Creta in sette giorni
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Premessa:
E’ L’isola maggiore dell’Egeo, si trova al centro di tre continenti Africa, Asia ed Europa, di quest’ultima rappresenta la parte più meridionale. Le notizie in merito a Creta si possono trovare tranquillamente su Internet, con qualche “inesattezza” a secondo dei siti. Sono la storia, la mitologia e le sue spiagge che ne fanno una meta unica: la Grecia è un mio riferimento per l’estate, questa sarà, se non erro, la nona volta che ci vengo; è “ la nona di Beethoven”quindi è musica. Mi ritornano in mente, episodi, amici, incontri, avventure. L’azzurro del mare, ll sole, la mussakà, souvlaki e tante insalate accompagnate dal solito tzatziki e con l’immancabile ouzo con i biscotti papadopulos acquistati prima di ogni partenza. Il sorriso della gente, la sua disarmante ospitalità mediterranea, ti fa sentire a casa tua. Creta è a due passi dalla straordinaria piccola isola di Santorini, vicina, ma tanto diversa nelle case e nel suo turismo, fautrice suo malgrado di terremoti che hanno sconvolto la vicina Creta al punto di seppellire per anni la stessa civiltà minoica. Qui si fa i conti con km lambiti dall’Egeo e dal mare Libico. Qui respiri e rifletti su cosa può rappresentare un approdo se provieni da molto lontano, poi la storia ti viene incontro e t’accorgi l’isola è stata una dei primi esempi di luogo d’integrazione , un incrocio di razze, usi e costumi che hanno poi dato origine alla civiltà Minoica quella che ha poi dato origine alla civiltà occidentale. Quindi, non solo Balos o Elafonissi, o Agio Nicolas. L’isola va compresa, vissuta con rispetto e nei suoi tempi , cosa che purtroppo non siamo riusciti a fare in questo viaggio, caratterizzato essenzialmente da “tappe forzate”, specie quando si hanno a disposizione solo sette giorni.
Diario dall’11 al 18 luglio 2019
Come attraversare una striscia di terra lunga circa 250 km e stretta 60 km in sette giorni? Semplice… c’è internet, prenoti l’auto, volo alloggio ed è fatta. Si usa fare così…, ma per gli imbranati come me che s’impicciano con la tecnologia, diviene sempre un’avventura, e così ti ritrovi da un alloggio ad un altro semplicemente perché ho trascritto male joannis su google map … racconterò dopo il seguito. Non abbiamo programmato nulla per quest’anno, da oltre dieci mi sono mosso quasi sempre con il mio camper, ora che non l’ho più perché la moglie è stanca di questo tipo di vacanza, cerco voli all’estero a buon prezzo. Da Bari ce ne sono parecchi, anche diretti, ed ecco che ne trovo uno , con Volotea Bari – Heraclio A/R dall’11 al 18 luglio al prezzo stracciato di 150 euro (due persone), con altri 25 euro prenoto due posti numerati al rientro e così puoi prenotare tranquillamente da casa con i check-in andata e ritorno. Con il “nulla osta” dei figli, dei nipoti e della moglie finalmente si parte . Ne parlo a Enzo e la compagna Tonia che hanno già prenotato una settimana a fine luglio a Lefkada. Dopo alcuni giorni, mi telefona dicendo che hanno prenotato lo stesso volo ma ritorneranno due giorni prima, Tonia festeggerà i suoi 60 anni con i suoi a Bari. Sono felicissimo, Enzo un amico fraterno, ha condiviso per oltre quaranta anni i miei viaggi. A loro poco interessa l’itinerario, vogliono stare con noi e condividere anche questo viaggio. Armato di cartina e Identificati i posti più importanti come le spiagge, i musei e le città da visitare, mi rimane trovare l’alloggio ovvero gli alloggi . Posso decidere: un solo posto e da li muovermi o più di uno a secondo dell’itinerario. Come prima volta a Creta scelgo tre alloggi in posti diversi, farò più esperienza. L’idea è di visitare da est ad ovest Creta con una puntata a sud sul mare libico.
CRETA, Mare Monti e Spaghetti…
Ora servono i Diari. A me è servito quello di” Marco” di Senigallia, da lui, ho appreso della dolcissima Eleftheria, proprietaria del Nautica hotel in località Stavromenos vicino a Rethimo , quindi prenoto su booking l’alloggio per tre giorni con vista mare e piscina. Grazie Marco , grande esperto e vero “amante” di Creta.
STRATOVROS
(Aeroporto Heraclio-Stratovros-Rethino 100 km). Partiamo da Bari volo diretto alle 7,35 alle 10,30 siamo ad Heraclio con bagaglio a mano peso complessivo 10kg (zainetto più Trolley) per ogni passeggero, le lancette spostate un’ora dopo a causa del fuso orario. La giornata è ottima , volo senza problemi. (Attenti ai pesi e alle dimensioni dei bagagli). Carenti e poco igienici i bagni dell’aeroporto di Heraclio. Appena scesi, una ventata di aria calda di 35 gradi ci accoglie. Passa più di mezz’ora fino a che arrivi la navetta che dall’aeroporto che ci porterà alla Gold Car dove ritiriamo la nostra auto a noleggio. Presento la prenotazione, trovano difficoltà per il modello dell’auto e sulla franchigia della mia prenotazione. Faccio con loro un’ulteriore assicurazione Kasko (140 euro) e tutto miracolosamente si è risolto con sorrisi, macchina ritrovata, più chiavetta per ricarica telefonino omaggio. Tot. Costo Auto 350 euro per 7 giorni eravamo partiti con una piccola utilitaria al costo di 80 euro…
Partiamo per Stratovros, dove è il Nautica Apartment, l’auto per quattro “stagionati” sembra non risentirne anche in salita: è una Peugeot 208 Diesel con portabagagli appena sufficiente per i nostri zaini e trolley. Navigatore e condizionatore accesi, Enzo imposta il Nautica appartament, tra un’ora circa dovremo essere li, sono 71 km in direzione Rethimo una delle città capoluogo di Creta. Entriamo nell’E75 una superstrada che attraversa da ovest ed est il nord di Creta, il traffico è scorrevole; siamo curiosi di scoprire l’isola. L’impatto iniziale è deludente , ti aspetti di trovare casette bianche e monasteri ad ogni km , ma viaggi sulla superstrada dove da lontano ogni tanto scorgi il mare. Una segnaletica più piccola ma sufficientemente comprensibile ci indica la direzione Rethimo e Kania . Dopo circa 1 ora siamo al Nautica apartment ci attende la titolare Eleftheria che gentilmente ci chiede di aspettare ancora un po’ prima di prendere possesso dei due alloggi. Paghiamo anticipatamente, con carta di credito (colazione compresa, 170 euro a coppia per tre notti in due appartamenti distinti al primo piano con vista mare). Il posto e la gentilezza della padrona ci confortano, e nell’attesa di sistemarci chiediamo di un ristorante nelle vicinanze. Siamo un quartetto di ultra sessantenni, solo Tonia ne ha proprio sessanta. Menica, mia moglie sessantaquattro, io Michele ed Enzo, coetanei del 1950. Distante A 50 metri sul mare sulla destra una taverna greca all’ombra del sole cocente, ci tuffiamo nella prima insalata greca e tzatzicki, quindi la moussaka e il souvlacki con patate fritte e buon vino della casa, è l’inizio del viaggio nei suoi sapori Grechi, che sta prendendo sempre più piede, mentre Enzo, ordina il primo piatto di spaghetti. È un suo rito quando viaggia all’estero. Alla Trattoria Eleven il pranzo in quattro ci costerà meno di 50 euro , sarà il nostro metro di paragone per gli altri ristoranti a Creta. È un buon inizio, Creta ci incomincia a piacere.
Dopo pranzo prendiamo possesso dei nostri alloggi, sono puliti e funzionali con wi-fi, TV, condizionatore, biancheria, un angolo cottura con frigo completo di tutto l’occorrente per cucinare. Siamo soddisfatti forse un po’ piccolo il lavandino, ma questa è una cosa che troveremo anche negli altri appartamenti. Sembra che non manchi proprio nulla e dopo una doccia rinfrescante un riposino siamo pronti per Rethimo, meno di 10 km di distanza.
RETHIMO
È il terzo centro dell’isola per numero di abitanti, conserva l’influenza veneziana e turca, caratteristica principale è la fortezza veneziana, un balcone naturale sul porto. È sede dell’università umanistica di Creta, ha un museo archeologico e una biblioteca. Parcheggiamo l’auto per passeggiare sul lungomare: a sinistra negozi pieni di cappelli borse e vestiti, alternati a Bar e trattorie greche, sulla destra, il mare una lunga spiaggia, il porto e le giostrine per bambini. Verso il centro incrociamo la fermata del trenino “Talos Road Tours” che al prezzo di 7 euro a persona ti porta nella città vecchia. Siamo già stanchi di camminare e lo prendiamo volentieri. Come Turisti ormai navigati (tutti i trenini sono i nostri) fotografiamo ascoltando un audio guida in inglese di cui non capiremo assolutamente nulla . Arriviamo verso la fortezza, attraversando i vicoli del porto vecchio i piccoli negozi per poi ritornare al punto di partenza. Per circa 30 minuti ci siamo riposati stando seduti. Rethimo mi ricorda leggermente Corfù e le sue case. È il primo giorno, e quello che racconto, per ora, è solo frutto di impressioni e immagini imperfette, questa città va rivisitata e considerata non solo per le giostrine o per gli innumerevoli ristoranti sul lungomare. Qui l’artigianato e il vino locale è un’attrattiva che a luglio richiama molti turisti, poi c’è da vedere la loggia o la borsa dei mercanti, e tanto altro che si può desumere dalle guide locali carenti di traduzioni in lingua italiana. Quello della lingua all’estero è un capitolo a parte. Terminato il “Talos road Tour” si va alla ricerca del “tour ristorante”… ce ne sono così tanti che alla fine ci “impicciamo” nella scelta: mangeremo alla greca con spaghetti a seguito e pagheremo 75 euro in quattro.
Giorno 12 (Stravotros-Chania-Kissamos-Balos andata/ritorno 220 km)
LAGUNA di BALOS
Stamattina, dopo la colazione si parte per la laguna di Balos che dista più di 110 km. la maggior parte sull’E 75 passando da kania fino ad arrivare a kissamos dove si prende la strada per kliviani si continua per altri dieci km in una strada sterrata che attraversa tutto il promontorio di Corico che è la penisola più occidentale di Creta. Da un’altezza di 700 metri si scende a 150 m. per arrivare alla spiaggia di Balos. Molti sono i turisti che con tour organizzati raggiungono il porticciolo di Kissamos per poi imbarcarsi per la laguna con traghetti o barconi. Noi “giovani avventurosi” ci addentriamo in quella che io chiamerò “mulattiera, sconnessa e polverosa”. Vado a bassa velocità per non rompere qualche ammortizzatore della 208, Incrociamo le capre che sono un tutt’uno con il paesaggio mozzafiato per poi entrare nel parco. Posteggiamo l’auto in coda alle altre. Armati di cappelli (Menica ne è sprovvista ma recupererà con un foulard in testa) borse e bottigliette d’acqua ci addentriamo lungo il sentiero che ti porta alla Baia. Dopo la polvere con la macchina adesso c’è la polvere a piedi, camminiamo lungo una processione di gente, giovani, bambini e anzianotti come noi, tante tartarughine che cercano il mare. Vediamo un gruppo fermarsi a “riprendere”sul ciglio dell’altopiano siamo vicini alla meta.
Il racconto non descrive l’effetto visivo che si prova nel vedere Balos nella sua estensione e nei suoi colori. Domina la laguna, il capo Tigani (isolotto) collegato al promontorio attraverso lingue di sabbia , si va dall’orizzonte blu scuro all’azzurro al turchese al verde smeraldo i colori sembrano mischiarsi per formare laghi magici dove immergersi fino alle ginocchia. È un rito di conciliazione con se stessi e con la natura. Basta solo questo per ricordarmi di Creta . La natura dà e prende: se vuoi immergerti devi scendere da Lei sono Centinaia di scalini scavati nella terra polverosa e rossastra, una discesa naturale che non t’aspetti e che terminata fa presagire un ritorno faticoso. Consiglio di munirsi di ottime scarpe da trekking cappello e una bottiglia d’acqua per il tragitto, Fa bene un pre-allenamento delle ginocchia e poi si parte!!!!
Dopo oltre mezzora di discesa, arriviamo sulla laguna: siamo in migliaia, vaghiamo senza meta su un’immensa distesa di sabbia e mare cristallino. Incantati, nonostante il sudore e gli scalini . Ci fermiamo all’unico chioschetto della spiaggia, ci riforniamo di panini e birra e poi via per trovare l’ombrellone e lettini al prezzo 10 euro. Ci spogliamo velocemente per entrare nelle acque basse della laguna cristallina, dove anche Tonia che non sa nuotare fa il suo primo bagno in tutta sicurezza. Sulla destra oltre l’isolotto altre isole immerse nel mare cretese, increspato da un leggero meltemi (ad agosto le cose cambiano) . l’isolotto di Grambusa che s’intravede è un’altra perla raggiungibile con i barconi che fanno la spola da Kissamos sbarcando centinaia di turisti.
Balos-Kissamos: traghetto
La natura e la storia si abbracciano, a Grambusa, si possono ammirare i resti del forte veneziano che ha subito negli anni varie occupazioni . Mi riservo di vederlo alla prossima venuta a Balos, con il traghetto.. Che bello!!!! una sbrigativa passeggiata nella laguna per fissare nella mente il luogo e per mettere a fuoco il da farsi per il rientro. Enzo e Tonia “saggiamente” decidono di prendere il traghetto per non risalire a piedi , per me e Menica, costretti a prendere l’auto al parcheggio, c’è voluta circa un’ora di salita per il rientro. (Il passaggio via mare costa 12 euro a persona) .Verso le cinque ci sediamo al bar del porto di Kassomos in attesa di Enzo e Tonia. Il gruppo si ricongiunge senza problemi e si rientra al Nautica. Sempre pronti per la cena, chiedo a Eleftheria il nome di un ristorante dove mangiare un po’ di pesce “serio” a Rethimo, giacché la sera prima non siamo rimasti molto soddisfatti. Da Barese doc amante del pesce della sua freschezza diviene anche qui a Creta come del resto in tutta la Grecia una cosa non sempre facile. La gentilissima titolare del Nautica mi fa il nome dell’ Argonautis all’inizio del lungomare di Rethimo, nel frattempo, Incuriosito vedo la barca del padre posta sullo scivolo e parlando con lui tra gesti e un improbabile inglese, gli chiedo se dovrà uscire o no. Meltemi permettendo, forse, uscirà domani . Sarà impossibile una pescata con lui, domani ci aspetterà una nuova avventura: altri 130 km per arrivare a Elafonissi altra spiaggia fantastica e meravigliosa. Siamo stanchi , ci guardiamo negli occhi e non ci vuole molto a capire che gli scalini di Balos hanno lasciato il segno, quindi concordiamo di andare nuovamente alla taverna Eleven a due passi da noi per poi andare a letto sempre dopo aver cenato con tutto e di più, compresi gli spaghetti alla carbonara per Enzo e Tonia, io proverò uno stufato locale ,Menica prenderà un piatto tipico composto da panzerottini fritti ripieni di verdure, Tonia la Mussacchà oltre alla consueta insalata sazichi, patate fritte ed altro della casa… una vera abbuffata. Pagheremo circa 70 euro ma niente a che fare rispetto alla cena di ieri a Rethimo.
Giorno 13 (Stravotros-Elafonissi andata e ritorno 270 km)
ELAFONNISI
Alle 9.00 dopo una abbondante colazione si parte per Elafonissi, dista circa 130 km. Perché Elafonissi? cos’ha di particolare per farci fare tanti Km? Andate su internet guardate la spiaggia e poi se avrete la pazienza di seguire il racconto lo capirete meglio. Ci vorranno più di 2,30 ore per arrivarci, la strada la stessa E75 in direzione Kania, dopo circa 80 km si gira a sinistra c’è l’indicazione Elafonissi si prosegue all’interno in direzione sud ovest di Creta: il paesaggio cambia s’incontrano lungo la strada piccoli borghi e montagne verso le 10 facciamo sosta al primo distributore che troviamo, facciamo il pieno di gasolio (27 euro) e ci sediamo nel bar trattoria accanto dove con 13 euro prenderemo quattro panini farciti (li porteremo a Elafonissi) caffè, acqua minerale e dolci taralli di zucchero… tutto buono e i prezzi sono molto convenienti. Continuiamo la strada tra paesaggi che si fanno sempre più tortuosi, una piazzola panoramica con turisti ci incuriosisce: sul ciglio un dirupo profondo una gola naturale e subito “penso” sono le gole di Sammarià di cui ho sentito tanto parlar bene, ma ho verificato , ci troviamo a fotografare la gola di Topolia un piccolo percorso con guida per chi ama fare trekking che ha poco a che fare con le gole di Sammarià che prevedono un percorso a piedi di oltre 18 km. per arrivare alla spiaggia di Agia Romeli per poi prendere un traghetto che ti riporta a Sfakia dove ci sono i bus per il rientro. Se ne va una giornata intera sarà sicuramente la prossima meta del prossimo viaggio a Creta. Continuiamo per Elafonissi, La strada ci porta ad Inachori piccolo borgo prima della spiaggia, poi la solita strada sterrata ti porta direttamente al parcheggio. Non ricordo di aver pagato qualcosa, so che abbiamo scelto subito i due ombrelloni e i quattro lettini pagando ogni coppia 7 euro. Senza scendere gradini come a Balos ti ritrovi in un’altra spiaggia di sogno. Gli ombrelloni di canne son ben distribuiti nell’immensa laguna e nonostante la gente, non ti sembra che la stessa sia affollata. Subito il bagno nella cosiddetta spiaggia rosa dove tranquillamente si appieda ad est il mare si fa più profondo ed il vento soffia per la gioia dei surfisti.
La spiaggia segue con il suo lembo di sabbia l’isolotto disabitato di Elafonissi, la parte nord si infrange con la sua scogliera nel mare azzurro. Questo lembo di paradiso ha una barriera naturale che la protegge, sulla sabbia frammenti rosa di corallo e microorganismi che la rendono così particolare. Ultimamente con l’aumento della temperatura questi frammenti rosa sono nettamente diminuiti si distinguono a tratti in maniera evidente. Godremo la spiaggia per tutta la giornata fino al pomeriggio inoltrato girovagando e fotografando senza il caldo afoso che è controllato da un vento leggero che rinfresca l’aria. Qui vicino a pochi kilometri dalla spiaggia rosa c’è il monastero di Christysoskalitissa. A malincuore ripartiamo per “il nautica”, appena arrivati facciamo ancora un bagno, questa volta in piscina con acqua salata e calda che ad onor del vero non fa rimpiangere nulla, anzi. Siamo meno stanchi di ieri e nonostante i km in macchina siamo pronti per trovare la famosa locanda del pesce a Rethimo. Si va all’Argonautis . Niente di eccezionale, molte pacche sulle spalle da parte dei simpatici camerieri , una frittura di alici per me, e calamari per Menica soliti spaghetti con gli scampi per Enzo e Tonia, accompagnate da insalate greche e solito tzatzichi con patate fritte, birra in tutto 90 euro. E’ l’ultima notte al nautica , domani mattina lasceremo l’alloggio per un altro già prenotato vicino a Heraclio in località Kokkini-Kani.
Giorno 14 (Stratovos- Knosso-Hiraclio-Kokkini kani, una 90ina di km)
KNOSSO
Salutiamo la gentile padrona e partiamo sulla ormai consueta e E75 in direzione Heraclio usciamo in direzione Knosso, perché oggi prima di recarci ai nuovi alloggi è prevista una giornata “culturale”: dovremo visitare il palazzo di Knosso per “conoscere” meglio la storia di Creta il periodo minoico e del suo re Minosse che tanto affascina il mio nipotino Marco. Dopo aver parcheggiato sotto una calura di 34 gradi arriviamo all’ingresso del sito: si avvicina una giovane donna che ci propone una guida in italiano al prezzo di 10 euro per ciascuno di noi . Una breve consultazione ed accettiamo così come accettiamo di pagare a parte l’ingresso che per gli anzianotti over 65 è (8 euro) mentre per le signore più “giovani” (14euro). Un vantaggio con la guida, entri senza fare code. Anche per questa visita è meglio dotarsi di scarpette da ginnastica cappelli e bottigliette di acqua.
Prima di iniziare il percorso del palazzo, un saluto ai due busti all’ingresso il primo un commerciante di Heraclio, Minos Kalakarinos e il secondo Arthur Evans : a loro si deve a l’avvio degli scavi all’inizi del 900, e la scoperta conclamata del periodo minoico che fino allora era contemplato solo nei miti omerici, dove il re Minosse, era ricordato come uomo saggio e giusto. la guida enfatizza molto la scoperta del sito e la sua storia. Gli scavi furono fatti senza tenere conto delle attuali tecniche di restauro pertanto alcune parti ricostruite sono in cemento (materiale sconsigliato) come la stessa sostituzione degli affreschi con copie degli originali che coprono le mura autentiche della reggia. Mi scuso fin d’ora, se nel racconto dirò “castronerie” specie per gli addetti ai lavori, ma non faccio altro che riportare a sommi capi quanto sono riuscito a ricostruire sulla visita al palazzo. Con una figlia restauratrice, e un nipote che all’età di 10 anni conosce molto meglio di me la mitologia greca, devo necessariamente porre attenzione nel parlare di quello che ho visto oltre il mare cretese.. Ritorniamo al palazzo di Knossos, dove la mitologia si incrocia con la storia dei reperti. Semplificando: gli attuali resti del palazzo sono stati edificati successivamente agli eventi naturali come terremoti o incendi, ricostruito era la dimora dei re, degli ufficiali e dei sacerdoti. È diviso da Due ali: quella occidentale A (appartamenti sacri ed ufficiali) e quella orientale B (dove si trovano le abitazioni e le officine). Ovviamente non è facile ricostruire il percorso dettagliato della nostra guida, mi limiterò ai punti salienti.Il palazzo è legato in parte al mito secondo cui Il re Minosse lo fece costruire con un labirinto dove poter rinchiudere il Minotauro, essere mezzo uomo con la testa di toro , nato dall’unione della moglie Pasifae con il toro bianco regalato da Poseidone dio del mare a Minosse: e qui si inserisce il commento della guida per dimostrare che al di là della mitologia (il famoso labirinto dell’architetto Dedalo) le tecniche avanzate di allora circa 2000 a.c. lasciano stupefatti, per confluire l’acqua negli alloggi utilizzavano tubazioni con innesti conici, un efficiente sistema di aerazione con una serie di aperture finestre e varchi rendevano il palazzo sufficientemente autonomo e “climatizzato”. La scoperta ai piani inferiori dei magazzini faceva presupporre che l’unica moneta di scambio fosse la merce. Poi la stanza del trono con affreschi , e la vasca da bagno della regina segno dell’attenzione che prestavano le donne alla cura del corpo. Tra una pausa e l’altra riparati dal sole si esce dopo circa tre ore per dare una piccola occhiata al “cosiddetto” museo .
Fin dall’età paleolitica il toro, è stato sempre riprodotto nelle grotte e successivamente nel periodo minoico elevato a figura sacra a cui rivolgersi con riti sacrificali e offerte volte a propiziarsi il suo favore. Copia dell’affresco “taurocatapsia” (l’originale conservato nel museo di Heraclio) è sulla parete del lato est del palazzo, così come, nel percorso si incrociano il simbolismo delle grandi corna in pietra, tra i resti del palazzo. Usciamo accaldati e ci rifugiamo nei negozietti di fronte al sito. Incetta di calamite “del toro” e via alla ricerca del nuovo alloggio on il solito google map. Il “Christi appartament” in località Kokkini Xani è stato scelto per la vicinanza all’aereoporto, (14 km) e la strada è quella scorrevole della E 75 che ora è diventata E90 che va da est ad ovest. Alloggeremo per due giorni e poi accompagnerò alla partenza Enzo e Tonia. Ci attende Christina, ci mostra i due appartamentini al piano di sopra (quelli prenotati erano al piano di sotto) molto comodi e puliti . Il prezzo è di 100 euro per due notti a coppia, è un po’ fuori mano, non è prevista la colazione: Lo trovo eccessivamente vicino alla E. 90 da dove provengono i rumori del traffico oltre a quello fastidioso di un cane che abbaia parecchio, inoltre è lontano dal mare (si può trovare allo stesso prezzo qualcosa di meglio). Sfatte le valigie , dopo aver camminato per tutta la mattinata nell’antica “Grecia”, c’è venuta fame: si va in paese a Kokkini Xani verso il mare, alla ricerca di un altro piatto di spaghetti Per Enzo. Il nome ci incuriosisce “Paparazzi Pizza italian restaurant” all’angolo della strada, ecco la felicità per il nostro “spaghettaro”… ohimè sarà deluso, gli porteranno un piatto “strano” alla carbonara: di italiano il ristorante possiede solo l’insegna . Noi ci limitiamo a mangiare le solite insalate greche e pizza. (50 euro) non lo consiglio…
HERACLIO
Al pomeriggio Heraclio ci aspetta!!!!! Dopo oltre 14 km di E90 entriamo in direzione centro. Solito parcheggio e cominciamo a piedi la perlustrazione. Arriviamo nella piazza centrale Eleftherios dove affluiscono le strade più importanti. A destra le mura di cinta veneziane con il fossato a sinistra le strade del centro. Ci colpiscono alcune vetrine vuote alternate a negozi che stentano a trovare clienti. È pomeriggio inoltrato e alquanto delusi ci inoltriamo verso il porto dove le cose incominciano a cambiare, c’è più movimento di giovani nei bar e nelle piazzette, trattorie e negozietti si susseguono, artisti di strada un po’ melanconici ma man mano che le luci della sera si accendono prendono vita . Non ho gli elementi certi, posso sbagliarmi, ma mi sembra di ricevere le stesse impressioni che da anni sto riscontrando in Grecia, prima Atene, poi Igoumenizza ed ora a Creta. Mi viene il dubbio che quest’Europa è stata troppo dura verso questo popolo.
Senz’altro avvicinandoci al porto il centro si vivacizza, Menica ha deciso che oltre agli acquisti, mangerà una gyros pita gigante, dal Izmir Kebab di fronte alla Prefettura, ci sediamo e per fargli compagnia, prendiamo anche noi qualcosa di simile con birra a seguito. Ci alziamo dal tavolino e così ci inoltriamo nella “movida heracliana”, per prendere poco più in là un gelato. Menica opterà per una crèpes alla nutella. Non ci facciamo mancare nulla e i Chili si vedono e si sentono. Arriviamo al porto, dove la fortezza veneziana sul mare rende giustizia al paesaggio delle navi attraccate, e per stasera direi che è tutto. Alcune notizie d’obbligo: Heraclion è il capoluogo dell’ omonimo “dipartimento” formato da sette province, al centro nord di Creta è la città più importante dell’isola. Detta anche “Cania” per effetto delle occupazioni prima arabe poi veneziane, oggi è il centro più attivo per quanto riguarda lo scalo merci e passeggeri dell’isola. Ha ’ il porto e l’aereoporto internazionale più importante per numero di passeggeri, è sede di università e del museo storico di Creta. Ha circa 160.000 abitanti e si estende per circa 4 kilometri.
Giorno 15 (Kokkini Kani-Agios Nicolas, km 150 andata e ritorno)
Agios Nicolas
Il cielo è grigio abbiamo notizie di tempo cattivo dall’Italia è inutile guardare i meteo si decide di andare ad est in particolare ad Agio Nicolas una località turistica, ci arriviamo sempre attraversando per 70 km la solita E 70. Arrivati, parcheggiamo l’auto a pagamento e ci inoltriamo per le vie del centro, ricche di gioiellerie e ristoranti. L’attrattiva principale è il suo lungomare dove sono in attesa i traghetti che portano i turisti all’isola di Spinalonga.
Dopo una breve ricognizione decidiamo di prendere il trenino che partirà dal porticciolo alle 14,30 quindi si pranza ancora in un ristorante sul lungomare ad angolo sul mare , ci facciamo servire ancora una volta una pizza per Enzo e Tonia e giropita per me e Menica. gli spaghetti aspetteranno stasera.
Prendiamo Il trenino Little Train 13 euro a testa, attraversa tutto il lungomare per poi incanalarsi lungo la costa verso ovest fino ad arrivare ad una insenatura in una zona panoramica da cui si può ammirare l’isolotto di Spinalonga, una volta fortezza veneziana adibita successivamente a lazzaretto oggi è divenuta meta di attrazione e curiosità per i turisti che partono da Agio Nicolas. E’ evidente l’influenza veneziana su queste isole Greche , si mescola un tutt’uno con la storia e il paesaggio delle Chiese bizantine ortodosse. Questa volta non avremo tempo per visitarle ci accontenteremo di dare uno sguardo veloce dal trenino che ovviamente “non parla in italiano”.
kokkini kani
Rientrati nel tardo pomeriggio al Christi ci rimettiamo subito in sesto e facciamo un giro in paese, due passi sul lungomare, dove si alternano scogli a sabbia, con lettini ed ombrelloni: Il luogo senza troppe pretese è idoneo per chi volesse passare giorni di mare in tranquillità. Molti i lidi e case- pensioni, non credo sia adatto ai giovani che amano divertirsi, lo vedo come luogo adatto alle famiglie che amano un periodo di sole e mare senza molte pretese. Ormai è tramonto, ci fermiamo in una taverna sulla strada, di fronte al mare, attendiamo un po’ affinché si liberi un tavolo e poi ordiniamo, quindi ceniamo da “Beppe” un ristorante che ci servirà bene, ad Enzo gli porteranno invece degli spaghetti i fusilli alla carbonara ma nel complesso abbiamo mangiato bene. (pagherà Tonia per il suo compleanno). Una Romantica passeggiata sul lungomare e rientro per l’ultima notte a Creta per Enzo e Tonia… non finisce qui, per loro le vacanze continueranno per un’altra settimana in Grecia, dopo il rientro a Bari gli aspetta Lefkada… un’altra bellissima isola che ho già visitato in camper anni fa.
Giorno 16 Giorno (Aeroporto museo di Heraclion-alloggio Ioannes-Acquario km 40)
MUSEO DI HERACLION
Alle nove dopo aver salutato Christyna siamo già in aeroporto salutiamo gli amici, e ritorniamo ad Heraclio centro dove si trova il Museo Archeologico. Biglietti alla cassa 15 euro, se avessimo fatto a Knosso il biglietto complessivo avremo pagato solo un euro a testa. Diviso in 22 sale, dislocate su due piani il museo espone reperti che vanno dal 5500 a.c. fino all’epoca romana. In ordine cronologico si possono ammirare Utensili, Vasi, Gioielli armi statue e manufatti che raccontano dal neolitico al periodo minoico fino alla sua estinzione verso il 1700 a.c. allorquando gli effetti devastanti del terremoto di Santorini, e vari incendi seppellirono quest’epoca. Questi reperti dimostrano un grado di civiltà e conoscenza che straordinariamente si accostano ai gusti e nella cura d’esecuzione alle più moderne e stilizzate opere d’arte moderna, che fanno invidia ai migliori designer. Figure geometriche sui vasi e scene di vita riprodotti nei vari affreschi, ricordano l’arte egizia. E’ ovvio immaginare tale influenza se si considera la collocazione geografica di Creta, così come si notano le influenze dell’Asia minore. Penso che la civiltà minoica cretese, sia stata frutto di una felice ibridazione popolare che mescolando genti usi e tradizioni abbiano prodotto questi stupefacenti reperti. Al secondo piano si trovano i bellissimi affreschi di knosso e statue del periodo greco e romano. Caratterizzano questo museo, oltre alle teste dei taurus, le doppie asce, nonché vasi decorati e gioielli di estrema raffinatezza. Al termine una una sosta nel giardino antistante per un panino e per trovare con google map la terza ed ultima residenza cretese.
Alloggio Ioannes. Arriviamo alle 13,30 all’indirizzo segnato da google, rimaniamo interdetti: corrisponde ad .una piccola palazzina sulla strada senza insegne o indicazioni. Suoniamo al campanello una signora ci apre, sembra stupita del nostro arrivo. Faccio vedere la mia prenotazione, di cui lei non conosce l’esistenza ma senza esitare ci mette a disposizione l’alloggio che necessita di un’ora per la sua sistemazione. Ci guardiamo io e Menica un po’ interdetti, ma ci accontenteremo, sono solo due notti che oltretutto non sono costati molto (70 euro tot.) Questa è l’occasione per addentrarci verso l’interno di Creta giacche ci troviamo in periferia nella parte sud di Heraclio. Rientrati prendiamo possesso dell’alloggio al piano di sopra molto piccolo e non troppo funzionale con alcune formiche nella doccia e problemi per arrivare al letto… Come detto prima, non ci interessa più di tanto per cui dopo la doccia siamo già pronti per andare a vedere l’acquario non distante da Heraclio ci arriviamo dopo una 20 di kilometri ad est .
Heraclio – Cret Acquarium
Ci immettiamo nella solita E 90 passiamo, l’aeroporto, poi Koki Kani dove abbiamo alloggiato con Enzo e Tonia e uscendo per la litoranea, troviamo le indicazioni del Creta Acquarium aperto tutto l’anno per la gioia dei bambini. A ridosso del mare e vicino ad un campeggio è la loro meta preferita, noi bambini da sempre, arriviamo appena in tempo . Come si può desumere dalla piantina oltre ai diversi padiglioni con le vasche che racchiudono oltre 2500 specie marine, ci sono gli spazi per un ristorante bar e negozio di gagget. È ideale passare la giornata e farsi un bagno ovviamente non nelle vasche ma sulla spiaggia a ridosso dell’acquario. Menica ama vedere gli acquari, anche se questo a suo parere è un po’ deludente , certamente fanno effetto alcuni squali in prima fila , grosse cernie, e tanti saraghi… Facciamo ritorno ad Heraclio per le ultime compere (tra amici figli e nipoti c’è sempre da acquistare qualcosa). Parcheggiamo vicino al porto (ad Heraclio in centro si trovano piccole aree di parcheggio oltre al Central Parking) sono funzionali ed evitano di circolare troppo con le auto per le vie del centro. Ci fermiamo per cenare in un ristorante sul lungomare tutto bene di fronte a noi un bel tramonto .
Giorno 17 Giorno (Heraclio-Matala, Km 150 A/R)
MATALA
La notte ha piovuto, il cielo non promette niente di buono, decidiamo di partire per Matala una località che mi è apparsa su qualche catalogo e che mi ha subito incuriosito, stessa cosa vale per Menica. È a sud di Creta sul mare Libico, famosa per essere stata la spiaggia degli hippy negli anni sessanta e per avere le tombe neolitiche e dell’epoca micenea. Il tragitto è buono ci fermiamo per fare colazione ad un distributore. Ci sono dei lavori in corso e prendiamo un tratto di strada secondaria interna, arriviamo in mattinata in questo villaggio di pescatori che ricorda un po’ Positano per le sue viuzze piene di negozietti di vestiti cappelli, le stradine colorate per terra con disegni hippy e accanto una spiaggia per nudisti. Noi fermiamo l’auto al solito parcheggio, e ci inoltriamo verso la spiaggia dei comuni mortali, ombrellone e sdraio a pochi euro e poi un bagno salutare. Terza spiaggia, terzo incanto. Una visita alle tombe e poi un pranzo sulla spiaggia in un locale caratteristico. Gli ultimi acquisti nelle viuzze colmi di tutto e via si riprende la strada del ritorno.
Ritorniamo in serata ad Heraclio e ceniamo con giropita e insalata greca in un locale a 300 metri dall’alloggio. Al rientro i padroni ci invitano nel loro alloggio, sono gentilissimi ma ripropongono lo stesso quesito, da booking non hanno avuto alcuna comunicazione circa la nostra venuta. Per meglio assicurali Lascio a loro copia della mia prenotazione quietanzata e mi riservo di scrivere io stesso a booking per sollecitare il dovuto ristoro. Mi ringraziano, anche se con un’inglese tortuoso e ci salutiamo. Questa sera prima di andare a letto osservo il cielo sul terrazzo per vedere l’eclissi di luna.
N.B. al rientro ho informato booking del disguido dell’alloggio “omonimia con Joannis apartment” su Google map. Non so come è andata a finire, spero che le due strutture, vicine tra loro, si siano sentite per definire nel miglior modo possibile la questione.
Giorno 18 (volo di rientro Heraclio/Bari)
Consegnate le chiavi dell’appartamento , vanno eseguite le ultime incombenze, riportare l’auto alla gold-car. L’auto pulita e con il pieno è controllata dall’addetto, tutto ok ci riaccompagnano all’aeroporto con la navetta . Abbiamo già fatto a Bari check-in passiamo le valigie al controllo: sistematicamente ce le aprono per una bottiglietta da 300mg di ouzo e il bagno schiuma di Menica. Attesa all’imbarco fino alle 11.30. con mezz’ora di ritardo no problem ciao Creta.
Arrivederci Creta…
Riepilogo Costi Creta per sette giorni con volo andata e ritorno Bari/Heraclion
Volo A/R Bari Heraclio 150+ 25 prenotazione posti riservati rientro TOT. 175
Auto Peugeot per 7 giorni con assicur 220 :2= 110 + 140 ass. casco 1300km TOT . 240
Alloggio 3 giorni nautica appartament TOT. 170
Alloggio 2 giorni Crhisty Appartament TOT. 100
Alloggio 2 giorni Joanes Appartament TOT. 70
Gasolio 24 +20+30(6 euro lavaggio) TOT. 70
Rethimo Trenino (14) Agios Nicolas Trenino (26) TOT. 40
Parcheggi (30) TOT. 30
Ombrelloni e lettini (40) TOT. 40
Pranzi e Cene TOT. 400
Musei Knosso Museo di heraclio ,Acquario TOT. 130
Bevande varie TOT. 50
TOT: 1500 euro circa (sette giorni due persone)
Brevi riflessioni
L’isola è abbastanza grande, quindi conviene visitarla con l’auto a seguito o altrimenti ci si deve affidare alle agenzie turistiche che prevedono tour per le località più note dell’isola, come Balos, Elafonissi, Gole di Sammaria, Agio Nicolas e Spinalonga, Matala ecc. Agli aspetti naturalistici, spiagge e montagne, vanno aggiunti quelli storico culturali: musei parchi, chiese . Per tutto ciò, devo convenire che una settimana è insufficiente. La gente è gentile si mangia bene e non costa molto. E’ un mix che fanno di Creta una meta accessibile e gettonata. Non ho visto fabbriche o insediamenti industriali inquinanti, anzi ho notato pale eoliche che secondo me sfruttano al massimo il Meltemi, che per fortuna rinfresca quest’isola. Il turismo è per loro è la fonte primaria di guadagno, la loro accoglienza si è affinata e molti sono quelli che volentieri ci ritornano. Io sono uno di questi.