creta santorini e mikonos al volo
Knosso non è emozionante come il Partenone ( nonostante le sue gru) o l’Eretteo però è indubbiamente una testimonianza della più antica civiltà greca ( la civiltà minoica che prende il nome dal mitico minosse ) sviluppatasi per l’appunto a creta sin dal 7000 a.C. ; il giorno della visita soffiava una bella brezza ( niente a che vedere col meltemi precisa la guida ) che ha reso assolutamente piacevole la visita a knosso effettuata all’ora di pranzo. Prendiamo la macchina ( una pandina splendida per gli sterrati un pò lenta nelle salite) che la cortese Sig. Della Astircar ci aveva portato in Hotel ( 145 € per 4 gg con poche ciance, prenotata via internet qualche settimana prima ) e lasciamo Heraklion direzione finale Chania con tappe al monastero Moni Arkadiou eRetymno; la strada principale di creta , la new road ( + esterna e + scorrevole) corre in molti punti parallela alla old road per cui state attenti a non prendere l’uscita sbagliata ; i cartelli spesso sono deturpati nella parte con i caratteri latini e ci sono varie difficoltà ad orientarsi ; consiglio di studiare l’alfabeto greco prima di partire perchè anche nelle città i nomi delle vie sono rigorosamente in caratteri greci mentre nelle piantine sono in caratteri latini , si perde veramente la pazienza quando non si riesce a capire dove si sia andati a finire ; la prima sera ad Heraklion abbiamo avuto gravi difficoltà a rientrare in albergo nonostante mio marito abbia molto senso dell’orientamento proprio perchè non riuscivano a capire i nomi delle strade. Che percorrevamo; ma dopo un pò di allenamento ( diventa poi una sorta di master mind , il gioco con i chiodini ed i colori ) ci si riesce a muovere. La new road è molto scorrevole e i cretesi non mi sono sembrati poi così pirati della strada come descritti in vari diari. ; ho parlato delle difficoltà proprio perchè per andare a moni arkadiou , con necessaria uscita dalla new road, ci siamo un pò incasinati. ma tutto è stato in breve risolto.
La strada che dalla new road porta a moni arkadiou attraversa una zona boscosa che fà da contraltare al bruttissimo tratto della new road da iraklio al bivio dove la terra è brulla e disseminata di orrende costruzioni che deturpano il panorama ( timidi tentativi di sacco edilizio) ; abbandonata la new road invece le cose cambiano , si attraversano dei piccoli paesini ordinati e carini e si arriva al monastero dove , a differenza di Knosso, ci si emoziona davvero se si pensa ai poveri cretesi assediati dai turchi che nel 1866 si immolarono facendo saltare in aria la polveriera ; la chiesetta del complesso monasteriale in stile barocco veneziano è deliziosa ( in grecia ho adorato le chiesette ortodosse così piccole e così ricche di icone ) , circondata da un giardinetto con rose profumatissime ; il monastero è interessato da lavori di ristrutturazione nelle piccole celle ma è ugualmente accessibile in ogni sua parte ( anche nel cantiere) ; che differenza con moni preveli ! ! moni arkadiou è struggente , moni preveli è + business , c’è il museo con arredi sacri favolosi e antichi papiri , c’è l chiesetta con le icone RICCHISSIMA però non ci passeresti un minuto + del necessario. Tornando indietro dopo moni Arkadiou si riprende la new road per andare a retymno dove c’è un delirio di gente , parcheggio difficoltoso oltre la fortezza ; è un reticolo di viuzze deliziose con palazzetti veneziani adeguatamente ristrutturati che accolgono negozietti artigiani di vari generi (souvenir, spugne, articoli per la spiaggia ecc) ed infine il porticciolo veneziano che non ti puoi godere perchè vieni letterarmente assalito dai ristoratori che occupano il sito e che brandendo astici e gamberoni ti invitano a fermarti da loro ( ma sono solo le 7 del pomeriggio … ) .
La nostra meta finale è però chania dove passiamo due notti alle suite ifigenia cap. Vassili ( carina ma con molte pecche) proprio sopra il porto ; anche a chania ( o Xania ) trovare il posteggio è 1 incubo .
La cittadina è graziosissima, piena di vita, di negozi ( livello medio basso), di bar e ristoranti per tutti i gusti . Andiamo al famoso taman , ubicato in un ex bagno turco , ma non mi lascia stupefatta ( calamari e funghi fritti insapori , pollo in umido con purea di melanzane – pollo beyendi – e melanzana dell’iman) anche perchè a creta il livello della ristorazione è sempre piuttosto buono e quindi ad es. La melanzana dell’iman è buonissima in qualsiasi taverna , il servizio di taman è ugualmente al livello delle taverne ( posate spaiate, piatti sbeccati, servizi igienici al di sotto dei limiti di sicurezza); non capisco come abbia fatto a guadagnarsi la fama che ha ( ho dovuto addirittura prenotare dal giorno prima); la sera dell’arrivo , stante l’indisponibilità di taman ceniamo da semiramis , assordati da una cantante folk che strilla a + non posso , la grigliata non è granchè ( il vino bianco cretese è invece ottimo , non solo quello in bottiglia ma anche quello sfuso) però è sufficiente a rifocillarci; il ristoratore si fà perdonare offrendoci oltre al classico raki ed alla fetta d’anguria ( omaggio tipico di creta ma anche di santorini )una porzione di dolce delizioso ( cheese pie ovvero ravioli di ricotta fritti e ricoperti di miele con pallina di gelato alla vaniglia ) .
Giornata dedicata alle spiagge + belle di creta che superano a pieni voti l’esame dei sottoscritti turisti provenienti dalla terra di sardegna. ; 1^ tappa balos , lo sterrato non è il massimo ma la pandina va alla grande e in 20 min lo percorre ; il segreto è andare presto la mattina ( 9.30) così si trova poca gente sullo sterrato ( qualche imbranato può rallentare la marcia) e soprattutto poca gente nella spiaggia che si raggiunge percorrendo un sentiero abbastanza facile ( qualche gradone un pò alto ma niente di + per 15 minuti ) che molti affrontano anche con le ciabattine ( preferibili invece scarpe da tennis o sneakers) ; il panorama dall’alto è meraviglioso e vale assolutamente il viaggio (non esiste andare a creta e perdersi balos) , i colori vanno dal bianco al verde al blu ; anche giunti in spiaggia , contornata da dune , si gode il paradiso, però le dune sono diventate un ricettacolo di immondizia che, sospettiamo, viene periodicamente smaltita con inopportuni fuochi ( abbiamo trovato tracce di gomma bruciata) ; è assurdo che la pulizia della spiaggia non venga curata oltre che dal singolo visitatore anche dalle autorità o dal concessionario che affitta i lettini ; la pace assoluta ( non siamo + di una decina – 8 sicuramente italiani stranamente silenziosi ) viene gravemente turbata dall’arrivo di due barconi che scaraventano una cinquantina di persone , tra cui gruppi di spagnoli urlanti , i quali ovviamente invadono le nostre oasi di pace . Ritirata strategica mentre altri visitatori continuano a scendere a frotte dall’alto ; è l’ora di pranzo, ci dirigiamo verso falassarna ( piuttosto vicino a kaliviani dove inizia lo sterrato per balos ) dove programmiamo di mangiare ma uno sguardo alla spiaggia ci obbliga ad un tuffo che si rivelerà un bagno meraviglioso ; la spiaggia è più scura di balos, ma pulitissima ed il mare è trasparente e pieno di pescetti di tutti i tipi ; il meritato pranzo dopo l’escursione di balos e la nuotata di falassarna al rist zaharias ( proprio alla fine della strada che porta alle spiagge ) è mega ; per paura di restare affamati prendiamo una porzione di agnello ( più agnellone che agnellino) con contorno stratosferico di patate, un piatto di zukkine, patate e formaggio ed un piatto di melanzane ripiene (papoutsio) ; birra mithos e via ( spese 25 € in due ) Sono solo le 4 del pomeriggio e rispettiamo l’ardito programma delle 3 spiagge in 1 giorno, perciò strada panoramica verso sud ( munita di guardrail e nient’ affatto pericolosa) per raggiungere elafonissi, ci fermiamo in un anonimo paesino lungo la strada dove una baffuta nonnetta greca ci salpa 2,5 euro per un caffè greco ( hai capito la nonnetta !) , vende anche vino sfuso e miele ma soprassediamo .
Arriviamo all’immenso posteggio di elafonissi ; 1^ impressione negativa : molta gente, troppi lettini e sabbia bagnata e scura ; cammin cammina troviamo però anche qua l’angolo paradisiaco , si attraversa un guado, e poi ecco le dune di sabbia bianchissima protette da recinzioni di legno e da decine di cartelli per dissuadere i vandali dal devastare la spiaggia con cicche e quant’altro ; il bagno in una spiaggetta incantata sarà indimenticabile , sott’acqua troviamo le impronte di una piccola stella marina , le seguiamo e incontriamo questo piccolo essere che vistasi scoperta improvvisa una sorta di balletto e si sotterra nuovamente nella sabbia. Incredibile ! Il giorno dopo lasciamo chania per raggiungere ierapetra , sembra un viaggio interminabile ma poi nel tardo pomeriggio dopo varie tappe si arriva !1^ tappa moni preveli ( già parlato) e poi alla ricerca della relativa spiaggia che a differenza delle spiagge di ieri non supera l’esame della commissione : la lonely planet vi suggerisce un percorso che è un vero bidone perchè lo sterrato imboccato dopo il ponte di pietra ( vicino alla pozza con le oche) non finisce mai e poi, una volta giunti su una spiaggia orrenda con un rudere ed un edificio che accoglie bar ristorante e souvenir , devi percorrere un ripido sentiero per almeno altri 10 minuti e se non te l’aspetti la sorpresa non è affatto gradita ; giunti alla spiaggia , che dall’alto è veramente carina , con il fiume che si butta nel mare , palmeto ecc. come raccontato dagli amici tpc, ci buttiamo in acqua per provare l’effetto fiume – mare ; la sensazione è piacevole: l’acqua del fiume in superficie è gelida mentre l’acqua del mare nello strato sottostante è molto più calda ( nelle spiagge normali succede il contrario ) , oltre questa sensazione piacevole si verifica un fenomeno assolutamente negativo :l’acqua è gelatinosa perciò in certi punti a causa della mucillagine non vedi assolutamente nulla. Scappiamo senza neanche asciugarci per affrontare la breve camminata ed il rientro sul lungo sterrato ; superata spili troviamo il cartello per Triapetra ( menzionata da qualche tpc) e svoltiamo alla ricerca di una spiaggia che ci faccia dimenticare la brutta esperienza del mare di Kato Preveli ; ci circonda il deserto più totale ed il mare sembra allontanarsi anzichè avvicinarsi ma alla fine arriviamo in questa mini spiaggia ,di sabbia scura ma molto carina , il bagno è ristoratore e una taverna poco distante costituisce un richiamo irresistibile : due insalate greche + tsaziki e due birre 12 € , Si è fatto tardi e non vediamo l’ora di arrivare a destinazione perciò saltiamo la programmata matala e percorrendo strade sempre molto panoramiche raggiungiamo mirthos (che trovo pessima) e poi ierapetra con una periferia allucinante ( mi ricorda la zona di gela in sicilia ) ; sono preparata al peggio e quindi ierapetra non mi sembra poi così brutta , c’è un lungomare attrezzato con bar pretenziosi ( la mitos che nelle taverne paghi 1 € per 50 cc lì la paghi 6 € per 33 cc !!!) e ristoranti quasi sull’acqua , molto semplici ma veramente ottimi ; il nostro rist. Si chiama estimatorio konaki , ha dei tempi di servizio un pò lenti ( ma tanto non abbiamo fretta) però che tenerezza ; dopo l’ottimo pesce alla griglia con contorni vari anche loro come in tutta creta prima o dopo il conto ti portano gratis la frutta , qualche dolcetto e il raki .Pernotto al cretan villa hotel , recensito benissimo da trip ma veramente orribile ( max 1 stella) , nelle istruzioni per l’uso affisse nella porta del mini bagno leggo che il misero asciugamano ti verrà cambiato ogni 3 gg mentre le lenzuola ogni 4 ( wow !!!!) . Ovviamente siamo andati a Ierapetra per fare la gita all’isola di Hrissy nel mar libico, il barcone parte alle 10.30 e noi prima delle 10 ci imbarchiamo sul barcone ifigenia anna con biglietto a bordo ( € 25,00); alle 10.28 arrivano i tour operators con gli ospiti dei villaggi e poi si può partire ; tutti si dirigono alla golden beach al lato opposto dell’isola rispetto all’imbarcadero quindi basta seguire la fiumana di gente che poi si sparpaglia lungo la spiaggia o sotto i ginepri nelle meravigliose dune dell’isola ; ci muniamo di lettini ( 10 € 2 letti + 1 ombrellone di paglia ) vicini al chiosco di ristoro e ci prepariamo a goderci la gita ; la spiaggia è veramente incantevole , i colori del mare anche qui vanno dal bianco, al verde al blu ma c‘è un problema : arrivano continuamente gommoni o motoscafi che volteggiando fin quasi alla riva invadono la zona che ( a mio parere e secondo la normativa italiana ) dovrebbe essere riservata alla balneazione ; per tale motivo non riesci a farti un bagno con serenità temendo di essere affettato da un momento all’altro.Peccato perchè il sito è veramente stupendo.
Verso le 3.30 abbandoniamo la postazione per riprendere il barcone; con la fedele pandina torniamo a Iraklio ( un’ora e ¾ ) percorrendo una strada scorrevole lungo i siti più turistici di creta ; gli scorci sul mare sono assolutamente belli ma le soluzioni architettoniche non corrispondo al mio gusto. Passiamo la notte al Lato Boutique Hotel , veramente molto carino ( anke se la colazione è un pò stantia ) ,e l’indomani prendiamo l’aliscafo per santorini con i biglietti acquistati il primo giorno trascorso ad Iraklio in una delle 1000 agenzie di Odos “28 Augustou” ; ho evitato di farli dall’italia sia perchè eravamo in bassa stagione e poi perchè nessun sito ti dava il biglietto elettronico ma solo la ricevuta della prenotazione con la quale andare a farti il biglietto a creta. Comunque Iraklion / Santorini in aliscafo circa 2 hh e mezza di navigazione ( il ns. Aliscafo andava però molto a rilento ) con possibilità di uscire sul ponte € 41 a testa. Finalmente a Santorini ( o Thira che dir si voglia ), appena sbarcati al porto di Athinios trovi tutti gli autonoleggi che vuoi ed anche affittacamere; prendiamo per 2 giorni ( 45 € gg + altre amenità 112 € circa ) una athos non proprio in splendida forma senza aria condizionata ; la dorsale per fira e oia è senza guard rail e piuttosto inquietante; ci dobbiamo fermare a fira ( capoluogo dell’isola di santorini ) per fare il contratto di noleggio ( che formali !!!! ) e ne approfittiamo per un primo giro . Il posto è una favola ma invaso da turisti ; i prezzi dei bar poi sono triplicati rispetto a Creta ( ma in ogni caso sono sempre inferiori a quelli delle città italiane) ; ci godiamo un sandwich da una terrazza sulla caldera ( meraviglioso !) e poi ad Oia ( all’estremo nord) alla ricerca del ns. Alexander Boutique , direttamente sulla caldera , vista mozzafiato che stramerita il prezzo pagato ( a mio parere esoso € 180,00 a notte ) ; all’ora di pranzo c’è un caldo torrido e mi rilasso nel ns. Privato terrazzino panoramico e ventilato beandomi della bellezza dei luoghi ; verso le 5.30 gita in macchina per conoscere l’isola direzione sud : spiaggia di viklava con sabbia nera che più nera non si può ma pulitissima , non abbiamo però il coraggio di fare il bagno ( siamo dei bigotti tradizionalisti?), poi visitiamo i paesini di emporio ( niente di kè) , megalohori ( immerso nei vigneti con splendide casette bianche e meravigliose chiese ) e dulcis in fundo per godere ( per pura casualità ) di un tramonto superbo a Pyrgos , villaggio indimenticabile in altura dal cui castello diroccato si gode una vista a 360 gradi e quindi non solo lo splendido tramonto a ovest ma anche la vista sulla caldera ; questo tramonto ( quasi in solitudine) batte 4 a 0 il tramonto che vedremo l’indomani a oia in mezzo a centinaia di persone accalcate sui muretti da ore prima le fatitidiche 19.30 . .Ceniano a karterados ( poki km da thira) dove c‘è vita solo lungo la strada principale , il villaggio è immerso nella semioscurità; cena ruspante ma meravigliosa ( sembra di essere ancora a creta ) in un estimatorio dove ci presentano una grigliata mista con un calamaro tenerissimo color rosa confetto , insalata greca, taramosalada ( crema con uova di pesce), vino bianco della casa ( buono) e baklava ( per me troppo dolce ), mega fetta di anguria e 40 € in 2 ; dopo cena oia by night , non andresti mai via è un susseguirsi di scorci bellissimi , neanche le cartoline possono rendere appieno la bellezza del posto, è molto ma molto più bello. Giorno dopo su consiglio seguito e da seguire facciamo la gita al vulcano ; la prenotiamo al volo la mattina stesso tramite la signora dell’ albergo e alle 9.30 passa a prenderci il bus dell’organizzazione che ci lascia al porto di ammoudi ( delizioso) , soffia un pò di vento ma la caldera è riparata ; la salita al vulcano ( nea kameni ) di circa mezz’ora è facilitata dalla brezza senza la quale ci saremmo senz’altro sciolti; tutto è molto suggestivo e ne vale sicuramente la pena ( € 27 da oia) non per il vulcano ( inattivo da anni ma ke in precedenza ha procurato parecchi guai alle popolazioni ) ma per il paesaggio ; ci trasferiamo all’ isola di palea kameni per le famose hot spring , ovvero le sorgenti termali con acque sulfuree : ti butti dal battello e dopo una ventina di bracciate arrivi a riva, sotto una tipica bianca chiesetta carina e nell’angolo più remoto della pozzanghera ( l’aspetto è quello ) inizi a sentire il tepore che proviene dal basso ; ridimensiono l’allarme costume : il fango non macchia assolutamente nè costumi nè asciugamani, una bella lavatina fà sparire tutti i residui di colore. Tappa successiva l’isola di Thirasia , la guida ti invita alla sua taverna preferita “ posso garantire solo per quella “ ( ma ogni barcone ha la sua) dissuadendoti anche da fare il bagno ( invece l’acqua è bellissima ) o da salire al villaggio che molti descrivono come meraviglioso , dove puoi salire a piedi ( salita pesante di 250 gradini con sole cocente) oppure su muli ( mi rifiuto) . Mangiamo quindi uno scarno spiedino con contorno di riso lesso e patate fritte da captain non so ki ( tipo gita sociale) + 2 mythos € 32,00 in 2. Ritornati a oia verso le 4 ( con un mare + agitato e quindi + divertente) ci prepariamo per il mitico tramonto doc; prendiamo posizione su un muretto ma il tramonto fà flop le nubi di afa impediscono il completo inabissamento del sole nel mare ed il pubblico protesta a voci grandi ( io rido come una pazza x’ il tramonto era ugualmente bellissimo ) .Preciso per evitare equivoci nella scelta dell’hotel che vista caldera non coincide con vista tramonto che è esattamente dall’altra parte di oia ; a mio parere un hotel con vista caldera ( 24 ore su 24 ) per ki ama queste cose è meglio di un hotel con vista tramonto ( che come detto ti godi meglio a Pyrgos ; in effetti si potrebbe alloggiare direttamente a pyrgos ( del quale la mitica lonely isole greche neanche parla ) .
Ceniamo a oia al rist. Skala ( a sinistra della grande chiesa ) con affaccio sulla caldera, servizio familiare in un luogo curato ( il bagno è finalmente decente) , mangiamo verdure varie al forno, tortini di zukkine, agnello al forno con feta e pomodorini , pomodori e peperoni ripieni di riso, vino di santorini barricato ( € 27) e conto finale di 70 € . Con grande rimpianto lasciamo santorini ma purtroppo il ns aereo per il ritorno ci attende a mikonos ( c’è un aeroporto anche a santorini ma non ho trovato voli diretti per l’italia); ultimo giro a fira prima di restituire l’auto dove assistiamo ad un episodio divertente : per contrastare il traffico ed il parcheggio selvaggio girano in città vigili motociclisti che avvistata l’auto in divieto di sosta prendono un mega cacciavite e smontano le targhe , il contravventore è così costretto a recarsi al posto di polizia x poter continuare a circolare e si fà a meno del carro attrezzi ( tra l’altro a fira c’è un grande posteggio gratuito proprio al centro) . Altro episodio meno divertente l’incontro con crocieristi del nord italia che intonano cori di montagna nei viottoli bianchi di fira ( ma perchè ????) .
Arrivati a mikonos decidiamo di non prendere alcun mezzo e di goderci il borgo a piedi ; ovviamente senza aver visitato le spiagge di mikonos non si può esprimere alcun giudizio compiuto sull’isola ; evidenzio solo alcuni fatti : al porticciolo non ci sono taxi e scopriremo che sono difficili da reperire ; ne troviamo uno al volo sulla strada che carica prima noi ( 2 persone ) e poi torna indietro per caricarne altre 2 ; a taxi square ( vicino al porto turistico ) c’è sempre la fila per prendere il taxi mentre il taxi chiamato dall’hotel x andare all’aeroporto è arrivato tempestivamente. Dopo il check in all’hotel adonis ( centrale con vista sui mulini ) senza infamia e senza lode , andiamo a perlustrare la zona , troviamo una spiaggetta con chiesetta retrostante e saggiamo l’acqua di mikonos ( non male) , poi passeggiamo negli innumerevoli labirinti dalla little venice ( bar e taverne pieds dans l’eau con prezzi da urlo e niente di +, da dove godere il tramonto ), incontriamo il pellicano simbolo di mikonos , ed ammiriamo le innumerevoli vetrine di gioiellerie e boutiques, nonchè piccoli markets con vecchine ottantenni alla cassa ; il borgo è indubbiamente carino, pieno di vicoli bianchi con casette bianche ed imposte blu , decine di kiesette ortodosse ( compresa la paraportiani desolatamente kiusa a tutte le ore) ma l’inevitabile confronto con santorini ( tutt’altra classe !!) penalizza mikonos. Il mattino successivo propongo al maritino la gita a delo ( 20 min di battello) ma la proposta viene respinta , preferisce vagabondare nel borgo ; è piacevole anche il giro mattutino i crocieristi sono presenti ma non disturbano affatto ; salutiamo la cucina greca alla taverna ora in una caratteristica piazzetta sotto un pergolato di bouganvillea con l’ennesima splendida grigliata di pesce e verdure.
Al piccolo aeroporto di mikonos non vale il checkin on line di easyjet ma non c’è problema x’ non c’è alcun traffico ; il duty free è deludente quindi non programmate acquisti dell’ultima ora. Il viaggio di soli 8 giorni è stato meraviglioso : creta è stupenda e 4 giorni di full immersion sono stati massacranti, santorini è un paradiso e mikonos è tutta da scoprire; la cucina greca poi è talmente varia che accontenta qualsiasi buongustaio .