Creta in moto

Viaggio on the road alla scoperta delle spiagge più belle dell’isola, passando per villaggi e siti archeologici
Scritto da: martina.tina
creta in moto
Partenza il: 13/06/2018
Ritorno il: 27/06/2018
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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Viaggio on the road con partenza e arrivo a Hania

Io e il mio compagno siamo accomunati dalla passione per i viaggi e negli ultimi anni è nato un amore incondizionato per la Grecia, amore che solo chi ha viaggiato in questa terra meravigliosa conosce. Dopo aver valutato alcune opzioni, abbiamo optato per un viaggio on the road in moto.

1° giorno

Siamo partiti con un volo diretto per Hania da Bergamo-Orio al Serio. Arrivati verso sera abbiamo preso un taxi perché bisognava aspettare un’ora l’autobus e noi non vedevamo l’ora di posare le nostre valige e andare alla scoperta della città. Hania è un antico porto veneziano formato da un dedalo di viuzze che si snodano al suo interno. Sembra di camminare per le calli di Venezia, ma il profumo che si sente è un altro. Odore di mare, profumo di basilico e origano. Dopo una breve esplorazione abbiamo optato per un ristornate consigliato sulla nostra guida: To Maridaki. Ristornate accogliente e pulito, da non perdere i calamari fritti.

2° giorno

Alle dieci puntuale arriva la nostra moto (noleggiata dall’Italia sul sito https://www.faberrentals.com/) una Suzuki V-Storm 650 e da qui partiamo per questa nuova avventura. Per me è stato il primo viaggio in moto e, sentendo i commenti di molti, ero preoccupata per la condizione delle strade. Effettivamente mi sono resa conto che le strade non sono rassicuranti, in molti tratti sembra di essere su una pista da bowling, ma andando piano e stando attenti non è un’impresa impossibile. Certo è che di moto se ne vedono veramente poche in giro per l’isola.

Dopo aver sistemato le borse siamo partiti alla volta di Rethymno. Abbiamo percorso serenamente un tratto di autostrada e siamo giunti a destinazione dopo una breve pausa lungo mare, nei pressi di Petres Beach. A Rethymno avevamo prenotato una stanza presso il Melitti Hotel. Questo hotel merita di essere nominato per la gentilezza del personale e per l’ottimo rapporto qualità prezzo.

Eravamo decisi a fiondarci in spiaggia, ma i nuvoloni che ci hanno inseguito per tutto il viaggi hanno iniziato a farsi sentire e per questo abbiamo ripiegato per una visita alla città. Rethymno è molto simile a Chania per il suo porto veneziano e il suo labirinto di viuzze, ma i minareti le donano un sapore orientaleggiante. Dopo esserci volutamente persi ad ammirare il quartiere veneziano-ottomano, ci siamo diretti verso la fortezza veneziana del 1570. Questa fortezza merita una visita per la sua importanza storica, ma anche per il panorama che si può osservare. Finita la visita, ci siamo goduti il tramonto presso il bar con vista sul porto che si trova appena usciti dalla fortezza. Per cena abbiamo seguito i consigli della nostra guida e ci siamo fati accogliere dall’atmosfera e stuzzicare dai profumi del ristornate Raki Baraki. Ottimo rapporto qualità-prezzo.

3° giorno

Di nuovo in sella alla moto alla volta di Knosso. Il Palazzo di Knosso è il sito archeologico più importante di Creta e per questo è affollato da turisti. Le guide, non a caso, consigliano di visitarlo prima delle dieci del mattino, ma noi come sempre l’abbiamo visitato sotto il sole cocente delle undici dopo una fila di mezz’ora. Il sito si trova a pochi km da Irakli, ma noi abbiamo deciso di proseguire e non fermarci a visitare la città. Ci siamo fermati a Malia, posto che non merita molte parole. Come scritto nella guida, questa cittadella è meta di turisti ventenni in cerca di movida. Pub, bar e club sono i padroni delle vie. Merita invece la parte vecchia dove si trova la taverna Mylos. Carne arrostita nel forno a legna in giardino e servizio impeccabile, da non perdere.

4°-5° giorno – Giro sull’altopiano di Lasithi

Dal turismo eccessivo, siamo passati ai pascoli e ai villaggi rurali. Questo scorcio dell’entroterra cretese merita una gita per la sua eccezionale bellezza. Abbiamo visitato la grotta di Dikteon dove, secondo la leggenda, nacque Zeus. Da qui abbiamo poi raggiunto Agios Nikolaos. Dato che le condizioni meteo non erano delle più favorevoli abbiamo deciso di non fermarci per la notte e tentare la fortuna nel sud dell’isola. Durante il viaggio da Agios Nikolaos a Ierapetra siamo stati colpiti da un violento temporale, ma da quel poco che ho potuto vedere la Mirabello Bay meritava molto per le sue acque turchesi e le calette nascoste. Siamo giunti sotto un acquazzone a Ierapetra, ma diversamente da quanto scritto sulla guida, credo che questa cittadina non meriti così tanti elogi. Per chi dovesse trovarsi in questa zona consiglieri piuttosto il piccolo villaggetto di Myrtos che mantiene ancora un’anima poco turistica (14 km a ovest) o la spiaggia di Agia Fotia (13 km a est). Per il resto questa tratto di costa è caratterizzato da serre di plastica e strutture turistiche poco greche e molto internazionali.

6°-7° giorno: Direzione Matala

Dopo un tratto di costa ci siamo addentrati nella zona vinicola di Iraklio. Si tratta di un altopiano molto verde ricolmo di vigneti e olivi e contornato da aride montagne. Dopo essere rimasti per 150 km in sella alla moto e con il solito nuvolone nero a perseguitarci siamo finalmente giunti a Matala. Un paradiso! Pensavo di trovare un villaggio eccessivamente turistico ed eccessivamente hippy, invece siamo rimasti estasiati da questo posto. Colori e persone gentili ci hanno accolto. Non avendo prenotato da dormire abbiamo chiesto a una cameriera di un bar se poteva consigliarci un hotel e dopo qualche minuto è arrivato Hotto. Un tedesco sulla sessantina originario della Baviera che ci ha portato a vedere un appartamento – Appartaments Antonios. Ci siamo innamorati di questo posto e di Hotto che ogni volta che ci incontrava ci offriva Raki fatto in casa a volontà. A Matala sono degne di nota le grotte dove dormivano gli hippie negli anni ’70 e la via del centro che di sera si anima di gente che suona, che balla, che canta e che si diverte. Vicino a Matala, a pochi km, si trovano le tranquille spiagge di Kommos e Kalamaki.

8°-9° giorno

Da Matala ci siamo diretti poi verso Agia Galini, ma essendo un po’ troppo turistica per i nostri gusti abbiamo deciso di proseguire e dopo una tortuosa discesa di una decina di km siamo arrivati in una baietta fantastica: Agios Pavlos. In questa lingua di terra si può trovare un bar, due taverne e qualche posto per dormire a poco prezzo. Pochi km più in là si trova la spiaggia di Tripopetra, anche questa caratterizzata da poche strutture turistiche e da un mare da sogno.

10° giorno

Plakias era un piccolo villaggio di pescatori che negli ultimi anni sta diventando una meta turistica importante per molti vacanzieri che vogliono visitare questa zona. Da qui infatti partono dei tour organizzati che portano alla scoperta di baie, gole, canyon e c’è anche la possibilità di organizzare molte altre attività come immersioni o trekking. Noi ci siamo diretti invece alla spiaggia di Preveli. Qui l’acqua dolce proveniente dalla Gola di Kourtaliotiko, si incontra con l’acqua salata di questa splendida baia. Consiglio di risalire il fiume e percorrere il sentiero tra le palme che porta a delle pozze di acqua dolce. Purtroppo, però, la spiaggia è assalita da molte barche di visitatori e l’atmosfera non è così piacevole. L’acqua è meravigliosa, ma la scia di olio in superficie fa passare la voglia di immergersi.

11°- 12° giorno

Risaliamo le montagne alla volta della zona più remota di Creta, la parte meno turistica e anche più tradizionale e affascinante. Da Plakias ci siamo diretti verso Frangokastello, fortezza veneziana trecentesca, e da qui verso Hora Sfakion. Il vento che tira, la terra arida e gli alti rilievi sono suggestivi, ma fanno venir voglia di cambiare rotta, tuttavia, quando si giunge a questo piccolo villaggio si rimane estasiati. Da qui poi si possono raggiungere in giornata Loutro, paese di pescatori dove i mezzi via terra non arrivano, oppure Agia Rumelli, dove termina la Gola di Samaria, o ancora Sougia o la splendida isola di Gavdos.

Il nostro intento era di raggiungere Palehora in traghetto per poter proseguire il nostro periplo dell’isola, ma l’unico orario disponibile sarebbe stato nel tardo pomeriggio e questo rischiava di mettere a repentaglio alcune tappe importanti del nostro viaggio così siamo partiti di nuovo in sella alla nostra moto.

13° giorno

Da Hora Sfakia il viaggio è stato spettacolare. Dal mare alla montagna. Pascoli e rifugi alpini hanno sostituito spiagge e villaggi di pescatori. Arrivati a Kissamos siamo rimasti un po’ delusi da questa località mezza turistica. La parte interna di questa cittadina conserva ancora un animo Cretese, mentre sulla costa sorgono qui e là strutture ricettive poco invitanti che di greco hanno ben poco. Questo posto rappresenta un punto strategico per visitare la Penisola di Gramvousa famosa per le spiagge di Falasarna e Balos. Quest’ultima spiaggia risulta impossibile da raggiungere in moto a causa dei suoi 12 km di strada sterrata, ma facilmente raggiungibile in auto. Noi abbiamo optato per autostop e ne siamo rimasti soddisfatti! Prima una coppia di rumeni e poi una coppia di scozzesi ci hanno risparmiato una bella camminata tra la polvere delle auto. Eravamo i soli a fare autostop, ma viaggiare significa anche trovare delle soluzioni e soprattutto condividere parte della propria storia con persone incontrate per caso.

Da non perdere il villaggio che apre la strada verso Balos, Kalyvian, e la taverna Gramvousa con i suoi splendidi e saporiti piatti della cucina cretese serviti in una struttura in pietra e legno.

14° giorno: Elafonissi

Finissima sabbia color bianco e rosa incontra acque color turchesi. L’apoteosi dei sensi. Questo luogo incantato merita una sosta più lunga di una giornata. Si tratta di un angolo ancora nascosto con pochi servizi turistici, tuttavia le persone non mancano quindi molte guide sconsigliano di recarvisi in luglio e agosto.

15° giorno: Hania

Eccoci di nuovo al nostro punto di partenza, ma purtroppo l’entusiasmo del primo giorno viene sostituito dalla nostalgia. Nostalgia per questo posto magnifico che ci ha regalato immense emozioni.

Note: Non mi son soffermata sui prezzi, ma diversamente da altre isole quest’isola è ancora molto economica nonostante la sua notorietà (pernottamento tra le 30 e le 50 euro a notte e pasti completi tra i 20 e i 30 euro in due). Vero è che i mesi migliori sono maggio-giugno e settembre. Per quanto riguarda la moto confermo che il livello delle strade non è allettante, ma ripeto anche che se si va piano tutto sommato rappresenta una entusiasmante alternativa alla macchina. Infine, una nota di merito ai cretesi che hanno confermato le mie aspettative!



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