così ci avviciniamo in auto. In effetti ci rendiamo conto che proseguire a piedi può essere un problema e così proviamo ad andare in auto, su una strada sterrata impraticabile e con cartelli stradali cancellati. Lentamente e a gran fatica ci arriviamo ugualmente. La spiaggia è meravigliosa, dicono la migliore di Creta e della Grecia e ci ripaga della fatica per raggiungerla. La sabbia è corallina, il contorno caraibico è da foto.

La spiaggia al nostro arrivo è ancora deserta ma le lunghe file di ombrelloni lasciano presagire l’assalto di turisti. Con l’acqua alle ginocchia si passa su un’isola deserta: l’acqua è turchese con tutte le gradazioni da blu a verde smeraldo, noi stiamo lì un po’ e godiamo di questo paradiso. Il vento è forte e verso mezzogiorno ci piazziamo all’ombra di un bar: ora la spiaggia è un carnaio di turisti, specialmente italiani. Una dormitina all’ombra e poi con la jeep ritorniamo a Paleochora, questa volta su strada asfaltata. Cena al Matechis, lo stesso di ieri; si va a dormire mentre il vento soffia impetuoso.

20 luglio: Eirini Gorge

Per oggi Eirini Gorge, lunga 8 km. Decidiamo di usare l’auto, in questo modo evitiamo la levataccia necessaria prendere il bus delle 6:15. Si parte infatti con calma alle 7.30 e si arriva alle 9:00, dopo una trentina di chilometri di strade tortuose. La gola (2euro l’entrata) è poco battuta dai turisti, incontriamo solo una coppia di francesi; è piena di profumi di salvia, timo e rosmarino, quasi tutto il sentiero ben curato è all’ombra fra alte pareti verticali. Assordati dalle cicale, alle 12 ci fermiamo all’unico bar situato alla fine del sentiero: ci rinfreschiamo e rifocilliamo. Sotto il sole cocente percorriamo altri 3 km su strada asfaltata e gli ultimi 2 km in autostop fino a Sougia, sul mare. Mangiamo qualcosa e poi dobbiamo recuperare l’auto. Ci riesce Sergio da solo che, per fortuna, trova subito due passaggi. Ma l’auto non gli parte, la batteria pare defunta: si materializza un greco “angelo custode” che resuscita la jeep. Può così tornare a Sougia a recuperarci per rientrare a Paleochora, con il pensiero di un possibile problema auto nei prossimi giorni. Trascorriamo il fine pomeriggio di sole e bel tramonto, con cena sulla spiaggia: non la migliore fino ad ora.

21 luglio: Samaria Gorge

Sveglia alle 5.45 e autobus in partenza alle 6.15 per le Gole di Samaria; il viaggio in autobus, che passa anche da Sougia, è lunghissimo; iniziamo la passeggiata solo verso le 8.45. Le gole di Samaria (ingresso 5 euro) sono lunghe 16 km, molto ben organizzate e curate. I primi 5 km sono in discesa, all’ombra, poi in lieve discesa mentre il canyon va via via restringendosi. C’è parecchia gente, ma è sparsa lungo il sentiero; c’è molta acqua disponibile mentre occorre portarsi il cibo. Sono sei ore di camminata molto piacevole, nonostante il gran caldo. All’uscita ci sono dei piccoli bar dove vendono freschissimo e indispensabile succo di arancia. Si arriva ad Agia Roumeli, sulla costa, paese collegato solo via mare. Tuffandoci in acqua o cibandoci, attendiamo in spiaggia la partenza dell’imbarcazione delle 17.30 che in due ore di navigazione ci riporta a Paleochora. Cena al Dyonisio, in centro e poi dormitona con il solito vento che turbina.

22 luglio: vagabondaggi

Oggi giornata tranquilla. Abbiamo vagabondato tra spiaggia, piscina e spesa. Poi nel pomeriggio siamo andati a visitare Algiazires, 10 km da Paleochora, villaggio situato all’interno, noto per la cava dei 99 Holy Father, una caverna molto profonda e buia dove pare secoli fa si nascondessero i cristiani all’arrivo dei turchi. Non c’era nessuno e ce la siamo presa comoda godendo dello spettacolo del mare dall’alto. Abbiamo sostato all’unico bar del paese a parlare con un inglese ed un tedesco che si sono fermati qui 15 anni fa. Per la cena siamo tornati a Anydri Village. L’ambiente ed il panorama molto piacevoli ma il cibo così così.

23 luglio: beach and food

Ultimo giorno. Sergio aveva l’obiettivo di fare la passeggiata Sougia-Paleochora a piedi (ca. 15 km), ma il pullman stavolta non si è fermato a Sougia e l’autostop non ha funzionato (sono passate solo due auto in un’ora). Allora ha optato per la camminata Azegiras-Anydri Beach dove lo aspettavamo come d’accordo e dove è arrivato alle 11.30, stanco ma contento. Batteva ancora un vento furioso e non c’era nessuno. Poi pian piano il vento è calato e la spiaggia si è riempita, e noi abbiamo trascorso un po’ di tempo al sole in versione integrale. Ritornati a casa, tra piscina e mare abbiamo optato per un’ultima cena ancora al Matechis, eletto da noi come il migliore ristorante di Paleochora: ai nostri complimenti la cuoca, una donna d’età che si deve essere data da fare molto tutta la sua vita, si è commossa.

24 luglio: il rientro

Stanotte non abbiamo dormito: il calare del vento ha dato fiato alle balere sulla spiaggia. Musica, piacevolissima per carità, ma da mezzanotte alle 4 del mattino, nostro orario di partenza, per tornare all’aeroporto. Completamente rintronati siamo partiti col buio verso Chania e poi verso casa con un volo tranquillo, in partenza alle 6.35.

Creta offrirebbe molto di più anche come storia e testimonianze di civiltà (proto) palaziali, ma siamo ugualmente contenti di questo nostro viaggio all’insegna di relax e passeggiate piacevoli in montagna e tuffi in mare, cibi e profumi mediterranei.

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Elafonissi beach



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